Una delle saghe d’animazione di maggior successo al mondo torna al cinema, dal 17 marzo, con la più grande commedia d’avventura finora realizzata, Kung Fu Panda 3. Quando il padre di Po scomparso da tempo riappare all’improvviso, i due, finalmente riunitisi, andranno in un paradiso segreto dei panda per incontrare tanti nuovi e spassosissimi personaggi. Ma quando Kai, il super cattivo proveniente da un’altra dimensione, comincia a estendere il suo potere in tutta la Cina, sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, Po deve tentare l’impossibile: capire come insegnare a un intero villaggio di esuberanti, ma goffi compagni a diventare la più grande squadra di Kung Fu Panda!
Ritorna con un altro film il paffuto orso bianco e nero, la cui unica aspirazione è quella di diventare un esperto in arti marziali, disciplina che richiede agilità, prontezza e riflessi ultra rapidi. Una sfida davvero ardua, se non impossibile. Ma Po non conosce la parola “impossibile”. Cerca di fare sempre del suo meglio… per diventare l’eroe di se stesso! L’avventura di Po è cominciata con Kung Fu Panda, in cui si era compiuto il suo destino di diventare Guerriero Dragone. Il film era un concentrato di mirabolanti scene di combattimenti, esilaranti gag e tanto cuore. Le platee di tutto il mondo adorarono Kung Fu Panda e il film ha incassato 633 milioni di dollari nel mondo, fu nominato all’Oscar come Miglior Film d’Animazione e si portò a casa 10 Annie Awards.
In Kung Fu Panda 2, Po ha dovuto scoprire quali sono i segreti delle sue origini misteriose per liberare la forza di cui ha bisogno per arrivare al successo. Il secondo film superò i numeri da blockbuster del primo, guadagnò una nomination all’Oscar come Miglior Film d’Animazione e vinse 2 Annie Awards, incluso quello a Jennifer Yuh Nelson per la Miglior Regia.
Adesso, in Kung Fu Panda 3, le avventure di Po lo porteranno a chiudere un ciclo, mentre continua la sua crescita come eroe. Po si rende conto di avere ancora molto da imparare quando esce dai confini della sua comfort zone come allievo di arti marziali per diventare un insegnante a sua volta. Allo stesso tempo, deve riunire la sua famiglia biologica e la sua famiglia kung fu, per diventare un maestro del passato e del futuro.
Kung Fu Panda 3 potrà sfruttare appieno le innovazioni tecnologiche rivoluzionarie della DreamWorks Animation e passerà alla storia come la prima produzione a dare vita a due film differenti, uno in inglese e l’altro in cinese mandarino, ma con la stessa storia e gli stessi personaggi. Ma soprattutto ci restituirà tutto il divertimento, lo humour e il cuore del primo film, ricordandoci perché il pubblico di tutto il mondo ha amato Po alla follia.
Mai Po ebbe fan più sfegatati degli stessi filmmaker che gli hanno dato vita. La regista Jennifer Yuh Nelson, che accompagna Po fin dall’inizio del suo viaggio, osserva: “Il lato che più amo di Po è il suo immenso entusiasmo. È davvero un piacere passare del tempo con lui perché mette tanta passione in qualsiasi cosa faccia”. Nel profondo, dice Yuh Nelson, Po è un “nerd che fa del bene”, un modo d’essere che le appartiene. “Mi identifico molto col suo essere nerd, perché al liceo non ero esattamente una cheerleader super sexy” racconta ridendo. “L’umiltà e l’entusiasmo di Po hanno un’anima nerd e penso che questo possa essere motivante e ispirante per molte persone”. “Anche il fatto che Po scopra cosa lo rende speciale e riesca ad usare questa consapevolezza per realizzarsi al meglio è qualcosa con cui tutti possiamo identificarci” continua Yuh Nelson. “Tutti vogliono scoprire cosa li rende unici e sfruttare questa scoperta per diventare persone migliori. Penso sia un messaggio importante per bambini e adulti, ma è importante soprattutto per noi, i filmmaker, perché non siamo certo persone facilmente inquadrabili!”.
Yuh Nelson rivede chiaramente se stessa in Po e nella sua avventura, che in un certo senso rispecchia anche il suo stesso percorso. Proprio come Po passa dal ruolo di allievo a quello di insegnante, Yuh Nelson ha compiuto il suo grande passo con Kung Fu Panda 2, della cui regia prese le redini dopo aver lavorato come Head of Story per il primo film e storyboard artist per altri film della DreamWorks Animation. L’entusiasmo di Po è davvero contagioso. Il regista Alessandro Carloni, un altro veterano della trilogia, dichiara: “In questo film, Po deve aiutare altri a raggiungere la sua stessa illuminazione e a comprendere quali siano le loro qualità peculiari per realizzarsi appieno”. In alcuni casi, Carloni ammette di aver “attinto dal percorso e dalla personalità di Po, specialmente dalla sua passione. Può rivelarsi una grandissima forza positiva”, ha spiegato. Per esempio, “Se uno dei membri del nostro team mi mostrava qualcosa che mi piaceva, non davo solo l’ok per poi passare avanti. Cominciavo a saltare con entusiasmo, dando sfogo al Po che c’è in me”.
Quale che sia l’ostacolo che incontra, Po non si arrende mai. “Ha un’indole straordinaria” dice lo sceneggiatore Glenn Berger. “Po è molto positivo e determinato: non importa quante volte cade, si rialza sempre”.
Questo suo modo d’essere, così apprezzato e amato dal pubblico, ha posto sfide importanti nell’ideare nuove avventure per Po. Dopotutto, ha superato ogni tipo di difficoltà e sfida. “Come si può, quindi, cominciare da capo rendendo credibile il fatto che Po possa ancora perdere la fiducia in se stesso?” continua Berger. “In definitiva, la sfida stavolta doveva essere ancora più emotiva e interiore”.
La prima delle nuove sfide che Po deve fronteggiare è una dura, se non impraticabile, transizione professionale. Si è goduto la vita come Guerriero Dragone, ma ora il suo amato maestro Shifu lo mette davanti al passo successivo nella sua evoluzione come Kung Fu Panda: Po dovrà diventare un insegnante. Un compito che Po non è tanto pronto ad assumersi, per lo meno inizialmente. Come prima esercitazione nella sua preparazione come insegnante, gli è affidato l’allenamento dei Cinque Cicloni, il “meglio del meglio” dei guerrieri di Kung Fu di tutta la Cina. L’esercitazione non va tanto bene. Quando Po tenta di insegnare ai suoi idoli (Tigre, Scimmia, Vipera, Gru e Mantide) le tecniche più raffinate del kung fu, il caos invade la Sala di Allenamento, luogo di disciplina, onore e pratiche sacre. “I Cinque sono ormai bendisposti e ottimisti riguardo al loro amico Po, ma hanno seri dubbi riguardo alle sue capacità come insegnante. Con tutte le ragioni, oltretutto!”, dice Lucy Liu.
“Nel film vediamo come Po oscilli da un estremo all’altro quanto a sicurezza in se stesso,” dice Carloni. “La baraonda nella Sala di Allenamento gli ricorda quanto impreparato si sentiva quando cercava di diventare un guerriero kung fu nel primo film”. Yuh Nelson, poi, aggiunge: “Questa seppur piccola parentesi come insegnante rimette in gioco l’insicurezza che abbiamo conosciuto in Kung Fu Panda. Po ha davvero difficoltà a vedersi come un insegnante”.
Secondo Jack Black, che ancora una volta presta la voce all’iconico personaggio, in questa scena appare chiaro che “Po non è Shifu, siamo onesti. È in pieno panico e non si rende conto di avere delle nuove responsabilità, che possono appesantirlo ben più di una mega porzione di ravioli”.
Il ritorno davvero gradito, quello di Black in questo personaggio e, come già fatto in passato, a Black dobbiamo il vero cuore del film. “Jack è sempre divertente e accattivante e trasmette realmente tutta la vivacità, la simpatia e l’entusiasmo di Po… tutte qualità che sono tipiche di molti personaggi di Jack. Jack e Po ci ricordano che, se seguiamo il nostro cuore, tutto è possibile”, dice Yuh Nelson.
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Shifu era stato il primo a riconoscere e incanalare la passione di Po per il kung fu e adesso, ancora una volta, spinge Po al livello successivo, insistendo affinché diventi un insegnante. “Shifu sa che Po deve affrontare la sfida di diventare insegnante, ma sa anche che non sarà facile” racconta la produttrice Melissa Cobb. Shifu è un personaggio divertente e complesso, di bassa statura… e, spesso, con un basso livello di pazienza. L’attore premio Oscar® Dustin Hoffman dà voce al personaggio ancora una volta, mettendo in campo le quattro decadi di esperienza di uno dei più grandi attori del mondo e le sue doti comiche di fama mondiale.
Le “vittime” di Po sono Scimmia (a cui presta la voce il leggendario Jackie Chan), la cui natura dispettosa e giocosa maschera una grande scaltrezza nelle arti marziali; Gru (David Cross), il pragmatico del gruppo; Mantide (Seth Rogen), il più piccolo e più volubile dei Cinque; Vipera (Lucy Liu), la “mamma chioccia” del gruppo; e Tigre, la più forte e coraggiosa dei Cinque Cicloni.
La voce di Tigre è prestata dall’attrice premio Oscar® Angelina Jolie Pitt, la cui personalità e talento infondono in Tigre potenza, onestà, franchezza e compassione. Jolie Pitt continua a rivelare nuove sfaccettature del personaggio, che l’ha ispirata fin dal primo momento in cui ha impersonato il ruolo. “Tigre è un personaggio puro e magnifico, una figura femminile molto forte”, dice l’attrice. “È davvero formidabile. Mi piacerebbe riuscire a fare la metà di quello che fa lei!”.
Il tema principale di Kung Fu Panda, cioè fare sempre del proprio meglio, è sicuramente in sintonia con Jolie Pitt. “Il film ci dice che non abbiamo bisogno di imitare gli altri; dobbiamo concentrarci su chi siamo noi e sulla nostra crescita personale” spiega. “Questo vale per tutti. Cerchiamo sempre la parte migliore di noi stessi e il nostro centro”. La Tigre di Jolie Pitt e la Vipera di Lucy Liu, assieme al panda Mei Mei (nuovo personaggio con la voce di Kate Hudson), portano avanti orgogliosamente la tradizione della trilogia di mostrare personaggi femminili forti. Questo messaggio passa anche dietro la macchina da presa: l’energica guida che anima questi personaggi, Jennifer Yuh Nelson, è una delle registe più di successo della storia del cinema, grazie al boom di Kung Fu Panda 2.