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Il timido Anticristo : Al Teatro a l’Avogaria di Venezia un dissacrante spettacolo sul “Clero che è in noi”

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Martedí 7 giugno 2016, ore 21.00,  nello storico teatro lagunare,  lo spettacolo di Daniele Fabbri conclude la rassegna di Stand Up Comedy 

Una ciclo di appuntamenti a cura di Nicoló Falcone celebre volto di Natural Born Comedians sul canale Comedy Central di Sky, coadiuvato da Maddalena Pugliese, che ha registrato il tutto esaurito portando in laguna spettacoli all'insegna di una comicità irriverente, senza orpelli e censure, ritenuta dai più scomoda e dissacrante, e riservata ad un pubblico adulto 

"Il timido AntiCristo" di Daniele Fabbri, in programma martedì prossimo, 7 giugno 2016, ore 21.00, al Teatro a l'Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607, Corte Zappa), chiude il ciclo di Stand Up Comedy. Una rassegna a cura di Nicoló Falcone celebre volto di Natural Born Comedians sul canale Comedy Central di Sky, coadiuvato da Maddalena Pugliese, che ha registrato il tutto esaurito portando in laguna spettacoli all'insegna di una comicità irriverente, senza orpelli e censure, ritenuta dai più scomoda e dissacrante, e riservata ad un pubblico adulto.

La stand up comedy infatti e' un genere di commedia dove l'artista interpreta dei monologhi in modo corrosivo all'insegna del politicamente scorretto dove si distruggono i luoghi comuni per infrangere le sicurezze dell'essere umano, una comicità non per tutti con un linguaggio diretto e talvolta offensivo che va senza preamboli alla pancia delle persone. Una commedia dove l'attore in primis fa ridere di se' per poi passare ad attaccare gli altri, nello specifico le certezze dello spettatore. 

Daniele Fabbri nel suo monologo "Il timido Anticristo", affronta con libertà e spregiudicatezza “il clero che è in noi”, partendo dalla sua personale storia familiare e ricavandone il seme dell'universalità per entrare nell'analisi della vita di tutti, proseguendo la tortuosa ricerca del bene, ma illuminando la via con una luce ben poco spirituale.  Parlare di religione, come dice l'autore,  diventa ormai troppo facilmente attaccare più o meno alacremente il potere ecclesiastico, le gerarchie, gli abusi sessuali, le ingerenze nello stato, l'intrusione arrogante nel dibattito etico della società. E per questo, si trascura troppo spesso l'influenza che la religione ha sulla nostra intima moralità, sulle nostre convinzioni, sul nostro personale discernimento tra cosa è bene e cosa è male.

"Sono cresciuto in una famiglia molto cattolica, - spiega Fabbri-, la mia vita sociale era tutta in parrocchia, ho fatto il chierichetto fino ai 16 anni. Sognavo di essere un bravo bambino apprezzato da Gesù e dal Papa. Solo che, contemporaneamente, mi piacevano parecchio le donne nude. Così ho iniziato a farmi delle domande, ho affrontato la paura delle risposte, e alla fine mi sono arrabbiato perché ero stato preso in giro per tutta una vita. Oggi sono ancora arrabbiato, ma almeno sono più libero di guardare le donne nude". 

Daniele Fabbri, classe ‘82, scrittore comico-satirico e StandUp Comedian, lavora da 10 anni nel campo della comicità e della satira in tutte le sue forme. Oltre alle esperienze in televisione come attore e stand up comedian e ai suoi monologhi di StandUp Comedy pura che presenta tra club e teatri di tutta Italia, ha scritto 25 spettacoli, ed é  autore in programmi radiofonici e televisivi (Rai, RadioRai, ComedyCentral).

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione. 

Lo spettacolo su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com   

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Da mercoledì 8 giugno sarà possibile visitare la mostra “La Vespa e il Cinema”, allestita presso la spazio ADPLog

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Da mercoledì 8 giugno sarà possibile visitare la mostra “La Vespa e il Cinema”, allestita presso la spazio ADPLog di Torino, in collaborazione con la Fondazione Piaggio e PromoCinema e la partecipazione del Museo Nazionale del Cinema per ripercorrere e celebrare la storia del connubio tra il cinema e lo scooter più famoso del mondo

La mostra “la Vespa e il cinema” è stata inaugurata per la prima volta nel 2010 presso gli spazi espositivi del Museo Piaggio di Pontedera e nasce da un progetto ideato e curato dalla Fondazione Piaggio e dal Centro Multimediale del Cinema (oggi PromoCinema).

Dopo il grande successo riscosso a Pontedera, questa mostra è diventata una sorta di “evento itinerante” celebrato sui palcoscenici culturali più autorevoli del mondo: da Torino, in occasione delle celebrazioni ufficiali dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ai Nastri d’Argento di Taormina, da Cannes a San Pietroburgo fino ad arrivare, oggi, alla prestigiosa sede di ADPLOG per festeggiare insieme i primi 70 anni dello scooter più venduto nel mondo.

In ADPLOG approda una versione agile e rinnovata della mostra, aggiornata con le immagini dei film usciti dopo il 2010, e corredata di una nuova retrospettiva di 10 film collegata ai valori guida di Alessandro Del Piero, nei quali la Vespa recita da protagonista o fa un’importante apparizione.

Sono esposti, accanto a locandine e fotogrammi di numerosi film, anche alcuni modelli di Vespa che abbracciano settant’anni di storia, di stile e di evoluzione dei costumi; si tratta anche di un viaggio nella macchina del tempo che ripercorre, attraverso le immagini e i suoni indimenticabili che hanno accompagnato l’evoluzione della Vespa, un bel pezzo della storia d’Italia. Sono inoltre esposti alcuni oggetti appartenenti alla collezione del Museo Nazionale del Cinema, che documentano lo sviluppo dell’industria cinematografica.

Oltre a commemorare un mito cinematografico, la mostra ha anche finalità benefiche a favore di ADISCO Piemonte Onlus: l’incasso contribuirà al sostegno del progetto dell’hospice “L’isola di Margherita”, inaugurato il 17 maggio 2016 all’interno dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per accogliere i bambini affetti da patologie gravi, rare e non curabili ed ospitare anche le loro famiglie.

INFORMAZIONI
La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 8 giugno a mercoledì 31 agosto 2016

Orari: mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica h. 11-19 | lunedì h. 10-14 | martedì chiuso

Ingresso: biglietto intero 5,00 € | ridotto 3,00 € | gratuito disabili con accompagnatore, under 13, over 60

Riduzioni: abbonamento TorinoMusei, membri Vespa Club, giornalisti, studenti fino a 26 anni, tessera del tifoso, gruppi su prenotazione

Convenzione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, valida per i biglietti emessi dall’8 giugno al 31 agosto: 
avrà diritto alla riduzione chi si presenterà con un biglietto di ingresso del Museo Nazionale del Cinema;

Con il biglietto della mostra “la Vespa e il cinema” saranno applicate le seguenti riduzione presso il Museo Nazionale del Cinema: 
Museo + mostra temporanea a € 8,00 anziché € 10,00; Museo + mostra temporanea + Ascensore panoramico a € 11,00 anziché € 14,00

(Tariffe attualmente in vigore al Museo Nazionale del Cinema e non cumulabili con altre promozioni in corso).

Accesso alle proiezioni dei film compreso nel biglietto di ingresso alla mostra, fino ad esaurimento dei posti. 
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Festival Show 2016: Intervista con Paolo Baruzzo

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di Francesca Monti

Il 24 giugno da Udine prenderà il via l’edizione 2016 di Festival Show, il festival itinerante più grande e importante del Triveneto, che lo scorso anno ha coinvolto 250.000 spettatori. La conduzione della kermesse, nata nel 2000, sarà affidata a due stelle della televisione italiana: Lorena Bianchetti ed Adriana Volpe, che si alterneranno alla conduzione delle nove tappe, una in più rispetto alla scorsa edizione e saranno affiancate sul palco dal coordinatore dell'evento Paolo Baruzzo. Festival Show ospiterà tanti big della musica italiana e internazionale, accompagnati sul palco dal corpo di ballo guidato dal coreografo Etienne Jean Marie e dall’Orchestra Ritmico Sinfonica italiana, diretta dal Maestro Diego Basso.

Inoltre 12 giovani talenti (il romano Alex Polidori, la band Bolivar di Latina, il quartetto vocale Gate 4 di Palermo, la padovana Jaz, Meriam Jane da Reggio Calabria, la band trevigiana Modigiliani, Noe da Milano, la band di Udine Paper Rose, Rossella Longo da Modena, Simone Laurino da Verona, la band di Rimini Soul Stream e il vicentino Thomas Bocchimpani), vincitori del contest dedicato agli emergenti che ha coinvolto oltre 200 artisti provenienti da tutta Italia, avranno la possibilità di esibirsi a fianco dei big, di fronte a decine di migliaia di persone. Tre di loro canteranno poi durante la serata finale in Arena.

Festival Show è musica ma anche solidarietà, grazie al sodalizio con la Fondazione Città della Speranza che si occupa di raccogliere fondi per i bambini affetti da gravi patologie. In questi anni ha donato oltre 500.000 euro ed ha così contributo a costruire a Padova il nuovo “Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza” che oggi ospita 250 ricercatori. Roberto Zanella, patron di Radio Birikina e Radio Bella & Monella e ideatore del Festival, è uno dei soci fondatori di Città della Speranza la cui forza principale, da sempre, è data dal volontariato.

In questa piacevole chiacchierata abbiamo parlato del Festival Show 2016 con Paolo Baruzzo, uno degli organizzatori della rinomata kermesse. Ecco cosa ci ha raccontato.

Paolo, il 24 giugno da Udine prenderà il via la nuova edizione del Festival Show 2016, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 250.000 spettatori. Quali sono i punti di forza di questa bellissima kermesse che quest’anno sarà condotta da Adriana Volpe e Lorena Bianchetti? 

“Il Festival Show è questo spettacolo creato, prodotto e realizzato da Radio Birikina e Radio Bella & Monella, si svolge da oltre 15 anni e negli ultimi anni ha assunto un rilievo veramente importante sia dal punto di vista della produzione perché abbiamo un apparato tecnico-logistico ragguardevole, sia per il cast artistico, perché gli ospiti che si sono avvicendati nelle recenti edizioni sono stati molti, tra cui Alessandra Amoroso, Zucchero, i Pooh, Marco Mengoni, Emma, i Dear Jack, Max Pezzali, The Kolors, Nek, Malika Ayane, Arisa, Patty Pravo, Marco Carta, Noemi, Francesca Michielin, Francesco Renga, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Giusy Ferreri, Anna Tatangelo, gli Stadio. Insomma è uno spettacolo frequentato da nomi illustri della musica italiana e quindi credo che una delle motivazioni principali del successo sia dovuta anche all’innalzamento del profilo artistico di questa kermesse, senza trascurare che ogni anno ha una presentatrice proveniente dal mondo della televisione italiana. A condurre il Festival Show nelle passate edizioni sono state Luisa Corna, Lola Ponce, Serena Autieri, Veronica Maya, Laura Barriales, Giorgia Palmas. Quest’anno avremo ben due presentatrici che si alterneranno passandosi la staffetta di data in data, cioè Adriana Volpe e Lorena Bianchetti. Ci sarà un’orchestra che suona dal vivo sul palco, diretta dal maestro Diego Basso, reduce dal tour de Il Volo e un corpo di ballo fenomenale con a capo il coreografo internazionale Etienne Jean Marie che ha lavorato con artisti come Geri Halliwell e Prince. Ci sono anche varie componenti di spettacolo che contribuiscono a rendere forte questa manifestazione, che è il più grande festival del Triveneto”.

Festival Show offre inoltre la possibilità ai talenti emergenti di farsi conoscere, esibendosi nelle varie date…
 
“Ogni anno abbiamo come prerogativa non solo di offrire grandi occasioni di aggregazione a decine di migliaia di persone che vengono ad applaudire i big ma anche riservare uno spazio a giovani talenti che andiamo a selezionare durante la primavera in tutta Italia. Quest’anno la finale dei casting si è tenuta a Caorle l’8 maggio e la giuria composta da Mogol, Red Ronnie, Paola Folli, Tino Silvestri e Dariana K, ha decretato i 12 talenti che saranno protagonisti nelle nove date della prossima stagione”.

Festival Show non è solo musica ma anche solidarietà e in questi anni sono stati raccolti moltissimi fondi destinati alla ricerca sulle malattie pediatriche…

“Abbiamo questo abbinamento storico con la Città della Speranza, in questi anni grazie alla generosità del pubblico che abbiamo incontrato nelle varie città abbiamo raccolto oltre 500 mila euro, una cifra esaltante, che ha contribuito a costruire a Padova il nuovo “Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza”, che ospita 250 ricercatori per curare e fare ricerca scientifica sulle malattie infantili, dalla leucemia ad altre gravi patologie. C’è anche da dire che l’editore del network radiofonico che organizza il Festival Show, Roberto Zanella, è uno dei soci fondatori della Città della Speranza”.
Il gran finale di Festival Show 2016 si terrà per il terzo anno consecutivo nella magnifica cornice dell’Arena di Verona…

“Abbiamo conquistato l’Arena di Verona due anni fa, dopo aver svolto la finale della nostra kermesse per vari anni in Piazza Bra. Adesso siamo all’interno dell’Arena, alla stregua dei grandi eventi che vengono organizzati in questo anfiteatro, splendida cornice della serata conclusiva del nostro tour, il prossimo 13 settembre”.

Cosa rappresenta per te “Festival Show”?

“Festival Show” è un sogno che senza il lavoro, la passione, la tenacia, il coinvolgimento di tante persone, enti e aziende non sarebbe possibile realizzare, ha uno stile fortemente riconosciuto e apprezzato perché c’è una grande squadra di professionisti, uno staff che da anni lavora con entusiasmo per organizzare questi eventi indimenticabili”.

Ricordiamo che Festival Show è organizzato da Radio Birikina e Radio Bella & Monella, che trasmetteranno in diretta tutte le date dell’evento, che partirà da Piazza 1° maggio a Udine il 24 giugno per poi proseguire a Padova, Brescia, Bibione (Venezia), Jesolo (Venezia), Lignano Sabbiadoro (Udine), Mestre (Venezia), dove torna a grande richiesta, Cividale Del Friuli (Udine) e si concluderà con la speciale serata finale prevista il 13 settembre all’Arena di Verona.


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Approda a Rovigo la rassegna "I venerdì di Gusta Veneto"

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Venerdì 10 giugno approda a Rovigo la rassegna “I venerdì di Gusta Veneto”, promossa da Confagricoltura per promuovere la cucina e i prodotti del territorio

Rovigo, 6 giugno 2016- Venerdì 10 giugno le eccellenze polesanesaranno protagoniste di“I venerdì di Gusta Veneto”, rassegna di cene a tema proposte dagli agriturismi regionali di Agriturist nell’ambito del progetto “Gusta Veneto” di Confagricoltura,che mette in rete oltre 300 aziende tra imprese agricole con vendita diretta, cantine, fattorie didattiche, agriturismi, ristoranti, punti vendita e botteghe artigiane.

Venerdì prossimo all’agriturismo Millefiori, a Fenil del Turco, si gusteranno prodotti Igp e Doc locali come il melone di Loreo con prosciutto di Montagnana e l’arancino di riso del Delta, oltre a delizie genuine come la pasta fatta in casa, le verdure dell’orto e il pollo ruspante.

Sono 13 le cene della rassegna, che proseguirà fino a novembreseguendo la stagionalità per garantire i prodotti freschi e genuini dei campi, con l’obiettivo di far conoscere i prodotti d’eccellenza del territorio Dop, Doc e Igt e la cucina tradizionale veneta. Durante le cene verranno fornite schede specifiche dei prodotti utilizzati e informazioni su dove acquistare i prodotti. A ciascun piatto proposto verrà abbinato un vino di una cantina del circuito Gusta Veneto, con una guida alla degustazione e una spiegazione della sua storia e delle sue caratteristiche. Le serate avranno inizio alle 20.30.

La rassegna propone menù caratterizzati dai prodotti di eccellenza della rete “Gusta Veneto” - spiega Leonardo Granata, presidente regionale di Agriturist -, di cui fanno parte aziende al top come i produttori del prosciutto veneto Berico Euganeo dop e della sopressa vicentina dop, gli agricoltori che producono birra agricola, grappe di miele e distillati, le migliori aziende risicole, i produttori dei presidi slow fooddel Veneto e i migliori produttori di vini a marchio. Il nostro obiettivo è promuovere a 360 gradi il nostro patrimonio enogastronomico, facendo conoscere agli appassionati della buona tavola e del turismo rurale sia la trasformazione dei prodotti fatta dagli agriturismi, sia la provenienza del prodotto e le indicazioni per acquistarlo. Con il contorno, ovviamente, dello splendido paesaggio veneto”.

La rassegna si sposterà il 22 giugno a Venezia all’agriturismo Relais Ormesani di Marcon, che offrirà “Profumi e colori d’estate” a base di mozzarelline e ricottine autoprodotte, verdure dell’orto e galletto di corte. L’1 luglioterrà banco ancora Venezia con l’agriturismo Tenuta Civrana, di Pegolette di Cona, che proporrà “La campagna in tavola” con salumi artigianali e piatti con verdure dell’orto. L’8 luglio si tornerà a Rovigo all’agriturismo Valgrande, a Bagnoli di Po, con una “Passeggiata di sapori tra l’Adige e il Po” a base di melone del Delta, salame e pancetta Valgrande, insalata di Lusia Igp e faraona ripiena. Il 15 luglio protagonista ancora l’agriturismo Millefiori di Rovigo con “Le meraviglie dell’orto” e un tripudio di profumi e sapori. Il 22 luglio, sempre nel Rodigino, l’agriturismo Corte Carezzabella lancia la “Serata 100% locale”, vale a dire un menù interamente composto con i prodotti dell’azienda, dalla verdura alla frutta. Il 30 settembre si torna in provincia di Padova all’agriturismo La Buona Terra, a Cervarese Santa Croce, con il menù “Zucca barucca”, coniugata in tortini, tortellini, soranella e crostata. Il 7 ottobre torna in campo l’agriturismo Relais Ormesani di Marcon con “Il maialino come da tradizione”, che viene cotto al forno con patate e offerto anche in forma di cotechino. Finale il 4 novembre, sempre in provincia di Venezia, all’agriturismo Civrana di Pegolette di Cona con “I sapori dell’autunno”, con l’immancabile polentina con funghi e salsiccia, risotto al guanciale nostrano, faraona e coniglio arrosto.

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19° CinemAmbiente | bilancio e palmares

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Grandissima l’affluenza a tutte le iniziative della 19° edizione di CinemAmbiente, che si conclude oggi, 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente. Si sono riempite le sale, che hanno registrato ripetute proiezioni sold out, ma anche le vie della città, che sono state attraversate dal pubblico del Festival e caratterizzate dai contenuti di CinemAmbiente. Le presenze, comprensive delle manifestazioni collaterali, si sono aggirate intorno alle 27.000, di cui circa 15.000 le sole presenze in sala. Un aumento di circa il 20% rispetto alla passata edizione.

Una delle novità di quest’anno è stata l’incremento del numero di incontri con esperti dopo le proiezioni, una formula che ha riscosso il vivo interesse del pubblico.

Grazie all’attualità dei temi e all’alta qualità dei documentari, il Festival si è dimostrato capace di intercettare e anticipare idee e concetti che influenzano il dibattito ambientale più avanzato. Tra gli ospiti, da segnalare molti direttori di festival ambientali da tutto il mondo, che considerano CinemAmbiente  un punto di riferimento a cui ispirarsi.

 “Ho osservato la composizione del pubblico, e mi sembra interessante segnalare che vi erano moltissimi giovani. Questo è un segnale positivo che ci fa ben sperare per il futuro. Possiamo dire che c’è una generazione nuova che si è resa conto che i problemi ambientali sono decisivi per il nostro futuro”, dichiara Gaetano Capizzi, direttore di CinemAmbiente. 

PALMARES

CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI

La Giuria composta da Nicolò Bongiorno, Giulia Camilla Braga, Tommaso Cerasuolo, Anastasia Laukkanen, Peter O’Brien assegna il premio di 4000 euro, offerto da Asja, per il Miglior documentario internazionale a:

WHEN TWO WORLDS COLLIDE (Perù, 2016, 100’) di Heidi Brandenburg e Mathew Orzel

Motivazione:
Per la miscela di tecniche drammaturgiche che includono uno sviluppo narrativo in un arco di tempo molto ampio, una ricchissima ricerca di archivio e uno sguardo intimo sul protagonista e per l’approfondimento  di un argomento specifico per una comunità locale che ha rilevanza su scala globale.

CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI

La Giuria, composta da Michele Mellara, Anselmo Pessoa Neto, Gaetano Renda, assegna il premio di 2000 euro, offerti da CIAL, per il Miglior documentario italiano a

ATTRAVERSO LE ALPI (Italia , 2016, 80') di Giancarlo Bertalero e Filippo Ciardi
Motivazione:
Il film racconta con un lungo lavoro di ricerca come il trasporto intermodale attraverso le Alpi sia un problema di cocente attualità. Una riflessione quindi sul rispetto del sistema alpino anche in relazione  alle comunità che lì dimorano.

CONCORSO INTERNAZIONALE ONE HOUR

La Giuria, composta da Cosima Dannoritzer, Maribel Guevara, Petra Holzer, assegna il premio di 2000 Euro offerto da SMAT al Miglior mediometraggio a

LA JEUNE FILLE ET LES TYPHONS (Francia, 2015, 52’) di Christoph Schwaiger
Motivazione:
Per la sua insolita protagonista, una ragazza che porta avanti la sua personale ricerca quale vittima dei cambiamenti climatici, dando una prospettiva di speranza a se stessa ed al futuro della propria gente. Un film stimolante i cui contenuti raggiungono un pubblico vasto, anche giovane.

PREMIO FOOD SMART CITIES di € 1.000

BUGS (Danimarca, 2016, 76’) di Andreas Johnsen
Motivazione:
Per l’approccio creativo e divertente nella ricerca di ciò che tutti noi potremmo mangiare domani

PREMIO DEL PUBBLICO IREN offerto da IREN € 1.000,00

THE BABUSHKAS OF CHERNOBYL (USA 2015, 70’) di Anne Bogart e Holly Morris.

PREMIO AMBIENTE E SOCIETÀ
GIURIA ARCOBALENO

LA LUNGA STRADA GIALLA (Italia, 2016 – 80’) di Christian Carmosino e Antonio Oliviero

Motivazione:
E’ un andare lento che mostra spaccati di vita quotidiana che possono essere colti solo all’andatura di un mulo. Forte è il contrasto fra i luoghi degli incontri e la freddezza della grande città.

MENZIONE SPECIALE LEGAMBIENTE

DEVIL COMES TO KOKO (Italia, 2015 - 49’) di Alfie Nze
Motivazione:
La migrazione dei popoli e delle risorse, il viaggio delle merci e dei rifiuti in un racconto che ci riguarda e che diffonde la terra dei fuochi come irresponsabilità dello sviluppo e accanimento del profitto. Europa e Africa che cercano una storia comune nello specchio delle date che rincorrono la colonia e la contemporaneità, nella conoscenza reciproca. L’Italia che alimenta l’interscambio nello studio e che esporta il peggio con la menzogna. Vari piani di racconto, testimonianze vere e libere, una ricerca dei fatti a volte complicata che tiene però il tempo della storia attuale e della sua condivisione con tutti noi. 

MOVIES SAVE THE PLANET AWARD a Jacques Perrin

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Spazi Bomben Treviso: Cultura delle diversità, antidoti contro il razzismo

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Mercoledì 8 giugno ore 18, venerdì 17, mercoledì 22 e giovedì 30 giugno ore 21.00, Fondazione Benetton, via Cornarotta 7, Treviso. Apriranno la rassegna Marco Aime e Guido Barbujani con una riflessione sulla “cultura delle diversità”

Si apre nel mese di giugno, a Treviso, un ciclo di incontri, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, per condividere riflessioni, storie e testimonianze attraverso la letteratura contemporanea. Autori ed esperti dei temi trattati dialogheranno nel giardino della Fondazione, affacciato sulle rive della Roggia, nel corso di quattro appuntamenti pubblici.

La rassegna, chiamata spazi Bomben incontri, si aprirà mercoledì 8 giugno alle ore 18 con Marco Aime, docente di Antropologia all’Università di Genova, e Guido Barbujani, docente di genetica all’Università di Ferrara, che rifletteranno sui temi della cultura delle diversità, in tempi di globalizzazione e di flussi migratori, prendendo spunto dal volume Contro il razzismo che hanno scritto per Einaudi (2016) con Clelia Bartoli, docente di diritti umani all’Università di Palermo, e Federico Falloppa, docente di Linguistica italiana all’Università di Reading. Il libro propone quattro punti di vista per comprendere fenomeni di chiusura verso il diverso che entrano nella nostra vita di tutti i giorni portando a episodi di intolleranza verso chi è portatore di valori e culture “altre”, rendendo inadeguati ad affrontare i grandi processi di cambiamento in atto a tutti i livelli, e mettendo in crisi i valori fondativi di un Europa dei popoli ancora tutta da costruire.

Scrivono gli autori nell’introduzione al volume: «Nessuno di noi crede che razzismo e xenofobia si possano debellare con qualche bella predica. Siamo però sicuri che ragionare sia indispensabile, specie quando niente di buono ci si può attendere dall’alternativa, che oggi è lo scatenarsi delle paure, razionali e irrazionali. E mettiamo a disposizione i nostri ragionamenti perché, da cittadini, vogliamo contribuire, nel nostro piccolo, col nostro granello di sabbia, a rendere meno ingiusto, meno violento, meno insensato questo difficile passaggio storico». Illuminante l’aforisma di William Faulkner, citato nell’incipit, secondo cui «Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l’uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve».

La rassegna proseguirà venerdì 17 giugno alle ore 21 con la presentazione del volume La voce degli altri. Memorie di un interprete (Sperling & Kupfer, 2016) di Paolo Maria Noseda, interprete, che dialogherà con Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton.

Chi è l’interprete? È colui che mette in comunicazione due o più mondi, culture e lingue, con un solo obiettivo: far comprendere anche ciò che le parole non dicono. È un filtro, un messaggero, un consigliere e, anche, un funambolo. È la voce degli altri. Quello di Paolo Maria Noseda, che da trent’anni traduce e interpreta, è un talento affinato parola dopo parola, e che prende le mosse dal requisito principe di questa professione: la curiosità per tutto ciò che è altro. Il libro è impreziosito dai racconti dal backstage della trasmissione Che tempo che fa, in cui Noseda svolge il ruolo di interprete “ufficiale”.

Mercoledì 22 giugno alle ore 21, Renzo Guolo, sociologo e islamista presenterà il suo libro L’ultima utopia. Gli jihadisti europei (Guerini e Associati, 2015). L’internazionalismo islamista, o meglio, il pan-islamismo combattente, non è fenomeno nuovo. Negli ultimi tre decenni, tuttavia, è accaduto più volte che volontari provenienti dal mondo occidentale siano confluiti nei ranghi di formazioni che hanno chiamato al jihad nei diversi teatri di conflitto. Sono conosciuti come foreign fighters, combattenti stranieri, occidentali. Il volume di Renzo Guolo vuole essere un’analisi delle cause politiche, culturali, religiose che inducono giovani europei a compiere questa scelta, mettendo a rischio la propria vita e decidendo la morte degli altri.

Infine, giovedì 30 alle ore 21, Laura Mirakian, ambasciatrice, affronterà i temi al centro del suo libro Siria, perché. Lettere da Damasco (Guerini e Associati, 2014), in dialogo con Alberto Negri, giornalista e inviato speciale de «Il Sole 24 Ore».

Laura Mirakian, già ambasciatrice a Damasco, ripercorre nel volume eventi epocali come la morte di Hafez Al-Assad, le feste degli armeni che hanno appena conquistato l’indipendenza, le istanze dei curdi, le lunghe messe in arabo dei melchiti, il fermento della borghesia imprenditoriale sunnita, il progressivo ritorno del velo femminile.

Ingresso libero: Giardino della Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7-9, Treviso

Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422.5121, www.fbsr.it

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Carla Rigato a Genova per il Metaformismo

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Carla Rigato, "Chiaro di luna"

Tre mostre d’arte in contemporanea dal 10 giugno al 14 luglio

L’artista Carla Rigato è tra gli artisti selezionati per la terza edizione della rassegna d’arte contemporanea “Il Metaformismo: l’arte contemporanea nei civici musei” che si svolgerà a Genova dal 10 giugno al 14 luglio in tre sedi: il  Museoteatro della Commenda di Prè, Galata Museo del Mare e il Museo Navale di Villa Doria a Pegli. Il catalogo delle tre mostre sarà pubblicato da 24 Ore Cultura.

Le tre mostre, tutte in contemporanea, prevedono l’installazione di 160 opere - quadri, sculture, installazioni - di 32 maestri, desiderosi di introdurre innovazioni significative nella cultura artistica. 

La selezione, attenta, accurata e senza alibi, ha previsto innanzitutto una scelta di qualità: sono artisti che hanno già all’attivo esposizioni internazionali e anche significativi riconoscimenti di mercato e sono tutti rigorosamente non figurativi e per questo “metaformali”.

Carla Rigato parteciperà con sei opere, due per ogni sede espositiva, tratte dalla sua più recente produzione artistica e ispirate al tema marino:  “Allontanarsi dal blu” (Acrilico su tela, 2015, 160×120), “Bagliori riflessi” (Acrilico e smalto su tela, 2015, 100×150), “Chiaro di luna” (acrilico su tela, 2015, 160×120), “Disgelo” (acrilico su tela, 2015, 140×100), “Ricordo d’inverno” (acrilico su tela 2015, 140×100) e “Riflessi” (acrilico su tela, 2015, 100×100).

Il Metaformismo, teoria visiva innovativa e rivoluzionaria nata da Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, nasce da riflessioni sulla possibile continuità del passato nel presente e propone un nuovo modo di leggere le forme all’interno di tutte le espressioni artistiche non figurative, le quali alla luce di una nuova indagine critica appaiono “prive di figure, ma non di forme”. L’individuazione di queste forme introduce a una migliore comprensione del lavoro artistico.

IL METAFORMISMO ©2010
L’Arte Contemporanea nei civici musei, 3a edizione
dal 10 giugno al 14 luglio 2016
Galata Museo del Mare
Museoteatro della Commenda di Prè
Museo Navale di Villa Doria, Pegli

inaugurazione
 venerdì 10 giugno
ore 10.00 : conferenza stampa
ore 14:30 : proiezione cinematografica su Giuseppe Mazzini, con la regia di Emanuela Morozzi, al Museoteatro della Commenda di Pré;
ore 16.00 : apertura al pubblico
sabato 11 giugno
ore 11.00 : apertura della mostra al Museo Navale di Pegli

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Ascolti in crescita per la 5^ puntata del “Maurizio Costanzo Show”

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Ancora un ottimo risultato per il “Maurizio Costanzo Show”: la quinta puntata cresce in valori assoluti di oltre 100 mila spettatori rispetto alla scorsa settimana ottenendo 1 milione 324 mila telespettatori. Stabile la share, che raggiunge il 6.68%.

L’appuntamento di ieri sera era dedicato a uno dei temi più controversi degli ultimi anni, vegani contro carnivori.

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Il giovane prodigio americano Jacob Collier aprirà il Locus Festival, live il 16 luglio a Locorotondo

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Sarà il geniale 22enne Jacob Collier ad inaugurare i grandi live del main stage del Locus Festival, sabato 16 luglio ad ingresso libero in piazza Moro a Locorotondo (BA), con uno spettacolo solista caratterizzato da alta innovazione tecnologica ed immenso talento musicale.

“Genio assoluto” (Quincy Jones), “Il futuro della musica” (Jazzwise magazine), “il nuovo messia del jazz” (The Guardian)… sono questi i toni con cui Jacob Collier ed il suo one-man-show sono stati accolti sulla scena musicale mondiale.

Nato nel 1994, il polistrumentista e vocalist londinese Jacob Collier è diventato un fenomeno su YouTube: Nei suoi caratteristici videoclip, il talento musicale purissimo e genuino viene evidenziato dalla accattivante tecnica video, che mostra Jacob in un caleidoscopio di inquadrature mentre suona tutti gli strumenti e canta tutte le voci.

Il tutto è portato sul palco con uno innovativo show audio visuale, progettato in collaborazione con il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston.

La sua formula musicale utilizza elementi di svariati generi, dal jazz al gospel, accapella, soul, improvvisazione… che confluiscono con naturalezza nella “music room” di Jacob Collier.

Music Room è infatti il titolo dell’album d’esordio (in uscita il 1 luglio 2016) di questo giovanissimo talento, che ha fra i suoi fans più accaniti gente come Quincy Jones, Herbie Hancock, Pat Metheny, Chick Corea, Take 6… solo per citarne qualcuno!


Locus Festival, all’avanguardia della musica. XII edizione: “Space is the place”. A Locorotondo dal 15 luglio al 27 agosto 2016


Sempre di più all’avanguardia della musica, quest’anno il Locus festival guarda oltre i confini sensoriali, spaziali e temporali. Lo spazio è il tema della dodicesima edizione, che si sviluppa attraverso percorsi musicali avventurosi, l’arte e il design d’avanguardia, fra grandi performance e installazioni di luce in uno dei borghi più belli d’Italia: Locorotondo, nel cuore della Valle d’Itria, magico angolo di Puglia fra le colline non lontano da bellissime spiagge.

Tra il 15 luglio ed il 27 agosto, si svolgerà lo straordinario programma artistico del 2016, che conferma il Locus come uno dei festival più belli e interessanti d’Italia. Headliners come DJ PREMIER & THE BADDER  il 23 luglio, SNARKY PUPPY il 24 luglio, ANDREYA TRIANA il 30 luglio, SUBMOTION ORCHESTRA il 31 luglio, FLOATING POINTS live il 5 agosto, KAMASI WASHINGTON il 27 agosto… oltre a molti altri artisti in via di conferma, si esibiranno in diversi weekend dedicati principalmente a sonorità d’avanguardia da New York e dal Regno Unito.

Guida musicale e ispirazione della XII edizione del Locus sarà il grande Sun Ra, leggendario musicista americano (1914-1993) il cui approccio “afrofuturista” al jazz ha ispirato tanti artisti geniali in molteplici ambiti musicali. Con il suo motto “space is the place”, percepiremo il Locus (che significa “luogo”) come spazio, e lo spazio urbanistico di Locorotondo (luogo rotondo) come una rappresentazione del cerchio cosmico.

Il Locus Festival 2016 è organizzato da Bass Culture Srl e da Turné Srl in collaborazione con il Comune di Locorotondoe con il sostegno della Regione Puglia.

La prestigiosa casa automobilistica Audi è lo sponsor principale, oltre alla celebre azienda vinicola Tormaresca, che anche quest’anno etichetterà una selezione dei suoi vini pregiati nel segno del Locus.

Altri marchi ed istituzioni stanno confermando il loro supporto al festival in questi giorni, fra cui BCC Locorotondo che affianca il Locus sin dalle primissime edizioni.

Quasi tutti gli eventi sono ad INGRESSO LIBERO, tranne dove diversamente indicato.


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Laura Pausini incanta San Siro con un concerto strepitoso

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di Francesca Monti

Nove anni dopo l’indimenticabile concerto del 2007, sotto la pioggia, in cui è stata la prima artista donna a esibirsi a San Siro, Laura Pausini è tornata nel tempio del calcio e della musica milanese per un doppio appuntamento, il 4 e 5 giugno, infrangendo un altro record: è infatti la prima cantante a fare un tour negli stadi d’Italia. Oltre 100.000 persone nel corso delle due serate, hanno gremito gli spalti di San Siro per assistere ai live, veri e propri uragani di suoni, luci, colori e musica. Donne, uomini, bambini, persone di ogni età, provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Spagna, dal Brasile, dagli USA, dall’Australia, accomunati dalla voglia di sentirsi “simili”, cantando all’unisono i brani più celebri e quelli inediti della Regina del pop, che da 23 anni con la sua voce meravigliosa e i suoi testi intensi e carichi di sentimenti, fa da colonna sonora alle nostre vite. Si accendono le luci, parte la musica, lo show ha inizio. Sul palco, che ha la forma di un grande abbraccio rivolto ai fan che l’hanno sempre supportata ed ispirato a un disegno della stessa artista, arriva Laura Pausini e canta “Simili”, secondo singolo, estratto dall’omonimo disco multiplatino, scritto con Niccolò Agliardi. Vessilli bianchi con il simbolo del quadrifoglio, concept di “Simili” e ballerini con una t-shirt bianca vanno a sottolineare l’intenso messaggio d’apertura, a sfondo sociale, contro l’intolleranza di ogni genere, perché tutti siamo soldati dell’amore.
Laura Pausini dedica il concerto alle donne che sono vittime della violenza, tematica purtroppo molto attuale.

Lo show prosegue con “Resta in ascolto”, poi tutto lo stadio si scatena sulle note del nuovo singolo “Innamorata”, l’adrenalina sale alle stelle, insieme alle voci di migliaia e migliaia di persone che saltano e ballano sugli spalti. Quindi è la volta dei primi due medley, “Non ho mai smesso”, “Il nostro amore quotidiano”, la meravigliosa “Se non te”, e “Nella porta accanto”, “Bellissimo così”, “Ascolta il tuo cuore”. Poi l’omaggio sentito alla nonna con “Invece no”, e un altro medley con “La geografia del mio cammino”, “Chiedilo al cielo”, “Una storia che vale”.
Il concerto prosegue con un momento veramente emozionante, sulle note di “Sono solo nuvole”, il brano che Giuliano Sangiorgi ha scritto per Laura, che canta dondolandosi su un’altalena sospesa, mentre scorrono le immagini di Magritte, per passare poi a “Come se non fosse stato mai amore”, intonato a squarciagola dal pubblico. Dopo un altro medley (It’s Not Goodbye, 200 note, Se ami sai), la cantante di Solarolo interpreta “Primavera in anticipo” e “Ho creduto a me” e omaggia i fan brasiliani presenti intonando a cappella “Tristeza”.
Laura, perfetta padrona di casa, dialoga con il pubblico, si diverte, passa agevolmente da brani del passato a canzoni dell’ultimo disco, raccontando in musica la sua straordinaria carriera. Si arriva così a un nuovo splendido medley con “Il tuo nome in maiuscolo”, “Nel modo più sincero che c’è”, “Casomai”, “Un fatto ovvio”, “Colpevole”, “La prospettiva di me”, “Emergenza d’amore”. E’ il momento di un’altra fase del live particolarmente intima ed emozionante. Laura si siede al piano e dedica alla figlia Paola “Celeste” e poi canta accompagnata alla chitarra dal compagno Paolo Carta “È a lei che devo l’amore”, mentre sugli schermi scorrono le immagini della loro bellissima bambina. Quindi si passa al medley dedicato alla musica con “Con la musica alla radio”, “Benvenuto”, “Io canto”, “Per la musica”.
E ancora “Vivimi”, “E ritorno da te”, e i classici “Incancellabile”, “Le cose che vivi”, “Il mondo che vorrei”, “Strani amori” e “La solitudine”, brano con cui nel 1993 vinse il Festival di Sanremo.

“Limpido”, con Laura Pausini che suona una chitarra a forma di quadrifoglio tra geyser di fumo, “Surrender” e “Io c’ero”, chiudono il live. Poi a sorpresa entra in scena una consolle, un dj e i ballerini si scatenano nella versione remix di “Io c’ero”, trasformando San Siro in una discoteca sotto le stelle.
Il pubblico richiama la cantante che rientra sul palco per il bis, sulle note di “Lato destro del cuore” eseguita indossando un abito luminoso. La cantante saluta il pubblico con la reprise di “Simili” e di “Innamorata” tra una pioggia di coriandoli verdi e bianchi.

Oltre due ore di concerto senza interruzioni, con 6 coristi, 11 musicisti e 30 performer che riempiono le pause cantando brani di Tina Turner e Beyoncé.
Uno show moderno, entusiasmante, dal sapore internazionale che conferma ancora una volta la grandezza di Laura Pausini, artista con la A maiuscola.

Dopo una serata stupenda, si torna a casa felici, perché questo è il potere della musica, azzerare le distanze e unire cuori e anime sotto le stesse note. E’ la meraviglia di essere “Simili”.

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Emma sul palco dei Wind Music Awards. Si aggiungono quattro nuove date al tour

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Martedì 7 giugno Emma si esibirà sul palco dell’Arena di Verona in occasione dei Wind Music Awards, i premi della grande musica italiana in diretta in prima serata su Rai 1.

Terminata l’esperienza ad Amici, Emma si prepara per l’“Adesso Tour” (prodotti e organizzati da F&P Group), il tour con cui porterà sul palco i brani contenuti nel suo ultimo album “Adesso”, oltre ai suoi più grandi successi, e che da settembre la vedrà protagonista nei palasport delle principali città italiane.

Queste le date: il 16 e il 17 settembre a Milano al Mediolanum Forum (Assago), il 20 settembre a Genova al 105 Stadium (NUOVA DATA), il 21 settembre a Firenze al Nelson Mandela Forum il 23 e il 24 settembre a Roma al PalaLottomatica,il 28 settembre ad Ancona al Pala Prometeo, il 26 settembre a Perugia al Pala Evangelisti (NUOVA DATA), il 30 settembre e l’1 ottobre a Bari al Pala Florio, il 3 ottobre a Reggio Calabria al Pala Calafiore (NUOVA DATA), il 4 ottobre a Eboli al Pala Sele (NUOVA DATA),  il 6 ottobre a Pescara al Pala Giovanni Paolo II, l’ 8 ottobre al Palasport diAcireale, il 10 ottobre a Napoli al Pala Partenope, il 12 ottobre a Livorno al Modigliani Forum, il 14 ottobre alla Zoppas Arena di Conegliano (Treviso), il 15 ottobre al Kioene Arena di Padova, il 17 ottobre al Pala George di Montichiari, il 19 ottobre al 105 Stadium di Rimini, il 21 ottobre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), il 22 ottobre a Torinoal Pala Alpitour.

Per tutti coloro che acquisteranno i biglietti online su www.ticketone.it (scegliendo la spedizione con corriere espresso) quello per Adesso Tour” non sarà un semplice biglietto, ma un esclusivo Fan Ticket, dal design unico, colorato e personalizzato che rappresenterà un vero e proprio memorabilia per i fan. Per tutte le informazioni: www.fepgroup.it.

Il paradiso non esiste” è il singolo attualmente in radio estratto dall’ultimo album di Emma, “Adesso” (Universal Music), interamente prodotto da lei insieme al produttore Luca Mattioni e certificato disco di platino (certificazioni diffuse da FIMI / GfK Italia). Con “Adesso” salgono a 12 i dischi di platino ottenuti da Emma solo per i suoi album. Il brano è stato scritto dalla stessa Emma insieme a Diego Mancino e Dario Faini.

«Il Paradiso è inteso come beneficio, vantaggio, agevolazione - spiega Emma -  “Il paradiso non esiste esistono solo le mie braccia” ribadisce la volontà muscolare di andare a prendersi quello che si vuole: “Nella vita ho capito cosa voglio e chi sono. Ad ognuno serve una lezione. È così che ho imparato ad amarmi, è così che ho imparato da me”. Tengo molto a questo brano perché credo di aver trovato nei dettagli sonori quella che per me era la perfezione».

Il brano è accompagnato da un video, diretto da Luisa Carcavale con le coreografie di Macia del Prete, e visibile qui: www.vevo.com/watch/ITUV71600125

Uscito a oltre due anni e mezzo dall’ultimo album di inediti “Schiena”, “Adesso” è una fotografia istantanea di Emma, come una polaroid la racconta per l’esatto momento che sta vivendo ora.
Nell’album Emma è tornata ad essere autrice: la title track “Adesso (Ti voglio bene)” è stata scritta interamente dall’artista, che ha co-firmato altri due brani dell’album: “Per questo paese” e “Il paradiso non esiste”.

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Verso l’Europeo. Battuta la Finlandia a Verona, l’Italia è pronta per l’avventura francese

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Ad una settimana dall’esordio europeo contro il Belgio, l’Italia infila in valigia un successo con molti significati che vanno oltre il risultato. Se Conte, come aveva detto alla vigilia, voleva verificare il peso di questa squadra nell’ultimo test utile, il 2-0 contro la Finlandia ha dato risposte importanti sulla condizione del gruppo, ma soprattutto indicazioni interessanti sui singoli che probabilmente scioglieranno i dubbi del cittì. 

Un gol per tempo: un rigore trasformato da Candreva al 27’, un perfetto colpo di testa di De Rossi al 26’della ripresa. Un bel ritorno a Verona, 27 anni dopo il pareggio contro l’Uruguay (1-1), in un “Bentegodi” tutto esaurito e vestito a festa, che saluta con entusiasmo ed applausi la Nazionale in partenza per l’avventura francese.

Cambia, l’Italia, rispetto alla gara di domenica scorsa a Malta contro la Svezia. Invariata la difesa con Barzagli, Bonucci, Chiellini, fatta eccezione per l’avvicendamento in porta da Buffon a Sirigu, centrocampo con Candreva, Parolo, Motta, Giaccherini, El Shaarawy, in attacco si passa dalla coppia Pellè-Eder al tandem Zaza-Immobile.

Con gli esterni alti e due attaccanti come Zaza e Immobile molto abili nelle triangolazioni strette, la squadra di Conte trova il consenso dei 28 mila spettatori del “Bentegodi”, ma soprattutto nella prima mezzora crea almeno quattro occasioni da gol, due con Zaza e due con Immobile. Non è facile per gli Azzurri, che attaccano prevalentemente sulla sinistra, trovare gli spazi giusti contro una Finlandia tutta chiusa nella propria metà campo. Se l’Italia è frizzante e convincente, ma imprecisa sotto rete, i finlandesi si preoccupano solo di  difendersi.

E al 27’ gli Azzurri passano in vantaggio con un rigore trasformato da Candreva, “vittima” di un fallo ingenuo in piena area avversaria.

Si gioca ad una sola porta, con Sirigu inoperoso per tutto il primo tempo. La musica è la stessa anche nella ripresa. Al 19’Conte effettua i primi due cambi con Sturaro, all’esordio, che prende il posto di Giaccherini, e De Rossi per Thiago Motta. Molto attivi Zaza e Immobile, ma è El Shaarawy a far tremare la Finlandia al 21’ con tiro di esterno collo deviato in angolo. E’ però proprio il nuovo entrato, Daniele De Rossi, a far esplodere il “Bentegodi” al 26’con un perfetto colpo di testa - su cross di  Candreva - e a regalare il 2-0 all’Italia.

Altre sostituzioni, nel frattempo: Florenzi per El Shaarawy e Bernardeschi per Candreva. E passerella finale per Pellè e Ogbonna, che sostituiscono Zaza – che al 32’ si è visto negare il gol che avrebbe meritato da una grande parata di Hradecky - e Bonucci. La partita si chiude con l’ultimo attacco azzurro, protagonista Immobile, tiro neutralizzato dall’estremo difensore finlandese. (c.s.)

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Luigi Comencini a 100 anni dalla nascita

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Mercoledì 8 giugno 2016 sarà il centenario della nascita di Luigi Comencini (Salò, 08/06/1916), fondatore nel 1947, insieme ad Alberto Lattuada, della Fondazione Cineteca Italiana.

Laureato in architettura, è stato critico, fotografo e giornalista, fino all’approdo al cinema: regista di oltre cinquanta film, maestro della commedia all’italiana, ha diretto sia i più grandi attori italiani che i ‘suoi’ celebri bambini, spesso non professionisti, protagonisti di tante storie coraggiose e mai scontate. Ha fatto ridere e piangere gli spettatori attraversando i più svariati generi, fotografando i mutamenti del Paese con uno sguardo lucido e partecipe e uno stile ironico e garbato, inconfondibili.

Il tributo alla memoria di Luigi Comencini è un progetto itinerante che toccherà, a partire dal 2016, diversi luoghi.

Presso lo Spazio Oberdan di Milano, mercoledì 8 giugno alle ore 21 ci sarà un piccolo fuori programma; prima del film Aurora– in programmazione all’interno della rassegna legata alla XXI Triennale International Exhibition – la Cineteca ricorderà Comencini con il documentario del 1946 Bambini in città, girato alla fine della seconda guerra mondiale, nelle strade di Milano devastate dai bombardamenti. Qui Comencini denuncia l’urbanistica della città, dove non c’era spazio per i bambini, che usavano luoghi industriali per giocare. Nonostante tutto, però, dalla pellicola emergono la gioia e l’innato ottimismo dei bambini che si adattano a ogni situazione pur di divertirsi insieme.

Le celebrazioni continueranno poi a Roma, in collaborazione con la Cineteca Nazionale, durante la Festa del Cinema (13-22 ottobre 2016), con una mostra delle sue foto datate 1945-1948 ristampate in alta definizione dopo la prima esposizione a Locarno nel 2008: 50 scatti in bianco e nero che raccontano un mondo scomparso, da cui emerge un’etica dello sguardo verso gli umili e una geografia dei luoghi del quotidiano e dei mestieri. Inoltre, una retrospettiva antologica di suoi film arricchita da incontri con critici cinematografici, e la riedizione del catalogo Appunti di un cineasta, pubblicato nella medesima occasione.

La mostra e una selezione dei capolavori filmici saranno poi ospitati da Salò, la città natale di Comencini - che gli intitolerà anche un luogo cittadino - per approdare allo Spazio Oberdan di Milano all’inizio del 2017, all’interno dei festeggiamenti per il 70° compleanno della Cineteca, dove fra le tante iniziative è da segnalare un workshop sulle voci e i doppiaggi nei film di Comencini.

Il Comune di Santa Marinella (Roma) si candida invece ad ospitare un’altra esposizione fotografica a cura della Cineteca, intitolata “Liberi tutti! I bambini di Luigi Comencini nelle immagini dell’archivio di famiglia”, ospitata anche a Bellinzona all’interno del Festival per ragazzi Castellinaria.

Mercoledì 8 giugno h 21
Bambini in città (Luigi Comencini, Italia, 1946, 13’)
L’infanzia è sempre stata al centro degli interessi di Comencini, sia come documentarista che come ammiratore dell’istintività, purezza e spirito di adattamento dei bambini. Bambini in città è un documentario che è stato girato al termine della seconda guerra mondiale, nelle strade di Milano devastate dai bombardamenti.

Comencini denuncia l’urbanistica della città, dove evidentemente non c’era spazio per i bambini, che usavano luoghi industriali per giocare. Nonostante tutto, però, dalla pellicola emergono la gioia e l’innato ottimismo dei bambini che si adattano a ogni situazione pur di divertirsi insieme.

MODALITÀ D’INGRESSO
Biglietto d’ingresso intero: € 7,00
Biglietto d’ingresso ridotto con Cinetessera: € 5,50
Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni all’ Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.
I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla cassa di Spazio Oberdan da una settimana prima dell’evento nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.


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Tiziano Ferro: Il nuovo album a dicembre 2016

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Il mestiere della vita è il titolo del nuovo album di Tiziano Ferro in uscita il 2 dicembre 2016 per Universal Music.

Da oggi l’artista inizia le registrazioni dei nuovi brani, in studio a Los Angeles.

Il mestiere della vita è il 6° album di inediti di Tiziano Ferro, un nuovo capitolo di una storia di successi con oltre 10.000.000 di dischi venduti nel mondo. Il progetto arriva a due anni dalla pubblicazione di TZN-The Best of Tiziano Ferro (certificato 7 Platino per oltre 350.000 copie vendute -  disco più venduto degli ultimi tre anni).


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Grandi Scrittori su Grande Schermo: Charles Bukowski, David Foster Wallace e Edgar Lee Masters

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Dall’8 al 20 giugno 2016 * Spazio Oberdan Milano

Presso Spazio Oberdan Milano dall’8 al 20 giugno 2016 Fondazione Cineteca Italiana presentauna breve ma molto preziosa rassegna in cui cinema e letteratura si incontrano in uno scambio linguistico ricco di spunti e suggestioni. In programma tre titoli dedicati ad altrettanti grandi scrittori americani: Bukowski, documentario mai distribuito in Italia(neppure in home video) che penetra nel mondo poetico e nella vita di Henry Charles "Hank"Bukowskigrazie a inedite testimonianze di suoi amici e parenti, di ammiratori come Sean Penn, Bono, Tom Waits, Harry Dean Stanton e soprattutto affidandosi alle parole sempre intrise di profonda sincerità dello stesso Bukowsky; quindi The End of the Tour, film che racconta la lunga intervista del giornalista di «Rolling Stone» David Lipsky a David Foster Wallace, l’acclamato autore del geniale Infinite Jest (fra molti altri romanzi e saggi), autentico nome di culto della letteratura mondiale scomparso nel 2008; e infine Ritorno a Spoon River, intenso, poetico, commovente film che riesce a far rivivere sullo schermo un’opera mitica come Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master.

CALENDARIO e SCHEDE FILM


Sabato 11 giugno h 19.15 / Venerdì 17 giugno h 21.15 / Lunedì 20 giugno h 19

Bukowski - Anteprima

R.: John Dullagham. Int.:Charles Bukowski, Sean Penn, Tom Waits, Barbet Schroeder, Harry Dean Stanton, Bono, Linda Lee Bukowsky. Usa, 2004, 90’, v.o. sott. it.

Oltre a rare e bellissime immagini d’archivio, questo documentario raccoglie interventi della moglie di Bukowski, della figlia, dei suoi amici e colleghi e anche omaggi al grande scrittore di Sean Penn, Bono, Tom Waits, Harry Dean Stanton e altri. Ma in fondo chi meglio racconta Bukowski è Bukowski stesso perché, come lui ripeteva spesso: «Quando scrivo, sono io l’eroe delle mie cazzate.»

Giovedì 9 giugno h 21.15 / Martedì 14 giugno h 17.30 / Sabato 18 giugno h 17

The End of the Tour
R.: James Ponsoldt. Sc.:Donald Margulies, dal libro Come diventare se stessi. David Foster Wallace si racconta, di David Lipsky. Int.: Jesse Eisenberg, Jason Segel, Anna Chlumsky, Mamie Gummer, Joan Cusack. Usa, 2015, 106’.
I cinque giorni di intervista tra il giornalista di «Rolling Stone» David Lipsky e l'acclamato scrittore David Foster Wallace, a seguito della pubblicazione nel 1996 del rivoluzionario romanzo di Wallace Infinite Jest. In questi cinque giorni tra i due protagonisti nasce e si sviluppa una profonda amicizia. I due scrittori si scoprono, condividono momenti divertenti e reciproche fragilità nascoste, ma non si saprà mai quanto realmente sinceri siano stati l'uno con l'altro. Incredibilmente, l'intervista non fu mai pubblicata, e le cassette audio su cui vennero impressi quei cinque giorni finirono nello scantinato di Lipsky. I due non si incontrarono più.

Mercoledì 8 giugno h 19 / Domenica 12 giugno h 19 / Giovedì 16 giugno h 17

Ritorno a Spoon River

R.: Francesco Conversano, Nene Grignaffini. Fot.: Roberto Cimatti. Mont.: Stefano Barnaba. Italia, 2015, 104’.

A cento anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, a Petersburg e Lewistown, Illinois, non lontano da Spoon River, gli abitanti delle due comunità rileggono alcuni epitaffi dell’opera. Un modo per far rivivere atmosfere, stati d’animo e sentimenti della provincia americana, fotografata nello spazio e nel tempo nei suoi molteplici microcosmi. E anche un modo per raccontare sentimenti e piccoli gesti di coraggio o fragilità che fanno parte della vita di ogni luogo e tempo.

MODALITÀ D’INGRESSO
Biglietto d’ingresso intero: € 7,00
Biglietto d’ingresso ridotto con Cinetessera: € 5,50
Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni all’ Area Metropolis 2.0 - Paderno Dugnano.

I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla cassa di Spazio Oberdan da una settimana prima dell’evento nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.

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“Cuore di Formaggio”: Premiata la creatività delle scuole dopo 50 laboratori in 9 province per un totale di 1850 alunni coinvolti

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Vicenza - E’ tempo di bilanci per Cuore di Formaggio, il progetto di educazione alimentare promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago in collaborazione con Fondazione Aida che, nell’anno scolastico 2015/2016, dal 27 gennaio al 31 maggio, ha fatto conoscere, con 50 laboratori teatrali per oltre 1850 alunni in 35 scuole primarie e secondarie di primo livello delle province di Vicenza, Treviso, Padova, Trento, Verona, Bologna, Mantova, Udine e Bergamo, le qualità e le specificità nutritive del formaggio, in particolare, del Formaggio Asiago DOP concludendosi, lo scorso 3 giugno, con la premiazione dei lavori creativi ispirati al laboratorio teatrale realizzati dalle scuole.

“Per il terzo anno consecutivo - afferma Fiorenzo Rigoni, Presidente del Consorzio di Tutela - Asiago School, il nostro progetto formativo dedicato alle scuole, è entrato in classe proponendo e stimolando, con il linguaggio teatrale, riflessioni e una partecipazione attiva dei giovanissimi sui temi del’alimentazione. Siamo felici dei risultati, perché i ragazzi hanno risposto con curiosità e grande interesse, cogliendo la sfida di mettersi in gioco con la prova creativa ispirata alla storia e arrivando a comprendere ed apprezzare l’origine e la produzione dell’Asiago DOP, patrimonio alimentare di tutti.”

Il percorso Cuore di Formaggio nasce infatti da un giallo, la storia appositamente scritta e diretta da Pino Costalunga, scrittore e regista specializzato nel teatro per i ragazzi e messa in scena, attraverso un originale laboratorio teatrale, dagli attori Gioele Peccenini ed Elisabetta Borille. Dopo la lettura animata, il progetto di educazione alimentare si è spostato in aula, affiancato dal libretto didattico appositamente creato e ha proposto ai ragazzi di confrontarsi con la prova creativa dedicata alla realizzazione di immagini e disegni sulla storia narrata e sul tema del formaggio. Una sfida che ha visto tre vincitori premiati con buoni per forniture ed attrezzature didattiche: le classi IV e V dell’Istituto Comprensivo di Altivole (Treviso) seguite dalle classi IVA e IVB dell’Istituto Comprensivo Scuola Primaria “Monte Ortigara” di Asiago e dalle III, IV e V dell’Istituto Comprensivo IV Martiri di Padova.
“Abbiamo collaborato anche quest'anno allo sviluppo del progetto - sottolinea Meri Malaguti, Direttrice di Fondazione Aida -. E lo abbiamo fatto con lo strumento a noi più vicino: il mezzo del teatro, nella sua forma di laboratorio teatrale,  è stato l’ideale per coinvolgere i ragazzi. Il risultato è stato più che positvo, non solo per la partecipazione, ma soprattutto per l'entusiamo dimostrato, sia dai ragazzi sia dal corpo docente."
Le immagini e i disegni realizzati dalle classi partecipanti alla prova creativa di Cuore di Formaggio continueranno ora a raccontare la loro storia in un’apposita sezione del sito del Consorzio di Tutela del Formaggio Asiago, offrendo a ragazzi, genitori e insegnanti nuove occasioni per conoscere ed apprezzare la tradizione millenaria della specialità veneta-trentina e del suo territorio.
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Il 7 e 8 giugno in prima serata su Rai Uno arriva la decima edizione dei Wind Music Awards

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Il 7 e 8 giugno in prima serata su Rai Uno arriva la decima edizione dei Wind Music Awards, presentata anche quest’anno da Carlo Conti e Vanessa Incontrada, nella meravigliosa cornice dell’Arena di Verona. Nel corso delle due serate verranno premiati gli artisti italiani che tra maggio 2015 e maggio 2016 hanno conquistato con i loro album le certificazioni Oro, Platino e Multiplatino e con i loro singoli la certificazione Platino e Multiplatino.

Sul palco dell’Arena saliranno Biagio Antonacci, Alessandra Amoroso, Baby K, Claudio Baglioni e Gianni Morandi, Benji & Fede, Loredana Bertè, Emma, Fabri Fibra, Giusy Ferreri, Max Gazzè, Guè Pequeno, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Francesca Michielin, Modà, Gianna Nannini, Laura Pausini, The Kolors, Renato Zero, Zucchero, Alessio Bernabei, Mario Biondi, Briga, Luca Carboni, Clementino, Francesco De Gregori, Elisa, Fedez, Lorenzo Fragola, Gemitaiz, Il Volo, J-Ax, Ligabue, Negramaro, Nek, Max Pezzali, Pooh, Francesco Renga, Ron, Urban Strangers, Antonello Venditti e Antonino, Giovanni Caccamo, Chiara, Emis Killa, Paolo Simoni. Ospiti internazionali della kermesse saranno Alan Walker, Dua Lipa, Alvaro Soler e Robin Schulz.

RTL 102.5, la radio più ascoltata d’Italia, è partner ufficiale dei Wind Music Awards 2016, e trasmetterà l’evento martedì 7 e mercoledì 8 giugno a partire dalle 20.30, con Angelo Baiguini e Laura Ghislandi che racconteranno la serata con interviste, dietro le quinte, curiosità, e tanti ospiti.

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L’azienda Sirai di Porto Marghera si aggiudica un appalto da 150 milioni per realizzare 90 pozzi di estrazione dell’acqua in Libia

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L'appalto stipulato nel corso di un meeting ad Hammamet

Venezia - L'azienda Sirai (Societá Italiana per la Riqualificazione Ambientale ed Infrastrutturale) di Vincenzo Marinese, con sede a Porto Marghera (Venezia) ha sottoscritto un accordo per realizzare 90 pozzi di estrazione dell’acqua con una profondità di 700 metri in Libia. O meglio quella parte di Libia risparmiata dalla guerra ma bisognosa in questo momento di interventi di questo tipo. Il valore dell’accordo è stimato attorno ai 150 milioni di euro e prevede anche il trattamento delle acque incluse tutte quelle lavorazioni per lo stoccaggio e le infrastrutture necessarie per la distribuzione dell’acqua nei centri abitati.

L’accordo sottoscritto è solo una delle tante occasioni per le imprese italiane dopo un incontro bilaterale tenutosi in Tunisia ad Hammamet a cui hanno partecipato circa una quarantina di imprese italiane. I rappresentanti di queste imprese tra cui anche Sirai, hanno avuto l’occasione di incontrare una numerosa delegazione libica delle regioni ovest della Libia (Sabha, Dhaher Al Djebar e Zinten). Il meeting organizzato da Anbro consulting (associazione che si occupa di sviluppare affari nei paesi del nord Africa)verteva sulle necessità urgenti di realizzare interventi infrastrutturali. All'incontro erano presenti tra gli altri: l’ambasciatore italiano Raimondo De Cardona; l’ex ambasciatore libico in Tunisia Youssef El Ayem; il sindaco governatore di Zinten Mustafa Mohamed Al Baroni; il sindaco di Dhaher Al Djebar Khaled Zayed al Chaidi; gli assessori delle Regioni libiche; il presidente di Confindustria sardo, Alberto Scanu; il vice presidente di Confindustria della Tunisia, Slim Ghorbel.

Sirai è leader nei servizi per l’ambiente da oltre 20 anni e nasce dalla fusione della Sta srl e Ste srl. Si occupa di progettare e realizzare bonifiche dei suoli e acque contaminate oltre alla costruzione e manutenzione gestione di impianti di bonifica.

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Treviso: Diritti umani e LGBT in Africa

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Tavola rotonda: venerdì 10 giugno ore 18.30, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Treviso

Nell’ambito del percorso di eventi culturali e di promozione sociale del Treviso Pride 2016, venerdì 10 giugno alle ore 18.30, negli spazi Bomben di Treviso della Fondazione Benetton Studi Ricerche, è in programma una tavola rotonda per affrontare il tema dell’omofobia in Africa, con l’obiettivo di dare una chiave di lettura del fenomeno dei migranti lgbt.

L’appuntamento è proposto in collaborazione con Anteros, Amnesty International, Sole Luna - Un ponte tra le culture.

Nella tragedia complessiva e infinita dei migranti che perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Unione Europea e che fuggono da guerra, fame e disastri naturali, ci sono anche le singole tragedie di chi scappa dai paesi nei quali essere gay, lesbica o transgender significa andare incontro all’emarginazione sociale, al rifiuto della famiglia, alla concreta possibilità di rischiare l’incolumità fisica e la stessa vita.

All’incontro interverranno Pier Cesare Notaro, attivista e coordinatore del blog «Il grande colibrì - Essere lgbt nel mondo», che affronterà da un punto di vista storico e culturale le origini del problema dell’omofobia in Africa e presenterà il progetto di solidarietà internazionale Ponte Arcobaleno, nato per sostenere le vittime di persecuzione omofoba in Tunisia; Nicola Dalla Pasqua, responsabile circoscrizionale Veneto e Trentino Alto Adige di Amnesty International, che approfondirà il tema dei Diritti umani e lgbtin Africa.

Agli interventi seguirà la proiezione del documentario Hacia una primavera rosa (Spagna 2014, 17’) del regista Mario De la Torre, in cui si ipotizza una possibile primavera rosa da parte dei giovani membri della comunità lgbtaraba destinati alla clandestinità, con un’introduzione a cura di Sole Luna e un videomessaggio da parte dell’autore.

L’incontro si conclude con la testimonianza di Saber Kasser, attivista lgbt tunisino dell’associazione “Mawjoudin We Exist”.

Ingresso libero.
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso

Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422.5121, www.fbsr.it; www.trevisopride.it
  
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Aspettando “Cannes e dintorni” 2016: Omaggio a Ermanno Olmi

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Venerdì 10 giugno 2016 Spazio Oberdan Milano

Presso Spazio Oberdan Milano venerdì 10 giugno 2016 Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Agis Lombarda, dedica una giornata di proiezioni al maestro Ermanno Olmi, a cui è dedicata l’edizione 2016 di “Cannes a Milano”. In programma tre capolavori del grande regista: il fiammeggiante Il mestiere delle armi, Il posto, opera cardine della modernità cinematografica, e il grande affresco L’albero degli zoccoli, che sarà presentato nella rara versione parlata in lingua bergamasca con sottotitoli italiani.

Venerdì 10 giugno 2016 h 16
Il mestiere delle armi
R. e sc.: Ermanno Olmi. Int.: Hristo Jivkov, Sandra Ceccarelli, Dessy Tenekedjieva, Dimitar Ratchkov, Sergio Grammatico. Italia/Fr./Ger., 2001, 105’.
Ambientata nel ‘500, la storia del giovane capitano di ventura Giovanni de’ Medici, che, guidando le truppe papaline, si oppone all’invasione del nord Italia da parte dell’esercito dell’imperatore germanico Carlo V. Gravemente ferito in battaglia, morirà a soli 28 anni dopo una lunga agonia.

Venerdì 10 giugno 2016 h 18
L’albero degli zoccoli
R, sc., fot. e mont.: E Olmi. Int.: contadini della campagna bergamasca. Italia, 1978, 170’, v. orig. bergamasca con sott. italiani.
Vincitore della Palma d’Oro al festival di Cannes, un grande affresco della vita rurale di fine ‘800 ambientato nella bassa bergamasca e basato sull’attenzione per i gesti, i volti, il linguaggio del mondo contadino.
Palma d’oro al festival di Cannes 1978 e premio César 1979 come miglior film straniero.

Venerdì 10 giugno 2016 h 21.15
Il posto
R. e sc.: E. Olmi. Int.: Loredana Detto, Sandro Panzeri, Tullio Kezich, Mara Revel. Italia, 1961, 94’.
Attraverso le vicende di un giovane che trova il suo primo impiego in una grande azienda milanese, uno spaccato dell’Italia che cambia all’inizio degli anni ’60 e un’indagine sull’alienante routine del mondo del lavoro.

MODALITÀ D’INGRESSO
Biglietto d’ingresso intero: € 7,00
Biglietto d’ingresso ridotto con Cinetessera: € 5,50
Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni all’ Area Metropolis 2.0 - Paderno Dugnano.
I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla cassa di Spazio Oberdan da una settimana prima dell’evento nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.

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