Dopo l’impresa straordinaria di ieri, un immenso Vincenzo Nibali ha completato il capolavoro, conquistando la maglia rosa e vincendo il suo secondo Giro d’Italia, dopo quello del 2013. Lo Squalo dello Stretto, con un imperioso scatto dopo il grande lavoro del compagno di squadra Michele Scarponi, ha staccato a 12 km dall'arrivo Valverde e la maglia rosa Esteban Chaves, azzerando il ritardo di 44” che aveva nella classifica generale e chiudendo con 52” di vantaggio sul colombiano.
La 20a e penultima tappa della corsa rosa, 134 km da Guillestre a Sant'Anna di Vinadio, è stata vinta in solitaria dall’estone Rein Taaramae della Katusha che ha dedicato la vittoria al compagno di squadra Zakarin, caduto ieri e costretto al ritiro. A 52"è arrivato il colombiano Atapuma, terzo Dombrowski a 1'17". Dopo la conquista della maglia rosa da parte dello Squalo dello Stretto, c’è stato un bellissimo gesto da parte dei genitori di Chaves, che sono andati ad abbracciare Nibali e a complimentarsi con lui.
"Impressionante! È stata una giornata spettacolare e abbiamo fatto un gioco di squadra eccezionale, senza Jackob e Scarponi probabilmente non ce l'avrei fatta”, ha detto Vincenzo al termine della tappa ai microfoni di RaiSport. “Non ci credevo nemmeno io. Stamattina quando sono partito non avevo né paura di perdere né di vincere: dopo ieri ho capito che stavo bene, addirittura meglio di tutti in alta quota. Così ho detto a Michele Scarponi di accelerare. Ho scelto di partire intorno ai 1900 metri di altitudine, ho trovato Kangert che mi è stato molto di aiuto e poi sono andato a tutta fino alla fine. È stata una giornata davvero piena di emozioni. Questi giorni sono stati importanti. È stato un Giro logorante. Sono partito da favorito. Quando ho detto: “Come va, va” mi sono liberato dai pensieri. Con Michele abbiamo parlato moltissimo in camera. Ho capito che la gente, al di là di come sarebbe andato questo Giro, mi avrebbe voluto bene lo stesso. E questo mi ha dato la spinta”.
Decisivo per la vittoria del Giro d’Italia del campione messinese, che corre per l'Astana, è stato il grandissimo apporto di Michele Scarponi, che ha trascinato il suo capitano fino alla maglia rosa: "È stato veramente difficile, è quasi impossibile crederci ora. È stata brava tutta la squadra. Dove ha vinto il Giro Vincenzo? Noi ci abbiamo sempre creduto: ha trascorso qualche giorno non facile ma non ha mai mollato. Ha vinto perché è un campione ed ha reagito da campione. Lo avevo detto alla vigilia che il peggior cliente per tutti in tre settimane era lui. Ieri sera eravamo molto contenti. Ci credevamo già, ma la vittoria a Risoul ci ha dato una bella dose di fiducia in più. L’errore più grande era sottovalutare la giornata di oggi".
Domani si corre la ventunesima e ultima tappa, la passerella finale di 163 km da Cuneo a Torino, dove Vincenzo Nibali verrà incoronato re del Giro d'Italia 2016.
***
Aiutiamo Vincenza Sicari nella maratona più importante, quella per la vita. Firma la petizione lanciata da “Il Popolo Veneto - Giornale Italiano Fondato nel 1921” (clicca qui)