L'attrice Sharon Stone è arrivata ieri a Milano (e oggi sarà in visita ad Expo presso il Padiglione Save The Children) dove ha consegnato il premio "Pilosio Building Peace Award" all'attivista somala Hawa Abdi, considerata la Madre Teresa della Somalia, ginecologa e candidata al Nobel per la pace nel 2012. La stella di Hollywood ha affrontato il tema della crisi internazionale dei profughi, affermando: “Siamo quel che siamo e viviamo dove viviamo perché il mondo cambia, perché le persone si sono spostate nel passato mettendo in moto i cambiamenti. Ora queste persone si stanno muovendo nel mondo. Nessuna persona appartiene a un solo luogo, io sono irlandese, francese e scandinava e sono grata di arrivare da molti luoghi diversi. Ricordiamoci che siamo tutti molte cose e dovremmo essere grati per ciò che siamo".
Hawa Abdi ha salvato 90.000 sfollati durante la carestia e la guerra civile della Somalia, è la prima ginecologa del suo Paese e dedica la vita a proteggere la sua gente, offrendo cure e istruzione, ma anche battendosi per il riconoscimento dei diritti umani. Per questo nel 2012 è stata candidata al Nobel per la Pace e ha ricevuto ieri a Milano il 'Pilosio Building Peace Award', premio dell'omonima associazione che mira a promuovere interventi concreti a forte impatto sociale.
Dopo aver studiato medicina a Kiev grazie a una borsa di studio dell'Unione Sovietica, Abdi, oggi 68enne, ha iniziato la sua carriera in Africa nel 1983 fornendo assistenza ginecologica gratuita in un piccolo ambulatorio vicino a Mogadiscio. Nei primi anni '90, con lo scoppio della guerra civile in Somalia, Mama Hawa ha aumentato l'impegno e gli spazi dedicati alla causa, creando un vero e proprio campo profughi. Da allora è sempre stata in prima linea nella difesa e protezione dei rifugiati. Oggi è a capo di una fondazione che porta il suo nome e la piccola clinica si è trasformata nell'Hawa Abdi Village, una vera e propria città che ha accolto migliaia di persone e dove sorge un ospedale con 400 posti. "Si può dire che abbia salvato una generazione. Personaggi straordinari come Hawa Adbi sono fonte di grande ispirazione per il coraggio e la determinazione con cui hanno combattuto per i propri ideali", afferma Dario Roustayan, Ceo di Pilosio e presidente di Pilosio Building Peace.
L'associazione Pilosio Building Peace e la Hawa Abdi Fundation collaboreranno alla costruzione dell'Hope Village, uno spazio in cui l'azienda Pilosio fornirà le abitazioni componibili già sperimentate con i rifugiati siriani in un progetto simile, permettendo alla popolazione locale di assemblarle, personalizzando la propria casa. "L'intenzione è quella di creare un modello di sviluppo sostenibile per la Somalia", dichiarano gli organizzatori.
Per la figlia di Hawa Adbi, presente alla presentazione del progetto, "con Hope Village è possibile ricostruire un Paese. Le persone sono stanche della guerra e hanno bisogno di speranza".