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Mostra: “Venezia e Aristotele (ca. 1450-ca. 1600): greco, latino e italiano”

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La Biblioteca Nazionale Marciana e la University of Warwick propongono dal 21 aprile al 19 maggio prossimi la mostra Venezia e Aristotele (ca. 1450-ca. 1600): greco, latino e italiano, che sarà allestita nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (ingresso dal Museo Correr, Ala Napoleonica di Piazza san Marco).

Il percorso espositivo, a cura di Alessio Cotugno e David A. Lines (University of Warwick), fa emergere come durante il Rinascimento Venezia svolse un ruolo di primo piano per l’interpretazione e la disseminazione dell’opera di Aristotele, che rimase il filosofo dell’antichità più intensamente studiato almeno fino al 1700. Una selezione di circa trenta esemplari tra manoscritti e stampe illustra il progressivo estendersi di quest’attività dal greco al latino e infine all’italiano, che nel sedicesimo secolo venne finalmente legittimato come lingua letteraria e filosofica. I manoscritti greci e latini (alcuni dei quali, molto antichi, appartennero originariamente al cardinale Bessarione, †1472, umanista bizantino emigrato in Italia) assieme alle edizioni a stampa documentano la significativa importanza di Venezia come centro di studi su Aristotele e i suoi commentatori. Ma il suo ruolo di capitale dell’industria tipografica europea rese Venezia protagonista di numerose iniziative, promosse da fervidi movimenti intellettuali, vòlte a rendere l’opera di Aristotele accessibile a un largo pubblico, che progressivamente incluse donne, prìncipi, frequentatori delle Accademie e infine persone colte che, senza essere studiosi di professione, andavano rivolgendo i propri interessi alla letteratura, alla filosofia e alla scienza.

Eventi correlati:

* Mercoledì 20 aprile, ore12:00: conferenza stampa, ingresso da Piazzetta san Marco 13/a

* Giovedì 21 aprile, ore 12:00: cerimonia d’inaugurazione, ingresso da Piazzetta san Marco 13/a

* Venerdì 6 maggio, ore 17:00: Francesco Bruni (Università Ca’ Foscari Venezia) e Pietro B. Rossi (Università di Torino) presenteranno il catalogo della mostra e il recente volume “Aristotele fatto volgare”: Tradizione aristotelica e cultura volgare nel Rinascimento, a cura di David A. Lines e Eugenio Refini. Saluto di  Maurizio Messina (Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana).


Mostra: “Venezia e Aristotele (ca. 1450-ca. 1600): greco, latino e italiano”
Venezia, 21 aprile-19 maggio 2016
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana

Immagine: Paolo Veronese, Aristotele (Venezia, Libreria Sansoviniana, tela)

Paul Simon: Il nuovo album "Stranger to Stranger" uscirà il 3 Giugno

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Paul Simon pubblicherà Stranger to Stranger, suo tredicesimo album da solista, il 3 giugno su Concord Records. Caleidoscopio di idee e di emozioni, Stranger to Stranger mostra magicamente un nuovo, vivido ritratto dell’arte di Simon, virtuoso nella duplice ruolo di compositore e consumato cantante.  L’album - il primo dai tempi dell’acclamato So Beautiful or So What (era il 2011) - accompagna l’ascoltatore in un nuovo, avventuroso mondo musicale dove ogni attesa si fa sfuggente, e la sorpresa è dietro l’angolo: così come già accadeva trent’anni fa con un altro capolavoro, Graceland.  Ascolta il primo singolo dell’album, “Wristband” su www.paulsimon.com

Il ‘senso di avventura sonora’ di Stranger to Stranger, (prodotto da Simon e da Roy Halee , suo partner musicale da tanti anni) è ben esemplificato già dalle prime due tracce, dallo humour disincantato, “The Werewolf” e “Wristband”.

“È far ascoltare qualcosa, ma da una prospettiva insolita. È creare musica che suona come già sentita, e al tempo stesso nuova: musica pervasa da un senso di mistero”, spiega Simon nell’illustrare la sperimentazione attuata insieme con Halee nel realizzare l’album.

La prima canzone scritta per l’album, “Insomniac’s Lullaby,” ha portato Simon nella direzione dei nuovi orizzonti musicali dischiusi da Harry Partch—il compositore e teorico americano del Novecento che per primo fabbricò nuovi strumenti in grado di produrre intervalli microtonali. Per catturare il suono di questi strumenti tanto inusuali (quanto i loro nomi: Cloud-Chamber Bowls, Chromelodeon…) Simon ha trasportato il proprio equipaggiamento per registrare al laboratorio della Montclair State University del New Jersey, dove è conservata la collezione degli strumenti originali di Harry Partch.

Una seduta sperimentale con il percussionista della band di Simon e un gruppo di musicisti di flamenco ha suggerito lo spunto ritmico per Stranger to Stranger e ha fornito la base per quattro canzoni dell’album - “The Riverbank”, “The Werewolf”, “Wristband” e “Stranger to Stranger”.

Al collage sonoro di Stranger to Stranger prende parte anche l'artista italiano di dance elettronica Clap! Clap!, il cui album Tayi Bebba (che coniuga EDM e registrazioni effettuate sul campo in Africa) Simon aveva molto apprezzato.  Il sound di Clap! Clap! si sente in tre tracce: “The Werewolf”, “Wristband” e “Street Angel”.

“Il suono è l’oggetto di questo album, e ne caratterizza ogni singola canzone. Se la gente lo avvertirà, sarò contento”, spiega Simon. “La giusta canzone al momento giusto può vivere per generazioni. Un bel suono, beh, è per sempre”.

Stranger to Stranger - Track List:

01.      The Werewolf
02.      Wristband
03.       The Clock
04.       Street Angel
05.       Stranger to Stranger
06.       In a Parade
07.       Proof of Love
08.       In the Garden of Edie
09.       The Riverbank
10.     Cool Papa Bell
11.     Insomniac’s Lullaby

Stranger to Stranger di Paul Simon sarà disponibile in vari formati, tra I quali la standard edition da 11 tracce, una versione speciale da 16 tracce (con 5 bonus track) e una in vinile da 180 grammi.


I concerti di Paul Simon:

April 29 – New Orleans, LA @ Jazz Fest
May 1  –    Memphis, TN @ Beale Street Music Festival
May 3 –    Atlanta, GA @ Fox Theatre
May 4 –   Birmingham, AL @ BJCC Concert Hall
May 6 –   Tulsa, OK @ Hard Rock Hotel & Casino – The Joint
May 7 –   Thackerville, OK @ WinStar Casino
May 8 –   Dallas, TX @ AT&T Performing Arts Center
May 10 – Austin, TX @ Bass Concert Hall
May 11 – Austin, TX @ Bass Concert hall
May 14 – Nashville, TN @ Ryman Auditorium
May 15 – Nashville, TN @ Ryman Auditorium
May 18 – Des Moines, IA @ Civic Center
May 19 – Lincoln, NE @ Pinewood Bowl Theater
May 20 – Denver, CO @ Bellco Theatre
May 22 – Salt Lake City, UT @ Maverick Center
May 23 – Boise, ID @ Idaho Botanical Garden
May 25 – Portland, OR @ Schnitzer Concert Hall
May 26 – Vancouver, BC @ Queen Elizabeth Theatre
May 28 – Woodinville, WA @ Chateau Ste. Michelle
May 29 – Woodinville, WA @ Chateau Ste. Michelle
June 1 –   Los Angeles, CA @ Hollywood Bowl
June 3 –   Berkeley, CA @ Greek Theatre
June 4  –  Berkeley, CA @ Greek Theatre
June 5 –   Santa Barbara, CA @ Santa Barbara Bowl
June 11 – Kansas City, MO @ Starlight
June 12 – St. Louis, MO @ Fox Theatre
June 14 – Minneapolis, MN @ Orpheum Theatre
June 15 – Minneapolis, MN @ Orpheum Theatre
June 18 – Highland Park, IL @ Ravinia Festival Pavilion
June 19 – Rochester Hills, MI @ Meadow Brook
June 21 – Toronto, ON @ Sony Centre
June 22 – Montreal, QC @ Place Des Arts
June 24 – Boston, MA @ Blue Hills Bank Pavilion
June 25 – Philadelphia, PA @ Mann Center for the Performing Arts
June 27 – Vienna, VA @ Filene Center (Wolf Trap Summer Series)
June 28 – Vienna, VA @ Filene Center (Wolf Trap Summer Series)
June 30 – Forest Hills, NY @ Forest Hills Tennis Stadium
July 1 – Forest Hills, NY @ Forest Hills Tennis Stadium

Al Teatro a l’Avogaria di Venezia è di scena la Commedia dell’Arte con “Un diamante è per sempre”

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Nello storico teatro lagunare,  sabato 16 aprile   2016, ore 21.00,  lo spettacolo realizzato dagli allievi dell'omonima scuola seguiti dagli insegnanti e attori Nora Fuser e Giorgio Bertan. Lo spettacolo in replica domenica 17 aprile  alle ore 18.00

Venezia - Al Teatro a l'Avogaria di Venezia ( Dorsoduro 1607, Corte Zappa), sabato 16  aprile 2016, ore 21.00 spazio alla commedia dell'arte con "Un diamante é per sempre", spettacolo realizzato dall'improvvisazione dei ragazzi della omonima scuola che hanno elaborato un canovaccio tipico del genere, seguiti dagli attori e insegnanti Nora Fuser e Giorgio Bertan. Al centro della narrazione, la storia di Isabella una cortigiana inglese ospite in fuga a casa di Pantalone perchè ha sottratto al Conte d' Este un diamante prezioso. La Contessad' Este, travestita da uomo, la insegue insieme al suo fidato servitore Anacleto, e tra frizzi e lazzi, con l'aiuto della strega Rosega, si risolve la faccenda.

In scena verranno riproposti i personaggi tipici di un genere che dall'Italia raggiunse il successo in tutta Europa, le cui radici affondano in un teatro popolare anche per i temi, dal rapporto con il potere alla fame atavica, dalle passioni e intrighi amorosi alle trame ordite dai servi. 

"Il diamante è per sempre" vede impegnati gli allievi del corso base di recitazione della Scuola dell'Avogaria ( Aurora Reffo, Alexandra Bret, Luca Ballarin, Emma Sartori, Chiara Di Maio, Francesco Bovara, Riccardo Bozza e Marta Panciera) che coronano il personale percorso di studi che li porta a salire sul palcoscenico. 

"La Commedia dell’arte, - spiega Stefano Poli, Direttore del Teatro a l'Avogaria,  è il punto essenziale della nostra offerta formativa.  Infatti rappresenta un passaggio obbligato nella formazione professionale degli allievi iscritti i quali vengono accostati  sia alla tradizione teatrale cinquecentesca che  all’innovazione, passando per un continuo lavoro di improvvisazione presente nelle partiture drammaturgiche originali che li porta  a confrontarsi  significativi mezzi espressivi. Lo studio su un canovaccio é il punto di arrivo di un intenso e articolato percorso di studi che si svolge nell'arco di 8 mesi. E' una palestra unica e straordinaria per quanti vorranno intraprendere una futura carriera di attore. 

Lo spettacolo, in replica domenica 17 aprile alle ore 18.00, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com

In libreria i “Dialoghi con Iosif Brodskij”  di Solomon Volkov

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Nel 1998 uscivano per la prima volta negli Stati Uniti i Dialoghi con Iosif Brodskij di Solomon Volkov. Un libro che raccoglieva quindici anni di conversazioni con il poeta russo, premio Nobel 1987 per la Letteratura.

Questo lavoro di Volkov, successivamente, veniva tradotto in varie lingue. Mancava l’edizione italiana che ora, finalmente, LietoColle propone ai suoi lettori.

“Con la loro immediatezza e spontaneità, - spiega lo stesso Volkov nella presentazione del libro - queste conversazioni catturano, spero, una personalità unica in un momento unico della storia. La sua posizione particolarmente vantaggiosa di emigrato russo che vive a New York, ha dato l‘abbrivo a quelle dichiarazioni che bene combinano una sensibilità schiettamente russa con la prospettiva cosmopolita di un filosofo navigato. Brodskij ama paragonare tale posizione a quella di un osservatore seduto sulla cima di una montagna, che vede entrambi i versanti. Nella mia immaginazione, riesco ancora a vederlo mentre afferma con ardore: - È una sensazione veramente speciale.”

Un volume di 420 pagine dove si ripercorre la vita di una delle voci più autentiche della poesia russa del Novecento.

Link:

Zanzega: un trionfo tra cultura, storie e leggerezza

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Sabato 09 Aprile dalle 21 e Domenica 10 Aprile dalle 16.30 su Antenna TRE

Si chiude la felice edizione della Zanzega, la trasmissione del fine settimana della storica emittente Antenna 3, curata e condotta da Daniele Marcassa, sabato 9 aprile, dalle 21, e, come ultima replica, domenica 10 alle 16.30.

Rivive in tv la festa di fine cantiere della costruzione di una casa; sì perché la Zanzega, la trasmissione di Antenna Tre, questo ha cercato di essere per il suo pubblico, un tavolo di condivisione di storie, esperienze, arte e gastronomia delle Tre Venezie. Un cantiere ideale in cui gli ospiti hanno potuto raccontare le proprie esperienze creative, le proprie idee imprenditoriali, per costruire un ponte con il pubblico a casa. Particolari attenzioni sono state dedicate dalla Zanzega a temi come il turismo responsabile e verso la scoperta di luoghi meno conosciuti ma ricchissimi di cultura e curiosità. Ascolti sempre altissimi hanno premiato il programma, curato e condotto da Lele Marcassa, che porta la sua passione per il teatro, il cinema e l'arte minore, in tv ed in giro per il Triveneto, con l'aiuto divertente e divertito di Ivo Gallo.

Alla Zanzega si sono incontrati attori come Andrea Pennacchi, intellettuali come Matteo Strukul, Sergio Tazzer, Claudio Rorato. Hanno raccontato i loro percorsi di viaggiatori on the road Elisabetta Tiveron e Luca Vivan, sono passati giovani documentaristi, produttori e registi cinematografici. La musica, che diventa sostegno e terapia per la disabilità, è stata narrata dal cantautore Davide Peron; l'architettura, che riparte dall'acqua e dall'energia rinnovabile, dal ricercatore universitario Antonio Girardi. Ed ancora, la filologia classica degli autori veneti, che sbarca ad Oxford, da Paola Tomè. C’è sempre stato spazio per importanti eventi culturali, dai folkroristici guinnes world record friulani al festival del Romanzo storico di Piove di Sacco; per laboratori culturali come il FAC di Padova, per borghi incantevoli come quello di Malanotte ed, ad allietare ogni puntata con piatti a km zero, della tradizione ed innovativi, ci sono stati i più grandi cuochi ed esperti di gastronomia, con consigli, prodotti e ricette ritrovate.

La troupe della Zanzega ha curiosato in stalle, cantine, castelli ed osterie delle tre regioni.

La Laguna è stata visitata in esterna, a bordo di bragozzi, raccogliendo le erbe di barena con Gabriele Bisetto e Daniele Zennaro, a bordo dei pescherecci di Chioggia ed anche andando alla ricerca delle opere del Carpaccio, Vivarini, Tiziano, Tintoretto e del freschista quattrocentesco Luigi di Francia. Ma non finisce qui, perché alla Zanzega hanno trovato casa anche le visioni e l'arte aumentata di Michele Tombolini e Diego Loreggian, con installazioni internazionali fra Berlino e Londra, e le fotografie dei “Luoghi dell’abbandono”, i vecchi complessi industriali, di Devis Vezzaro. La Grande Guerra, poi, è stata ricordata attraverso le lettere dalle trincee. Non è mancato neanche lo sport con il Rugby, i campioni delle squadre Venete e la storia del pilone Giancarlo Pivetta. L'unione delle genti e la scoperta del prossimo, l’hanno portata in studio, sia in cucina che con la loro storia, infine, i fantastici ragazzi dell'Orient Experience.

La Zanzega ha viaggiato a piedi, in bicicletta, in treno, e in barca, con la lentezza che permette la scoperta del silenzio e dei profumi delle stagioni.

Un ampio quadro di genti e racconti di un Triveneto che ha voglia di conoscersi e correre verso nuovi orizzonti senza autocelebrarsi. Ad ogni puntata Marcassa ha scelto qualche verso di chi ha avuto nel cuore la propria terra, come Parise, Zanzotto, Rizzo, Carlo Goldoni e pure Dino Zoff. In questa edizione, come novità, ci sono stati anche i racconti oltre Oceano e dall’Europa, in collegamento, con gli italiani nel mondo, rappresentati in particolare da Simone Zen, un piavense, collegato via skype, ad ogni puntata da Rosario in Argentina con storie incredibili.
Grandi progetti sono nati proprio attorno al tavolo della Zanzega, come la candidatura del Piave a patrimonio culturale Unesco o nuovi itinerari dalla lagune alle vette dolomitiche. Tra confraternite, bottiglie di vino, stappate in diretta, e sketch, che hanno fatto sorridere le centinaia di migliaia di ascoltatori della trasmissione, si chiude questa stagione della Zanzega, che, unendo dosi di leggerezza a preparazione, ha cercato di indagare, scoprire, divulgare il desiderio di crescita di una delle aeree più in fermento del Bel Paese.

Incontro a Noale: "Goliarda Sapienza: 'personaggia anarchica' del Novecento italiano" a cura di Alessandra Trevisan

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Goliarda Sapienza: "personaggia anarchica" del Novecento italiano. Presentazione a cura di Alessandra Trevisan nell'ambito della rassegna "Un caffè con gli studenti". Organizzazione a cura di Associazione Studenti per la Biblioteca di Noale con la collaborazione di Pro Loco Noale.

Goliarda Sapienza è stata tante cose: un'attrice di teatro e di cinema, una "silenziosa cinematografara" e, soprattutto, un'autrice con un'etica ferrea, che ha sempre creduto nella scrittura come 'solo strumento' utile nel lungo percorso alla scoperta del sé; lo scrivere per mettere in pratica "Quel sogno d'essere", come l'ha definito la biografa Giovanna Providenti, e come Sapienza stessa scriveva nel suo romanzo postumo "Io, Jean Gabin" nel 1979.

Di questo si parlerà martedì 12 aprile presso il Palazzo della Loggia di Noale (ore 20.45) con Alessandra Trevisan, giovane ricercatrice indipendente che sta editando un volume monografico su quest'autrice. 

L'incontro è organizzato da Associazione Studenti per la Biblioteca di Noale con la collaborazione della Pro Loco Noale, ed è il terzo nell'ambito della rassegna comunale "Un caffè con gli studenti".

In un percorso analogico per immagini, citazioni e suggestioni, prendendo le fila e non sovrapponendosi a "Voce di donna, voce di Goliarda Sapienza", racconto sulla sua vita che Trevisan ha co-creato con Anna Toscano e Fabio Michieli, partendo proprio dalle opere pubblicate dopo il 1996 (anno della sua morte) si andrà "ricostruendo" la vicenda di Sapienza, non-protagonista del panorama letterario del secolo scorso, coraggiosa e ancora prima scrittrice curiosa e 'vorace', essenzialmente 'anarchica' nelle intenzioni letterarie e non solo, senz'altro una voce unica del tempo passato in grado di parlare anche al nostro presente.

Martedì 12 aprile, ore 20.45 
Palazzo della Loggia di Noale (VE)
ingresso libero

***
Alessandra Trevisanè nata nel 1987 aMestre. Ha conseguito la laurea magistrale in Filologia e letteratura italiana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi dal titolo “Goliarda Sapienza (1998-2013): una voce intertestuale” di prossima pubblicazione. Per anni speaker a Radio Ca' Foscari, è ufficio stampa 2.0 (ass. cult. Caligola, Flat e Live Arts Cultures), ricercatrice indipendente e blogger per «Poetarum Silva», voce e lyricist di UNKNWN (synth-pop, IDM, elettronica sperimentale).

Dal 7 aprile al cinema “L’età dell’oro” con Laura Morante

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Arriva nei cinema il 7 aprile “L’età dell’oro”, il nuovo film di Emanuela Piovano, con Laura Morante, Giulio Scarpati, Stefano Fresi, Dil Gabriele Dell'Aiera, Gigio Alberti, Eugenia Costantini, Pietro De Silva.

Ispirato all'omonimo libro di Francesca Roana Massaro e Silvana Silvestri, il film ha preso spunto dalla figura di Annabella Miscuglio, tra i fondatori della Filmstudio e ideatrice, nel 1976, di Kinomata, il primo festival che parlò al mondo della regia femminile. Laura Morante interpreta una pasionaria del cinema che lotta per mantenere in vita un'arena cinematografica che ha restaurato e che da anni programma quotidianamente con i film che più ama.

Dopo decenni d'incomprensioni e liti con la madre Arabella (Laura Morante), dovuti a un modo di vedere e affrontare la vita che da bambino non poteva accettare, Sid è chiamato a tornare alle sue radici. Dalla Torino savoiarda è costretto a spostarsi nell'allegra e naif comunità pugliese in cui si trova Arabella. Il vero viaggio all'interno della vita e dei ricordi della madre (e degli amici che hanno colorato le giornate della sua infanzia) gli faranno capire che l'amore di una mamma può avere mille sfumature e che la stessa Arabella è stata una, dieci, cento donne differenti, tutte generose, tutte valorose. È stata la regista, la femme fatale, l'amica, la fondatrice dell'arena cinematografica e dei suoi festival, l'anima del paesino nel quale vive da anni. Sid, però, ha conosciuto e capito la vera natura di quell'ammaliante e brillante figura troppo tardi. Eppure Arabella neppure in questo caso si comporterà in maniera banale. Anzi, sarà proprio lei a stuzzicare, rimbrottare e guidare suo figlio alla scoperta di quella figura tanto combattuta e poliedrica.

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Intervista de “Il Popolo Veneto” con Laura Morante (clicca qui per leggere)

Da venerdì 8 aprile sarà in rotazione radiofonica “Acrobati”, il nuovo singolo di Daniele Silvestri

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Da venerdì 8 aprile sarà in rotazione radiofonicaAcrobati”, il nuovo singolo di Daniele Silvestri, secondo estratto dal suo omonimo album dopo il successo di “Quali Alibi”.

Il cantautore ha descritto il brano con queste parole: “Credo che Acrobati, anche dal punto di vista musicale, sia il cuore di questo disco. Lo è per ragioni intime, ma soprattutto perché si è portato dietro fin da subito un punto di vista ben preciso. Era un invito a guardare le cose dall’alto, a cambiare sguardo, e per questo motivo è diventato il titolo del disco. Acrobati è anche una parola ben collegata a questo momento, in cui siamo tutti alla ricerca di un punto di equilibrio, di una prospettiva”.

Intanto prosegue a suon di sold out il primo tour nei teatri di Daniele Silvestri, che da giovedì sarà a Roma, all'Auditorium della Conciliazione, con quattro date.


Venerdì 8 aprile la seconda serata di “Laura&Paola” con grandi ospiti

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Dopo il grande successo della scorsa settimana, con quasi 6 milioni di spettatori, andrà in onda stasera venerdì 8 aprile alle ore 21,20 la seconda serata di “Laura&Paola”, il nuovo varietà di Raiuno, condotto da Laura Pausini e Paola Cortellesi, che ha come ingredienti la musica, gli sketch, momenti emozionanti ma anche divertenti. A fare da cornice alla trasmissione c’è la bravissima orchestra diretta da Paolo Carta. La seconda serata vedrà come ospiti Kevin Costner, i Negramaro, Luca Zingaretti, Francesca Michielin, Claudia Gerini e Margherita Buy

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Laura&Paola, il nuovo show in tre puntate condotto da Laura Pausini e Paola Cortellesi (clicca qui per leggere)

Venerdì 6 maggio, presso la Santeria Social Club di Milano, si terrà la prima edizione di … Io ci sono

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Venerdì 6 maggio, presso la Santeria Social Club di Milano, si terrà la prima edizione di … Io ci sono, una serata nella quale alcuni dei migliori interpreti della musica “nuova” si confronteranno, per la prima volta, con l’opera di Giorgio Gaber.

Appino (The Zen Circus), Brunori Sas, Lodo Guenzi (Lo stato sociale) e Tommaso Paradiso (Thegiornalisti), si esibiranno in alcune interpretazioni dei brani del signor G che hanno influenzato la loro crescita musicale.

Nel 1995 Giorgio Gaber e Sandro Luporini scrivevano una canzone dal titolo Io come persona e mai avrebbero potuto immaginare che, vent’anni dopo, il verso …io ci sono, potesse diventare tanto importante per l’attività della Fondazione Gaber.

… Io ci sono è per noi una formula magica, capace di far accadere cose straordinarie. Nel 2012 questo verso è diventato il titolo del più grande omaggio della storia della musica italiana (un disco in cui oltre 50 artisti si sono confrontati con il repertorio del signor G) e oggi ci permette di portare avanti la nostra missione di divulgazione, spostando lo sguardo verso la scena della musica indipendente, una realtà con cui la Fondazione collabora nell’organizzazione di una serata senza precedenti.

La musica indipendente, comunemente definita "indie", è un movimento musicale che si sviluppa dal basso e che, senza la spinta promozionale delle multinazionali e dei mass media, sta vivendo un momento di grande espansione e coinvolgimento verso un nuovo pubblico sempre più numeroso e partecipativo, testimoniando così un crescente entusiasmo per una"nuova autorialità", sempre più apprezzata da un pubblico giovane. Nuovo, bello.

Alcuni hanno ipotizzato che la musica indie sia tutta quella non prodotta e promossa dalle quattro etichette major del mercato discografico.

La Fondazione Gaber ritiene, invece, che la musica indie sia caratterizzata da una certa indipendenza artistica, alternativa a quella commerciale.

Per questo motivo la scelta della Fondazione è in perfetta sintonia con la proposta del movimento musicale che è affine al percorso di Gaber, punto d’incontro con la sua eredità artistica.

I musicisti che si esibiranno sul palco della Santeria, dando grande importanza alla parola e alla riflessione, sono costantemente pronti a nuove ricerche di forme espressive, elementi tipici del pensiero del signor G.

L’iniziativa del 6 maggio, vuole confermare quanta parte di mondo giovanile è ancora inesplorato, pur essendo disponibile a raccogliere le provocazioni del Signor G.
L’ingresso è libero dalle ore 20, fino ad esaurimento posti.

Tra poco più di due mesi i Modà torneranno a San Siro con una doppia data e tante sorprese

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Tra poco più di due mesi i Modà torneranno nel tempio del calcio milanese con una doppia data a San Siro sabato 18 giugno (già sold out) e domenica 19 giugno, dopo il grande successo del 2014. La band sarà poi in concerto sabato 25 giugno, all’Arena Sant’Elia di Cagliari. 
Intanto il nuovo disco dei Modà, dal titolo “Passione Maledetta” ha tagliato il traguardo del Triplo disco di Platino FIMI/Gfk a quattro mesi dalla pubblicazione. 
Kekko ha parlato in conferenza stampa del nuovo tour che vedrà il gruppo esibirsi su un palco tecnologico, con animazioni, giochi di luci e tante altre sorprese: “Nel precedente tour avevamo utilizzato l’immagine dei gladiatori, questa volta invece ci siamo inventati un’altra idea per raccontare le battaglie della nostra vita. Ogni progetto comporta tante sfide, come quella per riconfermarsi nelle vendite o nei live. Ci sarà un video introduttivo che racconta questo percorso e si concluderà con noi sul palco. La scaletta sarà una sorpresa ma si può dire che sarà incentrata sul presente e sugli ultimi tre album, da Viva i romantici a Passione maledetta, con qualche richiamo al passato”.
Per quanto riguarda gli ospiti, a San Siro il 25 giugno ci saranno i Pooh: “La proposta di avere ospiti i Pooh è nata casualmente pochi minuti prima della registrazione dello speciale tv per i loro 50 anni di carriera. Hanno accettato subito e ne sono davvero felice. Non suoneranno, ma arriveranno con 5 microfoni e saremo noi i loro musicisti.Cantare con i Pooh a San Siro è come per il Napoli giocare con Maradona! Stare sul palco insieme a loro mi dà grande energia ed emozione”, ha detto Kekko. A Cagliari, invece, ci saranno i Tazenda: “Siamo molto felici che ci siano loro a rappresentare la musica della terra sarda. Mi piacerebbe portare brani del loro repertorio, interpretando qualche loro canzone, magari in sardo”. 
Per i fan dei Modà ci sarà infine anche la possibilità di condividere il palco con la band: “Stiamo pensando con quale canzone ripetere questa nostra tradizione”.

Dall’8 aprile sarà in rotazione radiofonica “100 Mila Watt”, il nuovo singolo di Dolcenera

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Dall’8 aprile sarà in rotazione radiofonica “100 Mila Watt”, il nuovo singolo di Dolcenera, uno dei sei brani inediti contenuti nell’album “Le stelle non tremano - Supernovae”, interamente scritto, arrangiato e prodotto dall’artista. La canzone racconta l’amore che fa rumore, il rumore interiore del silenzio dettato da una assenza, in un sound noise elettro-pop, un silenzio che suona a 100 Mila Watt. Intanto Dolcenera è impegnata in televisione, nelle vesti di coach, nel talent “The Voice of Italy” ed è pronta a partire con la seconda parte del suo Instore Tour, per incontrare i fan: domenica 10 aprile sarà al Parco Commerciale Dora di Torino, sabato 16 al Romagna Shopping Valley di Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena), il 17 al Quasar Village di Perugia e il 23 al Centro Commerciale Porto degli Ulivi di Reggio Calabria. In estate Dolcenera sarà in Tour tra festival ed eventi live mentre in autunno porterà in scena nei più importanti teatri italiani uno spettacolo di non solo musica che si intitolerà “Dolcenera Show”.

David Bowie il visual animato

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Si chiude con un’onestà schietta… ‘This is all I ever meant/That’s the message that I sent’, Bowie canta...chiaro, elegante ed enfatico” - Rolling Stone

È online in anteprima al link
http://smarturl.it/ICGEAvideo un visual animato che accompagna il brano di David Bowie “I Can’t Give Everything Away”, incluso nell’album “” (ISO/Columbia). Il visual è stato creato dal designer che ha firmato l’artwork dell’album, Jonathan Barnbrook.

"I Can’t Give Everything Away”, attualmente nelle playlist radiofoniche di tutto il mondo, è il terzo singolo estratto al 28esimo ed ultimo disco di Bowie, “
”, pubblicato l’8 gennaio 2016.

L’album ad oggi ha venduto quasi 2milioni di copie, e raggiunto la #1 in più di 20 Paesi tra cui U.S., UK, Australia, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia e Svizzera.

La toccante interpretazione in immagini di “I Can’t Give Everything Away” realizzata da Barnbrook è un tributo che trae ispirazione dal brano che chiude
, creato da una figura che ha avuto un ruolo fondamentale nell’identità e nella presentazione visiva dell’album.

“È un video davvero molto semplice, che volevo comunicasse un messaggio sostanzialmente positivo”, dice Barnbrook. “Si comincia nel mondo in bianco e nero di
, ma nel ritornello finale si passa ad un colore brillante. L’ho vista come una celebrazione di David, come un’affermazione che, nonostante le avversità che affrontiamo, e gli avvenimenti difficili da elaborare come la scomparsa di David, gli esseri umani sono per natura positivi, guardano avanti e possono far tesoro nel presente di ciò che di buono lascia loro il passato. Siamo una specie ottimista per natura, e celebriamo il bene che ci viene dato.” 

L’inizio della relazione professionale tra Jonathan Barnbrook e David Bowie risale all’artwork di Heathen, l’album del 2002, che includeva un prototipo del font Priori, creato da Barnbrook. La sua collaborazione con Bowie è poi proseguita con le copertine dell’album del 2003 Reality e con The Next Day (2013). Barnbrook ha curato anche le grafiche della mostra itinerante del V&A Museum David Bowie is.

Gli incontri della Civica |14.04| Proiezione del film L’inganno e incontro con Ferdinando Cito Filomarino

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Giovedì 14 aprile 2016, ore 14.30 “L’inganno” di Ferdinando Cito Filomarino, segue incontro con il regista

Lappuntamento di Giovedì14 aprile avràcome ospite il regista Ferdinando Cito Filomarino e sarà aperto alle 14.30 dalla proiezione del suo documentario Linganno
A qualche settimana dallintitolazione della Civica Scuola di Cinema a Luchino Visconti, il film di Cito Filomarino riporta lattenzione sul cinema del grande Maestro: ricostruisce infatti la genesi di Gruppo di famiglia in un interno, ultimo capolavoro di Visconti, attraverso il racconto di collaboratori, cineasti e critici, nonché lutilizzo di rari materiali di repertorio. Naturalmente viscontiano, ma curiosamente ambientato in epoca contemporanea, Gruppo di famiglia in un internoracchiude la visione del maestro alla fine della sua vita.

Seguirà una conversazione con Ferdinando Cito Filomarino sui retroscena della creazione di un film: la genesi, la scrittura e lo sviluppo produttivo.

Lincontro è moderato da Fabrizia Centola, docente di Teoria e prassi del montaggio audiovisivo.

L'Inganno
Anno di produzione: 2013
Durata: 38'

FERDINANDO CITO FILOMARINO 
Regista e sceneggiatore, Ferdinando Cito Filomarino nasce a Milano nel 1986. Dopo la laurea in Semiotica del Cinema a Bologna, lavora come assistente alla regia su alcuni film, fino a che non inizia a scrivere e dirigere progetti propri, lavorando inoltre come montatore. Nel 2010 realizza il cortometraggio Diarchia, premiato ai Festival di Locarno, Sundance, ai Nastri dArgento, e nominato come Migliore Cortometraggio agli European Film Awards. Nel 2013 realizza il documentario Linganno, un film-saggio sullultimo capolavoro di Luchino Visconti, presentato al Festival di Roma. Nel 2015 dirigeAntonia, suo primo lungometraggio, ispirato alla vita della poetessa milanese Antonia Pozzi. Presentato in concorso al Torino Film Festival, il film è attualmente nelle sale.

Gli incontri della Civica sono parte del progetto Manifatture Culturali realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo. 

Allinsegna della multidisciplinarietà, nascono dalla volontàdi rafforzare linterazione tra formazione e mondo dello spettacolo e di condividere con la cittadinanza delle occasioni di incontro. Tra gli ospiti degli incontri: Tony Servillo, Filippo Timi, Marco Paolini, Teresa Villaverde, Aldo Giovanni e Giacomo, Gabriele Salvatores, Gianluca De Serio, Tala Hadid, Claudio Bisio, Mick Audsley, Javier Zanetti, Il terzo segreto di satira, Massimo Gaudioso,  Giuseppe M. Gaudino, Carlo Lavagna, Costanza Quatriglio, Petr Zelenka.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti previa prenotazione allindirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu

Per informazioni: tel. 02 971522;

(Ex Manifattura Tabacchi, viale Fulvio Testi, 121. Milano)

Dustur, la Costituzione italiana parla arabo

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Dal 13 al 17 Aprile presso lo Spazio Oberdan Milano

Presso Spazio Oberdan Milano dal 13 al 17 aprile 2016 Fondazione Cineteca Italiana propone Dustur, il bel documentario di Marco Santarelli che ci invita a una riflessione profonda sul valore della Costituzione attraverso una serie di lezioni tenute a una serie di detenuti musulmani nel carcere di Bologna allo scopo di scrivere una “Costituzione dei sogni” che provi a risolvere la contraddizione fra legge dell’uomo e legge di Dio. Ha dichiarato il regista: «Nel 2011 ho conosciuto Ignazio e Samad, il volontario religioso e il giovane ex detenuto. Il monaco cristiano e il musulmano: due mondi solo apparentemente distanti. Ed è grazie alle loro storie e alla loro passione per un “mondo migliore” che nasce Dustur (in arabo, Costituzione). Un viaggio dentro e fuori il carcere, dentro e fuori i confini della libertà. Un dentro e un fuori, che solo alla fine si toccheranno. Un viaggio che comincia dietro le sbarre di una biblioteca, per concludersi sull’Appennino, in uno dei luoghi simbolo della Resistenza italiana.»

Alla proiezione di mercoledì 13 aprile il regista Marco Santarelli sarà presente in sala.

CALENDARIO PROIEZIONI
Mercoledì 13 aprile h 21.15 / Venerdì 15 aprile h 19.30 / Sabato 16 aprile h 15 / Domenica 17 aprile h 19.15

DUSTUR
R., sc., fot., mont.: Marco Santarelli. Italia, 2015, 75’.

Nella biblioteca del carcere di Bologna, un gruppo di detenuti musulmani partecipano a un corso organizzato da insegnanti e volontari sulla Costituzione italiana. Un giovane arabo in attesa del fine pena è alle prese con gli “inverni e le primavere” della libertà e un futuro tutto da scrivere. Un viaggio dentro e fuori il carcere, per raccontare l’illusione e la speranza di chi ha sognato e continua a sognare un “mondo più giusto”.

Alla proiezione di mercoledì 13 aprile il regista Marco Santarelli sarà presente in sala.

MODALITÀ D’INGRESSO
Biglietto d’ingresso intero: € 7,00
Biglietto d’ingresso ridotto con Cinetessera: € 5,50
Cinetessera annuale: € 6,00, valida anche per le proiezioni all’ Area Metropolis 2.0 - Paderno Dugnano.

I biglietti possono essere acquistati in prevendita alla cassa di Spazio Oberdan da una settimana prima dell’evento nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.


Il 22 aprile uscirà il nuovo disco di Andrea Mirò dal titolo Nessuna paura di vivere

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Il 22 aprile uscirà il nuovo disco di Andrea Mirò dal titolo Nessuna paura di vivere, su etichetta Mescal, a 4 anni di distanza da Elettra e Calliope, pubblicato nel 2012. 
Il nuovo album contiene dodici canzoni inedite realizzate con Manuel Fusaroli.
#‎NessunaPauraDiVivere è una dichiarazione di libertà con la consapevolezza adulta di chi abbraccia la vita così com’è, nelle sue incertezze, con la giusta dose di rabbia tra le righe, mai urlata ma con fermezza e senza finzioni. La parola ‘paura’ definisce molte canzoni: paura come spinta e motore, mai come limite: nessuna paura di vivere per intero ogni giorno, appunto…”, così Andrea Mirò ha presentato il nuovo lavoro, che vanta la collaborazione con Brian Ritchie dei Violenti Femmes in Titoli di coda e di Nicola Manzan dei Bologna Violenta (agli archi in Deboli di cuore e Piove da una vita). 
Il primo singolo estratto dall’album è Deboli di cuore.
*** 
Questa la tracklist di Nessuna paura di vivere:
1. Nessuna paura di vivere
2. ‪#‎Piovedaunavita
3. Deboli di cuore
4. Non chiedo di più
5. Conseguenze
6. Così importante
7. Titoli di coda
8. La festa è finita
9. Sorprese
10. Nessuno escluso
11. Tutto in una notte
12. Reo Confesso (bonus track)

Lendinara: Lunedì 11 Aprile visita di Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura

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Diego Crivellari, parlamentare del Partito Democratico: “Avremmo la possibilità di conoscere le iniziative del Governo e gli atti concreti messi in campo sino ad oggi. L’agroalimentare è la prima risorsa del nostro territorio”.

Rovigo - “Lunedì prossimo a Lendinara avremmo la possibilità di conoscere ed approfondire le importanti iniziative e i decisivi provvedimenti che il Governo ha messo in atto sino ad oggi. Lo faremo come Partito Democratico con l’autorevole presenza del Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati l’on.Luca Sani. L’aula di Montecitorio ha da poco passato al Senato il Collegato Agricoltura che contiene innovazione e semplificazione per consegnare al Paese un settore agroalimentare competitivo e trainante a livello internazionale. Con il collega Sani e la collega Narduolo e il PD di Lendinara visiteremo anche alcune realtà produttive del settore per confrontarci direttamente con gli operatori sulle scelte fin qui portate avanti. In pochi mesi in Parlamento con il Governo abbiamo messo in campo nuove disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività per il settore agricolo, agroalimentare e della pesca attraverso il collegato alla legge di stabilità 2014. Abbiamo imposto maggior rigore per chi altera o imbroglia nelle indicazioni geografiche del prodotto e abbiamo posto l’attenzione al rilancio del settore con la legge 91/2015 e non ultimo anche le nuove disposizioni in materia di agricoltura sociale, flessibilità del lavoro e l’abbattimento dell’Imu sui terreni agricoli con l’ultima legge di stabilità. Il settore primario nel Polesine è la risorsa principale della nostra economia e come per la logistica o il trasporto la presenza di esponenti importanti del Governo e del Parlamento ci conferma quanto continui ad essere strategico per lo sviluppo del nostro territorio. Lunedì coltiveremo questo obiettivo a Lendinara”. Così l’on.Diego Crivellari del Partito Democratico in merito all’appuntamento di lunedì 11 aprile prossimo a Lendinara presso la sede del PD cittadino alle ore 18.00 con la presenza dell’on.Luca Sani Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati.

I film in uscita al cinema ad Aprile

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Il cacciatore e la regina del ghiaccio

Regia di Cedric Nicolas Troyan. Con Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt, Jessica Chastain, Nick Frost. Dal 6 aprile al cinema.

Molto tempo prima che la lama di Biancaneve trafiggesse la regina cattiva Ravenna (Theron), sua sorella Freya (Blunt) era stata vittima di un terribile tradimento e per questo aveva deciso di lasciare il Reame. Possedendo il dono di poter congelare ogni suo nemico, la giovane Regina dei Ghiacci aveva trascorso decenni in un lontano palazzo innevato, formando una legione di letali cacciatori, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), per scoprire infine che i suoi due prediletti avevano contravvenuto al suo unico ordine: chiudere per sempre il cuore ai sentimenti.

Una notte con la regina

Regia di Julian Jarrold. Con Sarah Gadon, Bel Powley, Jack Reynor, Rupert Everett, Emily Watson. Dal 7 aprile nei cinema.

8 maggio 1945 - Giornata della Vittoria in Europa. Gli Alleati accettano la resa incondizionata dell'esercito nazista e per le strade di Londra esplode la gioia della gente per la fine della lunga e gravosa guerra. Dalle finestre di Buckingham Palace le due giovanissime Principesse del Regno Unito guardano sognanti la folla in delirio che si prepara alla più grande festa che la città abbia mai visto. Sia Elizabeth che la sua testarda sorellina quindicenne Margaret hanno un tale desiderio di mescolarsi a quel fiume di persone che riescono, non senza difficoltà, a convincere il Re e la Regina

Microbo & Gasolina

Regia di Michel Gondry. Con Audrey Tautou, Sacha Bourdo, Laurent Poitrenaux, Théophile Baquet, Fabio Zenoni. Dal 7 aprile al cinema.«continua
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Microbo, come lo chiamano tutti, ha 14 anni, il talento per il disegno e una passione per una compagna di classe. Esile e introverso, la sua sensibilità spiccata gli aliena i compagni, bulli e gradassi e sempre in cerca di guai. L'ingresso in classe di Gasolina, adolescente forbito che miscela fantasia e idrocarburi, cambia la sua vita e il suo modo di guardare il mondo. Incoraggiato dall'inesauribile immaginazione di Gasolina, Microbo scopre un coraggio che non aveva mai sospettato, esponendo i suoi disegni in una galleria d'arte, confessando a Laura il suo sentimento e abbandonando la provincia per l'avventura. Perché Microbo e Gasolina costruiranno una casa su ruote e lasceranno Versailles. Il tempo di un'estate, il tempo per crescere.

Mister Chocolat

Regia di Roschdy Zem. Con Omar Sy, James Thierree, Clotilde Hesme, Olivier Gourmet, Frédéric Pierrot. Dal 7 aprile al cinema.

Francia, 1897. Rafael Padilla, nero di origine cubana, è uno dei freaks di Monsieur Delvaux, direttore artistico di un piccolo circo di provincia. Esibito tra la donna cannone e l'uomo più alto del mondo, Rafael impersona con pelle maculata e osso tra i capelli il mito del selvaggio famelico, terrorizzando sulla pista donne e bambini. Ma George Footit, clow bianco di professione, intravede in lui un potenziale e gli propone di formare un duo comico. Tra ceffoni e pedate, George li assesta e Rafael li incassa, la coppia funziona a meraviglia. Il pubblico ride e accorre copioso ad applaudirli, tra loro Joseph Oller, impresario parigino che li vuole a qualsiasi costo nel suo spettacolo. Lasciata la provincia per la Ville Lumière, George e Rafel incontrano un successo sbalorditivo. Col nome di Chocolat, diventa il primo artista nero della scena francese ma lontano dalle paillettes la vita presenta il conto e la Francia la sua intolleranza. Delazione e arresto innescano un processo di consapevolezza della propria condizione che coinciderà con il fallimento di una carriera.

Il complotto di Chernobyl - The Russian Woodpecker

Documentario con la regia di Chad Gracia in uscita al cinema il 7 aprile.

Fedor Alexandrovich, artista ucraino, aveva quattro anni quando avvenne il disastro di Chernobyl. Quando sceglie di indagare su quella catastrofe si concentra sulla Duga, una gigantesca e misteriosa antenna, costruita dai sovietici proprio nei pressi della centrale nucleare. Produce il rumore di un picchio e doveva essere in grado di interferire con le comunicazioni occidentali, per disturbarle e infiltrarvi la propaganda filo-sovietica. Ma quest'antenna, uno dei segreti russi di cui è piena la storia della Guerra fredda, potrebbe non essere estranea allo scoppio del reattore... Nel bel mezzo della rivoluzione ucraina, Fedor porta alla luce una verità pericolosa e deve scegliere se rivelarla o proteggere se stesso e la sua famiglia.

Veloce come il vento

Regia di Matteo Rovere. Con Stefano Accorsi, Matilda De Angelis, Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli. Dal 7 aprile al cinema.
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Un ex campione di automobilismo con problemi di tossicodipendenza è costretto a tornare in famiglia dopo la morte del padre. Il dramma lo aiuterà a riavvicinarsi alla sorella e alla passione per i motori

Banat-Il viaggio

Regia di Adriano Valerio. Con Edoardo Gabbriellini, Elena Radonicich, Piera Degli Esposti, Stefan Velniciuc, Ovanes Torosyan Dal 7 aprile al cinema.

Ivo è agronomo e la mancanza di opportunità lavorative in Italia lo spinge ad accettare un lavoro nel Banat, una fertile regione della Romania. Clara è appena uscita da una relazione e sta per perdere il lavoro al porto di Bari. Ivo e Clara si incontrano per caso e sembrano capirsi subito. Passano una sola notte assieme prima che Ivo parta, ma questo basta per creare un legame e lasciar loro il desiderio di rincontrarsi. 

Troppo napoletano

Regia di Gianluca Ansanelli. Con Serena Rossi, Gennaro Guazzo, Luigi Esposito, Rosario Morra, Giorgia Agata. Dal 7 aprile al cinema.

Quando il suo ex marito, un popolare cantante neomelodico, perde la vita lanciandosi dal palco per fare stage diving, Debora (Serena Rossi) si preoccupa per suo figlio Ciro (Gennaro Guazzo) di undici anni. Il ragazzino sembra molto turbato, al punto da non mangiare più neanche il ragù domenicale. La madre, angosciata, lo porta da Tommaso (Gigi), psicologo dell'infanzia timido e imbranato. Il dottore scoprirà però che a turbare Ciro non è solo la perdita del padre, quanto piuttosto le sue prime inquietudini amorose. I due faranno così un patto: lo psicologo aiuterà il bambino a conquistare la sua amata compagna di classe, mentre lui gli darà una mano per farlo fidanzare con sua madre...

Che cos’è un Manrico

Regia di Antonio Morabito. Con Manrico Zedda, Stefano Romani, Vanda Petrelli, Vincenzo Tanassi Dal 7 aprile al cinema.

Manrico è un trentenne distrofico, che muove debolmente solo la testa e i pollici. Orfano di padre e madre, vive da solo con la nonna ormai incapace di provvedere alle sue esigenze, in totale dipendenza da operatori sociali e volontariato. Manrico è un ex giocatore della nazionale di hockey su sedia a rotelle, un ex Robocop, uno stonatissimo cantante, un assiduo frequentatore di social network. Manrico è sarcastico, incisivo, provocatorio, sessuato, arrabbiato, ironico, sorridente, ridanciano.

L’età dell’oro

Regia di Emanuela Piovano. Con Laura Morante, Dil Gabriele Dell'Aiera, Gigio Alberti, Eugenia Costantini, Pietro De Silva, Giulio Scarpati, Stefano Fresi.

Dopo decenni d'incomprensioni e liti con la madre Arabella, dovuti a un modo di vedere e affrontare la vita che da bambino non poteva accettare, Sid è chiamato a tornare alle sue radici. Dalla Torino savoiarda sarà costretto a spostarsi nell'allegra e naïf comunità pugliese in cui si trova Arabella. Ma il vero viaggio all'interno della vita e dei ricordi della madre e degli amici che hanno colorato le giornate della sua infanzia, faranno capire a Sid che l'amore di una mamma può avere mille sfumature e che la stessa Arabella è stata una,dieci, cento donne differenti. Tutte generose, tutte valorose. È stata la regista, la femme fatale, l'amica, la fondatrice dell'arena cinematografica e dei suoi festival, l'anima del paesino nel quale vive da anni. Sid, però, ha conosciuto e capito la vera natura di quell'ammaliante e brillante figura troppo tardi. Eppure Arabella neppure in questo caso si comporterà in maniera banale. Anzi, sarà proprio lei a stuzzicare, rimbrottare e guidare suo figlio alla scoperta di quella figura tanto combattuta e poliedrica. Dal 7 aprile al cinema.

Nonno scatenato

Regia di Dan Mazer. Con Zac Efron, Robert De Niro, Zoey Deutch, Aubrey Plaza, Dermot Mulroney.

La storia di un rigido nipote, di nome Jason, in procinto di sposarsi che si trova costretto ad accompagnare il suo lascivo nonno, un ex generale militare da poco vedovo, in un lungo viaggio in Florida. La sregolatezza del nonno metterà in discussione la vita 'perfetta' del giovane Jason. Dal 13 aprile al cinema.

Un’estate in Provenza

Regia di Rose Bosch. Con Jean Reno, Anna Galiena, Chloé Jouannet, Hugo Dessioux, Aure Atika.

Lia, Adrian e il piccolo Theo, sordomuto dalla nascita, si recano in vacanza in Provenza dal nonno Paul che, a causa di dissidi familiari, non hanno mai incontrato. Ci vorrà davvero poco perché tra l'uomo e i tre ragazzi si arrivi allo scontro: uno scontro generazionale tra tre giovani e un anziano burbero e 'selvaggio' che etichettano subito come fuori di testa. Ma presto si accorgeranno di aver sbagliato valutazione; ci vorrà un po' di tempo, ma tra nonno e nipoti scatterà un empatia che nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare. E quella diventerà la migliore estate della loro vita. Dal 13 aprile al cinema.

Nemiche per la pelle

Regia di Luca Lucini. Con Margherita Buy, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Paolo Calabresi, Gigio Morra.

Lucia (Margherita Buy) fa la psicologa degli animali mentre Fabiola (Claudia Gerini) ha un'agenzia immobiliare e vende case di lusso. Le due donne si odiano profondamente ma in comune hanno l'amore per Paolo. Il matrimonio con Lucia è durato dodici anni e dopo il divorzio i due sono rimasti in buoni rapporti, mentre quello con Fabiola è durato otto anni. La morte di lui le ha costrette ad incontrarsi anche perché entrambe hanno dovuto confrontarsi con la scoperta di un segreto di Paolo: un figlio. Dal 14 aprile al cinema.

The Idol

Regia di Hany Abu-Assad. Con Tawfeek Barhom, Ahmed Al Rokh, Hiba Attalah, Kais Attalah, Abdel Kareem Barakeh.

La vita di Mohammad Assaf a Gaza e la sua partecipazione al talent Arab Idol nel 2013. Un'edizione seguitissima che porto` l'allora cantante ventiquattrenne in finale, tenendo con il fiato sospeso milioni di palestinesi, che poi si riversarono nelle strade di Ramallah per festeggiare la sua vittoria. Dal regista di Paradise Now, una storia di formazione, sulla realizzazione di un sogno le cui valenze politiche diventano simbolo collettivo di speranza e pace. Dal 14 aprile al cinema.

Fiore del deserto

Regia di Sherry Hormann. Con Liya Kebede, Sally Hawkins, Craig Parkinson, Soraya Omar-Scego, Idriss Abdillahi Houfaneh. Dal 14 aprile al cinema.

Waris Dirie nasce in un villaggio della Somalia da una famiglia di nomadi con dodici figli dove subisce l'infibulazione più o meno a cinque anni: a tredici il padre la vende a un uomo di sessant'anni: Waris non accetta quel destino, fugge a Mogadiscio e poi a Londra, nella residenza di uno zio ambasciatore lavorando come cameriera. Quando l'uomo viene richiamato in Somalia, lei decide di restare in Inghilterra. Sola e analfabeta si guadagna da vivere con mestieri umili. Si iscrive a una scuola serale finché un giorno un fotografo, Terry Donaldson, la convince a posare. All'improvviso il suo destino cambia dando inizio a una fortunatissima carriera di fotomodella. Al culmine del successo, Waris ha trovato il coraggio di raccontare la propria storia e oggi è la portavoce ufficiale della campagna dell'ONU contro le mutilazioni femminili.

Senza lasciare traccia

Regia di Gianclaudio Cappai. Con Michele Riondino, Valentina Cervi, Vitaliano Trevisan, Elena Radonicich, Stefano Scherini. Dal 14 aprile al cinema.

Bruno ha cercato di dimenticare un passato di cui porta i segni sulla pelle e dentro di sè, nella malattia che lo consuma lentamente: di quel passato non ha mai parlato con nessuno, neanche con la sua compagna. Fino a quando Bruno non ha l'occasione di tornare nel luogo dove tutto è cominciato: una fornace ormai abbandonata, diventata il rifugio di un uomo e della figlia. Nessuno dei due riconosce quell'intruso, né immagina le sue intenzioni. Per guarire, Bruno deve trovare un colpevole, guardare in faccia l'origine del suo male. Cercare tracce, cancellarle, per tentare di fermare l'intruso che è in lui.

Les souvenirs

Regia di Jean-Paul Rouve. Con Michel Blanc, Annie Cordy, Mathieu Spinosi, Chantal Lauby, William Lebghil.

Romain ha 23 anni e lavora di notte in un albergo. Fantastica una carriera come scrittore e il grande amore. Il padre è sulla via del pensionamento. L'adorata nonna, piena di vitalità, condotta dai figli in una casa di riposo, decide di scappare. Romain si mette sulle sue tracce. Un viaggio nei ricordi per questa commedia dolce-amara, assai brillante, che torna sui temi cari al regista: il tempo che passa, la possibilità di far marcia indietro, per riprendersi il destino e ritrovare il senso profondo della vita. Dal 14 aprile al cinema.

L’universale

Regia di Federico Micali. Con Francesco Turbanti, Matilda Anna Ingrid Lutz, Claudio Bigagli, Robin Mugnaini. Dal 14 aprile al cinema.

Questa è la storia di tre amici: Tommaso, Marcello e Alice, dei loro destini che s'intrecciano, si lasciano e poi si ingarbugliano di nuovo, in una serie di avventure che attraversano tre decenni - dai favolosi sessanta ai plasticosi ottanta - e che incarnano i sogni, le svagatezze, le illusioni e le sconfitte di una generazione. Ma questa è anche la storia di un cinema (L'Universale), un cinema un po' particolare a dire il vero, dove per una strana congiuntura epocale, rionale e perché no, astrale, per un periodo si sono incontrate la cultura alta, sperimentale e politica del movimento studentesco e quella popolare, sarcastica e disincantata del quartiere fiorentino di San Frediano, creando un meraviglioso cortocircuito che ben presto ha portato a un inatteso e scintillante caos creativo.

Il bambino di vetro

Regia di Federico Cruciani. Con Paolo Briguglia, Vincenzo Ragusa, Chiara Muscato, Vincenzo Albanese, Fabrizio Romano. Dal 14 aprile al cinema.

Esiste per ogni bambino un momento in cui arriva la maturazione di quei concetti che fino al giorno prima appartengono solo al mondo degli adulti. Accade così che a Palermo un bambino in poco tempo assista ad alcune scene che lo porteranno a capire cosa siano le famiglie mafiose. Tra il padre, la madre e la vita in strada non potrà fare a meno di rendersi conto del mondo che lo circonda.

Zona d’ombra-Una scomoda verità

Regia di Peter Landesman. Con Will Smith, Alec Baldwin, Albert Brooks, Paul Reiser, Luke Wilson. Dal 21 aprile al cinema.
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Will Smith nei panni del medico che con la sua scoperta fece tremare una delle organizzazioni più potenti del mondo. Un battaglia indimenticabile tratta da una storia vera. Il film racconta la storia di Bennet Omalu, il neuropatologo che cercò in ogni modo di portare all'attenzione pubblica una sua importante scoperta: una malattia degenerativa del cervello che colpiva i giocatori di football vittime di ripetuti colpi subiti alla testa. Durante la sua ostinata ricerca, il medico tentò di smantellare lo status quo dell'ambiente sportivo che, per interessi politici ed economici, metteva consapevolmente a repentaglio la salute degli atleti.

La memoria dell’acqua

Da un parallelepipedo di quarzo, che contiene al suo interno dell'acqua che risale a millenni fa, si prendono le mosse per riflettere sull'elemento liquido che sta alla base della vita nell'universo e che consente di parlare della storia passata e più recente del Cile. 

Regia di Patricio Guzmán. Dal 21 aprile al cinema.

Abbraccialo per me

Regia di Vittorio Sindoni. Con Stefania Rocca, Moise Curia, Vincenzo Amato, Giulia Bertini, Paolo Sassanelli. Dal 21 aprile al cinema.

Abbraccialo per me è la storia, tra commedia dramma e sentimenti, di una donna e di suo figlio. Dell'amore di una madre, Caterina interpretata da Stefania Rocca, verso quello che ai suoi occhi è il più straordinario bambino al mondo fino a scoprire che, proprio suo figlio, tra tanti, è affetto da disagio mentale. Francesco (Moisé Curía) è un ragazzino vivace, allegro, con la passione per la musica. Il suo strumento preferito è la batteria, che suona di continuo. I primi segnali del suo disturbo mentale arrivano in famiglia come un fulmine a ciel sereno. La conseguenza di questo dramma porterà alla separazione di Caterina dal marito (Vincenzo Amato). Ma con l'aiuto della figlia (Giulia Bertini) questa madre coraggiosa combatterà contro tutti e contro tutto fino a trovare una speranza di salvezza per l'adorato figlio.

Le confessioni

Regia di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Moritz Bleibtreu.

Un cast di grande richiamo internazionale per Le confessioni, il nuovo film di Roberto Andò. Le riprese, iniziate il 26 maggio in Francia, sono proseguite poi in Germania e Italia. Il film è una coproduzione italo francese Bibi Film - Barbary Film con Rai Cinema. Dal 21 aprile al cinema.

Rino - La mia ascia di guerra

Regia di Andrea Zambelli. Con Vittorio Rino Bonalumi, Lina Ziliani, Andrea Zambelli. Dal 23 aprile al cinema. 

Andrea da bambino aveva un eroe: "il Rino". Rino è stato il suo mentore. Partigiano, comunista: diverso da tutti. Da anni Andrea pensava a un film su Rino partigiano. Ma oggi Rino non può più raccontare: ha il morbo di Alzheimer. Andrea comincia a rivedere le decine di cassette in cui sono registrate le storiedell'amico, trova documenti e filmati Super 8. Il suo rapporto con Rino cambia, l'eroe di ieri è oggi un uomo da accudire, e Andrea deve affrontare a sua volta una nuova fase della vita, la maturità. Anche il progetto filmico cambia direzione: sarà più complesso, più profondo, più sofferto.

Tutte le strade portano a Roma

Regia di Ella Lemhagen. Con Sarah Jessica Parker, Rosie Day, Raoul Bova, Claudia Cardinale, Paz Vega. Dal 28 aprile al cinema.

Maggie è un'insegnante di New York che parte per un viaggio in Italia insieme alla figlia adolescente. Incontrerà Luca, un suo ex amante, con il quale proverà a riallacciare i rapporti. Ma la madre di lui, la figlia di lei e alcuni imprevisti metteranno a dura prova l'amore.

The Dressmaker- Il diavolo è tornato

Regia di Jocelyn Moorhouse. Con Kate Winslet, Judy Davis, Liam Hemsworth, Hugo Weaving, Caroline Goodall. Dal 28 aprile al cinema.

Tratto dal romanzo di Rosalie Ham, il film racconta la storia di Tilly, bionda e angelica ragazza che torna nel suo umile paese d'origine, che aveva dovuto abbandonare in seguito ad un'accusa di omicidio, per chiedere perdono alla madre. La sua nuova professione di stilista le permette però di trasformare le donne del luogo e dar loro la possibilità di farsi valere. È proprio grazie ai suoi abiti, che Tilly riuscirà a vendicarsi dei suoi detrattori e anche a trovare l'amore.

Sole alto

Regia di Dalibor Matanic. Con Tihana Lazovic, Goran Markovic, Nives Ivankovic, Mira Banjac, Slavko Sobin. Dal 28 aprile al cinema.

1991. Jelena e Ivan si amano stanno per lasciare i paesi in cui vivono per trasferirsi a Zagabria. Ma lei è serba e lui croato e i primi segnali dell'esplodere dell'odio etnico non aiutano questo loro progetto. 2001. Dopo il conflitto la giovane serba Nataša torna con la madre nella casa in cui avevano vissuto e in cui la guerra ha lasciato profonde ferite che segnano anche gli animi. Ante, croato, accetta di lavorare nell'edificio per riattarlo ma la ragazza non sopporta la sua presenza. 2011. Luka, croato, torna al paese in occasione di una festa dopo una lunga assenza. Va a trovare i genitori che non vede da tempo ma, soprattutto, decide di recarsi a casa di Marija, serba con la quale ha avuto molto di più di una relazione.

Fuga dal Pianeta Terra

Regia di Callan Brunker. Con Jessica Alba, Sarah Jessica Parker, Brendan Fraser, James Gandolfini, Kaitlin Olson. Dal 28 aprile al cinema.
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Gary, un alieno del pianeta Baab, si reca sulla terra per trovare la moglie e la figlia che sono precipitate mentre si dirigevano a un incontro intergalattico di ginnastica. Al suo arrivo, Gary viene catturato dagli esseri umani e inviato nella segreta prigione aliena, nota come "Area 51". Gary fa amicizia con un gruppo di compagni di cella alieni e progetta il più grande piano per uscire di prigione della storia dell'universo. Riusciranno Gary e gli altri alieni a sfuggire dall'Area 51? Riuscirà a ritrovare la sua famiglia e a tornare sani e salvi al pianeta Baab? Solo il tempo e una fantastica avventura ce lo diranno!

Zeta

Regia di Cosimo Alemà. Con Salvatore Esposito, Jacopo Olmo Antinori, Irene Vetere, Diego Germini, Claudia Nahum. Dal 28 aprile al cinema.

continua»
In una Roma che si divide verticalmente tra centro e periferia, ricchi e poveri, famosi e non famosi, Alex/Zeta (Diego Germini), Gaia (Irene Vetere) e Marco (Jacopo Olmi Antinori) sono tre amici poco meno che ventenni con il sogno di sfuggire al destino che la società ha in serbo per loro. La vita di strada, il lavoro al mercato, i casermoni di periferia, la povertà, il piccolo spaccio, il sogno dell'hip hop: questa è la vita per Alex fino a che il sogno non diventa realtà, e lui si trova catapultato nel mondo del rap a giocarsi la sua partita e a far vedere quanto vale. Ma gestire il proprio destino è una faccenda complessa e Alex commette molti errori, fino a ritrovarsi solo, con un successo effimero e senza punti di riferimento. Dovrà affrontare i suoi demoni, la durezza del mondo e la sua confusione per superare la linea d'ombra, imparando ad amare la sua rabbia e riuscendo nell'impresa più difficile: capire fino in fondo cosa desidera.

Grotto

Regia di Micol Pallucca. Con Samuele Biscossi, Iris Caporuscio, Gabriele Fiore, Christian Roberto, Leonardo Similaro Dal 28 aprile al cinema. 

Un'avventura incredibile resa straordinaria dal percorso umano dei piccoli protagonisti che grazie all'assunzione della consapevolezza che nulla è dovuto capiscono che l'amicizia è una conquista. Tre bambini costringono un loro compagno di classe a una prova di coraggio per entrare a far parte del loro gruppo: dovrà portare via un teschio da una chiesa abbandonata. Inaspettatamente il bambino viene inghiottito da una voragine che si apre sul pavimento. I tre ragazzi rimasti fuori accorrono ma non sanno cosa fare, chiamano l'amico senza ottenere alcuna risposta. Non ottenendo risposta temono il peggio. Andarsene sembra essere l'unica soluzione onde evitare guai, ma non sanno che la sorellina di uno di loro li ha seguiti.

L'8 Aprile esce "Alt" il nuovo disco di Renato Zero: "Un album che guarda al presente"

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di Francesca Monti 

A tre anni dal doppio progetto di “Amo”, incentrato su tematiche più intime e riflessive, Renato Zero torna con “ALT”, il nuovo disco in uscita l’8 aprile. 14 brani inediti, dove trovano spazio le tematiche della fede, della violenza, dei giovani, del lavoro, del destino dell’arte, dell’amore in tutte le sue declinazioni, dell’ecologia, delle politiche d’accoglienza e dei nuclei affettivi. 

Il disco è anticipato dal singolo “Chiedi(musica di Renato Zero e Maurizio Fabrizio; testo di Renato Zero), attualmente in rotazione radiofonica (il video, diretto da Sebastiano Bontempi con la fotografia di Timoty Aliprandi, è visibile al seguente link https://youtu.be/R8ZhC0ojYCI).

Renato Zero ha presentato il nuovo album alla stampa con queste parole: Sono molto felice. Questo disco si rivolge a chi non vuole rassegnarsi a restare in panchina, subendo tutto ciò che accade intorno. Alt rappresenta la mia attuale stagione, quella che sto vivendo. Fare un disco non è come ascoltarlo, significa lavorarci per un’intera estate. Quando un artista decide di farlo sa a quello che va incontro. La canzone per me è un atto d’amore, il coinvolgere gli altri ad  appropriarsi di un momento magico. Bisogna conoscere però anche la sofferenza perché è la madre della crescita, della salvezza,  della sopportazione e della rivoluzione.Questi tempi mi hanno sollecitato un intervento obbligatorio, vedendo un’Italia che ha svenduto tutto e in cui la politica non tiene conto della spesa e se ne frega mentre le persone diventano sempre più povere. Sentivo anche la necessità di un nuovo contatto, in un momento in cui tutti abbiamo bisogno di stare insieme, di un abbraccio, anche se c’è sempre meno tempo per dedicarci a chi amiamo”.

Nelle 14 tracce di Alt vengono affrontate tante tematiche attuali, come ad esempio nel singolo “Chiedi” in cui Zero parla dei sindacalisti e della tv: “Non sopporto la falsità, la superficialità, la violenza, l’abuso, il plagio. Io sono figlio di gente semplice, un poliziotto e una infermiera che si sono trovati a casa un fenomeno e mi hanno sempre amato. Appartengo alla moltitudine, quindi a voi, alle vostre perplessità, disagi e malesseri. Vedo poi una televisione in cui molti non appaiono nella loro realtà, ma fingono, una tv che ha dato vita a una nuova figura, i tuttologi e ha dato lavoro a tanti criminologi, visto che ormai non si fa altro che parlare di cronaca nera. Poi ci sono molti sindacalisti che finiscono a Montecitorio e questa è una cosa assurda. Non ce l’ho coi sindacati, ma con chi si frappone tra chi dà lavoro e chi lo riceve rallentando il percorso. Tutto questo malessere non può non arrivare ad un artista. Chi non vive non scrive,bisogna tornare fra la gente.  Questo disco, a differenza dei precedenti che erano proiettati verso il futuro, guarda invece al presente, ai tempi che viviamo”.

La canzone Gesù è una intensa preghiera laica: “La preghiera è un esercizio portato all’estremo dai musulmani che si prostrano facendo atto di sottomissione, mentre noi mangiamo carne anche nei giorni in cui, secondo la nostra religione, non dovremmo. Oggi l’assenza di Gesù si sente moltissimo, non parliamo poi di quella di Dio. In fondo Gesù siamo noi, mentre Dio è un’entità che sta in una dimensione lontana. Gesù si è fatto massacrare, da uomo. Abbiamo avuto tanti Gesù in questi ultimi decenni, come tutte le vittime della mafia e del terrorismo. Bisogna che Gesù torni a casa”. Il cielo è degli angeli parla invece dell’importanza di proteggere una storia d’amore: “Ho scritto questa canzone in un periodo in cui tante coppie di amici si sono separate. Questa condizione di lotta tra due coniugi, soprattutto quando ci sono dei figli, non è mai positiva. Ho voluto usare come paragone gli angeli, che hanno pazienza e non buttano all’aria una promessa d’amore. In troppi non capiscono che il tempo che abbiamo su questa terra è poco e non possiamo sprecarlo dedicandoci a sentimenti come la rabbia e l’odio”

Il cantautore ha poi parlato del discorso legato alle unioni civili: “Non esiste amore di serie a o b, la famiglia è un bene, in qualunque modo sia composta. È importante per tutti avere qualcuno al proprio fianco. Io stesso ho adottato un figlio perché non volevo rimanere da solo”

Renato Zero ha quindi dato un consiglio ai giovani: “Abbiate passione e coraggio, soprattutto quello di uscire dai network e da internet. Questi strumenti vanno presi con le molle perchè dietro di essi c’è tanta solitudine” e ha poi redarguito chi ha messo in rete in anteprima le tracce di Alt: “Questi sorcini, forse degli sprovveduti che non conoscono bene il mio percorso, dovrebbero avere più rispetto. Pensavano di battere Renato mettendo online gratis il mio disco, invece si sono battuti da soli. A loro chiedo di non venire più ai miei concerti e di non comprare più i miei dischi”.
L’1 e il 2 giugno Renato Zero tornerà all’Arena di Verona, per presentare il nuovo disco, diciotto anni dopo l’ultima volta (1998): Sono molto contento di tornare a Verona, mi deve tre malleoli e vado a reclamare il conto (scherza). Mi è sembrata la maniera più autentica e diretta per far conoscere questo progetto. Tra l’altro sono molto legato a Verona e al Veneto perché è stata tra le prime regioni (insieme al Piemonte, alla Toscana e all’Emilia Romagna), a sostenermi fin dall’inizio della mia carriera. Come nell’album ho citato tutti i nomi dei miei collaboratori storici, anche nei live non mancherò di ringraziare tutti coloro che in questi anni sono stati al mio fianco”.
Questa la tracklist del disco “ALT: “Chiedi”, “In questo misero show”, “La lista”, “In apparenza”, “Il cielo è degli angeli”, “Il tuo sorriso”, “Perché non mi porti con te”, “Gesù”, “La voce che ti do”, “Nemici miei”, “Vi assolverete mai”, “Alla tua festa”, “Rivoluzione”, “Gli anni miei raccontano”.

26° FCAAAL: l'anteprima italiana di Chaotic Love Poems e il programma di sabato 9 e domenica 10 aprile

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Sabato 9 aprile, alle 20.30 la Cerimonia di Premiazione del 26° FCAAAL all'Auditorium San Fedele. Domenica 10 aprile, in anteprima italiana Chaotic Love Poems di Garin Nugroho

La 26° edizione del Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina sta volgendo al termine ma riserva al suo pubblico un programma ancora fitto di eventi e film in sala.

La giornata di sabato 9 aprile inizia alle ore 15.00 all'Auditorium San Fedele con la proiezione speciale "Flash" di Scarecrow dell'esordiente regista filippino Zig Dulay e prodotto da Brillante Mendoza in cui Alessandra De Rossi, membro della Giuria Ufficiale di questa edizione, interpreta il ruolo principale di Belyn, una giovane vedova che vive in estrema povertà con i figli e la madre. A seguire, alle ore 17.30 verrà replicato l'ultimo lavoro di Kim Ki-Duk, Stop, un eco-thriller sugli effetti di Fukushima girato a basso budget e montato dal regista stesso.

La programmazione dello Spazio Oberdan, dopo le repliche pomeridiane, propone alle 17.00 per la sezione Extr'A il film di Cecilia Zoppelletto La Belle at the Movies omaggio al cinema congolese e a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo detta “la bella”, con più di 10 milioni di abitanti ma nessun cinema. La chiusura delle sale ha portato all’isolamento culturale oltre che all’allontanamento dalla settima arte, quasi sconosciuta ormai alle nuove generazioni. Alle 21.15 la programmazione continua con la proiezione speciale organizzata in collaborazione con Gnammo, di Jiro Dreams of Sushi di David Gelb, viaggio all'interno dell'universo culinario e filosofico di Jiro Ono, noto cuoco giapponese di sushi.

Momento clou della giornata di domani sarà la Cerimonia di Premiazione alle 20.30 presso l'Auditorium San Fedele nel corso della quale verranno assegnati tutti i premi di questa edizione. Oltre ai registi premiati saranno presenti in sala anche i membri dellaGiuria Ufficiale del Festival: la direttrice del Torino Film Festival Emanuela Martini, l'attrice italo-filippina Alessandra De Rossi Alex Moussa Sawadogo, direttore di Afrikamera Berlin. La cerimonia sarà seguita dalla proiezione del cortometraggio e del lungometraggio vincitori.

Domenica 10 aprile, ultima giornata di festival, oltre alle repliche di alcuni film, segnaliamo alle ore 17.00 presso lo Spazio Oberdan la proiezione in anteprima italiana del film Chaotic Love Poems, opera di uno dei maggiori esponenti del cinema del Sud Est asiatico Garin Nugroho. Il film, proiezione speciale Flash, racconta la società indonesiana degli ultimi trent’anni giocando con gli stili cinematografici delle diverse epoche che attraversa. Al centro del film una storia d’amore ispirata a Romeo e Giulietta, quella di Rumi e Yulia, che si amano fin da bambini, ma le vicende della vita e della nazione finiscono per separare. Al cinema Palestrina, invece, alle 19.30 verrà proiettato il lungometraggio vincitore del Premio del Pubblico della 26° edizione. Al Festival Center nel corso di tutta la giornata continuano le numerose attività tra cui i laboratori per bambini e le visite guidate alla mostra Designing Africa 3.0.

Sono previste inoltre le seguenti repliche:
Sabato 09 aprile

Istitut Français
ore 15.30 - Madame Courage di Merzak Allouache

Auditorium San Fedele
ore 17.30 - Stop di Kim Ki-Duk

Spazio Oberdan
ore 15.00 - It's my Road di Nantenaina Fifaliana
                        The Dog Show di Ralston Jover

ore 19.00 - Rough Life di Randriamahaly Sitraka
                         Mina Walking di Yosef Baraki

Domenica 10 aprile
Spazio Oberdan
ore 14.30 - Dry Hot Summers di Sherif Elbendary
                        We've Never Been Kids di Mahmood Soliman  

ore 19.00 - The revolution won't be televised di Rama Tiaw
ore 21.30 - Un metier bien di Farid Bentoumi
                        Bopem di Zhanna Issabayeva

Cinema Palestrina
ore 21.30 - The Monk Comes Down the Mountains di Chen Kaige

Inoltre al Festival Center - sabato 9 aprile:
- ore 11.00 : L'ORA DEL TE'
Incontro con gli ospiti del Festival: Mahmood Soliman regista di We've never been kidsSherif Elbendary regista di Dry Hot Summers, Yosef Baraki ragista di Mina WalkingZhanna Issabayeva regista di BopemCecilia Zoppelletto regista di La Belle at the MoviesAdil Azzab, Andrea Pellizzer e Magda Rezen registi di My name is Adil
- LABORATORIO PER BAMBINI. Piccoli esploratori: viaggi animati nei tre continenti.
Laboratorio di collage in movimento rivolto ai bambini dai 6 ai 12 anni. Quota di iscrizione 5 euro.
- ore 12.00: SAPERI E SAPORI. Brunch senegalese a cura di Sunugal. 
Su prenotazione: festivalcenter@coeweb.org. Contributo 10 euro.
- FESTIVAL IN CITTA'. PORTA VENEZIA, UNA PORTA APERTA SULLA CITTA'
Brunch e passeggiata alla scoperta del quartiere a cura di Viaggi e Miraggi. Quota di partecipazione 15 euro. Obbligatoria la prenotazione lombardia@viaggiemiraggi.org
- ore 15.00: LABORATORIO PER BAMBINI. Teatrino delle ombre: giochi di ombre e storie di luce.
Il laboratorio è rivolto ai bambini dai 4 ai 10 anni.
- ore 17.00: PRESENTAZIONE DEL LIBRO "Lagos Calling. Nollywood e la reinvenzione del cinema in Africa"
con Leonardo De Franceschi, direttore della collana "Studi postcoloniali di cinema e media" e Giovanna Santanera, co-curatrice con Alessandro Jedlowski del volume Lagos Calling (Aracne Editrice, 2015).

Domenica 10 aprile:
- ore 11.00 - 21.00: Mostra Fotografica DESIGNING AFRICA 3.0 
Visite guidate alle 11.30 su prenotazione: festivalcenter@coeweb.org
- ore 11.00: LABORATORIO PER BAMBINI. Cinema d'animazione con le fiabe dei tre continenti.
Le fiabe della tradizione di Africa, Asia e America Latina animate in stop-motion, con la tecnica del cut-out (cartoncino ritagliato). Il laboratorio è rivolto a bambini dai 4 ai 10 anni.
- ore 12.30: BRUNCH a cura del Circuito culturale Un Punto Macrobiotico di Treviglio
Su prenotazione: festivalcenter@coeweb.org. Contributo 10 euro
- ore 15.00: LABORATORIO PER BAMBINI. Vivi il mistero delle maschere dal Mondo e realizza la tua
Il laboratorio è rivolto ai bambini dai 4 agli 11 anni.
- ore 17.30: ZOMBA PRISON PROJECT. Nominato ai Grammy 2016
Un progetto musicale del Malawi, conosciuto nel mondo per le voci uniche dei suoi carcerati. Ian Brennan, vincitore Grammy, e Marilena Delli, documentarista, ci mostrano foto e video di questa esperienza, e molte altre, e molte altre in Ruanda, Sud Sudan, Kenia e Mali.
- ore 19.00 HAPPY HOUR. Indonesian Taste - Assaggi di cibo della tradizione indonesiana
A cura dell'Associazione Rela Hati della Comunità Indonesiana di Parma. Si ringrazia l'Ambasciata Indonesiana di Roma

Festival Center - Casa del Pane (Casello Ovest di Porta Venezia)
3 - 10 aprile: 10.30 - 21.00 

LUOGHI DEL FESTIVAL
Auditorium San Fedele; Spazio Oberdan; Cinema Palestrina, Institut Français- Milano; Triennale di Milano - Teatro dell’Arte; Festival Center, Casello Ovest di Porta Venezia - Casa del pane.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Festival Card: 2 euro, obbligatoria all’acquisto del primo biglietto singolo.
Con la Festival Cardpartecipi all’estrazione del concorso Lonely Planet, Special Media Partner del Festival. Ogni giorno tra tutti i possessori in palio 2 guide “Mondo”: tutte le info per partecipare ai desk nelle sale cinematografiche.
 Biglietto singolo: 6 euro
Biglietto proiezioni per le scuole: 5 euro
 Tessera abbonamento valida per tutte le proiezioni
Intero: 30 euro 
Ridotto: 25 euro (over 60, abbonati Rivista Africa (con invito), viaggiatori ViaggieMiraggi (con invito), possessori laFeltrinelli Carta più)
Ridotto tesserati Milano Film Network: 20 euro
Ingresso gratuito per tesserati #Young Milano Film Network (under 21).
Ridotto Studenti: 20 euro (con tesserino universitario), e studenti della Fondazione Milano Scuola Civica Cinema e Televisione.
Tessera Socio Sostenitore: 60 euro. Ai soci sostenitori che vogliono contribuire attivamente alle spese di realizzazione del Festival sono riservati alcuni vantaggi: gadget omaggio, posto riservato a tutte le proiezioni (comprese serate di apertura e chiusura) e garantito fino a 15 minuti prima dell'inizio della proiezione.
Le tessere sono in vendita presso:
- Segreteria del Festival (via Lazzaroni 8) dal 31 marzo
- Festival Center (Casa del Pane - Casello Ovest di Porta Venezia) dal 1 aprile a partire dalle ore 15.00
- Teatro dell’Arte solo per inaugurazione del 4 aprile, a partire dalle ore 18.00
- Sale cinematografiche dal 5 aprile

Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è organizzato dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE. Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l'esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi.
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