Quantcast
Channel: IL POPOLO VENETO
Viewing all 3010 articles
Browse latest View live

Oltre 250 mila persone hanno assistito in Piazza Duomo a Milano alle due serate del concerto-evento “Radio Italia Live”

$
0
0

A cura di Francesca Monti

Oltre 250 mila persone hanno assistito in Piazza Duomo a Milano alle due serate del concerto-evento “Radio Italia Live”, attesissimo e ormai tradizionale appuntamento musicale, presentato da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.

Il primo concerto, andato in scena mercoledì 8 giugno, è stato aperto dal duo delle meraviglie Fedez- J-Ax che hanno cantato insieme il tormentone estivo “Vorrei ma non posto”, e poi singolarmente i loro successi “Cigno Nero” e “Magnifico”, e “Intro” e “Maria Salvador”, facendo ballare tutta la piazza. Annalisa ha presentato il singolo “Se avessi un cuore”, cantando poi “Senza riserva” e il brano portato a Sanremo nel 2015 “Una finestra tra le stelle”. Subito dopo, tra l’ovazione delle teenager, Benji & Fede si sono esibiti sulle note di “New York” per Radio Italia 3.0 come artisti emergenti, poi è stata la volta di Noemi che ha fatto cantare il pubblico con “Sono solo parole” e “Vuoto a perdere”.

A seguire Lorenzo Fragola ha intonato “Infinite volte” e “Luce che entra”. Alessandra Amoroso ha cantato invece “Stupendo fino a qui”, “Comunque andare” e “Vivere a colori”, poi Francesca Michielin ha emozionato il pubblico con “L'amore esiste”, “Il mio canto libero” di Lucio Battisti e la canzone con cui è arrivata seconda a Sanremo e ha partecipato all’Eurovision Song Contest “Nessun grado di separazione”. La pioggia ha ripreso a cadere mentre sul palco c’era Enrico Ruggeri, che ha eseguito “Il primo amore non si scorda mai” e due evergreen come “Peter Pan” e “Contessa”. La chiusura sotto il diluvio è stata affidata a Laura Pausini, che ha cantato la hit “'Simili” e un medley di alcuni suoi grandi successi e poi completamente bagnata ha intonato “Innamorata”, davanti ai fan in visibilio.

La seconda serata, giovedì 9 giugno, è stata invece aperta da Elisa con "Luce (tramonti a nord-est)" e "No hero", tratto dall'ultimo album, poi è salito sul palco Francesco Renga che ha regalato a Piazza Duomo "Angelo", “Guardami amore” e “Il Bene”, seguito da Malika Ayane che ha proposto “Blu", "Tre cose" e "Senza fare sul serio". Accolto dall’ovazione del pubblico, Alessio Bernabei ha cantato “Noi siamo infinito”, per Radio Italia 3.0 come artista emergente.

E’ stata poi la volta dei Negramaro, che hanno scaldato la folla con "Estate" e “Attenta” e cantato a cappella "Mentre tutto scorre" insieme al pubblico. Gli Zero Assoluto hanno proposto il brano sanremese "Di me e di te" e l'ultimo singolo "Una canzone e basta", oltre alla hit "Svegliarsi la mattina". Marco Mengoni ha invece regalato emozioni con "Ti ho voluto bene veramente", "Solo due satelliti" e "Parole in circolo", e omaggiato Prince interpretando "Kiss".

La penultima artista ad esibirsi è stata Emma, che ha fatto scatenare i presenti con "Arriverà l'amore", "Il paradiso non esiste" e "Io di te non ho paura", lanciando un importante messaggio contro la violenza sulle donne. Quindi Elisa è tornata sul palco insieme a Emma e Giuliano Sangiorgi per cantare la splendida "Sorrido già", eseguita per la prima volta live dal trio.


L’evento si è chiuso con Biagio Antonacci che ha intonato una versione funky di "Iris", il nuovo singolo "Cortocircuito" e "Non vivo più senza te", con il duetto finale chitarra e voce con Giuliano Sangiorgi, sulle note di "Se io, se lei", dulcis in fundo di due meravigliosi concerti. 

I Giovani talenti di Art Voice Academy in scena al Teatro Accademico di Castelfranco

$
0
0

Uno spettacolo che unirà le esibizioni dei gruppi di canto corale, dei bambini e dedicherà ampio spazio al Musical, martedì 14 giugno in Teatro Accademico a Castelfranco Veneto

Un palcoscenico di tutto rispetto, quello del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, ospiterà martedì 14 giugno alle ore 21.00, lo spettacolo di fine anno dell’associazione Art Voice Academy, nata nel 2003 da un’idea del Maestro Diego Basso.

L’emozione si farà sentire, sia per i ragazzi che frequentano l’accademia già da qualche anno, che per i nuovi arrivati, e ovviamente anche per i piccolissimi che iniziano a cantare a partire dai 6 anni.
Accompagnati da musicisti professionisti, si esibiranno: i gruppi di canto corale diretti da Sonia Fontana, i 25 giovanissimi che fanno parte del Children’s Choir (la fascia di età che va dai 6 ai 14 anni) e i ragazzi del Teen’s Choir (dai 15 ai 18 anni), diretti da Claudia Ferronato.

Novità di quest’anno sarà la parte dello spettacolo “Ava Live” dedicata alla classe di Musical diretta da Matteo Ferrari, che farà rivivere la magia dei capolavori del teatro musicale anglosassone. Gli allievi, accompagnati al pianoforte da Nella Hristova, porteranno in scena le storie di vari personaggi tracciando, in questo modo, una panoramica evolutiva dello stile compositivo, dello stile canoro e delle tematiche che hanno caratterizzato i palcoscenici di Broadway dagli anni Venti ai giorni nostri.
Si alterneranno composizioni provenienti dal musical classico come South Pacific di Rodgers & Hammerstein, Lady, Be Goodscritto nel 1924 dai fratelli Gershwin, Beggar’s Holiday, unico lavoro teatrale di Duke Ellington, passando poi da Guys And Dolls – il celebre Bulli e Pupe - di Frank Loesser, l’elettrizzante terzetto tratto da Gypsy di Styne e Sondheim, Bye Bye Birdiedel 1960, predecessore del conosciutissimo Grease, il divertente Funny Girl di cui il pubblico ricorderà la versione cinematografica che valse l’Oscar a Barbra Streisand e gli intrecci amorosi ispirati ai lavori di Ingmar Bergman in A Little Night Music, sempre del grande Sondheim. Non mancheranno, poi, titoli e tematiche più moderne caratterizzanti il teatro musicale dei giorni nostri.

“Sarà un concerto molto vario, sia dal punto di vista musicale che attoriale, che si prefigge l’obiettivo di stimolare la curiosità del pubblico nei confronti di un genere che, non facendo parte della tradizione italiana, erroneamente non viene studiato, approfondito e tramandato come meriterebbe.” dichiara Matteo Ferrari, insegnante di “Musical” all’Art Voice Academy.

Il pubblico avrà l’occasione di conoscere da vicino un’importante realtà musicale del territorio di Castelfranco, diretta dal Maestro Diego Basso, che ripone grande attenzione ai giovani e al loro talento per le arti dello spettacolo, offrendo una preparazione professionale di alto livello, oltre ad un avvicinamento al canto, al teatro e agli strumenti per i più piccoli.

Si ringraziano il progetto dell’Ulss 8 “Gioventù del Fare” e la Cooperativa Castelmonte per la collaborazione nelle riprese video degli eventi organizzati da Art Voice Academy.

Biglietto unico € 10,00, per prenotazioni: segreteria Art Voice Academy 393 9639677 - produzione@artvoiceacademy.it. Biglietteria in teatro dalle ore 19.00 del giorno stesso fino ad esaurimento posti.

Maurizio Costanzo Show: Domenica 12 Giugno chiude il terzo ciclo in prima serata del talk show

$
0
0

Domenica 12 giugno su Retequattro sesto e ultimo appuntamento del terzo ciclo in prima serata del “Maurizio Costanzo Show”.

Il giornalista chiude questa serie, di grande successo sia di pubblico sia di critica con un’intervista esclusiva a Lino Banfi, grande attore pugliese, conduttore televisivo, scrittore e sceneggiatore giunto alla soglia degli ottant’anni.
Sul palco partecipano al “fritto misto” le storiche signorine buonasera Mariolina Cannuli, Maria Giovanna Elmi, Nicoletta Orsomando e Rosanna Vaudetti; il vincitore della 15esima edizione di “Amici”, il cantante Sergio Sylvestre; l’attore Luca Argentero; Piero Villaggio, figlio di Paolo, che attraverso il suo libro racconta la sua dolorosa esperienza di vita (interviene telefonicamente suo papà); Laura Roveri, giovane vittima nel 2014 della violenza del suo ex fidanzato che la accoltellò 16 volte; la straordinaria campionessa del Mondo di Scherma Paraolimpica Beatrice Vio (detta Bebe), Benedetto Mocellin, ex ferroviere di 101 anni e la coppia comica formata da Francesco Cicchella con Vincenzo De Honestis.
L’appuntamento è per domenica 12 giugno alle ore 21,15 su Retequattro. Il programma è prodotto da Fascino P.g.t. per Mediaset. La regia è di Valentino Tocco.

Milanifesto: I film girati a Milano

$
0
0

Mostra e proiezioni dal 15 giugno al 31 agosto Spazio Oberdan Milano
Presso il foyer di Spazio Oberdan Milano, dal 15 giugno al 31 agosto 2016, sarà allestita la mostra “Milanifesto: I film girati a Milano”, organizzata dall’associazione culturale "Work in art" in collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana.
Milanifesto è una mostra che parla di Milano attraverso il cinema con una selezione di manifesti di film girati nella metropoli milanese negli anni ‘60/ ‘70/ ‘80 provenienti dalla importante collezione privata di Vito Elia.
Nata da un'idea di Lapo De Carlo, Milanifesto intende sfruttare le immagini, i film e i manifesti di un passato recente anche per mostrare i cambiamenti della città. La volontà è quella di scoprire i luoghi, le vie del centro, della periferia o altre insospettabili, in cui il cinema ha girato diverse sequenze. L’intenzione di mostrare i manifesti tra gli anni 60 e gli anni 80 viene dalla volontà di valorizzare il periodo più bello per l’arte del manifesto, quello che esaltava la fusione tra la grafica e la pittura, quel senso artigianale che nell’evoluzione del manifesto cinematografico si è perso a favore di un modello più vincolato al marketing.
Durante la mostra verranno proiettati alcuni film, i cui manifesti si trovano esposti nel foyer di Spazio Oberdan. Tre gli appuntamenti in questo mese di giugno, con altrettanti film in cui Milano è protagonista e tutti presentati in pellicole 35mm provenienti dall’archivio della Cineteca Nazionale di Roma: i rari La rimpatriata (D. Damiani) e Svegliati e uccidi (C. Lizzani), mai editati in dvd, e il classico Banditi a Milano (C. Lizzani). 

CALENDARIO e SCHEDE FILM

Mercoledì 15 giugno h 20.15
La rimpatriata

R. e sc.: Damiano Damiani. Int.: Walter Chiari, Francisco Rabal, Riccardo Garrone, Gastone Moschin, Leticia Roman, Donique Boschero, Mino Guerrini. Italia/Fr., 1962, 100’.
A Milano,un gruppo di amici trentacinquenni che non si vedono da molto tempo, si riuniscono per passare insieme una serata. Hanno tutti famiglia e una professione avviata. C'è soltanto uno di loro che, anche se sposato, è rimasto libero: Cesare. Per il gruppo è il simbolo di una vita senza regole, legami e responsabilità. La serata passa nella ricerca della spensieratezza e della felicità che avevano caratterizzato la loro giovinezza. Ma alla fine si separano con la coscienza che un'epoca è tramontata e che, probabilmente, non si vedranno mai più.

Prima della proiezione, incontro con Vito Elia, il proprietario dei manifesti esposti nel foyer, che racconterà il suo percorso, passato e presente, di appassionato collezionista che lo ha condotto a possedere un archivio di decine di migliaia di manifesti, in continua crescita.

Ingresso libero con Cinetessera.

Martedì 21 giugno h 18.45
Banditi a Milano

R.: Carlo Lizzani. Sc.: C. Lizzani, Dino Maiuri, Massimo De Rita. Int.: Gian Maria Volonté, Tomas Milian, Don Backy, Ray Lovelock, Ezio Sabcrotti, Carla Gravina, Piero Mazzarella. Italia, 1968, col., 102’.
La storia del bandito Pietro Cavallero, torinese deluso dalla politica che decise di darsi alle rapine con una banda di quattro complici. Finché, nel settembre 1967, il colpo al Banco di Napoli di Milano si concluse nel sangue, scatenando una serrata caccia all’uomo.

Ingresso € 5.50; € 3 con Cinetessera.

Giovedì 30 giugno h 21
Svegliati e uccidi

R.:Carlo Lizzani. Sc.: Ugo Pirro. Int.: Robert Hoffmann, Gian Maria Volonté, Lisa Gastoni, Corrado Olmi, Claudio Volonté. Italia, 1966, 126’.
La storia di Luciano Lutring, figlio di un lattaio della periferia milanese, che iniziò il suo percorso nella malavita rubando un’auto per far colpo su una ragazza. Da quel momento per lui inizierà un’escalation nel mondo del crimine che lo condurrà a diventare “il solista del mitra”.


Ingresso € 5.50; € 3 con Cinetessera.

Calcolo infinitesimale al Taormina Film Fest

$
0
0

Anteprima nazionale domenica 12 giugno ore 19.30, Cinema Olimpia - Taormina

Dopo la partecipazione a New York Festivals dove ha ottenuto il riconoscimento 2015 Finalist Award Winner, Calcolo infinitesimale di Enzo Papetti e Roberto Minini Merot avrà la sua anteprima nazionale alla 62° edizione del Taormina Film Fest sabato 12 giugno 2016 alle ore presso… Il film è stato selezionato per il concorso Filmmakers in Sicilia, la rassegna più seguita e amata del Festival, che mostra il meglio delle produzioni siciliane dell'ultimo anno. 

Il film segue le vicende dei due protagonisti Stefania Rocca e Luca Lionello sull’isola di Stromboli, accompagnati dalle musiche originali dei due compositori di fama internazionale Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura.
Roberto Pistis (Luca Lionello) vive a Stromboli, isolato dal mondo. Dopo il grande successo e la fama ottenuti in gioventù con il suo primo romanzo e malgrado il suo libro continui ad essere letto e acclamato, di lui, da tempo, non se ne sa più nulla. Valeria Hostis (Stefania Rocca) è una giornalista che scrive per le maggiori testate internazionali, decisa a mettersi sulle sue tracce. Lo scova e riesce a prendere appuntamento per quella che ritiene sarà l’intervista dell’anno. Niente è come appare…

È una commedia ricca di coup de théâtre, che gioca con le molteplici possibilità offerte dal genere in un alternarsi di messe in scena, di identità reali o solo presunte, di verità e inganno. Un’opera sperimentale, con un canovaccio strampalato, pervaso dall’ironia e dalla leggerezza, guidato dal ritmo ancestrale e magico dell’attività vulcanica di Stromboli. Un film che ricerca strade nuove in un flusso narrativo libero dalle convenzioni tra fumetto, teatro, cinema e metacinema.

“Perché un film come Calcolo infinitesimale?” Commentano i registi Papetti e Minini Merot “perché era giusto provarci. Il nostro è un tentativo di abbandonare la commedia di costume o dialettale, di introspezione psicologica o di analisi sociale. Abbiamo scelto di percorrere una strada apertamente antirealistica. Ci è sembrata una piattaforma di lavoro interessante, che potesse consentirci margini maggiori di sperimentazione e ibridazione… Ecco il senso della nostra sfida. Con queste premesse, la nostra scelta potrà forse sembrare meno scellerata e velleitaria di quanto si potrebbe altrimenti sospettare. Il nostro referente prioritario è e rimane il pubblico che va al cinema per divertirsi ed essere in qualche modo provocato. Se ci siamo riusciti almeno un po’, non tocca a noi dirlo.”

Saranno presenti a Taormina i registi Enzo Papetti e Roberto Minini Merot, l’attrice protagonista e co-produttrice Stefania Rocca.

Il film, prodotto da Myro Communications e Blue Grey Production, sarà distribuito da Mariposa Cinematografica nelle sale italiane da giovedì 16 giugno 2016.

Intervista con Elodie Di Patrizi: “Sono orgogliosa che Emma abbia prodotto il mio album Un’altra vita”

$
0
0

di Francesca Monti

Elodie Di Patrizi si è classificata seconda all’ultima edizione di Amici, vincendo il Premio della critica. La cantante, 25 anni, capelli fucsia, una voce bellissima e una grande grinta, ha pubblicato lo scorso 20 maggio, su etichetta Universal Music, il suo primo disco, “Un’altra vita”, prodotto da Emma Marrone, sua coach nel talent, e da Luca Mattioni.

Elodie, che il 19 settembre sarà all’Arena di Verona per “Amiche in Arena”, insieme a Loredana Bertè, Fiorella Mannoia e tante altre artiste, ci ha raccontato l’esperienza vissuta ad “Amici”, il disco d’esordio “Un’altra vita”, il forte legame che si è creato con Emma (che l’ha anche scelta per aprire tre date del suo “Adesso Tour”) e i prossimi obiettivi.

Elodie, è uscito il tuo disco d’esordio “Un’altra vita”, prodotto da Luca Mattioni e da Emma, che è stata tua coach ad Amici…

“Emma è stata fondamentale per il mio percorso, è stata molto presente sia umanamente che professionalmente, se non ci fosse stata lei probabilmente sarebbe andata in maniera diversa. Sono molto felice e orgogliosa che abbia prodotto il mio primo disco insieme a Luca Mattioni e il singolo “Amore avrai”, di cui è anche coautrice. Vedere una donna che aiuta un’altra donna è una bella immagine”.

Che consigli ti ha dato Emma durante il talent?

“Mi ha dato molti consigli, anche perché lei ha vissuto in prima persona “Amici” come concorrente, è sempre stata molto se stessa, schietta, diretta. Ho preso i suoi consigli e ho cercato di farli miei”.

Come hai vissuto l’impatto iniziale con “Amici”?

“All’inizio entrare in un programma del genere è stato difficile, non sapevo come mi dovevo comportare, poi ho cercato di essere spontanea e di comunicare, raccontare delle cose agli altri attraverso la musica”.

Poi sei arrivata in finale, classificandoti seconda e vincendo il Premio della critica…

“Arrivare in finale è stato bellissimo ed emozionante. Sono molto felice di questo risultato, puntavo al Premio della critica, un riconoscimento particolarmente pregiato, perché è importante capire cosa pensano di me gli addetti ai lavori, oltre al pubblico. Quindi è stato fantastico vincerlo”.

Cosa ti ha maggiormente colpito degli altri direttori artistici?

“Io ho avuto a che fare con Emma. Però di Elisa mi piace la spontaneità, è un’artista che fa musica da 20 anni, ha un approccio con i giovani paritario, non si è mai messa su un piano diverso. Professionalmente hanno tutti molto da dare. Di J-Ax mi è piaciuta la sensibilità, è molto affettuoso, Nek invece ha un modo di fare simpatico e carino. Loro due erano alla prima esperienza come coach e sono stati disponibilissimi. A mio modesto parere Maria De Filippi ha scelto bene”.

Com’è stato il ritorno alla realtà dopo l’uscita da “Amici”?

“Il giorno dopo la finale sono andata a fare il primo instore, è stato strano perchè dopo essere stata chiusa forzatamente in una casa per settimane, vedere la gente mi ha dato una grande euforia. Sono felice di sapere che ci sono persone che mi vogliono bene e che sono disposte a stare cinque ore in fila per un autografo o una foto con me, mi piace abbracciare tutti e condividere questa gioia con loro. Sono grata a chi compra la mia musica e viene agli instore. Mi sento pronta per questa nuova avventura, ho sempre affrontato, già prima del talent, le difficoltà con il sorriso e le spalle larghe, non sono una che ha paura di sbagliare o ricevere un buon feedback, l’importante è fare qualcosa, col cuore, col cervello e con passione. Voglio studiare, mettermi alla prova e crescere”.

Cosa diresti all’Elodie del passato?

“All’Elodie del passato direi “non ti preoccupare, stai tranquilla che andrà tutto bene””.

Come nasce il tuo look?

“Ho cominciato a lavorare a 13 anni per alcuni marchi, facevo gli showroom di abbigliamento quindi mi sono appassionata alla moda, e ho cercato di trovare un mio modo di esprimermi anche attraverso i vestiti, per dire chi sono prima ancora di parlare e ho trovato un mix giusto. Io sono una persona allegra, buffa, non mi prendo sul serio ma sono anche semplice. Penso sia bello esprimersi attraverso il corpo e i capelli. Mi diverto a cambiare colore, li ho avuti grigi, verdi, adesso sono fucsia. Curo i capelli come se fossero un’aiuola (ride)”.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali?

“Mi piacciono Etta James, Carmen McRae che ha una voce pazzesca, Mia Martini, Loredana Bertè, Diana Krall, la Washington, dipende dal periodo, ho ascoltato anche tanti cantautori uomini e gruppi come i Kool & the Gang, io adoro gli anni Settanta, mi sarebbe piaciuto vivere in quel periodo”.

Cosa ci racconti invece del video del secondo singolo “Amore avrai”, in cui canti in un club…

“L’abbiamo girato due giorni dopo essere uscita da Amici. E’ stato strano, ho cercato di essere me stessa, mi sono impegnata al massimo. E’ il mio primo video e sicuramente è stata una bella esperienza”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

“Voglio lavorare sullo studio della musica, il prossimo disco deve rappresentare una crescita per me. So dove devo migliorare, sicuramente nelle mie sonorità e nella scelta dei brani, capendo quali potrebbero essere più adatti a me. In un primo momento ti affidi agli altri, perchè pensi sia giusto così, adesso so con chi affrontare il percorso. Sono stata onorata in questo primo lavoro di aver ricevuto i brani da tanti prestigiosi autori. Ho avuto il primo pezzo, “Un’altra vita”, da Fabrizio Moro durante il pomeridiano di “Amici” ed è stata una bella sorpresa, poi sono arrivate le canzoni di Renga, Ermal Meta, Emma e Luca Mattioni, Federica Abbate, Federica Camba, Daniele Coro, Cheope… allora ho detto forse qualcosa di buono lo sto facendo. Proverò a firmare qualche brano già nel prossimo lavoro, magari affiancata da qualcuno. Mi hanno regalato tanti quaderni su cui cominciare a scrivere… Devo superare la paura del mio giudizio, però provare non costa nulla, poi vedremo il risultato”.

I La Rua raccontano il nuovo disco “Sotto effetto di felicità”

$
0
0

di Francesca Monti 

Il 3 giugno è uscito “Sotto effetto di felicità” (Universal Music), il nuovo disco dei La Rua, talentuosa band pop/nu-folk, nata nel 2004 nella provincia di Ascoli Piceno e formata da Daniele Incicco (voce e chitarre), William D’Angelo (chitarre), Davide Fioravanti (pianoforte, fisarmonica, glockenspiel), Nacor Fischetti (batteria, fx), Alessandro Mariani (chitarre, banjo) e Matteo Grandoni (contrabbasso, basso). L’album, prodotto dai La Rua insieme a Dario Faini, contiene 9 brani, tra cui il singolo “Il sabato fa così”, presentato ad “Amici”, a cui la band ha preso parte nella squadra bianca capitanata da Elisa ed Emma.

Abbiamo incontrato i La Rua e parlato con loro del nuovo disco “Sotto effetto di felicità”, dell’esperienza vissuta ad “Amici” e dei prossimi progetti.
Il 3 giugno è uscito il vostro nuovo disco “Sotto effetto di felicità”. Com’è nato questo lavoro?

“Grazie al contratto con Universal è uscito il nostro disco “Sotto effetto di felicità”, un album che nasce a cavallo della partecipazione di Amici, in parte prima e in parte durante e dopo il programma. Appena usciti dal talent nel giro di 7-8 giorni siamo riusciti ad imbastire questo lavoro, i ragazzi hanno chiuso gli arrangiamenti, curando la produzione artistica in maniera autonoma. Sono loro stessi ad aver dato il suono all’album, alcuni brani sono stati mixati dal nostro batterista Nacor. Nel disco ci sono varie sfaccettature sonore, che riguardano il nostro primo percorso, il nostro vestito folk, un’altra mutazione musicale, cioè un folk arricchito con la musica elettronica, rispettando però la forma della canzone italiana, con una fruibilità dei brani che possa arrivare a chiunque. L’album contiene 9 brani, tra cui il nuovo singolo “Il sabato fa così”, che abbiamo scelto di lanciare perché rappresenta al meglio quello che siamo a livello sonoro e testuale. Infatti ci sono dei messaggi importanti che cerchiamo di trasmettere attraverso le canzoni. Quando andiamo a scrivere un brano e a vestirlo con i ragazzi cerchiamo sempre di rispettare al massimo il messaggio del pezzo. Ascoltando una canzone da lontano devi capire cosa sto dicendo, deve essere di facile lettura, il messaggio deve essere davanti a ogni cosa”.

Daniele, cosa ci racconti invece riguardo la scrittura dei brani? A cosa ti ispiri?

“Per quanto riguarda la scrittura dei brani all’interno del disco ci sono tre tipologie, quella che giustifica la nostra parte energica, il nostro sapore anche rock, con questo modo esplosivo di fare musica come Il sabato fa così, Non ho la tristezza, Non sono positivo alla normalità, poi c’è quella più emotiva, figlia dell’amore, del nostro percorso amoroso che fa parte della vita, come Il futuro era ieri con te, Il passato migliore che ho e Ti aspetterò che raccontano un mio spaccato di vita, la terza è più particolare, generazionale, come Mai come mi vuoi tu e I miei rimedi, che hanno tutt’altro modo di parlare al pubblico. Con I miei rimedi abbiamo cercato di fare una foto alla nostra generazione. Mai come mi vuoi tu, invece, è un’altra mia dichiarazione personale. I ragazzi hanno fatto un grandissimo lavoro a livello musicale, di ricerca, tutto è veicolato dal nostro produttore artistico e coautore Dario Faini, con il quale ho scritto gran parte dei brani e che è anche il mio insegnante personale a livello autorale, è il nostro settimo componente e ci segue dal 2009”.

Il video di “Il sabato fa così” è molto originale…

“Abbiamo fatto un esperimento folle, ci siamo messi a testa in giù per gran parte del videoclip e non ti dico le facce che avevamo…Abbiamo chiesto e ottenuto che partecipassero alla clip due nostri cari amici, Andreas Muller e Alessio La Padula, due ballerini che hanno partecipato ad Amici”.

La titletrack “Sotto effetto di felicità” invece quando è stata scritta?

Davide: “La titletrack del disco è nata durante “Amici”. Siamo tornati a casa per le vacanze di Natale e ho ricevuto la telefonata di Daniele che mi diceva “Davide ho bisogno che tu mi faccia il mondo sonoro di questo pezzo”. Era il 24 dicembre, quindi non abbiamo fatto vacanza”.

Daniele: “Ho cercato varie volte di capire cosa accadesse alle persone che si innamorano di qualcosa. In quel momento in cui ti senti fortunato, quando realizzi che ti stai innamorando, stai sotto effetto di felicità, perché la droga più forte che c’è, l’amore, ti mette in questo stato emotivo. Quando ho provato questa sensazione ho scritto la canzone, ci abbiamo lavorato e poi è diventata il titolo dell’album”.

Cosa vi ha lasciato la partecipazione ad “Amici”?

“Noi abbiamo cercato la partecipazione ad Amici perché serviva per far ascoltare le nostre canzoni e far vedere il nostro modo di far musica. Noi volevamo fare concerti, scrivere i brani, allargando però il nostro pubblico. Usciti dal talent, abbiamo dormito e la domenica mattina abbiamo fatto la riunione per decidere come procedere, poi da lunedì abbiamo iniziato a lavorare. Amici ci ha rafforzato, è stata una grandissima palestra, anche a livello emotivo, perché stai tutto il giorno a provare e costruire un pezzo poi magari entra un professore in sala prove e può distruggere tutto quello che stai facendo, quindi devi essere solido e capire se quello che ti sta dicendo è una critica o una provocazione e il giorno dopo tornare a lavorare come se nulla fosse accaduto. Se lo fai nel modo giusto “Amici” aggiunge, non toglie, ti dà la consapevolezza artistica, la forza emotiva, e speriamo di aver dato qualcosa anche noi in più al programma.

Non abbiamo mai provato ad entrare in altri talent. Quando abbiamo visto che ad Amici ti permettevano di fare e arrangiare le proprie canzoni e ho visto i mash-up che facevano i The Kolors ho capito che era l’occasione buona. Noi ad esempio abbiamo messo la musica di Morricone su Lovers on the sun di David Guetta, oppure abbiamo cantato Non ho la tristezzafacendo un gesto forte (durante l’esibizione Daniele e Alessandro si sono dati un bacio, ndr). Insomma sei tu che fai il programma e questo è stato stimolante”.

“Non ho la tristezza” che avete citato poco fa è un brano in cui trasmettete un messaggio importante: il diritto per tutti di vivere l’amore liberamente…

“Se c’è qualcosa da comunicare va fatto nella maniera giusta e in modo esplicito. Nella nostra canzone c’è una frase molto importante che dice Spiegami l’amore che giro che fa, mi farò trovare pronto se passerà, è una dichiarazione di abbandono all’amore, per noi era fondamentale trasmettere il messaggio sulla legalizzazione della libertà emotiva etico-morale, il momento era unico, perché noi ci rivolgiamo a ragazzi molto giovani che se sentono questo terremoto emotivo potrebbero implodere, allora perché non fare noi un gesto forte, farci strumento della canzone, attirare su di noi delle frecciate ma stimolare le persone nel fare un passo avanti a livello etico per permettere a tutti di vivere l’amore liberamente, senza paura. Credo che con i fatti si muova la coscienza, già nel 2014 avevo lanciato un messaggio attraverso un video e vivendo in una frazione di un piccolo paese potete immaginare quanto rumore abbia fatto”.

Qual è il rapporto con la vostra terra d’origine?

Daniele: “A livello di creatività la mia terra è fondamentale, è importante quando mi sveglio vedere il verde, sapere che ci sono dei pescheti e dei tartufi vicino. Magari un domani dovrò trasferirmi per dei periodi in una città grande però vorrebbe dire che sono successe cose giganti. Quando siamo usciti da Amici è stato rigenerante tornare a casa, nella campagna marchigiana, che è splendida. Noi abbiamo cominciato lì e se oggi siamo a Milano a parlare di un disco è grazie a un concerto che abbiamo costruito con dei ragazzi del nostro paese, con cui abbiamo girato anche il video di Polline, in un mulino. Questo ci ha dato i tasselli per costruire la credibilità che ci ha permesso di andare ad Amici. Per me la provincia o la campagna non è un limite ma un valore aggiunto, una risorsa”.

C’è un consiglio che vi ha dato la vostra coach, Elisa, e che vi è maggiormente servito?

William: “Elisa ci ha dato un consiglio bellissimo: portare tutto allo stremo, rendere chiaro al pubblico il messaggio, riferito alla parte cantata, e a noi come arrangiamento. Ci ha messo bene le idee in chiaro”.

Daniele: “E’ stato troppo figo quando è entrata in sala prove e ci ha chiesto di fare Power Out degli Arcade Fire, per me era bellissimo cantare questi brani, era come distruggere un muro perché non c’erano mai stati questi pezzi nel talent. Abbiamo fatto questa canzone in modo ancora più pesante. Elisa l’ha ascoltata e ci ha detto “ecco d’ora in poi vi chiederò di picchiare almeno così, sempre di più”. Noi arrivavamo da un mondo folk e con una differente morbidezza. Invece Elisa ci ha fatto capire che il nostro animo aveva bisogno di qualche picchiata in più e l’abbiamo messa in tutte le esibizioni”.

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Daniele: “Io sono folle a livello musicale, non ascolto tantissima musica, ma sento per mesi determinate cose fino a quanto mi hanno distrutto l’anima. Il mio primo disco è stato Are You Experienced di Jimi Hendrix, il secondo Black Album dei Metallica, poi è nata la passione per il blues, per Robert Johnson, ma ho ascoltato di tutto. Adoro il modo di stare sul palco di Bruce Springsteen, ma anche Vedder dei Pearl Jam quando pubblica il disco da solista e fa 20 canzoni con l’ukulele. E poi impazzisco per Rino Gaetano, per Vasco Brondi”.

Davide: “Io come tastierista ho apprezzato la svolta elettronica dei Coldplay quando hanno collaborato con Brian Eno. Per l’ultimo album abbiamo preso spunto dall’elettronica minimale di Lo-Fang ma anche da Kygo”.

William: “Io ascolto soprattutto musica italiana. Matteo e Alessandro impazziscono per il jazz, studiano al Conservatorio de L’Aquila, uno contrabbasso jazz e l’altro chitarra jazz, anche il batterista e fonico Nacor studia al Conservatorio e ascolta brani per noi inascoltabili. Poi i gusti musicali di ognuno si riversano nel nostro lavoro. C’è un filo comune che è la ricerca sonora. Oggi con Spotify hai la possibilità di avere tutti gli artisti a disposizione. Per noi musicisti avere uno strumento del genere è un “miracolo”, specialmente quando andiamo a mettere il vestito per le canzoni che scrive Daniele”.

Attualmente siete impegnati con l’instore tour. Come sta andando?

“Ora stiamo facendo dei firmacopie che stanno andando molto bene, è un’esperienza per noi nuova. E’ capitato che venissero intere famiglie. Abbiamo notato una maggior presenza di pubblico che segue Amici anche se il nostro obiettivo rimane quello di portare ai live le famiglie”.

In estate sarete in tour in varie città italiane per presentare il nuovo disco. Cosa vedremo nei live?

Daniele: “Stiamo lavorando tantissimo per portare questo disco nel tour che andremo a fare, la prima data sarà il 25 giugno a Magliano De’ Marsi e cercheremo di preparare un mix che possa rispecchiare sia il percorso di Amici, sia quello fatto prima, sia ciò che vogliamo ci sia domani. Stiamo cercando di fare uno spettacolo molto condito. Nei live manterremo tutto il corpo del suono con batteria, basso, chitarra, banjo e acustica, ma abbiamo cercato con dei synth e delle macchine che useremo dal vivo con una programmazione particolare e dei pc sul palco di riprodurre tutto quello che c’è nel disco. Io ho la fortuna di avere una band, cinque ragazzi che stanno sempre lì a fabbricare musica, siamo una fattoria musicale. Siamo sei menti che si confrontano e partoriscono un’idea che ha avuto un bel travaglio. Noi crediamo sia giusto impegnarsi e lavorare molto a quello che facciamo. Il nostro spettacolo deve avere due ingredienti: far divertire i musicisti ed essere fruibile dal pubblico. Per cui quando faremo gli allestimenti, chiameremo delle persone e faremo vedere lo spettacolo in anteprima e ascolteremo anche il parere di chi non sa di musica. Lo stesso vale per i brani, li faccio ascoltare ad amici che magari ascoltano cose diverse da me”.

Per concludere, sarete anche al Collisioni Festival il prossimo 16 luglio…

“Al Collisioni apriremo il concerto di Marco Mengoni e faremo un mini live. Siamo molto felici e onorati di questa opportunità”. 

Queste le prime tappe del tour estivo dei La Rua:

25 GIUGNO – MAGLIANO DE’ MARSI (AQ) – PIAZZA DELLA REPUBBLICA
2 LUGLIO – PESCARA – PIAZZA SALOTTO
16 LUGLIO – BAROLO (CN) – COLLISIONI FESTIVAL (SUPPORTO MARCO
MENGONI)
7 AGOSTO – RIPABERARDA (AP) – PIAZZA S. MARIA
13 AGOSTO – ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – PARCO DEL BORSACCHIO

15 SETTEMBRE – TERNI – TERNI ON FESTIVAL

Intervista con Vhelade: “Oro Nero” descrive la mia visione della vita

$
0
0

di Francesca Monti
Oro Nero” è il nuovo singolo della talentuosa cantautrice Vhelade, un brano che parla dell’affermazione dell’essere e della forza di non cedere mai ai compromessi, scritto durante un viaggio in Etiopia.
Vhelade, nata a Milano da padre zairese e madre sarda, ha iniziato a cantare, danzare e recitare sin da piccola, essendo figlia d’arte.
Dopo aver collaborato per dieci anni con Piero Chiambretti, prendendo parte come cantante ai suoi programmi e aver recitato in “Devil Comes To Koko", film d'autore indipendente africano e "Italiano Medio" di Maccio Capatonda, ha intrapreso il suo percorso artistico di cantante e autrice e sta lavorando al disco “AfroSarda”, la cui uscita è prevista per ottobre.
Ecco cosa ci ha raccontato Vhelade riguardo il nuovo album, il singolo “Oro Nero” e i prossimi progetti. 
Vhelade, è da poco uscito il tuo nuovo singolo “Oro Nero”, che parla dell’affermazione dell’essere e della forza di non cedere mai ai compromessi. Com’è nato questo brano?
Oro Nero è un brano che nasce in un modo naturale, concepito in un delirante viaggio di lavoro in macchina e ultimato negli altipiani dell'Etiopia. E' un pezzo nato per gioco, ma nel momento stesso in cui prendeva vita, ci siamo resi conto che avrebbe assunto un serio valore e un messaggio significativo, che descrive la mia visione della vita e racconta di come la forza dell'amore mi abbia aiutato a mantenere salda la mia dignità”.
Il singolo farà da apripista a un nuovo disco?
Oro Nero è il secondo singolo di "AfroSarda", il mio primo album di inediti, che uscirà ad ottobre. Io e il mio socio, Fabio Merigo, ci siamo chiusi in studio per più di anno e isolati dal mondo circostante, con totale dedizione e ricerca frenetica di sonorità contaminate e liriche soddisfacenti, Abbiamo compreso che per fare un prodotto di alta qualità era necessario estraniarci da tutto e da tutti, ed abbiamo inoltre aperto un'etichetta (VHERIGO music), per avere totale libertà di espressione”.
Come ti sei avvicinata al canto e alla danza?
Non ricordo bene il momento in cui ho capito che avrei fatto la cantante, ma più vado avanti e più riconosco che probabilmente il mio destino era stato scritto. Sono nata in una famiglia di artisti, i miei genitori mi hanno cresciuta grazie all'arte, mi hanno fatto conoscere le immense gioie e i disagi dell'indipendenza e mi hanno sempre spinto a esibirmi, fino ai miei primi anni di vita. Io ero una bambina molto timida, che avrebbe fatto tutto tranne perseguire le orme della propria famiglia, ma come un richiamo divino, non ho potuto fare altrimenti e a 15 anni ho iniziato a fare i miei primi tour da professionista, in un gruppo gospel”.
Quali sono i tuoi cantanti di riferimento?
Sono tanti gli artisti che hanno contribuito alla mia formazione artistica e soprattutto alla liberazione della mia anima, primo su tutti Michael Jackson! Mi piacciono anche Lucio Battisti, Miles Davis, Sade, Pink Floyd, Jaco Pastorius, Roy Ayers, i Beatles, la musica classica e tanti altri”.
Da una decina di anni sei presente nei programmi tv condotti da Piero Chiambretti. Com’è nata questa collaborazione?
Questi dieci anni nei programmi di Chiambretti sono stati molto divertenti e formativi. Quando fui contattata per partecipare al suo primo programma, venni presa per un ruolo minore, ma mese dopo mese dimostrai il mio valore e in poco tempo diventai la cantante di tutti i suoi show futuri. Gli ultimi due programmi (Supermarket e Grand Hotel Chiambretti), sono stati per me molto significativi, per due semplici motivi: il primo perché finalmente avevo potere decisionale su tutto il mio lavoro, dagli arrangiamenti alla scelta delle canzoni, e il secondo perchè grazie a tutto questo lavoro in studio, dedicato interamente a progetti di altri, ho capito che per me il percorso televisivo era finito e avrei dovuto dedicare tutto il mio tempo al mio progetto discografico e al mio messaggio”.
Nel 2015 hai recitato in due film molto diversi, "Devil Comes To Koko", film d'autore indipendente africano e "Italiano Medio", film comico di Maccio Capatonda. E’ un’esperienza che ti piacerebbe ripetere quella del cinema?
Sono state due esperienze molto forti e allo stesso tempo molto divertenti. Ho avuto l'immensa fortuna di poter recitare in due film estremamente diversi tra loro, uno demenziale e comico, e l'altro d'autore e in inglese. Mi piacerebbe cimentarmi nuovamente nei panni di attrice. Credevo che recitare fosse più facile ma questa esperienza mi ha fatto capire quanta dedizione e studio servano per qualsiasi cosa si voglia diventare, e che fare un film è impegnativo tanto quanto fare un disco”.
In quali progetti ti vedremo impegnata prossimamente?
I miei progetti futuri sono tutti legati al mio album neonato, fare uscire il disco a ottobre e organizzare il tour di presentazione, e parallelamente diverse collaborazioni artistiche con produttori di musica elettronica (a Ibiza e Berlino)”.

Lunedì 13 Giugno: Al via il nuovo sito internet de "Il Popolo Veneto"

Continua Colli Euganei Jazz & Wine con grandi concerti nelle cantine dei colli

$
0
0

Grande successo per la prima serata di Colli Euganei Jazz & Wine, il festival che unisce musica e vino, organizzato dall’Associazione Miles.

Nel mese di Giugno i Colli Euganei si trasformeranno in uno spettacolare teatro a cielo aperto:
 alcune prestigiose cantine ospiteranno infatti un programma di concerti jazz straordinario, in un ricercato connubio tra arte, paesaggio e sapori.
 
In calendario 8 concerti gratuiti distribuiti in tre fine settimana, da ieri fino a sabato 25 giugno.

Questa rassegna è sostenuta dalla
 Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2015, con cui la Fondazione incoraggia l’attività di giovani under 35, offrendo loro opportunità di lavoro e li stimola a “fare rete” attorno a progetti focalizzati su tematiche di attualità.
 
Domani, sabato 11 l’Azienda Agricola Urbano Salvan, a Due Carrare, ospiterà l’EYM TRIO. Risonanze affascinanti, un repertorio fortemente ispirato ai ritmi dell’Europa dell’Est magistralmente eseguito da un trio che si identifica come una delle formazioni francesi tra le più interessanti.

EYM Trio nasce dall’incontro di tre musicisti giovanissimi ma già forti di quella complicità e maestria che si riconduce ai grandi artisti.

Un repertorio originale, accattivante, dinamico e tecnicamente elevato.
 
Domenica 12 arriverà, presso la cantina dell’Azienda Agricola Marco Sambin, un divertente e prestigioso progetto jazz di quattro giovani artisti padovani: “SUPERHOT!”. Un jazz dinamico interpretato con atmosfere affascinanti e coinvolgenti. Il repertorio è un mix di colori, strutture e sfumature che esprimono l’entusiasmo tipico dei giovani artisti, dove la freschezza e l’energia sono alla base di ogni nota.
 
Il programma di Colli Euganei Jazz & Wine continuerà poi anche nei fine settimana del 17, 18 e 19 giugno e del 24 e del 25 giugno, con altri grandi appuntamenti con la musica e i sapori.

Per informazioni e per conoscere il programma completo:
 www.collieuganeijazzwine.it,info@padovajazz.com, tel. +39 347 7580904
 
Info e programma completo

COLLI EUGANEI JAZZ&WINE
Dal 10 al 25 giugno
Varie location, Colli Euganei, Padova 
Ingresso gratuito
  
Sabato 11 giugno
ore 18.00
Azienda Agricola
Urbano Salvan
EYM TRIO
Elie Dufour - piano
Marc Michel - batteria
Yann Phayphet - contrabbasso

Domenica 12 giugno
ore 18.00
Azienda Agricola
Marco Sambin
SUPERHOT!
Francesco Cigana - batteria Alberto Lincetto - piano
Luca Ardini - sax
Nicolò Masetto - contrabbasso
Viewing all 3010 articles
Browse latest View live