“Works” di Vitaliano Trevisan Giovedì 10 Marzo. “Peli” di Carlotta Corradi Venerdì 11 Marzo. “Nane Oca” a cura di Giovanni Betto con il Coro Code di Bosco Sabato 12 Marzo
Il Teatro del Pane - via Fontane 91, Fontane di Villorba (TV) – propone, questa settimana, un giovedì letterario in collaborazione con Carta Carbone, un venerdì di teatro in collaborazione col Treviso Pride 2016, e un sabato con una lettura recitata in parole e musica.
Lo spazio culturale di Fontane di Villorba, da questa settimana, inaugura anche il primo tassello, il nuovo logo, di quello che sarà il suo cambio di immagine, da qui a giugno, a cura dello staff del Lago Film Fest. Un logo che "segna" i tratti del TdP, come traccia su un foglio, tasselli del percorso che il Teatro del Pane ha sviluppato fin qui, grazie al sostegno ed alla partecipazione dei suoi associati, del suo pubblico. Per quanto attiene la programmazione, sulla scia dei precedenti incontri letterari, giovedì 10 marzo il Teatro del Pane, in collaborazione con Carta Carbone, ospiterà il reading di Works con Vitaliano Trevisan. Insieme a lui, sul palco, Mirko Artuso e Ricky Bizzarro con i suoi innesti musicali. Il reading è tanto più atteso poiché sarà possibile per il pubblico ascoltare, in anteprima, alcune delle pagine del nuovo libro di Trevisan, Works , edito da Einaudi. L’arrivo sugli scaffali è previsto per metà aprile, il più crudele dei mesi, citando La città desolata di T. S. Elliott come sottolinea l’autore, non è perciò un caso.
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II protagonista della nuova opera letteraria di Vitaliano ha quindici anni, quando, nonostante il mantra di suo padre sia "non ci sono soldi", chiede al padre, appunto, in regalo una bicicletta nuova, da maschio, perché girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. Per tutta risposta, il padre lo porta nell'officina di un amico a stampare "teste" di abbeveratoi per uccelli. Da quel momento inizia una "carriera" che è un succedersi di false partenze: dal manovale al cameriere, dal disoccupato al gelataio in Germania, dal geometra al magazziniere, fino allo spaccio di droga e al furto...
Dalle note dell'editore: «Perché trovo sempre un lavoro?, mi dicevo, perché non mi lasciano andare alla deriva in pace? Diventare un barbone. Una delle possibilità che contemplavo. Che contemplo tuttora. Poi non ho coraggio. Mi viene in mente mio padre, il poliziotto Arturo, e la sua divisa, sempre impeccabile; e mio nonno, la dignità con cui indossava il suo vestito da festa. Assurdità che sempre mi ritornano. L'origine è un vestito che uno non smette mai». Con lo stile originale e prodigiosamente classico che ne ha fatto uno degli «autori italiani davvero importanti », come scrisse Stefano Giovanardi, e momenti di umorismo disincantato, Trevisan racconta il lavoro nel luogo in cui è una religione, il Nord Est, dagli anni Settanta, schiacciati tra politica ed eroina, fino al 2002, quando lui viene riconosciuto come scrittore. E attraverso questa lente, non solo mostra le mutazioni del nostro Paese, ma scandaglia un'intera vita: la storia di una famiglia (che «è sempre una storia di soldi»), il fallimento di un matrimonio, i meccanismi di potere nascosti in ogni relazione.
Vitaliano Trevisan nasce a Sandrigo, in provincia di Vicenza, nel 1960. Dopo una giovinezza trascorsa come impiegato nel settore edilizio e dell'arredamento, si dedica a lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Dopo alcune prove letterarie di buona levatura, raggiunge il successo nazionale e la notorietà nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi, apprezzato dalla critica, che racchiude i pensieri di un uomo, Thomas, dalle mille fobie e dai meccanici comportamenti ossessivo-compulsivi. Il libro ha ricevuto il Premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008 (terza edizione del premio Campiello Europa). Nel 2003 è l'attore protagonista, nonché co-sceneggiatore, del film Primo amore di Matteo Garrone, girato a Vicenza, in concorso al 54mo Festival di Berlino. È attore nel film Il riparo di Marco Simon Puccioni (miglior film al festival di Annecy nel 2007), oltre che nel film Dall'altra parte del mare di Jean Sarto. Nel 2009 haun importante ruolo nella serie televisiva R.I.S. Roma - Delitti imperfetti di Fabio Tagliavia.
I suoi testi teatrali sono stati messi in scena da Valter Malosti, Renato Chiocca e Toni Servillo; di recente pubblicazione per Einaudi i Due monologhi, ossia Oscillazioni e Solo RH portato in scena nell'edizione del Festival delle Mura 2007 da Roberto Herlitzka. Nel 2012 il regista Michele Angrisani scrive il copione di uno spettacolo teatrale liberamente tratto dal romanzo Il ponte. Un crollo; questo verrà poi portato in scena dalla compagnia teatrale Il Canovaccio, per la regia di Antonello Pagotto e con Diego De Francesco nella parte del protagonista. Apertura ore 19.30, cena ore 20.00, spettacolo ore 21.30. Contributo cena: € 25. Contributo spettacolo: € 10. Formula cena + spettacolo: € 35.
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Venerdì 11 marzo sarà invece dedicato allo spettacolo teatrale Peli di Carlotta Corradi, interpretato da Alex Cendron e Alessandro Riceci per la regia di Veronica Cruciani. Una commedia che rappresenta la seconda collaborazione fra Teatro del Pane e Treviso Pride 2016. Due donne giocano a Burraco, l’una di fronte all’altra. Una distribuisce le carte. L’altra le raccoglie. Un gioco educato, una conversazione formale, quella confidenza propria dei rapporti adulti, appesantiti da una vita di non detti. Una è vedova perché ha perso il suo uomo, il suo amore, l'altra è vedova pur non essendolo. Il passato e il presente gettano le due donne in un continuo scambio di potere. Domina una e l’altra soccombe, poi viceversa. Le carte seguono, bilanciano, enfatizzano gli attriti. Finché qualcosa interrompe il meccanismo di un dialogo borghese per entrare nella dimensione dell'emozione e dell'istinto.
Ma l’interpretazione di quelle due donne, Melania e Rossella, è brillantemente affidata ad attori di sesso maschile. Lo spostamento dell’identità di genere, con la naturale forzatura espressiva che comunque comporta, il trucco, il travestimento, l’ostentazione di atteggiamenti femminili sono d’altronde, nella metafora teatrale, il passaggio indispensabile per approdare alla sincerità reciproca rivendicata da Melania, cui si può solo pervenire attraverso un emblematico denudamento. Al culmine dello scontro, infatti, le due s’insultano, si malmenano, si rotolano a terra, lottando fisicamente, come maschi. Si strappano di dosso gli abiti e le parrucche, e, ritrovando la propria autentica fisionomia, scoprono anche la possibilità di comunicarsi apertamente quell’intimità in precedenza negata. Apertura ore 19.30, cena ore 20.00, spettacolo ore 21.30. Contributo spettacolo: € 12. Formula cena + spettacolo: € 37.
Infine, sabato 12 marzo, sarà la volta di Nane Oca, lettura recitata in parole e canzoni, tratta dal libro di Giuliano Scabia, curata e interpretata da Giovanni Betto con le canzoni e gli scherzi musicali del coro Code di Bosco. In Nane Oca c'è un suonatore di viola pomposa. E poi una bellissima fata, suonatrice d'arpa. Dal loro amore nasce Giovanni. E poi c'è suor Gabriella. E poi si fa l'amore. E poi c'è il ciarepin. E Giostrina. E c'è Pava Pavessa Carezzaventi. E il fiume Bachibach Bachilione Bachì. E l'albero della piazza dei Frutti. E poi c'è il professor Pandolo. E, soprattutto, c'è l'Uomo Selvatico. Ma poi, alla fine delle fini, riuscirà Giovanni-Nane a trovare il vero momòn? E qua si vuole troppo. Perché questo è tutto da vedere. Fra un racconto e l'altro, fra una canzone e l'altra, fra un suono garbino e una musica che è molto, molto, molto momòn...
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Giovanni Betto si è formato con diversi attori e registi, fra cui Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Ramiro Besa, Giacomo Rossetto, Anna Tringali, sulla drammaturgia col regista e drammaturgo Giorgio Sangati, sulla commedia dell’arte con l’attore Fabrizio Paladin e il Teatro del Norte di Oviedo, sulla lettura scenica con l’attore e lettore Livio Vianello. Ora si dedica al teatro, alla lettura scenica e alla formazione sulla lettura espressiva. Con Effetti Personali Teatro debutta nel 2010 con “Un principe, una volpe, una rosa”, liberamente ispirato a “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry e nel 2012 porta in scena il monologo "Una colomba", di Luciano Colavero, testo finalista al Premio Riccione, per la regia di Vincenzo Ercole. All'orizzonte il monologo “Ma fai piano però”, da lui scritto e interpretato, per la regia di Mirko Artuso, dedicato al nonno disperso in Russia e a tutti coloro che avrebbero potuto esserci, ma non ci sono stati...
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Il coro Code di Bosco nasce nell’ottobre del 1988 a Orsago da una decina di appassionati dicanto popolare e di montagna, coordinati da Gilberto Buriola. L'interesse spazia fin da subito dal canto tradizionale a quello d'ispirazione popolare, fino ad arrivare alla tradizione trevigiana. Verso la fine degli anni ’90, il Coro assume la consistenza necessaria alla partecipazione a eventi e rassegne di rilevanza internazionale, con concerti in Francia, Germania, Croazia e ai “Tre Confini” fra Italia, Slovenia e Austria. Nel 2001 avviene la consacrazione con il primo posto al “Concorso corale della provincia di Treviso”, ottenendo anche il premio speciale della Giuria. Dal 2002 il Coro propone ogni anno il “Concerto Itinerante”, ambientato, in maniera suggestiva, sulle pendici del nostro caro Cansiglio, nei suoi boschi, nelle sue borgate e nelle sue “casere”, con l’esibizione finale sulla panoramica vetta del Col Alt che guarda proprio le code del bosco del Cansiglio. Nel 2003 ottiene il quinto posto al “Concorso Corale Nazionale di Vittorio Veneto”, sezione canto popolare. È degli ultimi anni l'amicizia col maestro Giorgio Susana, che ha armonizzato per il coro Code di Bosco alcune canzoni di particolare successo. Importante: appesa alla cintura di ciascun corista c'è una cosa fondamentale, specie quando c'è da brindare, e che preserva dall'uso di bicchieri, peggio se di plastica. Un piccolo contributo all'ambiente, ma un grande contributo alle nostre pance e alla nostra gioia: è il Gamèl (o gamelìn, o pignatèl, o tecét, o gavetìn o... vedete voi...). Apertura ore 19.30, cena ore 20.00, spettacolo ore 21.30. Contributo cena: € 25. Contributo spettacolo: € 10. Formula cena + spettacolo: € 35.