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“De Gregori canta Bob Dylan”, il nuovo disco di Francesco De Gregori

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Oggi è uscito “De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto”, il nuovo disco di Francesco De Gregori, prodotto da Guido Guglielminetti, in cui il cantautore traduce e interpreta, con amore e rispetto, 11 canzoni di Bob Dylan.
Questa la tracklist: “Un angioletto come te” (“Sweetheart like you”), “Servire qualcuno” (“Gotta serve somebody”), “Non dirle che non è così” (“If you see her, say hello”), “Via della Povertà” (“Desolation row”), “Come il giorno” (“I shall be released”), “Mondo politico” (“Political world”), “Non è buio ancora” (“Not dark yet”), “Acido seminterrato” (“Subterranean homesick blues”), “Una serie di sogni” (“Series of dreams”), “Tweedle Dum & Tweedle Dee” (“Tweedle Dee & Tweedle Dum”), “Dignità” (“Dignity”).

Il primo singolo estratto dall’album, attualmente in rotazione radiofonica, è “Un angioletto come te”. Il video del brano (diretto da Alessandro Arianti) è visibile al seguente link http://vevo.ly/GyzW2V.

“De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto” è disponibile in versione standard, in versione doppio vinile e in un box cd + doppio vinile.
Durante la conferenza stampa che si è tenuta all’Osteria del Treno di Milano, Francesco De Gregori ha raccontato la genesi del disco, che arriva a un anno di distanza dal doppio platino “Vivavoce”, e la sua passione per Bob Dylan: “Ho tradotto fedelmente i testi di Bob Dylan. E’ un disco fatto di suoni e di sonorità. Ho scelto undici canzoni prese dall´infinito repertorio di Dylan non seguendo uno schema preciso, ho lasciato che le canzoni affiorassero da sole. Alcuni brani si prestavano per essere tradotti in italiano, altri no. Il fascino delle canzoni sta nel suono, i testi sono importanti ma tutto questo non avrebbe senso se non ci fosse musicalità. E´ stata una ricerca della sonorità piuttosto che delle liriche. Ho volutamente lasciato da parte i classici della sua produzione. Sono pezzi speciali e mi è venuto spontaneo non andare a modificare i testi. La traduzione è stata una sfida affascinante e complessa. Era difficile mantenere quell´impatto metrico e sonoro voluto da Dylan. 

In “Desolation Row” ho deciso di non suonare l’armonica, perché suonare dopo Dylan non è facile, non si può competere con lui. All’inizio della mia carriera, 45 anni fa, già mi divertivo a tradurre in italiano le canzoni di Cohen. Quando insieme a De Andrè, avevamo tradotto “Desolation Row” avevamo preso qualche libertà, scostandoci dal testo. Eravamo giovani e pieni di noi. Adesso invece è come se avessi avuto una maggiore presa di responsabilità verso Dylan, anche per quanto riguarda gli arrangiamenti, più della metà sono vicini a quelli originali. “Gotta serve somebody” è una canzone che all’inizio mi era passata un po’ inosservata, poi l’ho rivalutata, brilla, c’è un diamante dentro questo brano. Nel testo Dylan mette dei nomignoli tipicamente americani, poi ad un certo punto scatta un’autoironia biografica e usa la parola “Bobby”, io ho messo “Ciccio”, il mio soprannome e “Generale” perché qualcuno mi chiama affettuosamente così. “Dignity” invece è stato il pezzo più difficile da tradurre. Non ho voluto usare Dylan per raccontare delle mie storie piuttosto ho lavorato tantissimo sulla fedeltà delle traduzioni. È una cosa a cui tengo molto, sono proprio tignoso su questo, posso aver tradotto male, ma non perché ci ho voluto mettere del mio. Per me Dylan è stato un modello di scrittura, non l'unico ma uno dei miei più importanti. Sono molto legato alle canzoni di Dylan, è il mio artista di riferimento, ho iniziato ad ascoltarlo da adolescente, ha un’intonazione e un’estensione vocale incredibile e con una piccola band riesce a ricreare le grandi orchestre americane. Ci siamo incontrati a Roma tanti anni fa, è stato un incontro piacevole, abbiamo parlato e bevuto insieme un bicchiere di vino. Mi auguro che questo disco possa far conoscere anche ai più giovani il repertorio di Bob Dylan”.

Sul titolo e sulla copertina: "Amore e furto"è il titolo di un disco di Dylan (Love and theft), un album che racchiudeva tutte le canzoni che lo avevano ispirato nella sua carriera. Ecco io ho fatto lo stesso con le sue canzoni. La copertina è nata per caso, volevo scrivere solo “De Gregori canta Bob Dylan”, poi abbiamo trovato lo sfondo con questa donna con il braccio sollevato e abbiamo deciso di usare questa immagine”.

De Gregori ha poi risposto ad una domanda riguardante le versioni delle sue canzoni fatte da altri artisti: “Se qualcuno canta le mie canzoni sono felice, tanto più se l’interprete ha una personalità diversa dalla mia, in questo modo la canzone assume nuovi colori. Quando, lo scorso settembre, ho fatto il concerto “Rimmel2015” all’Arena di Verona, mi sono molto divertito a sentire i miei colleghi cantare i miei brani”.

Francesco De Gregori sarà in tour da marzo nei principali club e teatri italiani: “Voglio fare un concerto dove Dylan venga eseguito tutto di seguito, senza interruzioni”, ha detto il cantautore a riguardo.

Queste le date: il 5 marzo all’Atlantico Live di Roma, l’8 marzo al Teatro Augusteo di Napoli, il 9 marzo al Teatro Team di Bari, l’11 marzo al Teatro Metropolitan di Catania, il 12 marzo al Teatro Golden di Palermo, il 15 marzo al Teatro Colosseo di Torino, il 17 marzo all’Obihall di Firenze, il 19 marzo al Teatro Carlo Felice di Genova, il 20 marzo al Teatro Regio di Parma e il 23 marzo all’Alcatraz di Milano. I biglietti saranno in vendita a partire dalle ore 16.00 di oggi, giovedì 29 ottobre, su www.ticketone.ite nei punti vendita abituali (per info: www.fepgroup.it).

Venerdì 30 ottobre, Francesco De Gregori incontrerà il pubblico e presenterà il disco negli store La Feltrinelli. La prima data sarà a La Feltrinelli di Milano (piazza Piemonte, 2/4 – ore 18.30 – ingresso libero) con la partecipazione di Carlo Feltrinelli.

Queste tutte le altre date:
3 novembre – TORINO – La Feltrinelli (Stazione Di Porta Nuova) – ore 18.30
4 novembre – GENOVA – La Feltrinelli (Via Ceccardi, 16) – ore 18.30
5 novembre – BOLOGNA – La Feltrinelli (Piazza Ravegnana, 1) – ore 18.30
6 novembre – FIRENZE – La Feltrinelli (Piazza della Repubblica, 26) – ore 18.30
7 novembre – ROMA – La Feltrinelli (Via Appia Nuova, 427) – ore 18.30
8 novembre – NAPOLI – La Feltrinelli (Via Santa Caterina a Chiaia, 23) – ore 18.30
9 novembre – BARI – La Feltrinelli (Via Melo, 119) – ore 18.30

Sempre venerdì 30 ottobre, alle ore 21.10 andrà in onda in prima visione su Sky Arte HD “Amore e furto - De Gregori canta Dylan”, monografia sull’artista e il suo nuovo album. Un appassionante racconto in cui il cantautore romano parla del suo amore per Bob Dylan, nato fin dall’adolescenza e spiega le ragioni che lo hanno spinto a registrare, in gran segreto, l’album.

È disponibile inoltre in tutte le librerie e nei book store digitali la riedizione del volume fotografico “Francesco De Gregori. Guarda che non sono io” (Edizioni SVPRESS), arricchita di contenuti multimediali inediti e da foto personali fornite dal cantautore. Questa nuova edizione, a cura di Silvia Viglietti e Alessandro Arianti, è infatti impreziosita da un documentario esclusivo con immagini e contenuti backstage direttamente dal “VivaVoce tour” di Francesco De Gregori. Uno sguardo originale e inaspettato sull’artista attraverso il racconto di viaggi, dischi, concerti, backstage, incontri.



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