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B.A. Film Festival: Programma della terza giornata

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XIV Edizione. Busto Arsizio, 12-19 marzo 2016. Programma della terza giornata: lunedì 14 marzo

Dopo il successo della serata di apertura, che ha visto Laura Morante salutare una sala gremita e partecipe, e la giornata di domenica che ha visto una grande partecipazione di pubblico, il programma di lunedì 14 marzo è intenso e ricco di appuntamenti.

L’Omaggio a Dino Risi prosegue lunedì 14 marzo con la proiezione de La provincia dei sette laghi di Dino Risi, a cui seguirà la presentazione di Busto e Varese per Dino Risi a cura di Diego Pisati e del libro Dino Risi a cura di Steve Della Casa (ore 18,00 - Spazio Festival - Busto Arsizio). Saranno presenti i due autori.

E ancora lunedì 14 il regista Peter Marcias incontrerà il pubblico in occasione della proiezione del suo ultimo lavoro La nostra quarantena, film compreso nella cinquina dei titoli finalisti ai Nastri d’argento 2016 nella categoria docufilm (ore 21,00 - Cinema Teatro Dante - Castellanza).

A chiudere la giornata sarà un appuntamento con la carta stampata: presentazione del libro James Bond Fenomenologia di un mito (post)moderno di Matteo Pollone. L’autore sarà presente e dialogherà con il direttore Steve Della Casa e i giornalisti nonché curatori della collana Bietti Heterotopia  Claudio Bartolini, Giulio Sangiorgio e Mauro Gervasini (ore 21,30 - Circolo Gagarin - Busto Arsizio).

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Irlanda in Festa a Padova: pausa lunedì 14 Marzo, la grande musica e il programma di martedì e mercoledì

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Irlanda in Festa a Padova dal 9 al 20 marzo. Il villaggio irlandese chiude lunedì 14 Marzo. Martedì 15 Marzo live Canteca de Macao. Inoltre, il programma di mercoledì 16 con i Modena City Ramblers

Lunedì 15 marzo

Il villaggio irlandese prende un giorno di pausa.

Martedì 15 marzo

Musica dalle 20.30: Canteca de Macao, Dj Scratchy (Gran Teatro Geox).

Mercoledì 16 marzo

Musica dalle 20.30: Modena City Ramblers, Dj Scratchy (Gran Teatro Geox), The Eskies (Ristorante). A seguire: dj set presso Le Serre.

Cultura:

alle 19.00 | Personal Book Shopper presso la libreria irlandese con Gioia e Valentina.

Gioia e Valentina sono due Personal Book Shopper, ossia due esperte di libri che guidano il pubblico nella scelta del libro giusto da leggere, in base all'umore e al carattere del futuro lettore. Saranno a Irlanda in festa domenica 13 marzo e mercoledì 16 marzo per due eventi di shopping di libri dal vivo, in collaborazione con la Libreria LaFormadelLibroe Limerick. Il loro sito è www.lepersonalbookshopper.it

alle 21:00 | proiezione del film “Jimmy's Hall” presso il cinema Esperia

Gastronomia:

dalle 19.00 | cooking show in collaborazione con Enaip Veneto

Gruppi di allievi selezionati dei corsi di Operatore della Ristorazione dei centri di Dolo, Padova, Piazzola sul Brenta e Vicenza parteciperanno ad Irlanda in Festa, che richiama a Padova decine di migliaia di persone. Grazie alla collaborazione con Zed!, leader nel settore degli eventi e festival musicali a livello internazionale, per sette serate gli allievi con i loro formatori chef e pastry chef intratterranno nell’area “village” gli spettatori con show cooking e degustazioni a tema nello spirito della grande festa.

dalle 19.00 | Whiskey d'Irlanda, viaggio alla scoperta di alcuni tra le più famose distillerie

Alessandro Scandaletti, Sommelier dal 2011, si occupa  sin dal 2009 di valorizzazione del territorio e del patrimonio enogastronomico ed organizzazione di eventi , collaborando con importanti realtà del settore. Negli ultimi anni ha organizzato e condotto degustazioni guidate, visite in cantina ed ha creato con Damiano Fusaro "Di...vin dissertare, viaggio tra vino e poesia",  progetto a metà tra il corso e lo spettacolo teatrale. Collabora inoltre con alcune beer firm emergenti. Viaggiatore appassionato, ama scoprire e gustare le specialità dei paesi che visita. Ha un posto speciale nel suo cuore per l'Irlanda, le sue tradizioni e i suoi whiskey.

E non hai visto ancora niente, il nuovo brano di Jovanotti tratto da Lorenzo 2105 CC, è disponibile in radio e su tutti i canali musicali

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E non hai visto ancora niente, il nuovo brano di Jovanotti tratto da Lorenzo 2105 CC, è disponibile in radio e su tutti i canali musicali. Lorenzo, per l’occasione, ha chiesto a Luca Pretolesiaka Digital Boy una versione upgrade remixata e il risultato è folgorante!

II producer italiano di base a Las Vegas, punto di riferimento per il sound contemporaneo (ha recentemente collaborato con nomi del calibro di Major Lazer, Diplo, 2 chainz, Zedd) ha dato a #ENHVAN una nuova vita musicale che non poteva non essere immediatamente lanciata nell’iperspazio, senza annunci e senza anticipazioni.

Il video esce in contemporanea al brano e segna una nuova collaborazione con gli Younuts, la coppia di videomaker “scoperta” da Lorenzo per la regia di Sabato, in quella occasione insieme a Salmo. Con Antonio Usbergo e Niccolò Celaia ha poi realizzato il corto “2184” che apriva i concerti negli stadi la scorsa estate e il video di Pieno Di Vita.

Questa nuova collaborazione è un ulteriore sviluppo del linguaggio visivo del gruppo di lavoro con Lorenzo: questa volta il clip non segue un filo narrativo come nei due precedenti, ma si avventura nell’immaginario evocato dalla canzone senza nessun intento didascalico ma puntando sui contrasti e i ribaltamenti di senso. E’ un video che parla del nostro tempo.

Lorenzo in questo video gioca al suo sport preferito nel quale sostiene di essere campione olimpico: il “cambio di argomento” detto anche "salto di palo in frasca”.

E’ un ballerino di strada, un astronauta, un replicante, un playboy di provincia, un attaccabrighe portoricano, un giostraio dello spazio e molto altro alle prese con una “non storia” ricca di segni e di sorprendenti colpi visivi.

Il ribaltamento degli stereotipi è la chiave del video. Le cose non sono mai quello che sembrano, i ruoli si mischiano e spesso si scambiano o si invertono. Il ritmo ha un potere curativo e vivificante, il buio più nero ha nel centro un punto di chiarissima luce e, sempre più intatta, la possibilità di trovare la poesia nelle cose che per abitudine guardiamo distrattamente.

Il testo inizia con le parole del celebre replicante biondo di BladeRunner: “Astronavi in fiamme al largo dei bastioni di Orione”. Tutti gli appassionati di cinema ricordano l’inizio di quel monologo: “ho visto cose che voi umani…”, è uno dei più celebri della storia del cinema. Gli “umani", in omaggio a quel film che Lorenzo ha amato moltissimo, sono i protagonisti del video e della canzone. Quegli umani che nonostante la sovrapproduzione di immagini di questa epoca, allenano lo “sguardo” allo stupore, non accontentandosi mai della “facile catalogazione”.

#ENHVAN era la prima canzone del tour nei palasport, una dichiarazione di intenti vera e propria che vale anche per la carriera di Lorenzo: “E non hai visto ancora niente, segnatevelo, il futuro è tutto da scrivere” e propone un simbolo della sua poetica, quella dell´Eppure di cui questa canzone è esplicito manifesto: non essere mai completamente soddisfatto,  non volersi mai accomodare su comode certezze, praticando quell´euforia che non si risolve mai in un totale appagamento, quell´idea di doversi spingere sempre e ancora oltre senza sosta. 

#ENHVAN è un brano che si compone di elementi classici del mondo musicale di Lorenzo. L’uso della “lista” con il suo potere narrativo “aperto", l’incedere su un giro di accordi che resta immutato per tutta la canzone in modo da creare un effetto straniante, ipnotico, adatto a questa musica fatta per ballare senza rinunciare alla potenza del testo.

In questo Lorenzo post record, post “un’ annata incredibile”, libero da qualunque obbligo, ritirato in un “non si sa dove” a progettare nuove avventure,  offre con  ENHVAN un panorama di schegge impazzite in un´immersione dentro e fuori di lui dove trovano posto tutti i Jovanotti che ci sono stati finora, con una naturalezza e una narrativa che hanno come garanzia di coerenza solamente lui.

Eppure c’è anche qualcosa di molto nuovo.

E’ strano, eppure è familiare.

E’ un altro mondo, eppure ci assomiglia.

Gioca. Eppure fa sul serio.

“Una somma di piccole cose”, il nuovo singolo di Niccolò Fabi che anticipa il nuovo disco in uscita il 22 aprile

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Niccolò Fabi ha reso disponibile a sorpresa tramite la sua pagina ufficiale Facebook il nuovo singolo“Una somma di piccole cose”, primo brano estratto dall’omonimo disco di inediti che uscirà il 22 aprile.
«Eccomi...direi di iniziare a fare conoscenza cominciando dal principio. Dalla prima canzone del disco. Una somma di piccole cose inizia così, con un La maggiore. Prendo un respiro e spingo invia...Buon viaggio», ha scritto Niccolò Fabi.
Intanto sono state confermate le prime date del tour, prodotto e organizzato da Barley Arts eOvest:
18 maggio – ASSISI (PG)– Teatro Lyrick
21 maggio – NAPOLI– Teatro Augusteo
22 maggio – ROMA– Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
23 maggio – MILANO– Auditorium
24 maggio – MILANO– Auditorium
26 maggio – BOLOGNA– Auditorium Manzoni
27 maggio – TORINO– Teatro Colosseo
30 maggio – VERONA– Tetro Romano
20 luglio – ROVERETO (TN)– Campana dei Caduti
21 luglio – FIESOLE (FI)– Teatro Romano
23 luglio – LECCE– Anfiteatro Romano
25 luglio – PALERMO– Teatro di Verdura
29 luglio – PESCARA– Arena Teatro D’Annunzio

Mostra “Aldo Manuzio da Bassiano a Venezia” Una graphic novel

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Venezia, Sale Monumentali della Biblioteca nazionale Marciana. 18 marzo - 10 aprile 2016

Dal 18 marzo al 10 aprile 2016 nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (ingresso dal Museo Correr, Ala Napoleonica di Piazza San Marco, Venezia) si terrà la mostra “Aldo Manuzio da Bassiano a Venezia” che esporrà le tavole originali della graphic novel di Andrea Aprile e Gaspard Njock, Aldo Manuzio, Latina, Tunué, 2015.
La mostra, organizzata dalla Biblioteca Nazionale Marciana, in collaborazione con l’Associazione Accademia e il Comune di Bassiano, è curata da Giuseppina Bernabei e Marco Palombo, che ha curato la grafica, e sarà inaugurata venerdì 18 marzo alle ore 17, con ingresso da Piazzetta San Marco 13/a. Saluto di Maurizio Messina, (direttore della Biblioteca), Bruno Palombo, (consigliere comunale Bassiano), Giuseppina Bernabei e Marco Palombo (curatori).

Interverranno: Tiziana Plebani (curatrice dell'anno manuziano marciano), Giorgio Camuffo, (graphic designer e docente di comunicazione visiva), Antonio Polselli (Associazione Accademia).
Sarà presente Gaspard Njock, autore delle tavole della graphic novel.

Il volume, edito da Tunué, racconta la vita di Manuzio intrecciandola con una delicata vicenda contemporanea in un poetico gioco di continuità tra passato e presente. Gli autori hanno ragionato su come, pur rispettando la verità storica e cercando di non rendere banale la figura dell’Illustre Umanista, si potesse narrare la vita di Aldo in un fumetto piacevole da leggere.

Laura Morante, vincitrice del Premio Platinum Dino Ceccuzzi, ha presentato il suo film “Assolo” al B.A. Film Festival

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A cura di Francesca Monti
Ha preso il via la XIV edizione del BAFF Busto Arsizio Film Festival, evento cinematografico con proiezioni, concorsi e ospiti nazionali e internazionali, che si chiuderà il prossimo 19 marzo.
Laura Morante, una delle più grandi attrici italiane, è stata insignita del premio Platinum Dino Ceccuzzi all'eccellenza cinematografica, il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dal B.A. Film Festival. Dopo l’esordio al cinema nel 1980, nel film di Giuseppe Bertolucci Oggetti smarriti, nel 1981 affianca Ugo Tognazzi in La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci. Con Nanni Moretti gira Sogni d’oro (1981) e Bianca (1984). In seguito recita nelle commedie italiane I ragazzi di via Panisperna (1988) di Gianni Amelio, Turné (1990) di Gabriele Salvatores, Ferie d’agosto (1996) di Paolo Virzì e Liberate i pesci (2000) di Cristina Comencini. Interpreta un ruolo di primo piano in La stanza del figlio (2001) di Nanni Moretti, per il quale vince il David di Donatello come miglior attrice protagonista. Nel 2012 esordisce come regista con la commedia Ciliegine e nello stesso anno è protagonista in Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola. Nel 2014 partecipa alla commedia Ogni maledetto Natale. Nel 2015 torna per la seconda volta dietro la macchina da presa con Assolo.
Laura Morante è stata ospite del presidente del B.A. Film Festival, Alessandro Munari, per un brunch di benvenuto e nel pomeriggio ha incontrato la stampa e gli studenti dell'Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni (Icma) nella splendida cornice di Villa Calcaterra, a Sacconago (Va), alla presenza del direttore artistico della kermesse, Steve Della Casa, di Alessandro Munari e del sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli.

Durante l’incontro l’attrice e regista ha raccontato il suo esordio, prima a teatro con Carmelo Bene, poi al cinema con Bertolucci nel 1980 nel film Oggetti smarriti: “In queste ultime settimane ho incontrato due scuole superiori. Parlavo agli studenti dei miei inizi teatrali con Carmelo Bene, di Laura Betti, di Antonioni, e vedevo delle facce stranite, non sapevano chi fossero. Personaggi che per noi rappresentano un passato recente, hanno contato e continuano a contare tanto. Oggi forse in questo paese non si è abbastanza attenti alla memoria. Carmelo Bene è stato un grande attore, regista, innovatore del teatro italiano, è stato una figura importantissima. Io ho iniziato come ballerina e la mia coreografa era una fan di Carmelo. Così ha mandato me e una mia amica nel suo camerino per invitarlo a bere qualcosa insieme. La prima sera siamo tornate senza esserci riuscite, così siamo state rispedite nuovamente la sera seguente e l’abbiamo invitato. Carmelo venne a bere un bicchiere insieme a noi, si presentò con Antonioni, e diventammo in qualche modo amici. Lui tra l’altro era un grande ammiratore di mia zia Elsa Morante, con me aveva un atteggiamento paterno. Io continuai a fare la ballerina prestata ogni tanto agli spettacoli teatrali di Carmelo Bene. Poi Bertolucci mi fece debuttare al cinema, cercava una ragazzina che interpretasse il ruolo di una drogata alla stazione di Milano, per il suo film Oggetti smarriti. Da lì iniziò tutto. Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi registi, ai tempi del cinema d’autore, che oggi non esiste più. Poi sono arrivati i film all’estero, grazie all’insuccesso in termini di numeri, di alcune pellicole che però giravano nei Festival, in Europa e nel mondo. Venivo presentata come l’attrice scelta da importanti registi per i loro film, avevo questo marchio di fabbrica che funzionava”.
Nel 2012 Laura Morante ha diretto la sua opera prima da regista “Ciliegine”, seguita nel 2015 da “Assolo”, uscito nelle sale a gennaio 2016, una commedia in cui interpreta Flavia, una donna fragile e insicura con due matrimoni falliti e due figli, che a più di cinquant’anni affronta per la prima volta la vita da single: “Una storia in cui mi sono tagliata un ruolo che mi ridicolizza, in molti mi hanno chiesto perchè mi fossi scritta un ruolo del genere ma a me piace il ridicolo. Ho incontrato molte difficoltà nel produrre il primo film come regista, ma non le attribuisco al fatto di essere una donna. Per fare “Ciliegine” ci sono voluti cinque anni, a causa di una serie di vicissitudini. Poi grazie ad Alain Resnais ho potuto girare questo film in Francia. Con la mia opera seconda, “Assolo”, è stato invece più semplice trovare un produttore. Mi sono sempre interessata al lavoro degli altri, davo suggerimenti, a volte riscrivevo le battute, ho sempre avuto un atteggiamento curioso riguardo come nasce un film, come si narra, non ho mai scelto un ruolo, ma sempre un film. Penso che ogni pellicola sia un’opera musicale e l’attore sia uno strumentista all’interno di un’orchestra, per questo devi dare il meglio di te. Quando faccio un film come attrice recito per il regista e ho bisogno di sentire una stima reciproca. Quindi recitare essendo diretta da me stessa rende tutto più difficile”.
Nel corso della sua straordinaria carriera, Laura Morante ha interpretato molti personaggi, ma il genere che preferisce è la commedia: “Mi piace la commedia che affronta temi gravi ma trattandoli con umorismo. Per me l’attore da commedia deve lasciare che il pubblico rida di lui. Mi sono sempre piaciuti i registi con un grande senso dell’umorismo, penso a Fellini, ma anche ad alcuni film di Risi e Monicelli. Umorismo per me vuol dire creare un controcanto, una dissonanza, rispetto a quello che è il momento. Penso ad esempio a Tolstoj, nel finale del libro Anna Karenina, dopo che lei si è suicidata gettandosi sotto un treno, lo strazio di Vronskij per la perdita dell'amata è supportato da un devastante mal di denti. Una cosa completamente dissonante con quello che si sta raccontando. Ho fatto tanti ruoli diversi, in Italia spesso mi fanno interpretare una moglie tradita, in Francia l’amante. A volte ho rifiutato alcuni film anche belli, perché mi proponevano personaggi sempre uguali”.
In futuro Laura Morante potrebbe dirigere un nuovo film: “Io so lavorare solo mettendoci impegno, anima, non riesco a fare le cose in modo superficiale, senza sentimento. Mi piacerebbe fare un terzo film da regista. Vedremo se ci sarà la possibilità”.
In serata Laura Morante ha incontrato il pubblico al Teatro Sociale di Busto Arsizio per un saluto affettuoso alla città e per introdurre la proiezione del suo ultimo film, Assolo. 

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Intervista de "Il Popolo Veneto" con Laura Morante (clicca qui per leggere)

I primi tre anni di pontificato di Papa Francesco

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Esattamente tre anni fa, il 13 marzo 2013, dal comignolo della Cappella Sistina è arrivata la fumata bianca che ha annunciato l'arrivo di un nuovo Papa, il 266esimo della storia: Jorge Mario Bergoglio, che ha scelto il nome di Papa Francesco. Un Pontefice venuto dall’Argentina, dalla fine del mondo, come lui stesso ha detto, presentandosi ai fedeli con quel suo “Buonasera” che ha da subito conquistato tutti. In questi tre anni Papa Francesco ha operato una vera e propria rivoluzione positiva, preoccupandosi in primis degli ultimi, dei più poveri, degli emarginati, delle periferie del mondo, rompendo gli schemi, toccando con mano le problematiche dei vari Paesi, visitando le carceri, gli ospedali, facendo sentire tutti amati. Un Pontefice vicino alla gente, con cui parla, scherza, scatta foto e selfie, regalando sorrisi, abbracci e parole di coraggio e conforto. Papa Francesco fa della semplicità, del rispetto, della generosità e della povertà i suoi valori più importanti, proprio come il Santo da cui ha preso il nome. Basti pensare alla sua disponibilità nei confronti della gente, alle telefonate a sorpresa fatte a chi ha bisogno, alla visita a sorpresa al presepio di Greccio o a quando si è recato nel negozio oculistico di Roma per cambiare le lenti dei suoi occhiali, ma anche al fatto di portare un anello d’argento e scarpe normali, di utilizzare il pullman per andare ad Ariccia a fare gli esercizi spirituali e un’auto semplice per gli spostamenti.

Tra le immagini più belle dei primi tre anni del suo Pontificato, vengono in mente tanti momenti emozionanti: dalla lavanda dei piedi a due ragazze nel carcere di Casal di Marmo, all'apertura delle docce per i senzatetto sotto il colonnato del Bernini, dall’incontro a Cuba con Raul Castro che ha favorito la fine dell’embargo Usa e l’inizio di una nuova era fra i due popoli, al recente viaggio in Messico, in cui ha condannato fermamente la malavita e lo spaccio di droghe che mercificano tutto, a cominciare dalla vita umana, allo storico incontro con il patriarca russo Kirill a L’Avana.

Papa Francesco ha visitato la Terra Santa, ha chiesto rispetto per l’ambiente nella sua enciclica Laudato Si’, si è recato a Lampedusa, ricordando i tanti migranti che hanno perso la vita in mare, lanciando una corona di fiori in acqua, e ancora si è mostrato vicino alle persone divorziate ma anche agli omosessuali dicendo "Chi sono io per giudicare una persona omosessuale che cerca Dio", ha preso parte alla Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, visitando il Santuario dedicato alla Madonna nera ad Aparecida e una favela, e pregando durante la veglia sulla spiaggia di Cobacabana con 3 milioni di giovani, ha fatto appelli contro la disoccupazione, giovanile e non, dicendo: “Non c’è dignità senza lavoro”, si è scagliato contro il sistema economico globalizzato, in cui sono i soldi a comandare. Ha proclamato Santi Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, alla presenza del Papa Emerito Benedetto XVI, ha visitato Assisi, diventando il primo pontefice a entrare nella stanza della spoliazione dove il Santo abbandonò vesti ed eredità davanti al padre e al vescovo, ha parlato all’Europarlamento di Strasburgo, ha portato parole di speranza in Corea, ha visitato Seul ed è stato il primo Papa a volare sui cieli della Cina, si è recato nelle Filippine, a Sarajevo, negli Stati Uniti d'America, in Albania e in Africa, prima in Kenya, poi in Uganda e infine nella Repubblica Centrafricana, dove il 29 novembre 2015 haaperto la prima Porta Santa del Giubileo Straordinario della Misericordia, da lui indetto.

Papa Francesco sta inoltre portando avanti con fermezza importanti lotte come quella contro la pedofilia e la corruzione nella Chiesa, favorendo la trasparenza e la giustizia e salvaguardandone l’unità.

Insomma Papa Francesco è un vero e proprio dono divino per tutta l’umanità, una guida spirituale forte e preziosa, un uomo straordinario. A Sua Santità facciamo i migliori auguri per il suo terzo anno di Pontificato.

Intervista con Paola Gianotti, la ciclista estrema che il 30 Aprile partirà per una nuova impresa: Attraversare gli USA per aiutare le donne dell’Uganda

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di Francesca Monti
Il 29 gennaio, dopo due settimane in sella alla sua bici e oltre 2000 chilometripercorsi, Paola Gianotti, straordinaria ciclista estrema, è arrivata a Oslo e ha consegnato le 10.000 firme raccolte nell’ambito della petizione “Bike The Nobel”, lanciata da Caterpillar, programma di Rai Radio Due, per candidare al Premio Nobel per la pace la bicicletta e contestualmente la squadra femminile di ciclismo dell’Afghanistan. Originaria di Ivrea, 34 anni, laureata in Economia e commercio, fino a tre anni fa lavorava per una società di consulenza, poi quando l’azienda ha chiuso ha deciso di buttarsi sulle sue passioni: lo sport e la bici, creando una nuova professione. Nel 2014 ha compiuto il Giro del mondo in bicicletta, prima donna italiana e seconda al mondo ad attraversare quattro continenti e venticinque paesi in 144 giorni, entrando nel Guinness World Record. Paola Gianotti ha raccontato questa strepitosa impresa nel libro “Sognando l’infinito” (Piemme, 2015, con la prefazione di Linus). Nel 2015 hapartecipato alla Red Bull Trans-Siberian Extreme, 9.200 chilometrilungo il percorso della Transiberiana da Mosca a Vladivostok e ora si prepara per una nuova impresa, attraversare in bici 48 stati degli Stati Uniti in 48 giorni per regalare una bicicletta a 48 donne dell’Uganda.
In questa piacevole chiacchierata, abbiamo parlato con Paola Gianotti di “Bike The Nobel” e della sua prossima avventura a stelle e strisce, una sfida sportiva importante, resa ancora più speciale dall'impegno sociale a favore delle donne.
Per aiutare Paola Gianotti a regalare una vita nuova a una donna in Uganda con una bicicletta è possibile fare la propria donazione su: http://www.keepbrave.com/48-stati-48-giorni-48-bici.html

Paola, iniziamo parlando della tua ultima fantastica impresa, “Bike The Nobel”, più di 2000 chilometriin due settimane, in bici da Milano a Oslo, per candidare la bicicletta al Premio Nobel per la pace e contestualmente la squadra femminile di ciclismo dell’Afghanistan, un paese dove, per le donne, andare in bicicletta rappresenta una conquista e un'emancipazione…
“Caterpillar, il programma di Rai Radio Due, che mi ha sempre seguita nelle mie avventure, mi aveva chiesto di essere la prima firmataria della petizione, quindi sono andata in radio per fare una diretta e mentre ero lì, Massimo Cirri e Sara Zambotti, speaker del programma, mi hanno detto “Dai, scherza sul fatto che andrai a Oslo a portare le firme”, io ho risposto che non c’era problema, senza sapere che sarei dovuta partire nelle due settimane più fredde dell’anno. Ho scherzato fino a quando mi hanno chiesto: “Allora parti? Vorremmo tanto che tu andassi” e quindi il 16 gennaio mi sono trovata sulla sella della bicicletta in direzione Oslo senza sapere quello che mi aspettava”.
Quali sono state le tappe del viaggio?
“Sono partita da Milano, ho attraversato tutta la Svizzera, parte della Francia, sono stata la prima persona a entrare nel Parlamento Europeo di Strasburgo con una bicicletta perché mi ha accolto Michael Cramer che è Presidente dei Trasporti dell’Unione Europea, che ha firmato anche lui la petizione di Bike The Nobel e quindi mi ha fatto fare questa entrata con la bici in Parlamento. Quindi ho proseguito lungo tutta la pista ciclabile del Reno, in Germania. Tra l’altro dalla Svizzera in poi ho sempre e solo fatto piste ciclabili, una cosa incredibile che qui in Italia è quasi un’utopia, per il momento. Sempre in Germania ho attraversato 5 chilometri di autostrada delle biciclette, chiamata Autobahn, una pista ciclabile che vuole essere la prima autostrada del mondo per le biciclette, che in quattro anni verrà sviluppata sulla lunghezza di 100 chilometri, territorio in cui vivono oltre 2 milioni di persone, quindi l’idea non è di fare soltanto una pista ciclabile per il turismo ma creare un modo alternativo e più sostenibile di spostamento per tutti. Infatti tante persone mi raccontavano che non hanno l’auto e in questo modo lungo la pista ciclabile riescono a spostarsi per andare al lavoro, lo stesso vale anche per i ragazzi perché esistono 5 facoltà universitarie lungo il percorso. Quindi ho attraversato tutta la Danimarca per poi prendere il traghetto per raggiungere la Norvegia e fare gli ultimi 170 chilometrifino ad Oslo dove mi ha accolto Giorgio Novello, Ambasciatore Italiano della Norvegia, con un bellissimo ricevimento, alla presenza di diverse persone della politica, di personalità legate al Premio Nobel e al mondo del ciclismo norvegese. A lui ho consegnato le 10.000 firme per candidare la bici come premio Nobel per la pace”.
Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato durante questa avventura?
“E’ stata un’avventura diversa rispetto a quelle che faccio di solito, perché potevo prendermela con calma, nel senso che ho pedalato per 150 chilometri al giorno. La difficoltà maggiore è stata il clima, perché le temperature nella prima parte del viaggio andavano dai -5 ai -10 gradi con neve, quindi fino all’inizio della Germania è stata davvero pesante, poi più salivo verso Nord più il tempo era bello, c’era il sole e addirittura quando sono arrivata a Oslo c’erano 7 gradi”.
Tra le imprese che hai fatto c’è il Giro del mondo in bicicletta, che hai raccontato nel libro “Sognando l’infinito”, dove affermi che i limiti sono solo mentali. Cosa hai scoperto di te stessa durante queste avventure?
“Il fatto che i limiti siano solo mentali è una delle cose che ho imparato di più facendo questi viaggi, nel senso che davvero noi siamo i protagonisti della nostra vita. Io ho deciso di cambiare completamente la mia vita, perché fino a tre anni fa lavoravo per una società di consulenza, e quindi l’ho stravolta completamente. Se vogliamo fare una cosa la facciamo e se ci crediamo raggiungiamo qualsiasi obiettivo. In queste avventure che sono sempre un po’ al limite dello sforzo fisico ma soprattutto mentale sono davvero arrivata a capire che tutti i limiti che ci poniamo di solito sono solo mentali, è ovvio che io non pretendo di andare alle Olimpiadi, perché in quel caso oltre alla componente mentale c’è anche quella fisica. Però quando devi pedalare per 144 giorni con tutte le condizioni del tempo, in tutti i continenti, per 16-17 ore al giorno, oltre che un grande sforzo fisico diventa una questione mentale, quanto si crede in un obiettivo e quanto si vuole raggiungere quello che si sta portando avanti. Quindi ho capito che nulla è impossibile, cosa che prima del Giro del mondo non pensavo, anche perché tra me e la conclusione di questa impresa si è messo veramente in mezzo di tutto. Prima di partire sembrava un’odissea, tra sponsor e finanziamenti che non sono mai arrivati, allenamenti molto duri, e una logistica impegnativa per rispettare le regole del Guinness. Poi durante il viaggio tutto è stato ancora più amplificato con la ciliegina sulla torta di un incidente arrivato dopo 15000 chilometripercorsi, nel momento di massima carica emotiva ma anche di massimo livello fisico, perché stavo proprio bene e sapevo che avrei potuto chiudere il Giro del mondo senza problemi. Tutto quello che è successo mi ha fatto capire che possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo”.
C’è un luogo che hai visto o un incontro che hai fatto durante i tuoi viaggi che ti è rimasto nel cuore?
“Ce ne sono diversi, sicuramente uno dei più importanti è quello con un signore giapponese di un’età indefinita che ho incontrato nel deserto del Nullarbor, in Australia. Stava girando il mondo con le infradito ai piedi, trascinando un carretto sul quale aveva tutto il necessario per vivere e in più aveva una grossa bandiera giapponese che faceva firmare alle persone che incontrava. Lui non parlava inglese e io mi ricordo di avergli lasciato della cioccolata, del tonno, delle cose che avevo con me. Non potrò mai dimenticare il suo ringraziamento e i suoi occhi felici per la scelta di vita che aveva fatto, è come se l’avessi incontrato ieri”.
Il 30 aprile partirai per la tua prossima impresa, in 48 giorni attraverserai in sella alla bici 48 stati degli Stati Uniti, per cambiare la vita a 48 donne dell’Uganda…
“Partirò il 30 aprile per attraversare 48 stati degli Stati Uniti, lasciando fuori Alaska e Hawaii perché non sono stati attigui, quindi farò solo quelli continentali, in 48 giorni. Sono circa 12000 chilometri, vorrei fare uno stato al giorno. Parto dal Montana per arrivare a Boston e durante questa pedalata tento un nuovo World Guinness Record ma soprattutto questi 12000 chilometri sono fatti per raccogliere fondi per cambiare la vita a 48 donne dell’Uganda. Infatti attraverso il mio sito web www.keepbrave.comle persone possono comprare una bici o metà bici con una donazione di 120 euro o 60 euro. Quando torno dagli Stati Uniti, vado in Uganda e compro tante bici quante donazioni mi sono state fatte, da regalare a queste donne di un villaggio che sto definendo insieme all’Ambasciatore Italiano in Uganda, probabilmente vicino a Karamoja che è una zona colpita dalla guerra, molto povera. In questo Paese la bici cambia decisamente la vita, perché, per fare un esempio, una donna per partorire deve fare 30 chilometri a piedi prima di raggiungere un ospedale, i ragazzi per andare a scuola devono fare 20 chilometri a piedi e quando arrivano si addormentano sui banchi perché sono stanchi, per andare a prendere l’acqua nei pozzi devono fare 15 chilometri, quindi la bicicletta è davvero vitale per l’Uganda e con questa nuova impresa voglio raccogliere fondi e fare un piccolo gesto per persone che hanno sicuramente più bisogno di noi”. 

*foto dalla pagina facebook ufficiale di Paola Gianotti (clicca qui)

Al Flat venerdì 18 marzo Ulisse Schiavo e Maya Mountains

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Presso l'associazione Flat prosegue la programmazione di musica dal vivo, venerdì 18 marzo (ore 21.30), con un doppio concerto organizzato in collaborazione con l'etichetta Go Down Records, Dischi Sotterranei e Altroquando.

Ad aprire l'evento sul palco del salottino di via Torino 133, Ulisse Schiavo: la sua è una miscela di folk e blues caldo e rabbioso, con un approccio diretto e delicato, che ricorda certo cantautorato statunitense di altri tempi; non a caso, dopo la pubblicazione del suo primo EP "Viscera" (Dischi Sotterranei) è stato accostato a Tim Buckley. Nell’Aprile 2014 ha vinto la prima edizione del “Senza Spine - Fishmarket Acoustic Contest” come one man band; nel 2015 il progetto di Ulisse si è arricchito, dal vivo, con la partecipazione di Alessandro Peron (chitarra), Enrico Maragno (basso, percussioni) e Gianluca Bortolozzo (batteria), divenendo elettrico e svelando la doppia natura della propria essenza artistica.

A seguire, la band rock-psych-stoner Maya Mountains. Nata nel 2004 a Mestre, registra il primo EP con Giulio Ragno Favero nel 2006 presso Blocco A, lavoro che viene recensito positivamente da molte testate.

Tra il 2007 ed il 2008 la band partecipa a "Go Down Festival", "Nite Park", "Rock On The River", "Venice Airport Festival" e inizia la collaborazione con Rocky Rocketz Management, grazie a cui ha la possibilità di aprire grandi grandi concerti (Truckfighters, Brant Bjork And The Bros, Dzjenghis Khan). L'attività live prosegue poi negli anni sempre con la medesima attitudine. Maya Mountains ha partecipato alle raccolte: "The Heavy Psych Italian Sounds", che riunisce i migliori gruppi rock stoner del panoramana italiano, e "Tomato compilation", che è stata distribuita dal mensile "Sound & Vision" con una tiratura di 5000 copie. Nel 2009 Go Down Records ha distribuito il primo LP, prodotto presso NHQ di Ferrara da Manuel Fusaroli.

Ingresso libero dalle 21.30 alle 22.00.

Dopo le 22.00 contributo 5 euro. Tessera ARCI obbligatoria.

Associazione Flat
via Torino 133, Mestre (VE)
Ingresso riservato ai soci ARCI.
Info: associazione.flat@gmail.com; Facebook: associazione.flat

Venerdì 18 marzo 2016, ore 21.30
Flat Mestre, via Torino 133
Ulisse Schiavo e Maya Mountains
in collaborazione con l'etichetta Go Down Records, Dischi Sotterranei e Altroquando
ingresso 5 euro dopo le 22.00 con tessera ARCI

"Ryuzo and the Seven Henchmen" di Takeshi Kitano apre il 26° Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina

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Il Festival inaugura la sua 26° edizione nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano con l’anteprima italiana di Ryuzo and the Seven Henchmen (Ryuzo e i sette compari) di Takeshi Kitano

Sarà l'anteprima italiana di Ryuzo and the Seven Henchmen di Takeshi Kitano il film che aprirà lunedì 4 aprile il 26° Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina. L’Opening night del Festival quest’anno, per la prima volta, si terrà presso la sede dellaTriennale di Milano, nella sala del Teatro dell’Arte, nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano

Ryuzo and the Seven Henchmen di Takeshi Kitano, Giappone, 2015, 125’

Sette anziani, ex yakuza, decidono di rimettere insieme “la famiglia”, quando uno di loro, Ryuzo, rischia di essere truffato dalla nuova generazione di piccoli criminali senza senso dell’onore che inganna i pensionati. 

La lavorazione del film ha impegnato il regista per ben tre anni nel mettere insieme un gruppo di attori ultrasettantenni, che potessero reggere i ruoli di questi arzilli veterani della mala. Nel cast dei magnifici sette compaiono il protagonista Tatsuya Fuji (notissimo in tutto il mondo per aver interpretato da giovane  L'impero dei sensi di Oshima ), Ken Yoshizawa (L’Estasi degli Angeli), Masaomi Kondo (L'Ultimo Samurai), Akira Nakao (già presente in Outrage Beyond),e un cameo dello stesso Beat Takeshi.

Giunto al suo 26° anno, il FCAAAL è a tutt’oggi il primo e unico festival in Italia interamente rivolto alle cinematografie e alle culture dei tre continenti. Dal 1991 il Festival porta a Milano i nuovi linguaggi espressivi, cinematografici e multidisciplinari, provenienti da Africa, Asia e America Latina. 

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è organizzato dall’Associazione Centro Orientamento Educativo - COE. 


Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l'esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi.

Addio al grande attore Riccardo Garrone

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Lutto nel mondo del cinema italiano. A 89 anni si è spento a Milano Riccardo Garrone, grande attore dotato di straordinaria ironia, che recitò in numerose commedie del dopoguerra, ma anche in film drammatici e in fiction per la tv. Nato il 1° novembre 1926, Garrone aveva frequentato l'Accademia Nazionale di Arte drammatica e aveva esordito a teatro nel 1950. Il primo ruolo per il grande schermo è stato in "Adamo ed Eva" di Mario Mattoli, poi, in oltre cinquant’anni di carriera, ha lavorato con tutti i grandi registi del cinema italiano: da Fellini (La Dolce Vita, Il bidone) a Mario Monicelli (Il medico e lo stregone, Padri e figli), Luigi Zampa (Il vigile), Ettore Scola (Se permettete parliamo di donne, La cena), Damiano Damiani (La rimpatriata), Nanni Loy (Audace colpo dei soliti ignoti). Tra i suoi ruoli da ricordare il prete don Fulgenzio in Venezia, la luna e tu, il fusto in Belle ma povere, il poliziotto in Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo di Bolognini, l’amico sciupafemmine di Alberto Sordi che ruba il cuore a Claudia Cardinale in Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata, il geometra Calboni in Fantozzi subisce ancora. Ha preso parte anche a Vacanze di Natale dei fratelli Vanzina.

Stimato doppiatore di film d'animazione ("Lilli e il Vagabondo", "Toy Story 3", su tutti), a metà degli Anni Settanta, si era cimentato anche con la regia di due film: "La mafia mi fa un baffo" (parodia de "Il padrino") e la commedia sexy "La commessa".

Dagli Anni Novanta in poi, aveva partecipato a serie tv e fiction di successo, da "Amico Mio" a "Un medico in famiglia", fino ad “Anna e i cinque”, con Sabrina Ferilli, dove dal 2008 al 2011 è stato il padre-patriarca Nicola Ferrari.


Nel 1990 ha interpretato al Teatro Sistina la commedia musicale Aggiungi un posto a tavola nella parte della voce di Dio. Recentemente aveva prestato il volto per la pubblicità di una nota marca di caffè, in cui interpretava San Pietro. 

I vincitori dei Kids’ Choice Awards 2016

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Si sono svolti a Los Angeles sabato 12 marzo i Kids’ Choice Awards 2016, che hanno visto tra i protagonisti DNCE, Charlie Puth con Wiz Khalifa, Robert Downey Jr., Megan Fox, Chris Evans, Meghan Trainor, Fifth Harmony, Heidi Klum. L’evento è stato condotto da Blake Shelton, superstar della musica country e coach di The Voice. 

A vincere il dirigibile più prestigioso della televisione sono stati Adele, Shawn Mendes, Jennifer Lawrence, Justin Bieber, Sofia Vergara, Will Ferrell, Amy Poehler, Zendaya, The Voice, SpongeBob, Fifth Harmony. Per le due categorie italiane hanno trionfato i The Kolors come “Cantante Italiano Preferito” e Sofia Viscardi come “Youtuber Italiano Preferito”.
Tutti i fan italiani di Nickelodeon possono vedere i Kids’ Choice Awards 2016 mercoledì 16 marzo alle ore 18.30 inesclusiva e in contemporanea su Nickelodeon (Sky 605) e TeenNick (Sky 620).

Il 27 maggio esce Delirium, il nuovo disco dei Lacuna Coil

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C´è un vecchio manicomio sulle colline del Nord Italia. Una vecchia rovina, abbandonata e decaduta i quali corridoi sono pieni di fantasmi di un migliaio di menti e anime torturate. Un luogo dove ogni muro mette a nudo ancora le cicatrici di innumerevoli vite straziate.

Benvenuti nel manicomio dei Lacuna Coil!

Con il loro ottavo album i Gothfathers italiani Lacuna Coil hanno deciso di alzare l’asticella, virare verso lidi più pesanti e prendere il totale controllo creativo di ogni aspetto dell’imminente “Delirium”, previsto per il 27 maggio 2016 su Century Media Records.

Di seguito la tracklist deldisco:
1. The House Of Shame
2. BrokenThings
3. Delirium
4. Blood, Tears, Dust
5. Downfall
6. Take Me Home
7. You Love Me ´Cause I HateYou
8.
Ghost In The Mist
9. My Demons
10. Claustrophobia
11. Ultima Ratio

Dopo esser stato fortemente coinvolto nelle produzioni del precedente disco Marco “Maki” Coti-Zelati ha preso il comando e assunto il ruolo di produttore principale assieme ai suoi compagni di band. L’album è stato registrato ai BRX studio di Milano tra dicembre 2015 e febbraio 2016 assieme al batterista americano Ryan Blake che con questo album entra a pieno titolo nelle fasi di registrazioni della band. Ancora una volta la band è stata supportata dall’ingegnere del suono Marco Barusso per le fasi di mixing, il quale aveva collaborato per gli album “Dark Adrenaline” e “Karmacode”. L’artwork è stato creato e ideato da Marco "Maki" Coti-Zelati con l’aiuto del fotografo Alessandro Olgiati.

LACUNA COIL live:
20.04.16 (PHL) Quezon City - AmaranthStadium (Pulp Summer Slam Festival)
14.05.16 (USA) Cherokee NC – CherokeeEventCenter (w/ Halestorm, Cilver)
15.05.16 (USA) RichmondVA– The National (w/ Halestorm, Cilver)
17.05.16 (USA) DavenportIA– Adler Theater (w/ Halestorm, Cilver)

uscito Nel molo di San Blas, il nuovo singolo di Fiordaliso

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L’8 marzo è uscito Nel molo di San Blas, il nuovo singolo di Fiordaliso, terzo estratto dal nuovo album Frikando. Il brano è la cover del successo internazionale En el muelle de San Blas del gruppo sudamericano Manà. L’adattamento è stato curato da Alberto Zeppieri e viene proposto in due versioni: la radio edit e la extended album version, disponibili nei digital store.
In attesa di iniziare un tour per le città italiane, la cantante è attualmente impegnata come naufraga nel reality show di Canale 5, L’Isola dei Famosi.
Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Intervista de “Il Popolo Veneto” con Fiordaliso (clicca qui per leggere)

Il 14 maggio, Francesca Michielin rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest con No degree of separation

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Il 14 maggio, Francesca Michielin, seconda al Festival di Sanremo 2016 con il brano “Nessun grado di separazione”, rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest sul palco della Globen Arena di Stoccolma.
La cantautrice di Bassano del Grappa canterà Nessun grado di separazione, che per l’occasione si intitolerà No degree of separation e sarà in italiano, con un ritornello in inglese, scritto dal Norma Jean Martine, che ha collaborato in passato anche con Giorgia, Marco Mengoni e Michele Bravi.
Questo il testo ufficiale diNo degree of separation, pubblicato sul sito dell’Eurovision:
È la prima volta che mi capita
Prima mi chiudevo in una scatola
Sempre un po’ distante dalle cose della vita
Perché così profondamente non l’avevo mai sentita
E poi ho sentito un’emozione accendersi veloce
E farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce
E non sentire più tensione solo vita dentro di me
Nessun grado di separazione
Nessun tipo di esitazione
Non c’è più nessuna divisione fra di noi
Siamo una sola direzione in questo universo che si muove
Non c’è nessun grado di separazione
Davo meno spazio al cuore e più alla mente
sempre un passo indietro e l’anima in allerta
e guardavo il mondo da una porta
mai completamente aperta e non da vicino
e no non c’è alcuna esitazione finalmente dentro di me
There is no degree of separation
There is no degree of hesitation
There is no degree of space between us
live in love
We are stars aligned together
dancing through the sky, we are shining
Nessun grado di separazione
Nessun grado di separazione
in questo universo che si muove
E poi ho sentito un’emozione accendersi veloce
E farsi strada nel mio petto senza spegnere la voce. 
Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Intervista de "Il Popolo Veneto" con Francesca Michielin (clicca qui per leggere)

La tracklist di “Una somma di piccole cose”, il nuovo disco di Niccolò Fabi

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A distanza di quattro anni dall’ultimo album di inediti Ecco, il 22 aprile uscirà il nuovo disco di Niccolò Fabi dal titolo“Una somma di piccole cose”, da cui è stato estratto l’omonimo singolo, in rotazione radiofonica.
Il cantautore partirà in tour il prossimo 18 maggio da Assisi.
Queste le prime date confermate:
18 maggio Teatro Lyrick – Assisi
21 maggio Teatro Augusteo – Napoli
22 maggio Auditorium Parco della Musica – Roma
23 maggio Auditorium Milano – Milano
24 maggio  Auditorium Milano – Milano
26 maggio Auditorium Manzoni – Bologna
27 maggio Teatro Colosseo – Torino
30 maggio Teatro Romano – Verona
20 luglio Campana dei Caduti – Rovereto (TN)
21 luglio Teatro Romano – Fiesole (FI)
23 luglio Anfiteatro Romano – Lecce
25 luglio Teatro di Verdura – Palermo
29 luglio Arena Teatro D’Annunzio – Pescara
Questa la tracklist del nuovo disco:
1.     Una Somma di piccole cose
2.     Ha Perso la città
3.     Facciamo finta
4.     Filosofia agricola
5.     Non vale più
6.     Una Mano sugli occhi
7.     Le Cose non si mettono bene
8.     Le Chiavi di casa
9.     Vince chi molla

XIV B.A. Film Festival: Programma della quarta giornata (Martedì 15 Marzo)

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Durante la quarte giotnata del XIV B.A. Film Festival si parlerà di Nuova legge sul cinema e tax credit al convegno organizzato presso la sede UNIVA di Busto Arsizio (ore 17.00, via Mameli, 1). Relatori saranno Laura Delli Colli (giornalista, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani), Andrea Purgatori (sceneggiatore) e Paolo Tenna(Film Investimenti Piemonte),  oltre a Guy De Verville. Ospite l'attrice Daniela Virgilio.

Alle 18.00, nella biblioteca di Fagnano Olona (piazza Matteotti 5/6), per la sezione BAFF in libreria, Francesca Levi, Alessandro Boschi e Steve Della Casa presenteranno il libro I 100 colpi di Hollywood Party, edito da RAI-ERI.

Alle 18.30 allo Spazio Festival (piazza San Giovanni, Busto Arsizio), per la rassegna Made in Italy - Web Series, Laura Delli Colli presenterà alcuni episodi della serie di RAI CINEMA Ricette e ritratti d’attore. Sarà presente anche l'attrice Daniela Virgilio.

A seguire, per Baff in libreria, spazio agli aneddoti cinefili e gastronomici di Laura Delli Colli, raccolti nel volume Pane, film e fantasia.

Prima serata con  Made in Italy - Film (anteprima). Alle 21.00 al cinema San Giovanni Bosco (via Bergamo 12, Busto Arsizio) è in programma D.A.D. di Marco Maccaferri, presente in sala.

Prima della proiezione verrà consegnato il Premio Lello Bersani, assegnato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani a Hollywood Party trasmissione cult di Radio 3 RAI.


Fine giornata all'insegna della musica con BAFF OFF. L'appuntamento è alle 22.00 al Millenote di Busto Arsizio (via Antonio Pozzi 5) con la band Jama Trio.

L’attrice Isabella Orsini ha ottenuto un importante riconoscimento in Costa D’Avorio, il “Grand Prix de la Fondation 2016”

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Isabella Orsini, apprezzata attrice italiana, che da tempo si è trasferita in Francia, ha ottenuto un importante riconoscimento in Costa D’Avorio, il “Grand Prix de la Fondation2016” da parte della Fondazione “Children of Africa” per aver contribuito alla realizzazione dei progetti della stessa Fondazione che si occupa di sostenere i bambini africani.
Isabella Orsini è attualmente ad Abidjan, ex capitale e città più popolosa dello stato africano, insieme a suo marito, il principe Edouard Lamoral De Ligne de La Tremoille.
La premiazione si svolta in occasione dell’inaugurazione di un ospedale nella stessa cittadina ivoriana. Presenti all’evento anche Madame Ouattara, “Première Dame” della Costa D’Avorio, Catherine Deneuve, Carla Bruni, Juliette Binoche e Djimon Usmu.

Dal 20 marzo su Raiuno andrà in onda la nuova fiction in sei puntate “Come fai sbagli”

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Dal 20 marzo in prima serata su Raiuno andrà in onda la nuova fiction in sei puntate “Come fai sbagli”, diretta da Riccardo Donna e Tiziana Aristarco. Tra i protagonisti della serie ci sono Enrico Ianniello, Daniele Pecci, Francesca Inaudi, Giorgia Cordaci, Caterina Guzzanti, Loretta Goggi, Massimo Ciavarro e Tullio Solenghi.
La fiction racconta la storia delle famiglie Piccardo e Spinelli, entrambe alle prese con problemi nell’educazione dei rispettivi figli. Walter Spinelli (Daniele Pecci) e Valeria (Francesca Inaudi) vivono con i figli Zoe (Sofia Panizzi), adolescente, nata dal primo matrimonio di Valeria, e Diego, nato dalla coppia. Laura Piccardo (Caterina Guzzanti) e Paolo (Enrico Ianniello) invece, si sono sposati in chiesa e hanno tre figli: dirigente lui, casalinga lei, hanno cercato di crescere i bambini trasmettendo loro valori tradizionali.

Qualcosa però in entrambi i casi va storto: le rispettive famiglie si ritrovano ad affrontare un’emergenza, ora che i figli stanno crescendo e cominciano a dare i primi problemi. A casa Spinelli interviene anche la madre di Valeria (Loretta Goggi), un’insegnante di matematica in pensione: il suo compito però si rivela più difficile del previsto. 

Online il video di Guardami amore, il nuovo singolo di Francesco Renga

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Guardami amore, il nuovo singolo di Francesco Renga, primo estratto da Scrivimi Adesso, album in uscita il prossimo 15 aprile (Sony Music) e prodotto da Michele Canova, in poche ore è arrivato nellaTop Tendei singoli più venduti su iTunes. Il brano, scritto con Tony Maiello, è accompagnato da un videoclip diretto dal regista Gaetano Morbioli, e ha come sfondo alcuni dei paesaggi più suggestivi degli Stati Uniti, dai canyon dello Utah,  al Nevada e alla California. Nelle vesti di un astronauta perduto, Renga vaga solitario tra deserti, rocce e specchi d’acqua spettacolari.
“L’amore è un universo meraviglioso dentro il quale ogni volta ci muoviamo come alieni alla scoperta dei suoi infiniti paesaggi, verso i suoi orizzonti sconfinati, in un viaggio che speriamo non abbia mai fine - ha detto Renga - La Terra, il pianeta che ci ospita, è lei il luogo del nostro amore, quello che ci restituisce sempre la sua meraviglia in ogni sguardo. Per questo è la protagonista di questo video. Per questo merita il nostro rispetto”.
Il cantautore canterà al Mediolanum Forum il prossimo 15 ottobre in uno speciale live; i biglietti sono disponibili in prevendita su TicketOne e nelle prevendite autorizzate.
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