Il parlamentare del Partito Democratico ha depositato una proposta per istituire sistemi per la produzione e la diffusione della conoscenza a partire dai territori. Sulla scia della strategia di Lisbona la cultura all'origine della catena del valore. Dall'Europa il programma da 15 miliardi di euro per le PMI del settore culturale e creativo.
“Con una certa stranezza d’animo mi sono ritrovato nelle stesse ore della notizia della scomparsa di un paladino della cultura italiana come Umberto Eco, a presentare una proposta di legge per dare forza e concretezza alla creazione dei ‘Distretti Culturali Evoluti’: un modello organizzativo in grado di mettere a sistema una quantità di soggetti - la pubblica amministrazione, l’economia locale, il sistema formativo e accademico, gli operatori culturali e la società civile - molto vasti e difformi tra loro. Un modello finalizzato allo sviluppo della produzione e della diffusione della conoscenza. Diventa fondamentale essere in grado di agganciare il nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, sia con il programma dedicato alla cultura e al settore creativo, sia con gli interventi trasversali dedicati alla diffusione della conoscenza e dell'innovazione tecnologica. Da questo punto di vista, ‘Europa Creativa’, il programma da 14,6 miliardi di euro per il settore culturale e creativo, introduce per la prima volta, uno specifico strumento finanziario per agevolare l'accesso al credito da parte dei piccoli operatori e delle PMI dei settori culturali e creativi. Esistono già a livello locale interessanti approcci al tema, non ultimo il Veneto ha commissionato all'Università Iuav di Venezia un progetto di mappatura e ricerca (progetto DiCE), finalizzato ad individuare i nuclei dei futuri distretti. E non mancano ulteriori iniziative e spunti. La ‘strategia di Lisbona’ decisa in Europa ha posto la Cultura all'origine della catena del valore, per cercare di trasmettere e di rafforzare un diffuso orientamento nelle nostre società verso la valorizzazione dell’innovazione, della creatività, dell’individualità e delle differenze. La cultura, insieme a settori come quelli della ricerca scientifica e tecnologica è la sintesi della nascente economia della conoscenza. Occorre trasformare rapidamente le nostre realtà urbane in centri dell’innovazione, operando affinché esse siano città culturalmente vitali, aperte al mondo globalizzato, capaci di offrire ai loro cittadini e soprattutto ai più giovani significative opportunità di esperienza e di crescita, strettamente connesse ad un continuo investimento personale in nuove competenze. Una progettualità innovativa quella del distretto culturale che si può connettere ad altre strategie e opportunità che interessano anche la nostra provincia: Parco del Delta, Aree Interne e Area Vasta. Ringrazio l'associazione Xanto Avelli di Rovigo con la quale ci siamo confrontati più volte sul tema”: queste le parole dell’on.Diego Crivellari alla presentazione della Proposta di Legge di iniziativa parlamentare ‘Disposizioni per l'istituzione dei distretti culturali evoluti’ Atto Camera n.3622.