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Foto di Massimo Barsoum |
di Francesca Monti
Il 4 dicembre è uscito “Icaro”, il secondo singolo degli Stanis, celebre gruppo Pop Rock romano, nato nel 2012 da un'idea di Giacomo Bartalini (voce, chitarra e leader) e dall'incontro artistico con Marilù Massafra (Voce) e Gianluca Coccia (Batteria). La band, che vanta un'intensa attività live, nel corso degli anni, si è imposta nel panorama Rock di Roma e del centro Italia, e, negli ultimi mesi, grazie alla presenza sul web e sulle piattaforme musicali di streaming, sta conquistando ed incuriosendo il pubblico di tutto il mondo.
"Icaro"è il secondo singolo estratto dall'omonimo EP (registrato ed ultimato, presso l'NMG Studio di Palestrina dall'ingegnere del suono, Alessandro Di Nunzio) ed arriva dopo il grande successo riscontrato dal lead single "Breaking Bad", un omaggio all'omonima serie americana, campione di ascolti.
In questa intervista che ci hanno gentilmente concesso (grazie ad Antonella Corsetti di TwitMix Promo & Press), gli Stanis ci hanno parlato del nuovo singolo “Icaro”, di come si è formata la band e dei prossimi progetti.
"Icaro"è il secondo singolo estratto dall'omonimo EP (registrato ed ultimato, presso l'NMG Studio di Palestrina dall'ingegnere del suono, Alessandro Di Nunzio) ed arriva dopo il grande successo riscontrato dal lead single "Breaking Bad", un omaggio all'omonima serie americana, campione di ascolti.
In questa intervista che ci hanno gentilmente concesso (grazie ad Antonella Corsetti di TwitMix Promo & Press), gli Stanis ci hanno parlato del nuovo singolo “Icaro”, di come si è formata la band e dei prossimi progetti.
Tracklist “ICARO”:
1. Breaking Bad
2. Icaro
3. Io che no
4. Vivian Maier
5. Four Letter Word
2. Icaro
3. Io che no
4. Vivian Maier
5. Four Letter Word
Il 4 dicembre è uscito “Icaro”, secondo singolo estratto dall’omonimo Ep. Potete parlarci di questo brano che ha un sound quasi ipnotico nel finale e un testo da cui traspare un senso di inquietudine?
“Se non ricordiamo male è l’ultima canzone scritta per l’EP e l’abbiamo scelta al posto di un altro paio, scritte molto tempo prima e che risentivano un po’ del tempo che passa. E’ una delle poche canzoni scritte e completate in breve tempo, circa un mese, che per Giacomo è una sorta di record, dato che spesso la struttura del pezzo arriva subito mentre il testo arriva molto tempo dopo. Originariamente nata chitarra e voce, la canzone ha acquisito ben presto sonorità molto dilatate, algide, “spaziali”, per sottolineare un testo che porta in sé un senso d’inquietudine e fatalismo. Il titolo “Icaro” è un nome importante, evocativo, che racchiude in sé molteplici interpretazioni, in cui ognuno è libero di trovare il proprio significato”.
Nell’Ep è contenuto anche il singolo “Breaking Bad”, un omaggio all'omonima serie americana…
“È nata un po’ per caso, dalla strofa di un’altra nostra canzone non ancora sviluppata. Marilù è l’esperta di serie televisive, è lei che ci consiglia quali vedere. “Breaking bad” l’abbiamo vista più o meno tutti e tre contemporaneamente e quasi ogni giorno ci chiamavamo o scrivevamo per commentare le varie puntate. E’ il nostro personale compendio dell’omonima serie tv. Racconta in musica quello che Walt ci ha voluto insegnare, dosaggi per cucinare la “blue sky” compresi. Lui è per noi quello che Steve McQueen è per Vasco in “Vita spericolata””.
L’immagine della copertina dell’Ep “Icaro” è la Pietà di Pasolini. A cosa è legata questa scelta?
“Siamo rimasti colpiti dalla bellezza di questo murales (in realtà realizzato carta su muro) e l’abbiamo relazionato istantaneamente al pezzo “Icaro” che dà il titolo all’intero EP. La scelta ha, ovviamente, un significato, che non diremo per non condizionare la libera associazione di pensieri altrui. Pasolini è un eroe tragico, un’anima coraggiosa, la sua vita un esempio di libertà, di limpidezza intellettuale”.
Com’è nato il vostro gruppo e come mai avete scelto di chiamarvi Stanis, come uno dei protagonisti della famosa serie televisiva Boris?
“Condividere un sogno, quello di una vita da musicisti, è il motivo per cui ci siamo incontrati 3 anni fa. Tre vissuti diversi e un'unica voglia di portare avanti qualcosa che ci appagasse davvero: questo per noi significa esser parte degli Stanis. Perché il riferimento a Boris? Perché nonostante le nostre sonorità americane, siamo “tanto italiani” e facciamo quindi le cose “alla testa di cavolo”, che a dispetto degli sforzi vengono fuori piuttosto bene”.
Quali sono i vostri artisti di riferimento?
“Come detto sopra, il nostro stile è molto più americano che italiano. Nel nostro immaginario collettivo non riusciamo a trovare dei gruppi italiani che siano simili al nostro operato se non magari affacciandoci oltre oceano, ispirandoci a gruppi come Placebo, Kings of Leon, Foo Fighters...ma con la bellezza di quegli artisti italiani che ci accompagnano quotidianamente: Baustelle, Zen Circus, Ministri, etc. e forse è meglio cosi”.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
“Adesso la nostra attenzione si sposta sul portare dal vivo entrambi gli Ep (“Icaro” e il primo progetto “Alla gente piace morire”), suonare il più possibile. Stiamo organizzando varie serate live a partire da gennaio e le annunceremo a breve sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/Stanis-194458737308121/), quindi seguiteci e lo scoprirete presto”.