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Rapunzel: Un musical che diverte e fa sognare

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di Francesca Monti

Il 3 gennaio sono andata al Teatro degli Arcimboldi di Milano a vedere il musical “Rapunzel”, che segna il ritorno sulle scene teatrali di una delle più grandi artiste italiane: Lorella Cuccarini. Uno spettacolo che mi è piaciuto molto e che vi consiglio di andare a vedere. Questa la mia recensione.

Maurizio Colombi porta nei teatri italiani un nuovo meraviglioso musical, “Rapunzel”, liberamente tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm “Raperonzolo” e dall’omonimo film della Disney. Un musical che incanta, emoziona, diverte e fa sognare grandi e piccoli. Rapunzel vede nel ruolo di Madre Gothel una straordinaria Lorella Cuccarini, che ancora una volta dimostra di essere un’artista dal talento e dalla professionalità ineguagliabili, interpretando una matrigna cattiva, affascinante e allo stesso tempo divertente. Alessandra Ferrari nel ruolo di Rapunzel è strepitosa sia a livello vocale che interpretativo e riesce a trasmettere con il suo personaggio la vitalità, la determinazione, l’entusiasmo e il conflitto interiore tra il voler realizzare il suo sogno e il non voler disubbidire a Gothel, quella che crede essere sua madre.
Giulio Corso nel ruolo di Phil è una piacevolissima scoperta e riesce a dare al personaggio sia un’innata simpatia, sia una profonda intensità a seconda delle scene del musical.

Nei panni di Rapunzel piccola per le date milanesi c’è Valentina Critelli, 9 anni, vincitrice dell’ultima edizione del talent condotto da Antonella Clerici “Ti lascio una canzone” e dotata di una voce sensazionale.

Ma è altrettanto eccezionale tutto il resto del cast, da Alessandra Ruina e Martina Gabrielli nei panni degli esilaranti fiori Rosa e Spina, a Maurizio Semeraro nel ruolo di Polifemo, passando per Goffredo Maria Bruno, il re, Barbara Di Bartolo, la regina, Lorenzo Grilli, il brigante, Donato Altomare, il segugio, Ezio Domenico Ferraro, la guardia reale, Alfonso Capalbo, la guardia, Giovanni Mocchi, il capitano, Filippo Grande, la guardia reale, Maria Chiara Centorami, la cortigiana, Eleonora Peluso, la popolana.
Nel musical, Gothel è la sorella maggiore della Regina Gretel, è stata privata della successione al trono a causa della sua salute malconcia e allontanata dal castello perché dedita agli studi magici per cercare una soluzione alla sua condizione. Quando il Re le chiede di rinunciare al suo fiore magico, fonte di salute e di eterna giovinezza, per salvare sua sorella che sta morendo, Gothel vuole in cambio l’affidamento della nipote Rapunzel, i cui capelli hanno lo stesso potere del fiore. L’erede al trono cresce per 17 anni segregata in una torre, Gothel le impedisce qualsiasi contatto con il mondo esterno, fino al giorno in cui Phil, un giovane e simpatico ladro, fa conoscere a Rapunzel tutto ciò che non aveva mai potuto vedere, se non attraverso l’immaginazione. L’amore che nasce tra i due ragazzi porterà la storia a concludersi con un lieto fine.

Lo spettacolo convince dalla prima all’ultima scena, è fresco, coinvolgente, ha ritmo, trasmette energia ed è di qualità eccelsa.
Sicuramente tra i punti di forza del musical, oltre alla bravura del cast, ci sono le musiche e le canzoni, italiane e originali, dalla Rapunzel Dance, a Dove sarai e Una suite a 5 stelle, composte da Alessandro Procacci, Davide Magnabosco e Paolo Barillari, ma anche i riferimenti alla musica contemporanea (Rose rosse, Papaveri e Papere, Casetta in Canadà, Tulipan, Fiorin Fiorello, Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni), Margherita), le scenografie dal grande impatto visivo, progettate da Alessandro Chiti, le coreografie ideate da Rita Pivano, i costumi stupendi e l’effetto cartoon, con i personaggi che si trasformano da disegni animati in video a figure reali sul palco, in un continuo scambio tra realtà e cartone animato.

Uno dei momenti più emozionanti dello spettacolo è sicuramente quello in cui vengono fatte volare tra il pubblico le lanterne luminose, che ogni anno il popolo libera in cielo per ricordare la principessa scomparsa. Una scena magica che fa sognare ad occhi aperti.

“Rapunzel” porta sulla scena la lotta tra il bene e il male, tra la vanità e l’amore per le cose semplici ed essenziali, quelle che poi risultano essere davvero importanti nella nostra vita, ma anche il rapporto tra madre e figlia, facendo riflettere gli spettatori.

E’ un musical che merita di essere visto, che ti resta nel cuore e ti lascia dentro delle belle emozioni.

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