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Max Gazzè ha annunciato le prime date estive del suo Maximilian Tour

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Max Gazzè ha annunciato oggi le prime date estive del suo Maximilian Tour, che a maggio arriverà anche in Europa prima di finire a ottobre al Pala Lottomatica di Roma e al Mediolanum Forum di Assago.
Il Tour di Max Gazzè farà inoltre scatenare il pubblico dei più grandi Festival musicali italiani. A luglio l’artista sarà in concerto al Castello di Udine (l’8) e proseguirà al “Sogliano Summer Festival” (9, Sogliano al Rubicone, (Fc)); “Flowers Festival” (13, Collegno (To)); “Goa-Boa Festival” (16, Genova). Ad agosto sarà al “BaccataniWave Festival” (6, Torre Regina Giovanna (Br)); toccherà le arene di Molfetta, Ba (7, Banchina del Porto) e di Porto Recanati, Mc (10, Arena Beniamino Gigli) passando per i suggestivi “Parco dei suoni” (12, Riola sardo (Or)) e “Teatro dei ruderi” di Cirella (16, Diamante (Cs)).
La formazione che accompagnerà Max Gazzè sarà composta da Giorgio Baldi alle chitarre,  Clemente Ferrari ai tasti bianchi e neri, Cristiano Micalizzi alla batteria, e Max ‘Dedo’ De Domenico agli strumenti a fiato.
Nel frattempo il tour continua nei palazzetti italiani. Queste le prossime date: Brescia (5 Marzo, Pala Banco); Riva del Garda, TN (12 Marzo, Pala Meeting); Cerea, VR (19 Marzo, Area Exp Cerea); Padova (25 Marzo, Palageox); Foligno PG (1 Aprile, Pala Paternesi); Rimini (2 Aprile, Velvet Club); Reggio Emilia (8 Aprile, Palazzo dello Sport Bigi); Sedico, BL (9 Aprile, Palasport).
Di seguito invece le date europee: Madrid (5 Maggio, Teatro Barcelò); Barcellona (7 Maggio, Sala Bikini); Parigi (9 Maggio, La Bellevilloise); Londra (10 Maggio, Heaven); Dublino (11 Maggio, Opium); Bruxelles (13 Maggio, VK); Amsterdam (14 Maggio, Sugar Factory); Lussemburgo (15 Maggio, Rockhal); Koln (16 Maggio, CBE); Amburgo (17 Maggio, Stage Club Hamburg); Berlino (18 Maggio, Frannz Club); Monaco di Baviera (19 Maggio, Freiheiz); Stoccarda (20 Maggio, Cann) e Zurigo (21 Maggio, PlazaKlubZurich).
E, per festeggiare la conclusione del tour, Max Gazzè dà appuntamento il 27 ottobre a Roma (Pala Lottomatica) e il 29 a Milano (Mediolanum Forum).

Erica Liverani è la vincitrice di Masterchef 5

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Erica Liverani è la vincitrice di Masterchef 5, il famoso cooking show di Sky. I giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco e Joe Bastianich hanno seguito il percorso degli aspiranti 150 cuochi per undici settimane, giungendo così alla proclamazione della vincitrice di questa edizione che si aggiudica 100 mila euro e la possibilità di pubblicare un libro di ricette. Trent'anni, mamma single della piccola Emma, originaria di Ravenna, romagnola e genuina, Erica Liverani, dopo emozionanti sfide a colpi di primi, secondi e dolci, ha avuto la meglio nella finalissima su Alida, la 25enne di Torino. Il terzo finalista, Lorenzo, il macellaio 23enne di Roana in provincia di Vicenza, è stato eliminato dopo l’Invention Test. 

Il Sottosegretario Baretta a Porto Viro

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Visita alla base di terra del rigassificatore Adriatic Lng e incontro con gli amministratori del Delta del Po. Crivellari promotore dell'incontro: “un momento importante per il nostro territorio di dialogo con il Governo”.

Quest'oggi il Sottosegretario all'Economia e alle Finanze On. Pier Paolo Baretta­ si è recato in visita nel Polesine, a R­ovigo in mattinata, per l'inaugurazione dell'incubatore di start up certificato t2i e dei laboratori di FabLab­ presso il Cen.Ser. La sua visita è proseguita nel pomeriggio, con un sopralluogo alla base di terra dell'impianto di ri­gassificazione Adriatic LNG, l'area portuale di Porto Levante e si è conclusa alle ore 18­ con l'incontro con gli amministratori ­locali presso il municipio di Porto Viro­. 
“Con il sottosegretario Baretta ed i sindaci del Delta del Po si è potuto parlare di Legge di Stabilità 2016, Patto di Stabilità ed Aree interne. Un dialogo importante tra Governo e amministrazioni locali sulle questioni di bilancio degli enti e sulle norme amministrative”. Così l'on.Diego Crivellari promotore della visita dell'on.Baretta nel Delta del Po. 
“Oggi è un'altro momento di quel programma che è stato avviato già da tempo - ha continuato Crivellari - per dare risposte concrete al nostro territorio ed esprimere le necessità ma soprattutto le progettualità che possono essere raggiunte in tempi brevi. L'interlocuzione con il Ministero delle Finanze in questo momento storico e amministrativo del nostro paese è essenziale per i Comuni del Delta, che dovranno confrontarsi con strumenti innovativi come i contratti per le aree interne e riforme epocali”.

Il 15 aprile uscirà “Scriverò il tuo nome”, l’atteso nuovo disco di Francesco Renga

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Dall’11 marzo sarà in rotazione radiofonica il nuovo singolo “Guardami amore”
Francesco Rengaha annunciato la notizia che il suo pubblico aspettava da mesi: l’uscita del suo nuovo disco, che si chiamerà “Scriverò il tuo nome” (Sony Music) e arriverà nei negozi il prossimo 15 aprile (in pre-order su iTunes dall’11 marzo). Intanto da venerdì 11 marzo sarà in rotazione radiofonica Guardami amore, il primo singoloestratto dal nuovo album, una ballad intensa ed emozionante, firmata dallo stesso Renga insieme al giovane autore Tony Maiello.
“Scriverò il tuo nome” arriva a oltre due anni di distanza dalla pubblicazione di “Tempo reale”, certificato disco di platino, ed è stato prodotto da Michele Canova.
Francesco Renga sarà protagonista di un concerto speciale, il prossimo 15 ottobre, al Mediolanum Forum di Assago.

La Classifica Airplay Radio Settimanale vede ancora al comando "Nessun grado di separazione" di Francesca Michielin

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La Classifica Airplay Radio Settimanale a cura di EarOne relativa alla settimana dal 26 febbraio al 3 marzo 2016 vede ancora al comando Nessun grado di separazione di Francesca Michielin, davanti a Sorry di Justin Bieber e Ginza di J Balvin. In quarta posizione troviamo Hymn for the weekend dei Coldplay, seguiti da Reality di Lost Frequencies, No Hero di Elisa e Take Your Time di Sam Hunt. Completano la TopTen Un giorno mi dirai degli Stadio, Amen di Francesco Gabbani e Parole in circolo di Marco Mengoni. Alessandra Amoroso con Comunque Andare entra in classifica direttamente al 15° posto ed è la più alta nuova entrata della settimana.

I Santa Margaret fanno parte del cast musicale del nuovo film di Fausto Brizzi Forever Young

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I Santa Margaret fanno parte del cast musicale del nuovo film di Fausto Brizzi Forever Young, in uscita il 10 marzo nelle sale italiane, distribuito da Medusa, con il singolo Sangue e vita. Il brano è disponibile in digitale ed è l’unico inedito della colonna sonora della nuova commedia generazionale del regista romano. “L’amore è una meravigliosa minaccia al cuore: riesce, nello stesso tempo a fare bene e a fare male, a far versare lacrime di miele e lacrime amare” – così commenta la band.
I Santa Margaret hanno anche preso parte al film, con un cameo che li vede esibirsi dal vivo di fronte a migliaia di persone. “Nel film interpretiamo noi stessi, durante un concerto” – spiega il gruppo –“questo è per noi un accostamento molto importante, avendo sempre creduto che le due forme di espressione migliore della musica fossero proprio dal vivo e nelle colonne sonore… e poi vogliamo mettere l’emozione di vedersi al cinema sul grande schermo?”
Sangue e vita è disponibile su iTunes e su tutte le piattaforme digitali. Oltre alla versione originale contenuta nella colonna sonora del film, sono disponibili il remix realizzato da Andro (Negramaro), la versione acustica e quella strumentale, a €1,99.
Angelica Schiatti (voce) e Stefano Verderi (chitarra) sono stati da poco protagonisti di Vinyl Talk, uno speciale andato in onda su Sky Atlantic in occasione del lancio della serie tv Vinyl, dove i due musicisti facevano parte di una “superband”, che ha risuonato alcune tra le canzoni rock americane più belle degli anni ‘70: un connubio tra una serie di talenti del mondo della musica rock italiana, la narrazione del loro lavoro di gruppo per creare un progetto memorabile che glorifica gli anni ’70 e la loro musica.
Al momento i Santa Margaret sono al lavoro sul nuovo progetto discografico che vedrà la luce nei prossimi mesi.

E’ online il video di “D’improvviso”, il nuovo singolo di Lorenzo Fragola

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E’ online il video di “D’improvviso”, il nuovo singolo di Lorenzo Fragola, estratto dall'ultimo album Zero Gravity, in uscita venerdì 11 marzo. La clip, in bianco e nero, dalle sfumature dark, si svolge dentro una stanza bianca, che richiama un po' il concetto di assenza di gravità del disco, con una ragazza con gli occhi azzurri (l'attrice, modella e conduttrice Valentina Pegorer) che viene sorpresa da un'ondata di vernice nera nella quale si immerge, combatte e canta disperatamente. 

Laura Pausini si aggiudica il Premio Dial

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Laura Pausini si aggiudica il Premio Dial, il riconoscimento che in Spagna premia gli artisti più importanti del 2015-2016.

La cantautrice di Solarolo è l’unica artista italiana premiata ben 4 volte in carriera e l’unica presente in radio e nelle classifiche spagnole nelle prime posizioni. E’ di ieri, inoltre, la notizia che, a 4 mesi dalla pubblicazione, il disco #similares è primo nella classifica iTunes spagnola.
“E’ una soddisfazione gigante per me - dichiara Laura Pausini - dopo 23 anni di carriera e con un disco che porta un messaggio profondo ed importante come Simili. Amo la Spagnae gli spagnoli, sento il loro affetto ogni anno sempre più forte, non vedo l’ora che sia ottobre quando potrò incontrare il mio pubblico per i concerti”. Congratulazioni Laura!

Nicola Savino e Malika Ayane condurranno l'evento finale dei TIMmusic Onstage Awards

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Nicola Savino e Malika Ayane condurranno l'evento finale dei TIMmusic Onstage Awards che sarà trasmesso su Rai2 e Radio2 il 18 marzo alle ore 21,10.
L'inedita coppia accompagnerà il pubblico alla scoperta dei vincitori dei prestigiosi premi assegnati al
le migliori performance degli artisti italiani e internazionali, protagonisti dei grandi concerti, dei tour e dei Festival che si sono tenuti in giro per l'Italia nel corso del 2015.
16 le categorie: Migliore performer TIMmusic, Migliore tour italiano TIMYoung, Migliore tour internazionale Huawei, Migliore rock show Tuborg, Migliore tour alternative italiano Tuborg, Miglior tour alternative internazionale, Migliore tour rap Huawei, Migliore show elettronico Keglevich, Evento dell'anno Huawei, Miglior festival, Migliore concert series, Inno live dell'anno TIMYoung, Migliore fan base TIMmusic, Talento italiano del futuro TIMmusic, Talento internazionale del futuro TIMYoung, Miglior Look Capellimania.

“Homini. Forma e dinamica”: personale dei Fratelli Boga

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Verrà inaugurata giovedì 10 marzo presso Amy-d Arte Spazio di Milano la personale dei Fratelli Boga “Homini. Forma e Dinamica”. In mostra la collezione Homini rappresentativi della visione artistica dei Fratelli Boga.

Dopo Giacometti, vicino al Surrealismo, ma anche all’Espressionismo, le sculture della serie degli “Homini” della collezione di ...quando il pensiero supera il gesto ... dei Fratelli Boga, rappresentano l’uomo per quello che è nella sua presenza, nella sua testimonianza di vita, nella sua esperienza, nei suoi ricordi.


La ricerca dell’essenziale, la forma, la dinamica, che trattiene tutto il suo contenuto di vitalità, energia, taumaturgia sempre presente nelle opere dei Fratelli Boga. L’informale che diventa formale, uguale ma diverso, un passo in avanti sulla strada della conoscenza. L’arte torna ad emozionare, tangibile e fruibile a tutti senza se e senza ma. L’Homino dinamico nella sua staticità è vivo.

I Fratelli Boga sono tre fratelli artisti di Tradate (Varese), nati a Cesano Maderno. Imprenditori e artisti, dal 1979 seguono l’orma del padre, progettando e realizzando arredi di design che esportano in tutto il mondo. Sono anche grandi collezionisti di opere d’arte. La loro collezione privata annovera sculture di Rodin, Giacometti, Fontana, Marino Marini, Manzù e molti altri. Importante è anche la loro quadreria con dipinti che vanno dal ‘500 ai giorni nostri. Con le loro realizzazioni artistiche hanno sviluppato un vero e proprio movimento denominato “…quando il pensiero supera il gesto …”.  Il movimento nasce nel 1984 e ha come perno centrale la superiorità del pensiero rispetto al gesto tecnico.

LIBRI CONSIGLIATI N°265

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Bassani
Siciliano Enzo
€ 11,50
2016, 88 p., brossura
Elliot (collana Maestri)
Giorgio Bassani, Enzo Siciliano. Un incontro fervido, un'affinità che mette in gioco la trasmissione dei saperi letterari e sentimenti. Due generazioni, quella solida e determinante di Bassani e l'altra, quella di Siciliano, colma di entusiasmo per una letteratura di concretezza e impegno civile. In questo volume vengono riuniti i saggi e gli articoli più significativi scritti da Enzo Siciliano sull'autore de "Gli occhiali d'oro": saggi e articoli che raccontano quel neorealismo romano (Moravia, Pasolini, Morante) in cui, anche per la lezione di Bassani, si allontanano i dati più ideologici e caduchi a favore di una letteratura capace di narrare la realtà, maggiormente attenta a essere anatomia dell'anima, "autobiografia letteraria" appunto. Una lettera inedita di Giorgio Bassani seguita da un estratto di un racconto di Enzo Siciliano, anch'esso mai pubblicato finora, arricchiscono questo veloce album di testimonianze sul forte legame editoriale e di amicizia intercorso tra due protagonisti della vita culturale italiana del Novecento.

“Bassani, l’arte di insegnare” di Antonio Debenedetti (clicca qui per leggere)

Lezioni americane di Giorgio Bassani
Curatore: Cappozzo V.
€ 15,00
2016, 168 p., brossura
Giorgio Pozzi Editore (collana Bassaniana)
Fra gli anni Sessanta e Settanta Giorgio Bassani si è recato molte volte negli Stati Uniti: prima come presidente dell'associazione Italia Nostra, per presentare la mostra "Italia da salvare", poi per la pubblicazione delle traduzioni in inglese dei suoi libri, e infine per tenere corsi di letteratura italiana nelle università americane della California, Illinois e Indiana. Ripensando a quei viaggi, in una lettera del 1976 Bassani scrive che il ricordo si colora della luce del mito fino a sembrargli uno dei periodi più felici della sua vita - un periodo che gli ispirerà, tra l'altro, alcuni dei componimenti più belli della raccolta "In gran segreto", quasi un diario di viaggio americano in forma poetica. È proprio di questo segreto, biografico e letterario, che si sono occupati gli autori dei saggi qui raccolti: Roberta Antognini, Valerio Cappozzo, Alessandro Giardino, Sergio Parussa, con un ricordo del prof. Edoardo Lèbano che invitò Bassani all'Indiana University, e di una sua studentessa, Linda Nemerow Ulman. Le lezioni del titolo non sono da intendersi solo come una riflessione su quel che Bassani poteva insegnare all'America - le mostre, i corsi universitari, le conferenze - ma anche come uno studio di quel che l'America poteva dare a Bassani: la lezione letteraria e morale appresa dallo scrittore ferrarese durante i suoi brevi ma intensi soggiorni oltreoceano.


2084. La fine del mondo
Sansal Boualem
Traduttore: Botto M.
€ 17,00
2016, 254 p., brossura
Neri Pozza (collana Bloom)
Nel 2084 si estende, su una buona parte del mondo, la grande potenza dell’Abistan, dove si parla l’abilang, una nuova lingua che ha soppiantato tutte le lingue precedenti, considerate stolti idiomi di non-credenti. Il nuovo dominio è sorto da una «Grande Guerra» contro la «miscredenza » e la sua pretesa di non sottomettersi alla volontà di Yölah e del suo rappresentante in terra, il profeta Abi. Nell’Abistan arte, pensiero, letteratura sono considerate attività corrotte di civiltà decadenti e atee. L’unica norma fondamentale è l’obbedienza a Yölah. Frustate, lapidazioni, esecuzioni negli stadi spettano a chiunque trasgredisca tale semplice norma. Dubbi, domande, riflessioni sono vietate, e ovunque risuona il grido di guerra dell’esercito di Yölah: «Andiamo a morire per vivere felici!». Dopo due lunghi anni di assenza e un altrettanto lungo periodo trascorso in un sanatorio arroccato su una montagna per curare la sua tubercolosi, Ati ritorna alla propria città natale, Qodsabad. Per la prima volta nella sua vita comincia a essere assalito da dubbi e paure... E se fosse possibile dire di no? Se fosse possibile varcare la frontiera proibita dietro la quale sopravvive un altro mondo?


Il secondo sesso
Simone de Beauvoir
Traduttori: Cantini R.; Andreose M.
€ 26,00
2016, 763 p., brossura
Il Saggiatore (collana La cultura)
Con "Il secondo sesso", Simone de Beauvoir affranca la donna dallo status di minore che la obbliga a essere l'Altro dall'uomo, senza avere a sua volta il diritto né l'opportunità di costruirsi come Altra. Con veemenza da polemista di razza, Simone de Beauvoir passa in rassegna i ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna - sposa, madre, prostituta, vecchia - e i relativi attributi - narcisista, innamorata, mistica. Approda, nella parte conclusiva, dal taglio propositivo, alla femme indépendante, che non si accontenta di aver ricevuto una tessera elettorale e qualche libertà di costume, ma che attraverso il lavoro, l'indipendenza economica e la possibilità di autorealizzazione che ne deriva - sino alla liberazione del suo peculiare "genio artistico", zittito dalla Storia - riuscirà a chiudere l'eterno ciclo del vassallaggio e della subalternità al sesso maschile. L'avvenire, allora, sarà aperto. Con una determinazione prima sconosciuta e un linguaggio nuovo, che tesse il filo dell'argomentazione attraverso un'originale mescolanza di mito e letteratura, psicoanalisi e filosofia, antropologia e storia, Simone de Beauvoir sfida i cultori del gentil sesso criticando le leggi repressive in materia di contraccezione e aborto, il matrimonio borghese, l'alienazione sessuale, economica e politica. Provoca il pubblico conservatore, cerca il riconoscimento personale, rivendica la solidarietà collettiva. Prefazione di Julia Kristeva. Postfazione di Liliana Rampello.

Il paese dei diari
Perrotta Mario
€ 15,00
2016, 224 p., ill., brossura, 2 ed.
Terre di Mezzo (collana Narrativa)
C'è un posto, in Toscana, dove sono custodite le storie degli italiani: è l'Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano (Arezzo), fondato nel 1984 da Saverio Tutino, giornalista, già inviato per alcune tra le maggiori testate nazionali. Oggi i manoscritti depositati sono oltre seimila e il loro numero cresce di anno in anno. L'Archivio è un luogo unico, nato per raccogliere e conservare i diari, le memorie e gli epistolari della gente comune. Ed è proprio qui che Mario, il narratore di questo romanzo-verità, rimane inavvertitamente chiuso una notte, iniziando così un viaggio che lo porterà a incontrare, scalino dopo scalino, stanza dopo stanza, gli abitanti di questo edifcio "magico", che ogni notte si animano per raccontare la propria storia. Con un intervento di Ascanio Celestini.

Link Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano (clicca qui)

La voce delle onde
Mishima Yukio
Traduttore: Fossati Sommavilla L.
€ 9,00
2016, 176 p., brossura, 25 ed.
Feltrinelli (collana Universale economica)
Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questo romanzo. Si tratta di una storia d'amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneità e semplicità. La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi è lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pesca delle perle e i convegni d'amore di due giovani protagonisti, Shinji e Hatsue, su al tempio di Yashiro, che dall'alto del monte domina l'Isola del canto - Uta-jima - come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti.


Dino Campana. L'alchimia della parola
Curatore: Lanza A.
€ 7,90
2016, 144 p., brossura
Edizioni Clichy (collana Sorbonne)
Dino Campana è stato un'anomalia nella storia della letteratura italiana: "Il poeta di una breve stagione" scrisse Eugenio Montale che definì la sua poesia in prosa come "europea musicale colorita". È per questo che a distanza di un secolo la sua poesia, legata indissolubilmente alla sua odissea biografica, continua ad affascinare molti lettori. Dopo la morte in manicomio nel 1932, i più importanti intellettuali italiani, da Alfonso Gatto a Carmelo Bene a Sebastiano Vassalli, hanno rivalutato la figura del poeta di Marradi definendolo in tanti modi: "poeta notturno", "poeta visivo" e persino "poeta maledetto". Perseguitato dal seme della follia fin dall'infanzia, in conflitto con gli intellettuali sostenitori del Futurismo, vittima di un amore impossibile con la scrittrice Sibilla Aleramo, Campana è riconosciuto oggi come uno dei più grandi poeti del '900, vissuto unicamente al servizio della "parola", ostile fino all'ultimo a un sistema di valori e a una società che stavano andando rapidamente in pezzi.

Lettere sulla poesia
Keats John
Curatore: Fusini N.
€ 8,50
2016, 235 p., brossura, 3 ed.
Feltrinelli (collana Universale economica. I classici)
Le lettere sono altrettanto fondamentali delle opere creative di un poeta che visse appena il tempo di scrivere cinque tra le più grandi odi che la nostra tradizione conosca. Non sono state soltanto la registrazione - dal tono modesto, colloquiale, spesso affrettato dall'abbandono - del dialogo che Keats intrattenne fra il 1817 e il 1820. Sono più segretamente, e a un più devoto sguardo, la testimonianza esemplare di una meditazione sulla poesia cui la vita di Keats interamente si dona. Nell'accelerazione di un precoce destino, Keats non conosce serene distinzioni tra la vita e l'opera, sì che scrivere la vita e vivere la poesia in lui sono, singolarmente, 'la stessa cosa'. Prefazione di Antonio Prete.

Per un paese civile. Poesie della legalità
Nissim Piero
Curatore: Della Tommasina F.
€ 10,00
2016, 94 p., brossura
MdS Editore
Scrive Alessandro Golinelli a proposito del libro di Piero Nissim che "Le poesie di questa raccolta sono per lo più poesie civili, non solo nella forma, ma anche per tematica, portando avanti una tradizione millenaria comune ai grandi poeti e agli oppressi. Come i contadini che hanno espresso la loro protesta nelle canzoni folk, anche in forma di preghiera, come in certe ballate yiddish o delle campagne italiane. O gli schiavi neri. O i soldati costretti alla guerra, o prigionieri. E si ritorna alla musica, e Piero Nissim è anche compositore ed esecutore. Nelle poesie che leggerete potrete davvero ritrovare la tradizione della poesia e della canzone civile, come quella dei cantastorie, l'ironia di Puakin, come i ritmi e le esuberanze sonore della beat generation."

L'occhio della mente
Sacks Oliver
Traduttore: Blum I. C.
€ 13,00
Adelphi (collana Gli Adelphi)
I casi raccontati e analizzati in questo libro di Oliver Sacks sono storie di amputazioni e deformazioni affettivo-cognitive che sembrano sfociare in drammi senza rimedio. E ancora una volta Sacks mostra come ogni ferita attivi inaspettate strategie adattative, una impensabile capacità di conservare o ridisegnare ciò che viene esperito. Ma per il lettore la vera sorpresa consisterà nel vedere tali dinamiche confermate dall'esperienza personale dello stesso Sacks. Scrutandosi con freddezza clinica, ma senza il timore di rivelare le oscillazioni dei suoi stati d'animo, il neurologo-scienziato parla infatti sia della prosopagnosia di cui è affetto (l'incapacità di riconoscere i volti), sia dell'odissea legata a un melanoma maligno all'occhio destro, i cui sintomi si materializzano un sabato del dicembre 2005, al cinema, sotto forma di una macchia dai contorni iridescenti. Nel rivivere le fantasmagorie percettive scatenate dal tumore, Sacks prosegue così la sua esplorazione del versante creativo di ogni malattia, che in questo caso si manifesta nelle infinite modalità con cui ogni occhio e ogni mente inventano e reinventano l'inafferrabile vastità del mondo esterno.


*descrizioni a cura delle rispettive case editrici. 

Il 10 marzo presso ADPLOG a Torino sarà inaugurata la Mostra Emotions! Semplicemente atleti: The Paralympic Sports Exhibition 2016

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Il 10 marzo sarà il decimo anniversario delle Paralimpiadi di Torino 2006 e ADPLOG, lo spazio espositivo voluto da Alessandro Del Piero e situato a Torino, festeggerà con l’inaugurazione della Mostra Emotions! Semplicemente atleti: The Paralympic Sports Exhibition 2016, dedicata allo sport paralimpico e agli atleti che ne sono protagonisti.

“Sono particolarmente contento che ADPlog celebri le loro imprese, che possa dare spazio ed attenzione a questi grandi sportivi che sono un esempio per tutti, esaltazione del concetto di sport. Io sarò in collegamento dagli USA per dare il benvenuto a questa mostra. Mi auguro anche che questa mostra sia utile a diffondere la pratica dello sport per i disabili, che le grandi imprese che racconteremo in queste immagini siano da stimolo ad emulare questi campioni”, ha detto Alessandro Del Piero.

Saranno esposti gli scatti di 10 fotografi internazionali, che da diversi anni seguono da vicino il movimento paralimpico e la sua evoluzione. Verrà messo in risalto il gesto atletico e verranno raccontate storie attraverso immagini cariche di significati, creando un ambiente forte, impattante e coinvolgente, capace di suscitare Emozionipositive.

Saranno presenti i lavori di: Mauro Ujetto (Italia), Roberto Serratore (Italia), Laurent Bagnis (Francia), Emanuele Broli (Italia), Lieven Coudenys (Belgio), Inge Handebrink (Olanda),  Yonathan Kellerman (Canada), Ralf Kuckuck (Germania), Luc Percival (Francia), Helene Wiesenhaan (Olanda).

Il percorso sarà accompagnato dalle musiche del maestro Ezio Bosso, che per la mostra ha messo a disposizione il suo ultimo lavoro, The 12th Room, il cui tour sta registrando sold out in tutta Italia.

Ogni sabato e domenica ADPLOG accoglierà i “We Candi Emotions!, momenti di confronto organizzati in eventi e workshop e laboratori didattici per addetti del settore, scuole e giovani, per conoscere e dialogare con le diverse figure di eccellenza che ruotano intorno al mondo dello sport per atleti con disabilità, trattando la disabilità come parte del mondo e non un mondo a parte.

L’esposizione nasce nell’ambito della promozione culturale e dello sviluppo di nuovi contenuti sociali e testimonia la crescita del movimento paralimpico in questi ultimi 10 anni e il suo ruolo nello sviluppo della consapevolezza sociale nei confronti della disabilità. Intende infatti creare un atteggiamento di curiosità verso lo sport per atleti con disabilità, dove molto c’è ancora da scoprire e da sostenere. 

Promuovere l’integrazione sociale, celebrare lo sport come elemento costitutivo del dialogo e della cooperazione fra le persone e fra i paesi e infine sostenere lo sport come strumento di recupero dell’indipendenza e dell’autostima a seguito di un trauma, sono i temi portanti della mostra.

ADPLOG rappresenta la tappa di apertura di Emotions! Semplicemente atleti; a maggio la mostra si sposterà al Mirafiori Motor Village, a settembre, in occasione delle Paralimpiadi Rio2016, verrà allestita a Rio, per poi tornare in Italia, a Roma a fine 2016 per sostenere la candidatura di Roma2024. 

Con il patrocinio di CIP - Comitato Italiano Paralimpico, Città di Torino e INAIL Direzione Regionale Piemonte

La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 11 marzo ore 10. Apertura: sabato e domenica h. 11-19  | lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì h 10-14  | martedì chiuso. Ingresso: biglietto intero 5,00 €  | ridotto 3,00€ |  gratuito disabili con accompagnatore, under 13, over 60. Riduzioni: abbonamento TorinoMusei, giornalisti, insegnanti, studenti fino a 26 anni, tessera del tifoso, Gruppi e scuole su prenotazione. La vendita dei biglietti di ingresso alla mostra e la vendita del cd The 12th Room, contribuiranno ai progetti della CPD - Consulta per le persone in difficoltà onlus, in favore delle persone con disabilità.

Margherita Buy legge Natalia Ginzburg per “Il Teatro di Radio3”

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In diretta dalla Sala A della sede Rai di via Asiago a Roma, per “Il Teatro di Radio3”, martedì 8 marzo alle 21.00 va in onda “Lessico femminile”. Donne che parlano di donne, attraverso le parole di una delle più importanti scrittrici italiane del Novecento, che nella sua opera si è interrogata sul significato dell’esperienza femminile e sulle sue contraddizioni, Natalia Ginzburg. Nata un secolo fa, nel 1916, ha avuto in sorte di vivere il periodo del fascismo, della guerra, della persecuzione razziale, un periodo denso di eventi e di protagonisti: incontriamo nei suoi ricordi Gaetano Salvemini, Giulio Einaudi, Adriano Olivetti, Cesare Pavese, la fuga di Turati; ed ogni figura è da lei raccontata con quel tono blando, semplice, trasparente che caratterizza la sua prosa. A un secolo di distanza, Radio3 le dedica una serata in occasione dell’8 marzo, con un’ospite d’eccezione: sarà infatti Margherita Buy a leggere alcuni brani da Le piccole virtù e da altri suoi scritti, tra cui Lessico famigliare, che dà il titolo alla nostra serata.
Ospiti della serata, condotta da Loredana Lipperini, due scrittrici di generazioni diverse: Sandra Petrignani, che ha conosciuto e frequentato Natalia Ginzburg dalla metà degli anni ’80 fino alla sua morte e che sta preparando un volume dedicato alla vita della scrittrice e ad una rilettura della sua intera opera, arricchita da numerosi inediti, dal titolo La scrittrice del terzo piano di prossima uscita per le edizioni Neri Pozza; e Paola Soriga, tra le giovani scrittrici italiane più attente e interessate ad un confronto con le grandi “madri” della nostra letteratura.
La parte musicale della serata è affidata alla riminese Nicoletta Magalotti, in arte NicoNote, cantante, autrice, performer della scena indipendente, che conduce da anni una personale ricerca vocale ed espressiva in tutti gli ambiti dello spettacolo dal vivo. Attualmente impegnata nella ripresa della storica Orestea della Socíetas Raffaello Sanzio, che sarà presentata in ottobre al RomaEuropa Festival, e in cui già nel 1995 interpretava il ruolo di Cassandra. 

“Una giornata particolare”: Intervista con Giulio Scarpati

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di Francesca Monti

Farà tappa in Veneto l’8 marzo al Teatro Salieri di Legnago (Vr) e il 10 marzo al Teatro Comunale di Vicenza, “Una giornata particolare”, lo spettacolo teatrale tratto dall’omonimo capolavoro cinematografico sceneggiato da Ettore Scola e Ruggero Maccari, e portato in scena con l’adattamento teatrale di Gigliola Fantoni e la regia di Nora Venturini, con protagonisti due grandi artisti: Giulio Scarpati e Valeria Solarino.
“Una giornata particolare”, uno dei film di Scola più amati dal pubblico, venne realizzato nel 1977 con l’indimenticabile interpretazione di Sophia Loren e Marcello Mastroianni.

Al centro della storia ci sono Gabriele e Antonietta, due personaggi diversi ma accomunati da una profonda solitudine, che, grazie al loro incontro, cambiano, si trasformano, scoprono una parte nuova di se stessi, modificano il loro sguardo sulla realtà che li circonda. Antonietta, asservita ai figli e al marito, grazie a Gabriele mette in discussione le sue certezze sul regime, acquista maggiore rispetto di se stessa, assapora un modo diverso di stare con un uomo. Gabriele, omosessuale licenziato dalla Radio e in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, con Antonietta finalmente si sente libero, esce allo scoperto, per la prima volta si sente accettato, apprezzato e amato per quello che è.

Abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Giulio Scarpati (grazie ad Alessandra Pompili), che torna a teatro dopo il grande successo ottenuto nel 2014 con la pièce “Oscura immensità” (con la regia di Alessandro Gassmann), e abbiamo parlato con lui dello spettacolo “Una giornata particolare”, del suo personaggio, Gabriele, del suo ricordo legato al grande regista Ettore Scola e dei prossimi progetti.

Giulio, è in scena con lo spettacolo “Una giornata particolare”, tratto dall’omonimo capolavoro di Ettore Scola. Qual è il suo ricordo del grande regista scomparso lo scorso gennaio?
“Con Ettore abbiamo lavorato insieme in “Mario, Maria e Mario”, ci siamo conosciuti, è nata un’amicizia, una stima molto profonda, poi ci siamo visti in occasione di vari festival e abbiamo parlato di questo progetto. Ettore è il regista che tutti conoscete, è stato un grande, le battute che ha scritto, che ha messo nei suoi film sono perfette. “Una giornata particolare”, proprio da questo punto di vista ha una serie di battute una più precisa dell’altra. Quando si parla di una persona a cui sei legato anche affettivamente sei sempre un po’ in imbarazzo perché c’è la corsa a dire io ero amico, quindi è meglio lasciare tutto nel privato. Mi è dispiaciuto tantissimo che se ne sia andato anche perché avrei voluto che vedesse lo spettacolo per sentire cosa ne pensava. Ne avevamo parlato con lui e con sua moglie, Gigliola Fantoni, che poi per fortuna ha fatto l’adattamento teatrale dando il via libera a questo progetto. Gigliola era presente anche alla prima ad Orvieto e ne siamo stati molto contenti”.
I due protagonisti, Gabriele da lei interpretato e Antonietta, impersonata da Valeria Solarino, sono entrambi soli, e questa condizione di solitudine permette loro di incontrarsi e di diventare amici…
“E’ l’incontro tra due persone disperate per certi versi, Gabriele è un uomo omosessuale che in questa giornata particolare viene mandato al confino, per lui questo giorno è abbastanza infausto e coincide con la visita di Hitler a Roma nel 1938. Vive una condizione di discriminato, è stato cacciato dalla radio e quindi è un uomo solo in questo momento, i suoi affetti sono negati. Incontra Antonietta, questa donna che abita nel suo stesso caseggiato che a sua volta è sola, frustrata, vessata dal marito, con dei desideri dentro di sé che non riesce ad esprimere, è considerata meno di zero. Quindi tutti e due hanno voglia di parlare, di farsi compagnia pur partendo da livelli sociali diversi. La cosa bella è che la solitudine li fa incontrare pur provenendo da due mondi completamente differenti, perchè hanno bisogno l’uno dell’altro. Gabriele cerca di togliere ad Antonietta queste sue certezze anche un po’ fasciste, per cui la donna deve essere relegata a un ruolo secondario, l’uomo deve comandare, fare tutto all’interno della famiglia. Questo incontro permette anche di scoprire la tenerezza di un amore che nasce da un uomo che ama altri uomini e non le donne. In questo momento di difficoltà e di disperazione sono due persone e due corpi che si parlano. Probabilmente questo è un messaggio universale che riguarda il tema dell’essere soli, del non parlarsi, non ascoltarsi. Loro si parlano e si ascoltano, in un contesto dello spettacolo che alterna momenti molto divertenti ad altri commoventi. Questo è un altro aspetto che mi piace perché tutti i film di Ettore Scola hanno un’ambivalenza di sentimenti, il passaggio dal riso al pianto, da una situazione tragica a una comica o viceversa, quest’idea che la vita è fatta di tantissime sfumature, di tante cose insieme e che ti sorprende sempre. Questa sua capacità di raccontarlo si ritrova anche in “Una giornata particolare”, perché la sua abilità sta nel mettere insieme il quotidiano e la riflessione senza che diventi didascalica. Anche la critica al fascismo non è ideologica ma prende in giro le follie dei totalitarismi, ad esempio c’è la figlia che alla fine della parata torna e dice Hitler è bellissimo, solo il potere del potere può fare bello anche chi non lo è, è come se un popolo perdesse la propria coscienza critica e accettasse qualunque cosa perché è completamente vittima non solo della propaganda ma anche dell’idea che una persona da sola possa risolvere qualunque problema. E’ uno spettacolo molto bello proprio perché ci sono queste ambivalenze, c’è il tema dell’omosessualità, ma anche della donna che in quegli anni non veniva considerata, però al centro c’è la solitudine e la disperazione dei due protagonisti che riescono a parlarsi e a comunicare in tutti i sensi”.
Una giornata particolare” è ambientata ai tempi del fascismo e del nazismo, quando gli omosessuali e le donne erano fortemente discriminati. Sono passati molti anni, ma la tematica della solitudine, del mettere ai margini della società quelle persone che vengono considerate diverse, in base a criteri non ben specificati, è ancora purtroppo molto attuale…
“Sì, è ancora molto forte, sono stati fatti grandi passi avanti, pensiamo anche alle ultime legislazioni sui diritti delle coppie, però quello che secondo me è centrale è proprio questo aspetto non solo della discriminazione ma anche del sentirsi fuori posto, non considerati. Gli omosessuali in quel tempo venivano mandati al confino quindi pensiamo un po’ che tipo di discriminazione c’era, questo fatto di doversi sempre nascondere, di fingere. Io ad esempio mi sono fatto crescere i baffi per dare l’idea di un tentativo di virilità, di uno che vorrebbe non essere scoperto, infatti il tema della scoperta, della vergogna è molto forte per tutti quelli che si sentono diversi, non adeguati”.
Gabriele e Antonietta sono di estrazione sociale e culturale diversa, ma riescono comunque a capirsi…
“La cosa bella e poetica è che c’è questo incontro tra persone con culture diverse, lei è povera e ignorante, ma dotata di sensibilità, grazie alla quale riesce ad arrivare dove non c’è stata una preparazione culturale e a vedere tutto quello che non c’è, con quella naturalezza con cui il popolo a volte riesce a capire al volo le cose. Antonietta fa questa analisi incredibile di se stessa in una giornata, nello spazio dello spettacolo. E’ bello anche questo aspetto infantile e liberatorio che caratterizza i due protagonisti, vogliono finalmente fare le cose che non è consentito loro fare, Gabriele vuole ballare e Antonietta è piena di entusiasmo, è curiosa, vuole che questa persona giochi insieme a lei”.
Sta lavorando ad altri progetti?
“Ci sono dei progetti, ma al momento la mia priorità è la scuola Percorsi d’attore. A maggio, appena sarà finita la tournèe teatrale, farò le mie lezioni. E’ una cosa a cui tengo molto perché bisogna dare ai ragazzi gli strumenti per capire se possono fare questo mestiere ma anche non togliere loro il sogno di poterlo realizzare, con troppo cinismo o frasi tipo fa tutto schifo. Bisogna dare anche a loro la possibilità di sognare”.

Teatro&Pizza all’Osteria Mattarana: “Quando le donne erano di sinistra…”

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Sei donne diverse si confrontano con racconti e canzoni. Un omaggio a quella femminilità dai valori intramontabili che ha fronteggiato il Dopoguerra armata di falce e mattarello

Prosegue la stuzzicante rassegna “Teatro&Pizza”, organizzata da Teatro Impiria in collaborazione con l’Osteria Pizzeria Mattarana (Via Mattarana n.38 – San Michele Extra/Ferrazze, Verona).  Mercoledì 9 marzo, andrà in scena il Terzo Teatro di Gorizia con lo spettacolo “Quando le donne erano di sinistra”, scritto e diretto da Marino Zanetti. Sei attrici più una, la piccola Stella Nunin, accompagnate dalla musica dal vivo di Albino Cechet. Un omaggio “teatrale” in occasione della festa della Donna, un inno a quella femminilità dai valori intramontabili, che ha saputo fronteggiare la Storia senza esserne vinta o sopraffatta, armata di falce e mattarello. Nel Dopoguerra, in un luogo qualsiasi di un mondo fiaccato dal conflitto appena terminato, sei donne si confrontano tra racconti e canzoni. Sono l'anima di una società che abbraccia principi e valori senza tempo, sempre attuali. Donne dedite al lavoro e alla famiglia, con le loro gioie e preoccupazioni, piene di speranze e di sogni. Donne che cadono e si rialzano, con le loro illusioni e le loro piccole e grandi vittorie quotidiane. Ingenue, caparbie, sole, complici: sei donne diverse ma in fondo uguali...poichè nessuna di loro sa vivere senza amare.

L’appuntamento è alle ore 20.30, nel “Teatrino della Barchessa” allestito nell’elegante soppalco dell’osteria. Al termine dello spettacolo, alle ore 21.45, al piano inferiore, si potrà gustare un appetitoso giro pizza al tavolo con acqua e birra compresi nel prezzo.

Gli organizzatori segnalano che la disponibilità dei posti è limitata, raccomandano pertanto la prenotazione contattando direttamente il Teatro Impiria (3463566425segreteria@teatroimpiria.net). Biglietto combinato spettacolo+giro pizza 16€.

“In Any Tongue”, il nuovo singolo di David Gilmour

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Dopo il successo dei brani “Rattle that Lock” e “Faces of Stone”, è in rotazione radiofonica dal 4 marzo il nuovo singolo di David Gilmour scritto dall’artista con la sua storica collaboratrice e compagna Polly Samson: “In Any Tongue”. Uno sguardo sul mondo devastato dalla guerra, il trauma causato dai conflitti e il costo umano: questo il tema centrale del pezzo.

“In Any Tongue” è incluso in “Rattle That Lock”, l’ultimo, magnifico album del chitarrista e cantante dei Pink Floyd uscito il 18 settembre 2015, che ha debuttato direttamente al n.1 in classifica in 11 Paesi (tra cui l’Italia) e nella Top 5 in12 Paesi (tra cui UK e  Stati Uniti). Nel nostro Paese è stabile da ben 24 settimane nella Top 100 degli album più venduti.


Il disco, quarto lavoro solista di David Gilmour, è prodotto dallo stesso David e da Phil Manzanera dei Roxy Music e alla stesura di buona parte dei testi delle canzoni ha partecipato Polly Samson.

Dopo il successo delle due date italiane lo scorso settembre, che hanno registrato il “sold out” pochi minuti dopo la messa in vendita, Gilmour torna in Italia per due imperdibili date. L’artista si esibirà all’interno della fantastica cornice dell’Arena di Verona per due concerti che si terranno il 10 e 11 Luglio prossimo.

David Jon Gilmour CBE nasce il 6 marzo 1946 nel Cambridgeshire. Suo padre Douglas era un docente all’Università di Cambridge e sua madre Sylvie lavorava come film editor alla BBC. A 16 anni, nel 1962, David entra nella sua prima band chiamata The Rambles e l’anno successivo comincia un corso di livello A al College di Arts Technology nel Cambridgeshire. È lì che incontra lo studente d’arte Roger “Syd” Barrett. Dopo aver lasciato il college nel 1964, Gilmour collabora alla formazione di una delle semi-pro band di maggior successo della scena di Cambridge: i Jokers Wild. La decisione di Gilmour di entrare nei Pink Floyd nel dicembre 1967 cambia il corso della sua vita, proiettandolo ai vertici della storia del rock globale. Con i suoi 54 anni di carriera, David Gilmour è considerato uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi ancora in attività e continua a entusiasmare il pubblico con la sua chitarra e il suo modo di cantare.

Notre Dame de Paris: Un’opera meravigliosa che affascina il pubblico ogni volta come se fosse la prima

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di Francesca Monti

Il 5 marzo sono andata al Teatro Linear4Ciak di Milano a vedere la commedia musicale “Notre Dame de Paris”, il musical dei record con oltre 2.500.000 spettatori, tornato in scena dopo quattro anni di sosta con il cast originale, per iniziare un nuovo entusiasmante viaggio nelle principali città italiane. L'opera, ispirata al capolavoro di Victor Hugo, si avvale della sapiente produzione di David Zard, delle meravigliose musiche di Riccardo Cocciante (da “Il tempo delle cattedrali” a “Bella”, solo per citarne alcune), dei testi in italiano di un autore del calibro di Pasquale Panella e delle liriche di Luc Plamondon. La storia racconta l’amore tragico e impossibile di Quasimodo (Giò Di Tonno), costretto dalla sua deformità a vivere nel campanile della Cattedrale di Notre-Dame, per la bella gitana Esmeralda (Lola Ponce), innamorata di Febo (Graziano Galatone), affascinante capitano delle guardie del Re. 
Notre Dame De Paris ha debuttato il 16 settembre 1998 al Palais des Congrès di Parigi nella sua versione originale francese, accolto subito in modo trionfale. Nel 2002 David Zard ha prodotto la versione italiana, che ha subito riscosso un immenso successo in Italia e nel mondo.

Dopo quattordici anni Notre Dame de Paris riesce ancora ad emozionare il pubblico come se fosse la prima volta. Merito di un cast favoloso, legato da un’alchimia che difficilmente si riesce a creare, dagli attori protagonisti ai ballerini, agli acrobati e ai breaker, che si esibiscono in acrobazie incredibili, saltando, danzando, camminando sulle pareti, lasciando il pubblico senza parole per la loro abilità e bravura, come ad esempio nella scena delle campane, che sembrano ballare anch’esse sulle note della musica di Riccardo Cocciante. Stupende anche le coreografie e le scenografie accattivanti.
Passando ai protagonisti, Vittorio Matteucci interpreta magistralmente il perfido prete Frollo, mettendo in luce le sue grandi doti vocali e interpretative, Leonardo Di Minno e Matteo Setti sono straordinari nei panni di Clopin e Gringoire, Graziano Galatone affascina e conquista con il suo Febo e la new entry Tania Tuccinardi convince con la sua ottima interpretazione di Fiordaliso.

E poi c’è Giò Di Tonno, semplicemente fantastico nei panni di Quasimodo, che canta il suo amore disperato per la donna che ama, mettendoci la voce, il cuore e l’anima, cantando con forza e profondità. Dulcis in fundo Lola Ponce, nel ruolo della bella e sensuale Esmeralda, che con la sua energia e la sua dolcezza incanta gli spettatori, trasmettendo emozioni con la sua voce calda e meravigliosa.
Uno spettacolo che ha come centro di tutto l’amore, inteso in senso universale, sì perché è proprio l’amore che muove il mondo ed è fondamentale nella vita di ognuno di noi. Questa è la vera magia di Notre Dame de Paris, un’opera che vi consiglio di andare a vedere. 

Sullo stesso argomento: Interviste de "Il Popolo Veneto" con Giò Di Tonno e Lola Ponce (clicca qui per leggere)

Alice Cooper: Unica data italiana il 17 giugno all’Alcatraz di Milano

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Il mito dell’horror rock torna in Italia, con un tour europeo la prossima estate. L’abbiamo visto in una grande performance lo scorso Novembre in occasione del final tour di Motley Crue, oggi Alice Cooper è al lavoro sul nuovo album di cui avremo novità quanto prima.

Alice Cooper si esibirà il 14 giugno all’Alcatraz di Milano. In apertura uno special guest che annunceremo presto.
Apertura porte: ore 18.30
Inizio concerti: ore 20.00

Prezzo del biglietto in prevendita: €35,00+d.p.
Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: €40,00

Biglietti in vendita su alicecooper.com a partire dalle ore 10.00 di martedì 8 marzo.


Biglietti in vendita su livenation.it e ticketone.it a partire dalle ore 10.00 di giovedì 9 marzo.

Kavour dopo The Voice Of Italy arriva Il coraggio di esistere

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Kavour, all’anagrafe Carmine Cirillo, il 4 marzo 2016 è uscito con il suo secondo singolo estratto dall’omonimo album, Il coraggio di esistere  definito dall’artista come: “un inno al dono, all'amore gratuito, alla sovrabbondanza”.

Kavour, cantautore e musicista fin dai primi anni ’80, si è fatto conoscere nel 2014 partecipando alla seconda edizione di The Voice of Italy come concorrente, nel team Carrà, esibendosi nella fase delle Blind Auditions con “Blurred Lines” di Robin Thicke e nella fase delle Battles con “Don’t Go Breaking My Heart” di Elton John.

“Il coraggio di esistere” è la dimostrazione di quanto Kavour voglia mostrare la sua vera identità personale e musicale a tutto tondo.
L’artista racconta il suo nuovo singolo Il coraggio di esistere, attraverso le seguenti parole: “La vita quotidiana ci "getta" nella mischia e noi viviamo sulla nostra pelle esperienze di gioia e di sofferenza, di abbondanza e di pochezza, talvolta anche di ridondanza. Quelle "esperienze" che ci permettono di assaporare l'oltre del nostro limite, fisico ed intellettuale, come se sconfinassimo in un mondo spirituale che sulla nostra pelle si tramuta in un’esperienza di vita fisica […] Vivere questa esperienza di infinito è sentirsi nella sovrabbondanza, al contempo, però, non possedendola, richiede un "coraggio" che è sì costitutivo in noi, ma che necessita di essere volontariamente vissuto. Non rimane allora che aprirsi ai lidi del nostro cuore e viverli nell'esperienza del vissuto quotidiano con tutto il nostro "coraggio di esistere".

Autore e produttore esecutivo de “Il coraggio di esistere” è Luigi Gravino. La cover del singolo è stata realizzata direttamente da Kavour, dalla fotografia scattata da Emanuel Andreis.

Il singolo è disponibile su tutte le piattaforme digitali e di streaming (tra cui iTunes Store, Google Play, Spotify e Amazon) a partire dal 4 marzo 2016.

L’11 marzo 2016 verrà lanciato il video ufficiale del singolo sul  nuovo sito web www.kavour.it e sul canale YouTube dell’artista.

Niccolò Fabi: il 22 Aprile esce il nuovo album d'inediti, "Una somma di piccole cose"

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Da maggio in Tour

Una somma di piccole cose” è il titolo del nuovo disco di Niccolò Fabi in uscita venerdì 22 Aprile. Suonato integralmente dal solo Niccolò Fabi, “Una somma di piccole cose” riassume in maniera precisa le caratteristiche di un percorso umano e musicale sempre personale e anticonvenzionale. Un disco importante in cui il cantautore romano si mette nuovamente in gioco evidenziando la continua ricerca e il desiderio di arrivare all’essenza delle cose.
La copertina è stata svelata oggi direttamente dall’artista sui suoi social network, con queste parole: «22 Aprile. Un disco, una finestra, uno specchio, un nodo, un balsamo... Una somma di piccole cose».

Una somma di piccole cose”, in uscita per Universal Music, è l’ottavo disco in studio da solista dell’artista e uscirà a due anni di distanza dal grande successo ottenuto con “Il padrone della festa” del trio FabiSilvestriGazzè e a quattro anni dal suo acclamato “Ecco”.

Nei mesi di maggio e luglio, inoltre, Niccolò Fabi si esibirà live in prestigiose e suggestive location. Queste tutte le date ad oggi confermate del tour, prodotto e organizzato da Barley Arts e Ovest: il 18 maggio ad Assisi (Teatro Lyrick), il 21 maggio a Napoli (Teatro Augusteo), il 22 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia), il 23 maggio e 24 maggio a Milano (Auditorium di Milano), il 26 maggio a Bologna (Auditorium Manzoni), il 27 maggio a Torino (Teatro Colosseo), il 30 maggio a Verona (Teatro Romano), il 20 luglio a Rovereto (Campana dei Caduti), il 21 luglio a Fiesole (Teatro Romano), il 23 luglio a Lecce (Anfiteatro Romano), il25 luglio a Palermo (Teatro di Verdura) e il 29 luglio a Pescara (Arena Teatro D’Annunzio).

I biglietti per le date di Assisi, Napoli, Roma, Milano, Bologna, Torino, Verona, Rovereto, Fiesole e Pescara sono disponibili in prevendita sul circuito Ticketone (www.ticketone.it) e nei punti vendita Vivaticket (lista completa suwww.vivaticket.it), biglietti per la data di Lecce sono disponibili su Bookingshow (http://www.bookingshow.it/Niccolo-Fabi-Biglietti/79625), mentre saranno prossimamente disponibili le prevendite per la data di Palermo.

Cantautore, produttore e polistrumentista Niccolò Fabi ha alle spalle 8 progetti discografici, 1 raccolta e numerose e importanti collaborazioni artistiche, la più recente quella con i compagni e amici Max Gazzè e Daniele Silvestri. Negli anni ha inoltre continuato a lavorare sul rapporto tra parole e musica sia in termini performativi con appuntamenti all’interno di rassegne culturali che in chiave formativa, è attualmente docente all’interno della scuola Officina delle arti Pierpaolo Pasolini.  

Impegnato nel sociale, il cantautore continua attivamente la collaborazione con l’ONG Medici con l’Africa - Cuamm e recentemente ha scritto insieme al geologo Mario Tozzi lo spettacolo “Musica Sostenibile”, indirizzato alla comprensione e alla divulgazione di tematiche ambientali, spesso dimenticate.
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