Milano - Alson Gallery di Milano ospiterà “Terzi Colori”, personale di MariaCristina Barbara che sarà inaugurerà martedì 7 giugno alle ore 18,30 e si concluderà domenica 3 luglio. La prestigiosa galleria d'arte milanese conferma la sua passione per lo scouting e ci fa scoprire un nuovo giovane talento della fotografia, al suo esordio assoluto.
Nata a Tricase (in provincia di Lecce), ma cresciuta a Milano, MariaCristina Barbara ha iniziato a coltivare questa sua passione fin da bambina e ora viene indicata come una delle promesse della fotografia italiana. A caratterizzarla uno stile personale, che punta all'essenzialità e al tempo stesso all'emotività.
“Terzi Colori” è la sua prima mostra, che vanta un curatore d'eccezione come Arnoldo Mosca Mondadori. «Abbiamo scelto questo titolo, perché le foto sono in bianco e nero, ma il terzo colore è quello dell'anima, che sarà lo spettatore a trovare in base alle proprie emozioni. Le stesse emozioni che, insieme all'istinto, mi portano a scattare una determinata foto piuttosto che un'altra» - ci spiega la giovane artista - «Per questa mostra ho selezionato venti fotografie il cui fil rouge è un certo mood malinconico, che da sempre mi affascina. L'esposizione avrà un suo ordine, ma anche in questo caso voglio che siano i visitatori a seguire il loro».
Alson Gallery, nasce nel cuore di Milano, a due passi dal Duomo dall’unione di Alessandro Alessandroni e Sonia Zentilini, professionisti del settore che da oltre un ventennio collaborano con gallerie d’Arte dallo spessore internazionale. Uno spazio che si muove tra le epoche diverse, riportando ai nostri occhi opere ricercate di inestimabile valore storico, che trovano la loro estensione nelle imponenti stanze, racchiuse nell’Antico Palazzo Biancardi, in via san Maurilio 11.
“Entrare nelle ombre vive dove si muove la fotografia di Maria Cristina Barbara significa entrare in un mondo dove la luce e la materia muovono insieme qualcosa. Sono le sue strade, le pareti di muri, gli squarci dei luoghi disabitati che lei racconta.
C'è qualcosa che scorre, un indefinito interrogativo dentro al bianco e al nero. Il bianco e il nero non sono la forma di questa fotografia ma sono i poli dove l'anima cerca un varco, e lo cerca in ogni direzione, cerca strade per procedere, ma ciò a cui si può appoggiare sono linee, intuizioni di archi, chiaroscuri improvvisi. Così la fotografia rimane sospesa con l'anima di chi l'ha pensata, anche se talvolta si riposa, in un rapporto armonico, come nella fotografia degli aghi di pino sotto una croce bianca, o l'icona di una madre invasa di tenerezza.
E' il mondo che chiama questa nuova artista, le pone domande, e lei riesce a rispondere, inizia a rispondergli. Ci sono fiumi fragili in questi scatti, che lasciano in chi li guarda la pienezza delle profonde nostalgie. Ci sono "terzi colori" nascosti nelle ombre, un sorriso che penetra ma rimane nascosto, un'esigenza di aprire. E' un viaggio, questo, destinato a continuare, capace di equilibrarsi sul peso greve del mondo”.
(Arnoldo Mosca Mondadori)
***
Aiutiamo Vincenza Sicari nella maratona più importante, quella per la vita. Firma la petizione lanciata da “Il Popolo Veneto - Giornale Italiano Fondato nel 1921” (clicca qui)