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Addio alla leggenda del pugilato Muhammad Ali

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Il mondo dello sport ha perso un suo grande protagonista, la leggenda del pugilato Muhammad Ali. “The Greatest” si è spento all’età di 74 anni in un ospedale di Phoenix, dov’era stato ricoverato qualche giorno fa a causa di problemi respiratori.

Da 32 anni il grande pugile combatteva contro il morbo di Parkinson, una malattia che non era però riuscita a metterlo alle corde. Ali, infatti, alle Olimpiadi di Atlanta 1996 aveva acceso la torcia olimpica, mostrando con coraggio la propria fragilità. 
Il suo nome di nascita era Cassius Clay poi trasformato in Muhammad Ali dopo essersi convertito alla religione islamica. Nel 1960 alle Olimpiadi di Roma conquistò l’oro e nel 1964 vinse il titolo mondiale dei pesi massimi contro Sonny Liston per ko all’ottava ripresa, entrando nel gotha del pugilato. 
Al culmine della sua carriera, fu chiesto ad Ali di arruolarsi per il servizio militare, ma lui rifiutò per motivi religiosi e per la forte opposizione alla guerra in Vietnam. 
Per questo gli è stata revocata la licenza e non gli è stato consentito di lottare per tre anni e mezzo. Fino a quel momento aveva avuto un record di 29 vittorie con 22 ko. 
Nel 1970 è tornato sul ring e nel 1971 haperso ai punti in 15 riprese l’epica sfida contro Joe Frazier. Nel 1974, Ali ha riconquistato il titolo mondiale vincendo quello che è stato chiamato “The Rumble in The Jungle” (La rissa nella giungla), lo storico incontro disputato il 30 ottobre 1974, allo Stade Tata Raphaël di Kinshasa in Zaire dove ha battuto Foreman. 
Dal 1976 la velocità di Ali cominciò a diminuire, probabilmente a causa dell'avanzare dell'età, e dal 1977 non riuscì più a mettere ko i suoi avversari. Ali affrontò Earnie Shavers, battendolo per decisione unanime ai punti in un incontro spettacolare, mentre nel 1978 perse il titolo per decisione non unanime ai punti contro Leon Spinks, il quale perse subito dopo il titolo WBC per essersi rifiutato di combattere contro Ken Norton. Ali vinse per decisione unanime ai punti la rivincita contro Spinks, riottenendo il titolo WBA, ma subito dopo annunciò il suo ritiro. 
Ritornò nel 1980 per tentare di riconquistare il titolo WBC contro Larry Holmes, ma perse per getto della spugna alla decima ripresa. Combatté per l'ultima volta l'11 dicembre 1981 contro Trevor Berbick e perse per decisione unanime ai punti dopo dieci round. 
Su 61 incontri disputati, Ali vanta un record di 56 vittorie, 37 delle quali per ko.
Muhammad Ali è stato indubbiamente il più grande sportivo di tutti i tempi, un campione sul ring, ma anche un grande uomo, che si è sempre battuto per i diritti civili difendendo le proprie idee di libertà, nello stesso modo in cui affrontava gli avversari, danzando come una farfalla e pungendo come un’ape.
Perché come diceva Ali: ''I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione''.

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Leggi l'intervista de "Il Popolo Veneto" con Vincenza Sicari (clicca qui)

LIBRI CONSIGLIATI N°278

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Una storia italiana. Le vite intrecciate di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas, Oriana Fallaci, Alekos Panagulis
Alessia De Santis
€ 15,00
2016, 134 p., brossura
Marcovalerio (collana I faggi)

Ci sono uomini e donne che non possono essere giudicati con il metro di paragone della gente comune, ma solo con il metro di paragone della storia e del tempo. Ce ne furono tanti che contribuirono a dare una forma diversa al loro mondo. Tra i molti, ci furono anche loro. Erano giovani, e quando non lo furono più nel corpo, lo rimasero nell'anima.

Più di una biografia, più di un saggio sull’arte e sulla letteratura. Un percorso nel vortice delle vite avventurose e tragiche di quattro protagonisti indiscussi della cultura italiana del Dopoguerra.

Cosa pensano le ragazze
Concita De Gregorio
€ 13,60
2016, 138 p., brossura
Einaudi (collana Einaudi. Stile libero big)

A chi dice: io non capisco le donne, non le ho mai capite. Questo libro è per loro. A chi dice: solo a me poteva succedere, sono io che sono guasta. Questo libro è per lei. Una mappa per decifrare le ragazze del nostro tempo, un amuleto per non perdersi, un antidoto alla paura.

«Ho parlato per due anni con mille donne, da sei a novantasei anni. Soprattutto adolescenti, giovani donne. Ho posto a tutte le stesse domande: cosa sia importante nella vita, come ottenerlo, come fare quando quel che si aspetta non arriva. Nelle risposte il tema centrale è sempre l’amore. L’amore e il sesso, l’amore e il desiderio, il tradimento, la famiglia, l’impegno, il corpo, l’amore e i soldi. Una sinfonia di voci raccolte davvero, ascoltate davvero: occhi visti con gli occhi, risate e lacrime, confessioni e segreti. Un’orchestra di strumenti diversi, una sola musica. Da questo coro di parole sono nate le mie storie: prendono occasione dalla realtà ma si aprono alla libertà di immaginare, da un frammento di verità, vite e mondi». - Concita De Gregorio

Dossetti, Moro, Berlinguer, Renzi. Uniti oltre il muro di Berlino
Giovanni Galloni
€ 14,50
2015
San Paolo Edizioni (collana Attualità e storia)

Gli incontri fondamentali con Dossetti, Berlinguer e Moro; la transizione in atto dall'epoca moderna a quella post-moderna dopo la caduta del muro di Berlino; il passaggio dai partiti ideologici ai partiti di programma; l'unità di pensiero e intenti raggiunta da Dossetti, Moro e Berlinguer, ripresa come un'eredità dall'attuale PD di Matteo Renzi; il sogno di Dossetti, alla fine del Concilio Vaticano II, di un'unità politica, religiosa e nel diritto a livello mondiale; i parallelismi passati, presenti e futuri tra la democrazia americana e quella italiana. Nel suo nuovo saggio sulla politica italiana, Giovanni Galloni affronta questi temi nell'ottica dell'unità oltre il "muro": il muro che ha separato in due la Germania e l'Europa per quasi trent'anni, ma anche la divisione causata dalle divergenze di pensiero in Italia tra la componente comunista e quella democristiana, che entrambi i partiti hanno saputo superare nei momenti chiave della storia italiana.

Ettore Majorana o del diritto all'alterità
Corrado Punzi
€ 9,00
2016, 107 p., brossura
Mimesis (collana Minima sociologie)

La biografia di Ettore Majorana - genio della fisica misteriosamente scomparso nel 1938 -, può raccontare non solo il mito del rifiuto della scienza - come evidenziato per primo Sciascia -, ma, più in generale, il rifiuto della modernità. D'altra parte, grazie al principio di indeterminazione e al concetto di relatività, la fisica ha contribuito a riconfigurare le categorie della filosofia della sociologia e, di conseguenza, la posizione dell'individuo nella società, ricorrendo alla sua destabilizzazione e cosiddetta crisi. In questo testo, Ettore Majorana viene letto come l'archetipo della modernità, ma anche di colui che la rifiuta, perché sfugge alla struttura di aspettative in cui la famiglia, l'Università e lo Stato hanno chiuso la sua esistenza, come in una gabbia d'acciaio. La sua scomparsa, quindi, testimonia il disagio dell'individuo moderno e, insieme, la sua resistenza allo spirito del capitalismo, all'ontologia del presente. In fuga dalla modernità e dal suo spirito, ma estremamente moderno nella sua capacità di crearsi da sé, di essere autopoietico e molteplice, Ettore Majorana racconta l'alterità dell'identità moderna e, insieme, l'alterità di una modernità che può essere pensata in modo diverso.

Gratitudine
Oliver Sacks
Traduzione di: I.C. Blum
€ 9,00
2016, 72 p.
Adelphi (collana Piccola biblioteca Adelphi)

I quattro scritti qui raccolti sono la lettera di congedo che Oliver Sacks ha voluto indirizzare ai suoi lettori.Dapprima rendendoli partecipi delle proprie sensazioni di fronte alla soglia degli ottant'anni, e più tardi informandoli, con perfetta sobrietà, di essere affetto da un male incurabile. Ma non ci si inganni: sono pagine vibranti di contagiosa vitalità quelle che Sacks ci regala, dove più che mai si respirano freschezza, passione, urgenza espressiva. Come quando, riflettendo sulla vecchiaia, rivela di percepire «non una riduzione ma un ampliamento della vita mentale e della prospettiva»; o quando si ripromette, nel breve tempo che gli resta, di «vivere nel modo più ricco, più intenso e più produttivo possibile»; o quando racconta di aver visitato, fra una terapia e l'altra, il centro di ricerca sui lemuri della Duke University: «... mi piace pensare che, cinquanta milioni di anni fa, uno dei miei antenati fosse una piccola creatura arboricola non troppo dissimile dai lemuri odierni»; o quando, pochi giorni prima della morte, contemplando la sua vita dall'alto «quasi che fosse una sorta di paesaggio», ne rievoca i momenti essenziali: del tutto simile, in questo, a un filosofo da lui molto amato, David Hume, il quale, appreso di avere una malattia mortale, scriveva nella sua breve autobiografia: «È difficile essere più distaccati dalla vita di quanto lo sia io adesso».


Ai dolci amici addio
Raffaele La Capria
€ 12,50
2016, 142 p., ill., brossura
Nottetempo (collana Ritratti)

I ritratti raccolti in questo libro, dedicati da Raffaele La Capria ad alcuni tra i suoi più cari amici scomparsi, si collocano all'incrocio tra ricordo, racconto, biografia sintetica e autobiografia: perché, come dice l'autore con semplicità, "senza di loro oggi non sarei quello che sono". Chiunque conosca le ragioni profonde e i cammini tenaci dell'amicizia non potrà non rimanere colpito da queste testimonianze: Rosi, Patroni Griffi, Moravia, Morante, Bompiani, Parise, Garboli, Ortese (tra gli altri) - a ognuno dei "dolci amici", con le parole di Dante, è dedicato un addio appassionato, intenso e ricco di vita che, anche in questo nostro "tempo smemorato", li fa emergere dalle pagine con la schiettezza, nettezza di contorni e vivacità cui da sempre l'autore ci ha abituati. E raccontando di loro, descrivendone con grandissimo affetto "le opere e i giorni", lo scrittore racconta pure di se stesso e dei lunghi anni che ha attraversato: le stagioni culturali, gli incontri, il lavoro, le città, i viaggi, i libri, i pensieri - una speciale ricchezza che questo libro ci restituisce intatta.

Vento & flipper
Haruki Murakami
Traduzione di: A. Pastore
€ 19,50
2016, 229 p., rilegato
Einaudi (collana Supercoralli)

Un giorno, a ventinove anni, Murakami Haruki era allo stadio a guardare una partita di baseball quando, osservando la traiettoria della palla finire nel guantone di un giocatore, ha come un’illuminazione: lui, un giorno, diventerà uno scrittore. Tornato a casa, lo racconta lui stesso nell’introduzione inedita di questo volume, sul tavolo della cucina inizia a scrivere un romanzo e poi un altro ancora, nei ritagli di tempo mentre gestisce il suo jazz bar a Tōkyō (il famoso «Peter the cat»). I romanzi sono Ascolta la canzone del vento (uscito in Giappone nel 1979) e Flipper, 1973 (arrivato in libreria un anno dopo). Fino a oggi Murakami si era sempre rifiutato di farli uscire dal Giappone, tanto da costringere gli appassionati a versioni non autorizzate in inglese dalla circolazione semiclandestina. Eppure l’universo di Murakami è tutto già presente qui, concentrato in due storie delicate, misteriose, incredibilmente moderne (ai tempi, in patria, furono accolte come romanzi dirompenti, che rivoluzionavano la lingua e l’immaginario della narrativa tradizionale giapponese). Ascolta la canzone del vento è la storia di uno studente che ammazza il tempo al Jay’s Bar - un locale tenuto da un cinese di mezza età - in compagnia del Sorcio, un ragazzo ricco ma profondamente solo e disilluso. I pomeriggi e le serate passano cosí, bevendo e fumando troppo, ascoltando jazz, confidandosi col vecchio Jay, che fa quasi da fratello maggiore per questi giovani malinconici, già delusi dalla vita. Finché un giorno, nei bagni del locale, il narratore non incontra una ragazza misteriosa. La riporta a casa, scopre che lavora nel vicino negozio di dischi, inizia a frequentarla: ma quando, senza dare spiegazioni, la ragazza cambierà lavoro e sparirà dalla sua vita, il protagonista capirà che fino ad allora era stato lui a confessarsi, a parlare delle sue ferite, di una ex che si è suicidata, senza mai penetrare il mistero di quell’affascinante fanciulla. Flipper, 1973 si svolge qualche anno dopo: il narratore è lo stesso, non è più uno studente ma lavora in una piccola agenzia di traduzioni e convive con due gemelle arrivate nella sua vita da chissà dove. Ha perso i contatti col Sorcio, che invece passa ancora le sue serate al Jay’s Bar. Insomma, tutto sembra scorrere pacificamente, almeno fino all’arrivo di un misterioso flipper e alla partenza del Sorcio…

Morte di un maestro del Tè
Yasushi Inoue
€ 16,00
2016, 176 p., brossura
Skira

Capolavoro letterario e opera di grande profondità spirituale: la prima edizione in italiano di questo romanzo, nell’eccellente traduzione di Gianluca Coci, ci avvince con l’artificio letterario di un manoscritto ritrovato e con un protagonista, il monaco Honkakubo, che ricorda il suo grande maestro scomparso Sen no Rikyu e la sua oscura morte, sullo sfondo delle lotte di potere nel Giappone cinquecentesco. Sen no Rikyu (1522-91), “sistematizzatore” della cerimonia del Tè - la cui essenza è condensata nei principi di armonia, rispetto, purezza e serenità - si legò al leader militare Hideyoshi, che tuttavia lo esiliò ordinandogli di compiere il suicidio rituale. Honkakubo dedica dunque la sua esistenza al tentativo di capire i motivi di questo sopruso e della mancata richiesta di grazia da parte del suo maestro, intrecciando la bellezza rievocativa del racconto del Tè con la meditazione e gli interrogativi sul destino, la via e la morte.


Venezia e Moby Dick
De Seta Cesare
€ 16,00
2016, 245 p., brossura
Neri Pozza (collana Il cammello battriano)

Ciascuno di noi ha in cuor suo un’idea di Venezia, proprio perché di questa straordinaria città non esiste e non può esistere una definizione esaustiva. Venezia è sgusciante e imprendibile, come un animale misterioso. L’idea di Cesare de Seta è che essa sia come Moby Dick, la balena bianca con cui Ahab mette in gioco il suo destino: un’inafferrabile città-destino, immersa nel Mediterraneo con i suoi tentacoli-isole. Un accostamento azzardato tra la magnifica città dei rii e dei campielli e il capolavoro di Melville? Provate allora a leggere - magari di notte, com’è accaduto all’autore di queste pagine - Moby Dick e a soffermarvi, nel capitolo intitolato Sulle raffigurazioni mostruose delle balene, sulle singolari righe in cui Melville descrive la balena dei legatori, «avvinta come un tralcio di vite al ceppo di un’àncora calante», e cita Aldo Manuzio. Il logo di Manuzio, quel Leviatano che campeggia su ogni suo libro, vi apparirà allora come una raffigurazione simbolica di Venezia. Animato da quest’idea, de Seta si è mosso alla ricerca degli infiniti tesori che giacciono nel corpo di questo misterioso Leviatano: le opere che hanno segnato la storia dell’arte e sulle quali incombe una tale bibliografia da far tremare i solai di una biblioteca. La tempesta di Giorgione, ad esempio, il dipinto il cui soggetto è uno dei grandi nodi irrisolti della storiografia artistica. Viaggiando nel corpo della balena-Venezia, come uno di quei naviganti abili a raccontare mirabolanti storie ed avventure, de Seta ci ricorda la «mossa del cavallo» di uno studioso che ha sparigliato le carte sostenendo che il quadro raffigura in realtà i bombardamenti cui fu sottoposta Padova da parte delle artiglierie imperiali nel 1509. Durante il viaggio, compaiono le gigantesche figure dell’arte che sono Venezia, anche quando non la dipingono: Tiziano che, come Michelangelo, era nella leggenda già da vivo, e il cui colore è all’origine del mito della pittura veneziana in Europa; Tintoretto che con il suo «schioppettio cromatico » prese assai rapidamente il posto di Tiziano; i vedutisti Canaletto, Guardi e Bellotto, che resero sublime l’uso della camera oscura, e appaiono qui come protagonisti di una singolare piéce teatrale, in dialogo con i loro e i nostri contemporanei che di loro si sono occupati.


Mario gioca semplice. Io e Piermario Morosini
Vailati Giuseppe
€ 14,00
2016, 144 p., brossura
San Paolo Edizioni (collana Le vele)

Beppe e Mario sono due ragazzini con la passione per il calcio. Beppe gioca nelle giovanili dell'Alzano Virescit, Mario nella prestigiosa cantera dell'Atalanta. Beppe e Mario sono amici e si sfidano spesso sul rettangolo verde. Passano gli anni e Beppe finisce a giocare nei dilettanti, lascia il calcio e infine la naturale irrequietezza lo porta a laurearsi in filosofia. Mario invece ha dalla sua maggior talento e determinazione nello sfondare; è il capitano della primavera dell'Atalanta e una giovane promessa dalla nazionale, ma a discapito delle apparenze la sua non è una vita facile: in pochi anni ha perso la madre, il padre e il fratello e si è ritrovato da solo a prendersi cura della sorella Maria Carla, affetta da una grave disabilità. Beppe e Mario non si perdono mai veramente di vista, e quando il primo entra in seminario, il secondo va a trovarlo e i due si ritrovano a condividere inquietudini e dubbi, a parlare di fede e del senso della vita. Il 14 aprile 2012 accade l'inaspettato, durante la partita Pescara - Livorno, Mario si accascia al suolo e, nonostante la corsa in ospedale, muore a soli 25 anni. Il dolore di Beppe è enorme, e anche il mondo del calcio è sotto shock. È trascorso qualche anno, Beppe porta sempre il ricordo e l'esempio dell'amico nel cuore. La sua vita è cambiata, il Cammino di Santiago gli ha fatto comprendere che la sua vocazione non è il sacerdozio, gli ha donato Maria Paula e lo ha riportato sui campi da gioco, ad allenare ed educare i ragazzi.

I diavoli di Bartali. Ginettaccio raccontato da chi correva insieme, contro e soprattutto dietro
Pastonesi Marco
€ 15,00
2016, 237 p., ill., brossura
Ediciclo (collana Miti dello sport)

Bartali era Garibaldi in bicicletta: un eroe nazionalpopolare, un eroe dei due mondi, il Giro d’Italia e il Tour de France. Tanti, se non tutti, e non solo nel ciclismo, hanno un loro Bartali: un giorno, una notte, un viaggio, una salita, un fiasco, una profezia. Marco Pastonesi va alla ricerca di quel Bartali personale, privato, segreto, nelle testimonianze dei corridori. Bartali diventa quindi una pietra miliare, uno striscione, una fontana o un tubolare, una scusa per ritrovare altre storie e avventure, quelle di capitani e, soprattutto, gregari, mai conosciuti fino in fondo, ma confinati soltanto in un nome e cognome che affollavano ordini d’arrivo o classifiche generali: da Fiorenzo Magni ad Alfredo Martini, da Ferdy Kubler a Raphael Geminiani, da Giovannino Corrieri a Renzo Zanazzi, e poi i quasi anonimi faticatori del pedale, come Secondo Barisone e Lino Ciocchetta, Romano Pontisso e Ubaldo Pugnaloni. Ne è uscito un libro che tesse una trama di ricordi a due ruote, spesso mai raccontati, mai rivelati finora, forse soltanto perché mai richiesti.

*descrizione a cura delle rispettive case editrici. 

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Roxette: esce oggi il nuovo album "Good Karma"

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L’8 Luglio 1986, un nuovo duo pop appena formato chiamato Roxette pubblicò il suo album di debutto, ”Neverending Love”, dando il via a un circo pop che difficilmente potrà essere replicato.

30 anni dopo, la band può guardarsi indietro e vedere una carriera che ha generato quattro Numeri Uno in America, più Top 10 hit di quanti potremmo nominare qui, un numero impressionante di 75 milioni di dischi venduti e numerosi tour che gli hanno procurato fan in tutto il mondo.

Nonostante si siano guadagnati il diritto di guardare tre decenni di successi alle spalle, i Roxette hanno ancora voglia di guardare avanti al futuro - per esempio unendo le forze con l’innovativo duo di produttori svedesi Addeboy vs Cliff.

”Good Karma” è il nuovo album dei Roxette che esce oggi, venerdì 3 giugno, ed è il loro decimo album in studio da ”Pearls Of Passion” del 1986 — il terzo da quando fecero ritorno sulle scene nel 2009, a seguito di sette lunghi anni d’inattività durante i quali Marie Fredriksson sconfisse con successo un quasi fatale tumore al cervello. E ancora una volta può rendersi conto del perché ai “Roxers” di tutto il mondo vengono gli occhi lucidi quando canta.

Paragonato ai suoi due immediati predecessori ”Charm School” (2011) e ”Travelling” (2012), ”Good Karma” è un album più coerente, in cui tutte le canzoni sono state scritte per questo disco.

”Good Karma” è stato un progetto diverso fin dall’inizio, un album al passo con i tempi ma allo stesso modo sostenuto dalla più classica della tradizione dei Roxette.

”Good Karma” suona come un solido album dei Roxette, con la giusta miscela di ballate che danno a Marie l’opportunità di brillare e le hit di Gessle dal sapore di bubblegum al lampone che tirano fuori la testa appena possono. Ma questa volta, una grossa parte del materiale è trattata con un leggero tocco elettronico.

Il che è per lo più dovuto alla nuova costellazione di produttori. Fin dagli esordi dei Roxette, Clarence Öfwerman è stato il tastierista e il produttore principale del gruppo, aggiungendo il suo tocco con quel genere di passaggi melodici di piano che hanno fatto la caratteristica principale di molti dei più grandi successi del gruppo.

Insieme a Christoffer Lundqvist (che oltre ad occuparsi di programming e mixing suona anche diversi strumenti), Öfwerman costituisce, sin dalla fine degli anni 90, il cuore del team di produzione dei Roxette.

A questi ora aggiungete il duo di produttori svedesi Addeboy vs Cliff, che hanno co-prodotto quattro canzoni e contribuito a scriverne tre, e otterrete un interessante set-up di background musicali e metodi differenti.

“L’aspetto interessante della collaborazione con produttori e compositori che sono molto più giovani di noi è che ci complementiamo a vicenda pensando in modo differente”, dichiara Per Gessle. “Nei Roxette ci siamo sempre adoperati a definire tutti i piccoli dettagli; piccole cose che potevano essere aggiunte solo nella seconda strofa, un flusso di note per dare più colore al sound e rendere la canzone più interessante da ascoltare mentre scopri altre cose.”

L’atmosfera vibrante si può già notare nel brano che apre l’album, ”Why Dontcha?”, una canzone pop veloce dettata dalla chitarra acustica di Per, una drum machine primitiva e il debutto di Christoffer Lundqvist come sassofonista funkeggiante.

Segue il primo singolo, ”It Just Happens”, una balata melodica con Marie Fredriksson e Per Gessle che si scambiano le parti vocali nella classica maniera dei Roxette. La band continua a scavare nel suo passato musicale con la canzone che da’ il titolo all’album, un power rocker con la voce di Marie mentre in sottofondo, fragili melodie al piano si fondono con il suono della chitarra più rock dal 1989.

Il divertimento continua con ”This One”, con un coro che ti resta in testa in un modo tale che spiega perché i Roxette sono ancora nelle playlist di tutto il mondo. La parola chiave qui potrebbe essere sensibilità pop. E suona attuale ora tanto quanto in ”Pearls Of Passion” 30 anni fa.  

Il decimo album dei Roxette offre undici canzoni diverse tra di loro tanto che non si riesce a prevedere come sarà la successiva. Per esempio, le due collaborazioni con Addeboy vs Cliff, ”You Make It Sound So Simple” e ”From A Distance” avvolgono le voci di Per e Marie in un universo elettronico che suona nuovo e familiare allo stesso tempo.

E mentre ”Some Other Summer” si fa strada sgomitando con tutta la consapevolezza di essere un successo pop dell’estate, ”Why Don’t You Bring Me Flowers?” si libera di quasi tutti gli strati musicali finché restano solo la voce malinconica di Marie e un’altra di quelle tipiche melodie ossessive dei Roxette.

Addeboy vs Cliff ritornano in quello che probabilmente è l’esperimento estremo dell’album, il pop dallo schema elettronico di”20 BPM”, prima che l’ultima canzone, ”April Clouds” si fa di nuovo introspettiva. Con l’ultima strofa ”I wish you the best” Marie Fredriksson chiude un album di ritorno che è sicuramente al passo con I tempi.


E se volete credere a Marie Fredriksson, “Good Karma” è il migliore album che i Roxette abbiano fatto. Fino a ora.

Roberto Lipari ha vinto il talent "Eccezionale veramente"

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Roberto Lipari ha vinto il talent "Eccezionale veramente", in onda su La7 ed è stato incoronato 'Comico dell'anno'.

I quattro giudici chiamati a valutare i comici, Diego Abatantuono, Selvaggia Lucarelli, Paolo Ruffini e il regista Pupi Avati, hanno dato il massimo dei voti a Roberto Lipari permettendogli di giocare lo spareggio con altri due concorrenti per la vittoria finale.
Il comico palermitano ha vinto un contratto da 100.000 euro con la Colorado Film per la realizzazione di lavori cinematografici e televisivi per due anni. Il talent di La7 ha coinvolto in totale 160 giovani artisti provenienti da tutta Italia, diventati 40 dopo la prima fase, e poi ridotti a 15 per la finale.

Queste le parole di Roberto Lipari: "L'emozione supera quella del rigore di Fabio Grosso ai Mondiali. Ringrazio di cuore tutti per l'affetto e per i tantissimi messaggi d'incoraggiamento ricevuti in questi giorni. Non mi aspettavo di vincere perché in finale con me c'erano tanti altri artisti molto bravi e il risultato è stato incerto fino all'ultimo".

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Mainstream Deluxe Edition, il nuovo disco di Calcutta

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Con “Mainstream”, Calcutta ha sparigliato generi, appartenenze e definizioni. Le melodie contagiose delle sue canzoni lo hanno reso un fenomeno irresistibile che ha attirato a sé, grazie ad una scrittura pop che non ha pari in Italia, l’attenzione trasversale di pubblico, stampa e social network. Solo chi ha avuto la possibilità di vederlo in azione durante un concerto ha potuto testare con i propri occhi il magnetismo di questo musicista che è stato una vera e propria bomba deflagrata nel panorama musicale nostrano.

Il 3 giugno è uscita una nuova versione Deluxe del disco che contiene il brano inedito “Albero”.

Mainstream Deluxe Edition - Tracklist

Gaetano
Cosa mi manchi a fare
Intermezzo 2
Milano
Limonata
Frosinone
Intermezzo 1
Del Verde
Dal Verme
Barche
Albero


Prodotto da Calcutta e Marta Venturini presso Studio Nero di Roma
Missato e Masterizzato da Andrea Suriani presso Alpha Dept. Studio di Bologna
Supervisione Artistica di Niccolò Contessa
Realizzazione grafica: Valerio Bulla


CALCUTTA – MAINSTREAM

“Mainstream” è il secondo album di Calcutta pubblicato per Bomba Dischi in collaborazione con Pot Pot Records.

Prodotto presso Studio Nero di Roma da Calcutta e Marta Venturini.

Missato e masterizzato da Andrea Suriani, con la supervisione artistica di Niccolò Contessa, presso Alpha Dept Studio di Bologna.

Calcutta nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. Canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole cose che saranno capitate anche a voi.

“Mainstream” è un disco pop rovesciato in 11 tracce d’amore immediate. È un disco per tutti ma forse non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo.

Nel 2012 incide un disco per Geograph Records che si chiama “Forse…” (2012) e diventa un piccolo culto.

Il 3 giugno Furiology, il primo album da solista di Furio (ex Pitura Freska)

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Dopo 30 anni di successi con i Pitura Freska e gli Ska-JIl 3 giugno esce il suo primo album solista “Furiology”

Dopo 30 anni di successi con i Pitura Freska e gli Ska-J, venerdì 3 giugno esce “Furiology (Azzurra Music), il primo album solista di Furio. Dieci brani in cui l’artista veneziano abbandona le sonorità reggae e ska, che lo accompagnano dagli inizi della sua carriera, per sperimentare nuovi generi musicali giocando col dialetto veneziano.

«Ho deciso di fare questo primo album da solista perché era il mio pubblico a chiedermelo - racconta Furio - dopo i miei successi con i Pitura Freska (“Picinin”, “Crudele”, “Ridicoli”, “Papa Nero” e tanti altri) e con gli Ska-J(“Santamarta”, “Vivo Con Amore”, “So Figo”, “Socco”) era maturo il tempo per esprimermi con un disco completamente scritto e interpretato da me. Per mia fortuna non avendo contratti da onorare ho potuto lavorare liberamente senza pormi pregiudizi di genere, ne è uscito un disco poliedrico con sapori pop, funk e un po' reggae. La produzione artistica di Gianluca Ballarin ha reso al massimo le mie canzoni. L’album è quasi interamente autobiografico. Scrivere e raccontare in prima persona è quello che mi viene più naturale».

Questa la tracklist di “Furiology”: “Furio Xe Qua”, “Molesto”, Gay Pride”, Orietta Berti”, Carico”, “Cosa Fa L’Amore”, Stasera Me Fasso Mal”, “No Xe Cusì Inposibile”,  “Ciao Papà”, “Fradei”.

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Torna Synfuniia il 28 Luglio nella magia di Villa Erba

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Questa volta la location è di quelle che tolgono il fiato. Torna la magia di Synfuniia che aveva incantato migliaia di spettatori a Milano e Varese. Il 28 luglio DavideVan De Sfroos sarà in concerto a Cernobbio nella splendida cornice del parco di Villa Erba, in riva al lago di Como (Largo Luchino Visconti, 4 - ore 21.00 -), ancora una volta con l'Orchestra Sinfolario diretta dal M° Vito Lo Re, per presentare live l’album “Synfuniia” (Batoc67/Universal Music). Da oggi sono aperte le prevendite per la data sul circuito Ticketone. L’artista darà vita ad una grande colonna sonora insieme ad un’orchestra di 40 elementi, esplorando il sound di Ennio Morricone e Michael Nyman. Si esibirà, in via del tutto eccezionale, senza la sua chitarra, mantenendo però la sincerità e l'ironia tipiche delle sue performance, per una serata magica che non mancherà di altre sorprese. L’album “Syfuniia” (Batoc67/Universal Music) è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Contiene 14 brani storici del cantautore comasco, riarrangiati dal M° Vito Lo Re per la Bulgarian National Radio Simphony Orchestra. In questo album Davide Van De Sfroos, in occasione dei suoi 50 anni, ha vestito i suoi grandi successi di nuovi abiti, unendo folk, rock e musica classica.


Prevendita: www.ticketone.it

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Intervista de “Il Popolo Veneto” con Davide Van De Sfroos (clicca qui per leggere)

Domenica 5 giugno in prima serata su Retequattro la quinta puntata del “Maurizio Costanzo Show”

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Lemme, Costanzo, Farnetti

Domenica 5 giugno in prima serata su Retequattro l’appuntamento è con la quinta puntata del Maurizio Costanzo Show.

Questa settimana l’anchorman Tv si prepara ad affrontare uno dei temi più controversi degli ultimi anni, vegani contro carnivori.

Si schierano sul palco per un confronto a due il farmacista Alberico Lemme e l’internista e specialista in nutrizione funzionale medica Sara Farnetti.
A discuterne: la sceneggiatrice e scrittrice Simona Izzo, il regista Ricky Tognazzi,direttamente da radio Deejay La Pina, le attrici Barbara Bouchete Eleonora Brigliadori, l’esperto di musica Red Ronnie e poi…gli chef Gianfranco Vissani, Simone Salvini, l’attore, conduttore tv e chef Andy Luotto, il ricercatore molecolare e studioso della nutrizione Marco Bianchi, in staff con il professor Umberto Veronesi per la cura ai tumori, l’opinionista tv Tina Cipollari e il giornalista Giampiero Mughini.

L’appuntamento è per domenica 5 giugno in prima serata su Retequattro. Il programma è prodotto da Fascino P.g.t. per Mediaset. La regia è di Valentino Tocco.

Segui il MaurizioCostanzo show su:
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FACEBOOK https://www.facebook.com/mauriziocostanzoshowofficial/
TWITTER @Costanzo @Rete4
HASHTAG #mauriziocostanzoshow

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Zucchero "Sugar" Fornaciari ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa" (domenica 5 giugno) e all'Arena di Verona per i Wind Music Awards (martedì 7 giugno)

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Dopo Vienna, Parigi, Bruxelles, Amsterdam, Madrid, Berlino, Londra, Zurigo e Tokyo Zucchero “Sugar” Fornaciari, domenica 5 giugno tornerà in Italia e sarà ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa”, in diretta dalle ore 20.10 su Rai 3.

Martedì 7 giugno, invece, Zucchero sarà all’Arena di Verona per i Wind Music Awards 2016 in cui verrà premiato per il successo di vendite raggiunto con il suo nuovo album di inediti “Black Cat”, certificato Oro a sole due settimane dall’uscita (certificazioni diffuse da FIMI / GfK Italia). In occasione dei Wind Music Awards, Zucchero si esibirà nel prestigioso anfiteatro veneto, location a lui molto cara che lo vedrà impegnato a settembre con dieci straordinari show.

Zucchero, infatti, presenterà live in anteprima mondiale Black Cat proprio all’Arena di Verona, con i suoi unici 10 concerti in Italia per tutto il 2016. Prima tappa di un tour che impegnerà l’artista in tutto il mondo, quelli del 16, 17, 18, 20, 21, 23, 24, 25, 27 e 28 settembre saranno 10 serate in cui Zucchero porterà in scena uno spettacolo unico, regalando così al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza inedita e irripetibile attraverso i suoi nuovi e vecchi successi. RTL 102.5 è la radio media partner ufficiale dell’Arena di Verona - 10 show, evento organizzato da F&P Group. I biglietti sono disponibili sui circuiti TicketOne e nelle prevendite abituali.

Black Cat (Universal Music) si compone di 13 brani dalle nervature rock-blues e vanta al suo interno la produzione di tre grandi nomi del panorama internazionale, T Bone Burnett (Elvis Costello, Elton John, Tony Bennett e altri), Brendan O’Brien (Bruce Springsteen, Pearl Jam, Bob Dylan e altri) e Don Was (The Rolling Stones, Iggy Pop, Bob Dylan e altri).

L’album annovera anche la collaborazione artistica di Bono, che in seguito alla tragedia avvenuta al Bataclan di Parigi ha scritto con Zucchero il brano “Streets Of Surrender (S.O.S.)”, e la partecipazione alle chitarre di Mark Knopfler, che suona sia nel brano “Streets Of Surrender (S.O.S.)” sia nel brano “Ci si arrende”.

BLACK CAT” è stato anticipato in Italia dal singolo “Partigiano Reggiano” (il cui video è visibile al link http://vevo.ly/GkOten) e all’estero dal singolo “Voci” (il cui video è visibile al link http://vevo.ly/Ll0YcP). I video di entrambi i brani sono stati diretti da Gaetano Morbioli.

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Alessandra Amoroso incanta Milano con il suo “Vivere a Colori Tour”

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Dopo la data zero di Morbegno e l’anteprima a Roma, Alessandra Amoroso ha conquistato Milano con un concerto strepitoso, una festa di colori, musica ed energia, led e piramidi laser, condita dalla sua voce ricca di sfumature. La cantante salentina ha entusiasmato il pubblico interpretando 23 brani”, alcuni tratti dal nuovo disco “Vivere a colori”, oltre ai suoi successi, iniziando con “Stupendo fino a qui, per finire, hit dopo hit, con l’ultimo singolo “Comunque andare”, mostrando ancora una volta tutto il suo grande talento e la sua versatilità nel cantare sia pezzi romantici sia canzoni più ritmate che hanno fatto ballare il Forum. “Sono felice di poter cantare la gioia e l’amore, la mia vita a colori a quasi 30 anni. E sono felice di poterla ballare e condividere con voi!”, ha detto Alessandra Amoroso alla sua Big Family ad inizio concerto. Sul palco la cantante è stata affiancata da ottimi musicisti: alle chitarre David Pieralisi e Alessandro Magnalasche, alle tastiere Roberto Bassi, al basso Ronny Aglietti, alla batteria David Pecchioli, alle voci Pamela Scarponi e Luciana Vaona.
Il “Vivere a colori tour” riprenderà ad ottobre. Fino ad allora Alessandra Amoroso sarà impegnata in Italia con la promozione del suo album mentre all'estero continuerà il suo viaggio nei Paesi Latini dopo l’ottimo riscontro ottenuto in Messico e il lancio del singolo “Me siento sola”, in duetto con Mario Domm.
Queste le prossime date del Vivere a Colori Tour: 7/8 ottobre – Napoli, Palapartenope;‪10 ottobre – Firenze, Nelson Mandela Forum; 11 ottobre – Milano, Mediolanum Forum; 13 ottobre – Torino, Pala Alpitour; 15 ottobre – Roma, Palalottomatica; 18 ottobre – Bari, Pala Florio; 21 ottobre – Acireale, Palasport; 27 ottobre – Bologna, Unipol Arena; 29 ottobre – Padova, Kioene Arena. 
Scaletta del concerto: Stupendo Fino A Qui, Estranei A Partire Da Ieri, Senza Nuvole, Stupida, L’unica Cosa Da Fare, Fuoco D’artificio, La Vita In Un Anno, Amore Puro, Non Devi Perdermi, Ti Aspetto, Fidati Ancora Di Me, Me Siento Sola, Appartenente, Difendimi Per Sempre, Immobile, Nel Tuo Disordine, E’ Vero Che Vuoi Restare, Sul Ciglio Senza Far Rumore, Bellezza Incanto E Nostalgia, Se Il Mondo Ha Il Nostro Volto, Vivere A Colori, bis: Il Mio Stato Di Felicità, Comunque Andare

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19° CinemAmbiente: Sabato 4 giugno

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Dopo il successo della giornata festiva del 2 giugno, in cui al Cinema Massimo con sold out in tutte le proiezioni la giornata di sabato si prospetta altrettanto vivace, con una programmazione intensa.

Torino - Sono tre i titoli del Concorso Internazionale Documentari che vengono presentati sabato, tre film che affrontano temi cruciali, il commercio di materie prime, il vegetarianesimo e il nucleare, con stili narrativi molto differenti. Gran parte delle multinazionali che controllano l’estrazione e il commercio di materie prime ha sede in Svizzera. La maggior parte delle estrazioni di materie prime avviene calpestando i diritti umani e inquinando territori. Questo è l’argomento al centro di Trading Paradise (Svizzera 2016, 78’) di Daniel Schweizer, che denuncia proprio la copertura offerta dalle banche svizzere a società simili. Il documentario, presentato alle 17.45 alla presenza del regista, è un’inchiesta che potrebbe scuotere non poco. Need for Meat (Paesi Bassi 2015, 74') di Marijn Frank affronta in modo altrettanto approfondito un tema importante come il vegetarianesimo, anche se con un taglio decisamente più personale. Con estrema onestà intellettuale, la regista, una giornalista olandese, si chiede perché nonostante conosca perfettamente i problemi e le ingiustizie legate all’allevamento intensivo, e nonostante sappia che l’impatto ambientale della produzione della carne sia devastante, non riesce a fare a meno di desiderare di mangiarla. Inizia così una ricerca psicologica su di sé in cui molti si potranno rispecchiare. Il film è preceduto dal cortometraggio Regalare è più bello (Italia 2015, 7’) di Enrico Carlesi. Segue incontro con la regista. Il 2016 è il trentennale del disastro di Chernobyl e CinemAmbiente lo vuole ricordare con The Babushkas of Chernobyl (USA 2015, 70’) diAnne Bogart e Holly Morris (alle ore 22.15). Con uno sguardo estremamente umano, il documentario ci porta nella così detta Dead Zone che circonda la centrale nucleare. Racconta l’incredibile storia di un gruppo di anziane che hanno deciso di tornare ad abitare nella loro terra nonostante tutti i rischi dovuti alla radioattività. La proiezione è preceduta da un intervento di Serenella Iovino (università di Torino).

Il lavoro con la terra può diventare un’importante esperienza di convivenza e di incontro anche in zone fortemente colpite dalle guerre, come il confine tra Serbia e Bosnia Erzegovina, dove è stato girato DERT (Italia 2016, 62') di Mario e Stefano Martone. Il documentario è inserito nelConcorso Documentari Italiani e presentato alle ore 20.15 alla presenza dei registi, che incontreranno il pubblico al termine. Matteo Gagliardi, regista di Fukushima: A Nuclear Story (Italia 2015, 84'), ha compiuto un viaggio di quattro anni nelle zone colpite dallo tsunami, seguendo Pio d’Emilia, il primo giornalista arrivato sul posto dopo la tragedia. Uno straordinario documento che aiuta a capire cosa sia davvero successo in Giappone dopo l’11 marzo 2011. Presentato alle 22.15 e seguito dall’incontro con il regista.

Si torna a Fukushima con Demi-vie à Fukushima (Svizzera, Francia 2016, 61') di Mark Olexa e Francesca Scalisi, un documentario che racconta la storia dell’unico uomo che ha deciso di non abbandonare la zona dell’incidente nucleare dopo lo tsunami. La sua presenza costituisce un ostacolo alla strategia governativa che vorrebbe cancellare l’incidente dalla memoria collettiva. Inserito nel Concorso Internazionale One Hour, il film è in programma alle 16 preceduto dal cortometraggio No-Go Zone (Belgio 2016, 10’) di Atelier Collectif.

La bicicletta è la protagonista, alle ore 17 al laboratorio Xké, della proiezione di due film della sezione Panorama. Copenhagen, a FlowingCity(Italia 2016, 25’) di Michele Salle e Why Do We Bike? (Italia 2016, 55’) di Francesco Melloni ed Elena Diana. Al termine della proiezione, incontro con i registi Francesco Melloni ed Elena Diana, Beppe Piras (Architetto e Ciclo Attivista) Alessandro Cimenti (Ordine degli Architetti). Si parla dell’enorme problema dei rifiuti di elettronici e del traffico illegale collegato, alle 18 al Centro Studi Sereno Regis in occasione della proiezione di Tragedia electrónica (Spagna, Francia 2014, 86’) di Cosima Dannoritzer, a cui segue incontro con la regista, Tito Ammirati eGiancarlo Palazzo (Cooperativa Arcobaleno). Si torna a parlare di montagna alle ore 18.15 con Monviso mon amour (Italia 2016, 52') di Fabio Gianotti, documentario che racconta la nascita dello sci estremo attraverso le voci dei suoi protagonisti, di ieri e di oggi. Al termine della proiezione, incontro con il regista, e gli alpinisti protagonisti del film Nino Viale, Nino Perino, Enzo Cardonatti e Federico Ravassard. Modera Leonardo Bizzaro.
Alle ore 21 al Piccolo Cinema s’incontra una grandissima autrice grazie a Ella Maillart - Double Journey (Svizzera, Italia 2015, 40') di Mariann Lewinsky e Antonio Bigini.

Il Panorama Cortometraggi prevede la proiezione del gruppo Ecofantasy a partire dalle ore 15 e del gruppo In Cordata dalle ore 16.30.

La giornata di sabato inizia già alle ore 10 con l’apertura del Mercato del Bio nelle strade adiacenti il Cinema Massimo.

L’ingresso a tutte le proiezioni è gratuito. Per le proiezioni al Cinema Massimo occorre ritirare i biglietti gratuiti (max.2 per spettatore) da un'ora prima della proiezione.

CinemAmbiente è diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dall’Associazione CinemAmbiente. Il Festival CinemAmbiente è membro fondatore del Green Film Network, www-greenfilmnet.org

Segue programma della giornata.

Sabato 4 GIUGNO

ore 10.00
EE
Mercato del Bio (10:00 - 20:00)

ore 15.00  Cinema Massimo - Sala 3
PC 
ECOFANTASY
Accidents, Blunders and Calamities (Nuova Zelanda 2015, 5’) di James Cunningham
The Art of Flying (Olanda 2015, 7’) di Jan van Ijken
Catch It (Francia 2015, 6’) di Paul Bar, Marion Demaret, Nadège Forner, Pierre-Baptiste Marty, Julien Robyn, Jordan Soler
Crabe Phare (Francia 2015, 7’) di Gaetan Borde, Benjamin Lebourgeois, Claire Vandermeersh, Alexandre Veaux, Mengjing Yang
Hippo and Juice (Russia 2015, 2’), di Alexey Minchenok
The Last Days of Lars (Germania 2015, 6’) di Ninett Dahnke
Miel bleu (Francia 2015, 4’) di Constance Joliff, Daphne Durocher, Fanny Lhotellier 
Sval&Bard – 10 regole per sopravvivere nell’Artico (Norvegia 2015, 15’) di Daniele Di Domenico

ore 16.00 Cinema Massimo - Sala 1
PC
No-Go Zone (Belgio 2016, 10’) di Atelier Collectif
CIOH 
Demi-vie à Fukushima (Svizzera, Francia 2016, 61’) di Mark Olexa e Francesca Scalisi

ore 16.30  Cinema Massimo - Sala 3
PC 
IN CORDATA
La catena (Italia 2016, 18’) di Paolo Vinati
EBC 5300 (Svizzera 2016, 15’) di Léonard Kohli
La fin d’Homère (Svizzera 2015, 22’) di Zahra Vargas
Suspendu à la nuit (Francia 2014, 24’) di Eva Tourrent

ore 17.00 Xké
P 
Copenhagen, a Flowing City (Italia 2016, 25’) di Michele Salle
P
Why Do We Bike? (Italia 2016, 55’) di Francesco Melloni ed Elena Diana

ore 17.45 Cinema Massimo - Sala 1
CID 
Trading Paradise (Svizzera 2016, 78’) di Daniel Schweizer
Al termine della proiezione, incontro con il regista

ore 18.00 Centro Studi Sereno Regis
P 
La tragedia electrónica (Spagna, Francia 2014, 86’) di Cosima Dannoritzer
Al termine della proiezione, incontro con la regista, Tito Ammirati e Giancarlo Palazzo (Cooperativa Arcobaleno)

ore 18.15 Cinema Massimo - Sala 3
P 
Monviso mon amour (Italia 2016, 52’) di Fabio Gianotti
Al termine della proiezione, incontro con il regista, Nino Viale, Nino Perino, Enzo Cardonatti e Federico Ravassard. Modera Leonardo Bizzaro

ore 20.15 Cinema Massimo - Sala 1
P
Regalare è più bello (Italia 2015, 7’) di Enrico Carlesi
CID
Need for Meat (Paesi Bassi 2015, 74’) di Marijn Frank
Al termine della proiezione, incontro con la regista

ore 20.15 Cinema Massimo - Sala 3
CDI 
DERT (Italia 2016, 62’) di Mario Martone e Stefano Martone
Al termine della proiezione, incontro con i registi

ore 21.00 Il Piccolo Cinema
P 
Ella Maillart - Double Journey (Svizzera, Italia 2015, 40’) di Mariann Lewinsky e Antonio Bigini
Al termine della proiezione, incontro con il regista Antonio Bigini

ore 21.00 Carmagnola
CID
Ghostland (Germania 2016, 88’) di Simon Stadler

ore 22.15 Cinema Massimo - Sala 1
CID 
The Babushkas of Chernobyl (USA 2015, 70’) di Anne Bogart e Holly Morris
Il film sarà introdotto da Serenella Iovino (Università di Torino)

ore 22.15 Cinema Massimo - Sala  3
CDI 
Fukushima: A Nuclear Story (Italia 2015, 84’) di Matteo Gagliardi
Al termine della proiezione, incontro con il regista


INFO

LUOGHI DEL FESTIVAL
Cinema Massimo Sala 1, via Verdi 18
Cinema Massimo Sala 2, via Verdi 18
Cinema Massimo Sala 3, via Verdi 18
Il Piccolo Cinema, via Cavagnolo 7     
Centro Studi Sereno Regis - Sala Poli, via Garibaldi 13          
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Mercato del Bio, via Montebello e via Verdi 
Amantes, via Principe Amedeo 38 A              
Cinema Elios, Piazza Verdi 4, Carmagnola
Xké? - Il laboratorio della curiosità, via Gaudenzio Ferrari 1
MAcA - Museo A come Ambiente, corso Umbria 90

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Dall’Allumin-Io al Rame: Materiali inediti con Lara Russo

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Termina la 108^ residenza coreografica al CSC di Bassano del Grappa, che ha visto protagonista dal 30 maggio al 5 giugno Lara Russo, che proprio il 5 giugno alle 15 al CSC Garage Nardini presenta il progetto “Rame”.

In residenza artistica dal 30 maggio, Lara Russo, coreografa italiana già premiata con il GD’A, Premio Giovani Danz’Autori 2013, presenta il risultato della residenza con lo sharing dal titolo Rame, in scena al CSC Garage Nardini il 5 giugno alle ore 15.00.

La scena è abitata da tre performer uomini, a ciascuno dei quali è affidata un’asta di rame, materiale protagonista fin dal titolo, resistente, freddo al tatto e apparentemente privo di vita, che nella coreografia della Russo si mostra nelle sue possibilità di essere agito. Attraverso la caduta, la sospensione e l’assemblaggio di questi tre danzatori, lo spazio muta insieme ai suoi corpi costantemente alla ricerca di nuove strategie di collaborazione.
Cosa costruire? è la domanda che anima la ricerca: costruire diventa pretesto per i tre di avvicinarsi a un dialogo fatto di responsabilità e accoglienza, di incontro di un paesaggio per viverlo.

Dopo la esperienza di Allumin-io, spettacolo vincitore del premio GD’A, Giovani Danz’autori, 2013, Lara Russo continua a interrogarsi sulla convivialità della materia e l’umano. La collaborazione con l’artista francese Mahatsanga Le Dantec, è un’occasione di ricerca sulle geometrie corporee, sulle possibilità sonore, verso una visione della scena in sospeso tra archetipi e nuove identità. Lo studio prevede una pratica per approfondire la confidenza corporea con il materiale e scoprirne le sue capacità sonore di movimento e di riflessione luminosa.

 “È di nuovi prototipi che voglio parlare. - dice la coreografa - Parlo di modelli maschili capaci di connettere essenza ancestrale e sperimentazione avanzata, forza biologica e sensibilità globale. Modelli maschili in grado di esprimere ed evidenziare una nuova spinta antropologica.”

Le residenze artistiche e relativi sharing al Garage Nardini, che offre un tempo e uno spazio dedicati agli artisti, consentendogli di portare avanti la loro ricerca, proseguono con Jasna Layes Vinovroski ( HR/DE) il 15 giugno alle 21  e DD Dorvillier ( FR/USA) il 12 giugno alle 15.00.

Ingresso libero.
 

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Ottimi ascolti per lo speciale "Uomini e Donne"

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Grande successo di ascolti ieri per lo speciale di “Uomini e Donne” in prima serata su Canale 5 “Gemma e Giorgio, la lettera che non gli ha mai dato”.

La storia più amata del trono over, ovvero quella tra la bionda torinese Gemma Galgani, 63 anni, e il bell’imprenditore fiorentino Giorgio Manetti, 60 anni, ha vinto la serata segnando il 17.71% di share pari a 3 milioni 693 mila telespettatori.

Ottimo risultato anche sui social: su Twitter Uomini e Donne conquista la vetta dei trend topic Italia.

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“La fortuna che abbiamo”, il nuovo progetto discografico di Samuele Bersani: 2 cd live e un dvd registrati onstage

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E' uscito il 3 giugno "La fortuna che abbiamo (Live)“, il nuovo disco di Samuele Bersani, un grande progetto discografico registrato onstage, in uscita su etichetta Sony Music. Due CD, un DVD, un brano inedito, oltre 2 ore di canzoni riprese dal vivo, un ospite d’eccezione come Dario Argento, un’orchestra sinfonica con oltre 40 Maestri: sono questi alcuni degli elementi che compongono la prima registrazione live di Samuele Bersani.

L’album sarà anticipato dal brano inedito “La fortuna che abbiamo”, in rotazione radiofonica da venerdì 20 maggio. Ad arricchire ulteriormente il progetto, duetti magici, ironici e affascinanti con artisti del calibro di Marco Mengoni (Il Pescatore di Asterischi), Luca Carboni (Canzone), Caparezza(Chicco e Spillo), Carmen Consoli (Giudizi Universali), Pacifico (Le mie parole, Le storie che non conosci), Musica Nuda (Come due somari) e Gnu Quartet. Le tracce sono tratte dai due grandi concerti che l’artista ha tenuto la scorsa primavera a Roma (“Plurale Unico”) e Milano (“Canzoni per legni, corde e ottoni”).

In autunno Samuele Bersani tornerà anche sul palco con il suo nuovo atteso live prodotto da F&P Group.

Laura Pausini arriva stasera e domani allo Stadio San Siro di Milano con “Simili Tour”

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Dopo l’anteprima all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola davanti a 10mila persone, Laura Pausini arriva stasera e domani allo Stadio San Siro di Milano con il #Pausinistadi. La cantante di Solarolo, prima donna al mondo a fare un concerto a San Siro nella storica serata del 2007, con “Simili Tour” stabilisce un nuovo record, diventando la prima artista femminile in tour negli stadi italiani. Laura Pausini canterà le canzoni del nuovo album multiplatino 'Simili' (Atlantic Warner Music) e alcuni suoi grandi successi, sul palco da lei disegnato, che ricorda l’abbraccio della cantante verso i suoi fan. Trenta i performer con i quali Laura danzerà in alcuni quadri dello show, le cui coreografie sono curate da Jonathan Redavid.

Il concerto si aprirà con “Simili”, scritta da Niccolò Agliardi e proseguirà con due grandi hit, "Resta in Ascolto" e l’ultimo singolo "Innamorata", seguiti dal primo medley (Bellissimo così/ Nella porta accanto/ Ascolta il tuo cuore) e dai brani "Invece No", "La geografia del mio cammino", "Chiedilo al cielo", "Una storia che vale", "Sono solo nuvole" e "Come se non fosse stato mai amore". Ci sarà poi un altro mix di canzoni (200 note, It's not goodbye, Se ami sai), prima dei successi "Primavera in anticipo" ed "Ho creduto in me". Gran finale con il terzo medley sulle note di Un fatto ovvio, Nel modo più sincero che c'è, Colpevole, Casomai e La prospettiva di me e chiusura con "Un'emergenza d'amore".

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Bracconaggio ittico, rispetto della legalità e tutela del territorio

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Rovigo - “Occorre procedere uniti verso il rispetto della legalità. Contro il bracconaggio con il collegato Agricolo nel febbraio scorso alla Camera dei Deputati abbiamo inasprito le pene per i pescatori di frodo in acque interne. Il fenomeno è e continua ad essere allarmante e oggi a Rovigo nella sala del Consiglio della Provincia con i pescatori, le associazioni, la polizia provinciale, i volontari e le istituzioni abbiamo voluto ribadire che bisogna intervenire in tempi stretti e con strumenti efficaci”. Così il parlamentare del Partito Democratico Diego Crivellari in occasione della giornata di sensibilizzazione per il contrasto al bracconaggio ittico organizzato dalla Fipsas nazionale all’interno delle iniziative legate alla settimana europea per lo sviluppo sostenibile. 
“C’è un problema conclamato di legalità - ha continuato Crivellari - che danneggia un settore economico di tutto rispetto che produce effetti di tutela ambientale e sanitaria e non ultimo rischia di impoverire il nostro territorio. Condivido la strategia emersa in sala consigliare della Provincia di Rovigo di superare le posizioni politiche diverse e fare squadra per ricercare una soluzione condivisa ed immediata per sradicare il fenomeno del bracconaggio ittico e il contributo parlamentare è andato fin dall’inizio dell’anno in questo senso a Rovigo come a Roma. Oggi ci arriva anche un altro motivo di riflessione sulla necessità di dare risorse adeguate e strumenti adeguati a chi per passione o per professione controlla e tutela giorno e notte i nostri fiumi”.

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Nazionale Italiana Calcio: Lunedì Italia - Finlandia allo stadio Bentegodi di Verona

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Parolo: "La nostra forza è il gruppo"

“Forse abbiamo pochi picchi di talento, ma in questa squadra ci sono tanti grandi giocatori, tutti con uno spiccato spirito di gruppo e voglia di scarificarsi l’uno per l’altro. Se devo dire che Nazionale è questa, dico che la nostra forza è proprio il gruppo: con il lavoro ed il sudore, possiamo andare lontano”. Marco Parolo, intervenuto oggi in sala stampa, ha parlato di spirito di sacrificio e del lavoro portato avanti dalla Nazionale in questi giorni di ritiro a Coverciano.  “Con il CT Conte - continua il centrocampista della Lazio - si lavora tanto e questo è un aspetto che a me piace. In questa maniera possiamo aumentare i giri del nostro motore ed essere una delle squadre outsider ai prossimi Europei. È vero: ci sono Nazionali favorite come Francia e Germania, ma noi abbiamo un gruppo coeso e una delle difese più forti in circolazione. Se la nostra avventura in Francia dovesse andare male, potrete dire che siamo scarsi. Ma noi siamo qui per far ricredere tutti: il CT ci sta infondendo carica, forza e una mentalità vincente, e già dall’allenamento diamo tutto”.

Rispetto al gruppo partito due anni fa per il Mondiale in Brasile, secondo Parolo “il Ct ha puntato fin dall’inizio sulla crescita del gruppo e tutti conosciamo la sua mentalità e la sua intensità di lavoro, e poi giocare in Europa è anche più facile perché non devi adattarti a climi differenti e puoi concentrarti di più sul lavoro del campo”.

Dopo l’allenamento della mattina e le lezioni previste dal Regolamento UEFA sulle novità regolamentari e sul contrasto al match fixing (news dedicate sul sito), gli Azzurri sono tornati in campo alle 18.00 al termine di una seduta video.

Lavoro tattico e tecnico per tutto il gruppo, in vista della gara con la Finlandia prevista lunedì a Verona (20.45 Rai 2) che chiuderà la preparazione in vista dell’Europeo 2016. A Verona è prevista una cornice delle grandi occasioni: al “Bentegodi” già previsti oltre 22.000 spettatori, ancora disponibili biglietti sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita Ticketone sul territorio nazionale, tutte le info sui costi e le modalità di accesso sono pubblicate sui siti figc.it e vivoazzurro.it. (c.s.)

I numeri di maglia dei 23 Azzurri convocati per l’Europeo

Portieri: 1 Gianluigi Buffon (Juventus), 13 Federico Marchetti (Lazio), 12 Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain);
Difensori: 15 Andrea Barzagli (Juventus), 19 Leonardo Bonucci (Juventus), 3 Giorgio Chiellini (Juventus), 5 Angelo Obinze Ogbonna (West Ham);
Esterni: 21 Federico Bernardeschi (Fiorentina), 6 Antonio Candreva (Lazio),  4 Matteo Darmian (Manchester United), 2 Mattia De Sciglio (Milan), 22 Stephan El Shaarawy (Roma);
Centrocampisti: 16 Daniele De Rossi (Roma), 8 Alessandro Florenzi (Roma), 23 Emanuele Giaccherini (Bologna),10 Thiago Motta (Paris Saint Germain), 18 Marco Parolo (Lazio), 14 Stefano Sturaro (Juventus);
Attaccanti: 17 Citadin Martins Eder (Inter), 11 Ciro Immobile (Torino), 20 Lorenzo Insigne (Napoli), 9 Graziano Pellè (Southampton), 7 Simone Zaza (Juventus).

*Aggregati alla squadra Marco Benassi (Torino), Alex Meret (Udinese), Daniele Rugani (Juventus) e Davide Zappacosta (Torino)

Staff - Commissario tecnico: Antonio Conte; Team Manager: Gabriele Oriali; Segretario: Mauro Vladovich; Assistenti Tecnici: Angelo Alessio, Massimo Carrera, Gianluca Spinelli, Gianluca Conte e Mauro Sandreani; Preparatori Atletici: Costantino Coratti e Paolo Bertelli; Medici Federali: Enrico Castellacci e Luca Gatteschi; Massofisioterapisti: Aldo Esposito, Alessandro Donato, Takahiro Yamamoto, Pasquale Raia, Emanuele Randelli.

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A Verona ultimo test per gli Azzurri prima del debutto europeo

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La Nazionale torna nella città scaligera dopo oltre 27 anni. Appuntamento Lunedì 6 Giugno a Verona, ore 20.45, allo Stadio Bentegodi per Italia - Finlandia

Sarà lo Stadio 'Marcantonio Bentegodi', a Verona, a ospitare lunedì 6 giugno (ore 20,45) Italia-Finlandia, l’ultimo test della Nazionale prima della partenza per l’Europeo 2016 in Francia: gli azzurri tornano nella città scaligera per affrontare in amichevole la Finlandia, a distanza di oltre 27 anni dall’ultimo precedente (22 aprile 1989). L’amichevole Italia – Finlandia precederà la partenza per Montpellier, sede del ritiro italiano durante UEFA EURO 2015, prevista l’8 giugno da Milano Malpensa. 

Per l'occasione, Verona si prepara ad accogliere la Nazionale grazie all’iniziativa “Vetrina Azzurra” riservata agli esercizi commerciale mentre altre iniziative promozionali hanno accompagnato il percorso di avvicinamento alla gara di luned’ prossimo tra Palazzo della Gran Guardia e Palazzo Barbieri e fin sull’Adige. Dal 4 giugno il calcio sarà il protagonista delle attività in città: arrivano nella sede del Comune le 4 Coppe del Mondo vinte dagli azzurri, Piazza Bra verrà invasa dai giovani calciatori impegnati nell’attività di ‘grassroots0; nel pomeriggio del 5 giugno è il momento dell’arrivo della Nazionale e in serata il CT Antonio Conte ed un calciatore incontreranno i media allo stadio per la consueta conferenza del MD-1. Il 6 giugno tante altre attività precederanno allo stadio il kickoff previsto alle 20.45, in diretta su Rai1: la FIGC consegnerà le targhe di Riconoscimento alle Scuole di Calcio Elite della provincia, in campo 2 mini-partite tra giovani calciatrici e calciatori della categoria Pulcini di società del territorio, poi l’omaggio alla carriera di Luca Toni, Campione del Mondo del 2006 ritiratosi dall’attività agonistica al termine della stagione appena conclusa, con la maglia dell’Hellas Verona. 

“Grazie al concreto impegno di tutto il mondo sportivo veronese, Verona avrà l’onore di ospitare la Nazionale italiana, che giocherà al Bentegodi l’ultima amichevole prima della partenza per i campionati Europei” commenta il Sindaco di Verona Flavio Tosi. “Per lo sport veronese e per tutta la città - aggiunge il Sindaco - è motivo di grande orgoglio, oltre che di soddisfazione per un lavoro di squadra che ha portato a questo bel risultato: ospitare ancora una volta la Nazionale italiana, dopo ben 27 anni, nel nostro Stadio. La nostra città ha mostrato in più occasioni di saper ospitare appuntamenti sportivi di rilievo nazionale ed internazionale. Siamo certi quindi che anche questa volta Verona saprà essere all’altezza, riconfermando la propria tradizionale di ospitalità”. 

“La Nazionale italiana - sottolinea il Presidente federale Carlo Tavecchio - manca a Verona così come Verona manca agli Azzurri. La città scaligera rappresenta un punto di riferimento per il calcio italiano e dopo tanti anni, grazie alla collaborazione del Comune e dei club veronesi, finalmente la città vivrà una grande serata Azzurra, con l’auspicio che sia una serata augurale per l’avventura dell’Italia agli Europei. Sono convinto che la passione dei tifosi veronesi darà la carica ai ragazzi di Conte nell’ultimo appuntamento ufficiale prima della partenza per la Francia”.

Biglietteria - Cresce l’attesa per Italia-Finlandia: sono già 19.200 i biglietti emessi per il match, che offrirà ai tifosi italiani l’occasione di salutare la Nazionale in partenza per la Francia e di trasmettere il loro calore al Ct Conte e a tutti gli Azzurri. A partire dalle 15 di oggi la FIGC ha deciso di attuare una promozione speciale per i biglietti dei settori Poltronissima Curva Nord-Est e Poltronissima Curva Sud: i tagliandi saranno acquistabili al presso di 7 euro, comprensivo dei diritti di prevendita, al sito www.ticketone.ite presso i punti vendita TicketOne sparsi sul territorio nazionale. Tutte le info sulla biglietteria, le informazioni riguardo i prezzi, le indicazioni per i possessori di tessere federali e quelle per l’accesso per le persone disabili disponibili su www.figc.it, www.vivoazzurro.it

Il Programma - Gli azzurri, in raduno da martedì 24 maggio presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, arriveranno a Verona domenica sera quando è prevista la conferenza stampa del CT e di un calciatore allo stadio. 

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19° CinemAmbiente | 5 giugno | Premiazione con Jacques Perrin

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Giornata conclusiva e cerimonia di premiazionein coincidenza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente.Ospite della serata Jacques Perrin.

Torino - La 19° edizione di CinemAmbiente si conclude il 5 giugno, in coincidenza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente indetta dall’Onu. La serata finale inizia alle 20.30 al Cinema Massimo con la Cerimonia di Premiazione.

Prosegue con la proiezione dell’ultima opera di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud, Les Saisons (Francia, Germania 2016, 95’). Dopo aver viaggiato per il mondo con gli uccelli migratori e navigato in tutti gli oceani con balene e mante, Jacques Perrin e Jacques Cluzaud approdano su un terreno più familiare. Accompagnano lo spettatore in un meraviglioso viaggio nel tempo, per scoprire quei territori selvaggi in Europa che l’uomo condivide con gli animali a partire dall'ultima glaciazione. Les Saisons, le cui riprese sono durate quattro anni, è un epico quanto sensibile racconto della storia lunga e tumultuosa che lega l'uomo agli animali. Il film sarà presentato a CinemAmbiente in anteprima nazionale dopo essere stato distribuito in Francia con successo. A Jacques Perrin sarà assegnato il premio alla carriera “Movies Save The Planet”, il riconoscimento del Festival riservato ogni anno a un grande protagonista della storia del cinema ambientale. Nell’edizione 2015 è stato assegnato a Luc Jaquet, vincitore dell’Oscar per il miglior documentario 2006 con La marcia dei pinguini, mentre quest’anno si è deciso di premiare Jacques Perrin, attore, produttore e regista cinematografico francese dalla lunga carriera che dagli anni Novanta si è imposto anche nel documentario naturalistico.

Piazza San Carlo, una delle piazze storiche più frequentate di Torino, ospiterà dalle ore 10 alle ore 18 di domenica 5’iniziativa Abi-tanti. La moltitudine migrante. Si tratta di un work in progress collettivo itinerante che parte dal giocopensato per la piazza intesa come Agorà per rimettere in gioco i concetti d’identità e differenza, incontro con l’altro, l’estraneo, strano in quanto straniero, lo sconosciuto proveniente da un altro mondo. La moltitudine degli Abi-tanti è composta da oltre ottomila esemplari, realizzati a partire da materiali ecosostenibili dalle tante persone che adottano il progetto. La moltitudine, nel suo viaggio partito da Torino nel 2000, ha toccato numerose tappe in Italia e oltralpe fino ad arrivare al Louvre a Parigi: in Piazza San Carlo, in occasione del Festival, durante le attività aperte a tutti, gliAbi-tanti della famiglia di CinemAmbiente saranno caratterizzati da oltre 21.000 tappi in alluminio riciclato forniti da CiAl.

Come di consueto, la domenica pomeriggio è dedicata ai più piccoli con una proiezione di Ecokids. Alle ore 15.30 proiezione di Il popolo migratore (Francia, Italia, Germania, Spagna, Svizzera 2001, 98’) di Jacques Perrin, Jacques Cluzaud, Michel Debats: un viaggio, costato quattro anni di lavorazione, che segue le rotte migratorie di quasi quaranta specie di uccelli in tutti i sette continenti del pianeta e che ha coinvolto oltre cinquanta ornitologi e quaranta piloti di deltaplano.

Alle ore 17.30 viene presentato Andermatt - Global Village (Svizzera 2015, 90') di Leonidas Bieri, inserito nella sezionePanorama. Il film ci porta nel cuore della Svizzera, dove un piccolo paese in mezzo alle montagne applaude l’arrivo di un ricco imprenditore egiziano che decide di acquistare un’enorme porzione di terreno per costruire un hotel di lusso. Una panacea per i mali economici e sociali degli abitanti o una trasformazione che stravolgerà troppo l’equilibro del luogo? Al termine della proiezione, incontro sul tema del turismo alpino con Enrico Camanni(Associazione Dislivelli) e Marco Aime (Università di Genova).

L’ingresso a tutte le proiezioni è gratuito. Per le proiezioni al Cinema Massimo occorre ritirare i biglietti gratuiti (max.2 per spettatore) da un'ora prima della proiezione.

CinemAmbiente è diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dall’Associazione CinemAmbiente. Il Festival CinemAmbiente è membro fondatore del Green Film Network,www-greenfilmnet.org

Segue programma della giornata.

Domenica 5 GIUGNO

ore 10.00 - 18.00
EE
Piazza San Carlo
Abi-tanti. La moltitudine migrante

ore 15.30 Cinema Massimo - Sala 1
EK
Il popolo migratore (Francia, Italia, Germania, Spagna, Svizzera 2001, 98’) di Jacques Perrin, Jacques Cluzaud, Michel Debats

ore  17.30 Cinema Massimo - Sala 1
P
Andermatt - Global Village (Svizzera 2015, 90') di Leonidas Bieri
Al termine della proiezione, incontro sul tema del turismo alpino con Enrico Camanni (Associazione Dislivelli) eMarco Aime (Università di Genova)

ore 20.30 Cinema Massimo - Sala 1
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
ES 
Les Saisons (Francia, Germania 2016, 95’) di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud
La proiezione sarà preceduta da una conversazione tra il regista Jacques Perrin
Sergio Toffetti (direttore CSC Piemonte)

INFO

LUOGHI DEL FESTIVAL
Cinema Massimo Sala 1, via Verdi 18
Cinema Massimo Sala 2, via Verdi 18
Cinema Massimo Sala 3, via Verdi 18
Il Piccolo Cinema, via Cavagnolo 7     
Centro Studi Sereno Regis - Sala Poli, via Garibaldi 13          
Circolo dei lettori, via Bogino 9
Mercato del Bio, via Montebello e via Verdi 
Amantes, via Principe Amedeo 38 A              
Cinema Elios, Piazza Verdi 4, Carmagnola
Xké? - Il laboratorio della curiosità, via Gaudenzio Ferrari 1
MAcA - Museo A come Ambiente, corso Umbria 90

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Alson Gallery presenta “Terzi Colori” personale di MariaCristina Barbara

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Milano - Alson Gallery di Milano ospiterà “Terzi Colori”, personale di MariaCristina Barbara che sarà inaugurerà martedì 7 giugno alle ore 18,30 e si concluderà domenica 3 luglio. La prestigiosa galleria d'arte milanese conferma la sua passione per lo scouting e ci fa scoprire un nuovo giovane talento della fotografia, al suo esordio assoluto.

Nata a Tricase (in provincia di Lecce), ma cresciuta a Milano, MariaCristina Barbara ha iniziato a coltivare questa sua passione fin da bambina e ora viene indicata come una delle promesse della fotografia italiana. A caratterizzarla uno stile personale, che punta all'essenzialità e al tempo stesso all'emotività.

“Terzi Colori” è la sua prima mostra, che vanta un curatore d'eccezione come Arnoldo Mosca Mondadori. «Abbiamo scelto questo titolo, perché le foto sono in bianco e nero, ma il terzo colore è quello dell'anima, che sarà lo spettatore a trovare in base alle proprie emozioni. Le stesse emozioni che, insieme all'istinto, mi portano a scattare una determinata foto piuttosto che un'altra» - ci spiega la giovane artista - «Per questa mostra ho selezionato venti fotografie il cui fil rouge è un certo mood malinconico, che da sempre mi affascina. L'esposizione avrà un suo ordine, ma anche in questo caso voglio che siano i visitatori a seguire il loro».

Alson Gallery, nasce nel cuore di Milano, a due passi dal Duomo dall’unione di Alessandro Alessandroni e Sonia Zentilini, professionisti del settore che da oltre un ventennio collaborano con gallerie d’Arte dallo spessore internazionale. Uno spazio che si muove tra le epoche diverse, riportando ai nostri occhi opere ricercate di inestimabile valore storico, che trovano la loro estensione nelle imponenti stanze, racchiuse nell’Antico Palazzo Biancardi, in via san Maurilio 11.

“Entrare nelle ombre vive dove si muove la fotografia di Maria Cristina Barbara significa entrare in un mondo dove la luce e la materia muovono insieme qualcosa. Sono le sue strade, le pareti di muri, gli squarci dei luoghi disabitati che lei racconta.

C'è qualcosa che scorre, un indefinito interrogativo dentro al bianco e al nero. Il bianco e il nero non sono la forma di questa fotografia ma sono i poli dove l'anima cerca un varco, e lo cerca in ogni direzione, cerca strade per procedere, ma ciò a cui si può appoggiare sono linee, intuizioni di archi, chiaroscuri improvvisi. Così la fotografia rimane sospesa con l'anima di chi l'ha pensata, anche se talvolta si riposa, in un rapporto armonico, come nella fotografia degli aghi di pino sotto una croce bianca, o l'icona di una madre invasa di tenerezza.

E' il mondo che chiama questa nuova artista, le pone domande, e lei riesce a rispondere, inizia a rispondergli. Ci sono fiumi fragili in questi scatti, che lasciano in chi li guarda la pienezza delle profonde nostalgie. Ci sono "terzi colori" nascosti nelle ombre, un sorriso che penetra ma rimane nascosto, un'esigenza di aprire. E' un viaggio, questo, destinato a continuare, capace di equilibrarsi sul peso greve del mondo”. 

(Arnoldo Mosca Mondadori)

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