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Oggi esce "Iamaca", il nuovo disco di Stefano Ianne: 9 tracce di pianoforte, free jazz e riferimenti all'elettronica

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A quattro anni di distanza da “Raymond and the Bull Terriers”, oggi, venerdì 8 aprile, esce “Iamaca” (Ian Steven Circus) il nuovo album del compositore, polistrumentista e musicoterapeuta italiano Stefano Ianne. Il disco, disponibile da oggi in digital download, sulle principali piattaforme streaming e nei negozi tradizionali, è composto 9 tracce che mescolano sapientemente la classicità del pianoforte a influenze free-jazz, ispirazioni alla grande musica sixties, tratti psichedelici e riferimenti all’elettronica.

Iamaca è anche il nome del trio di artisti che hanno lavorato al progetto, composto da Stefano Ianne, dal sassofonista Mario Marzi e dal percussionista Stefano Calvano.
"Ho sempre pensato che la cosa più importante sia il “sul farsi”, come diceva Pollock - dice Stefano Ianne a proposito del disco - E quando finiscono le mie emozioni nel comporre, iniziano quelle di coloro che ascoltano il mio lavoro. Ho scritto 9 brani completamente diversi l’uno dall’altro. Ho scelto 9 emozioni da vivere. Perché mi piace “prendere” tutti con la musica, mi piace che chiunque possa scegliere la sua strada nell’ascoltare ciò che esprimo. La musica parte da me e arriva a te. Poi torna di nuovo a me. Perché io sento la tua emozione”.

Questa le tracklist del cd “Iamaca” (distribuito in Italia da Tosca Distribution): “Iamaca”,“Berg”, “Children Listen To The World”, “Festina Lente”, “Flying To Bangkok”, “MOONgolia Landing”, “House Of Confusion”, “Suite n.1”, “Caelum”.
SCHEDA DISCO
IAMACA

A CURA DELL’ARTISTA
Stefano Ianne

Iamaca
È il brano che dà il titolo all’album; rappresenta più di tutti l’anima di ognuno dei singoli musicisti, che esprimono liberamente le proprie emozioni dimenticando ogni schema e regola di esecuzione. Le atmosfere (a tratti orientaleggianti, a tratti sognanti e oniriche) sono l’espressione diretta dell’emozione di questa particolare registrazione a tre in acustica.

Berg
È un brano che si avvicina molto al free-jazz, sufficientemente dark e apparentemente veloce; spinto e senza compromessi, concepito per chi cerca cose “nuove" e originali. E quell’inquietudine “cinematografica” giusta per tenerti incollato fino alla fine.

Children Listen to the World
È un brano che si ispira alla grande musica strumentale sixties, concepito con sole quattro battute di un incipit che si ripete, mentre cresce la costruzione armonica. È la colonna sonora dei pensieri dei nostri bimbi quando esplorano il mondo con la loro fantasia. C’è anche tutta la malinconica comprensione del mondo che si redime mentre si consuma.

Festina Lente
La tecnica unita all’essenziale, commistione in natura difficile da ottenere. Qui la sintesi non viene annacquata a favore della tecnica, e anzi entrambe si esaltano nella reciproca fusione. Particolare menzione per la ritmica della seconda parte del brano, nella quale il lavoro sul drumming è ben riuscito, perché riesce ora a ordinare ora a disordinare.

Flying to Bangkok
La fluidità del brano lo fa sembrare uno standard semplicemente ben riuscito. Se non fosse perché ad un attento ascolto si può notare la complessità della ritmica con continui tempi dispari che cambiano in 4,5,6,7. Pur tuttavia l’emozione viaggia fluida come se si trattasse di un semplice 4/4. Si evidenzia ancora una volta come la complessità può divenire melodicamente “semplice” all’ascolto se ben impostata ritmicamente. Il compositore confessa che per questo risultato è stato fondamentale lo studio reiterato dei ritmi fratti della musica indiana.

MOONgolia Landing
Tre minuti di audio della Nasa introvabile e scovato su internet, che narra un dialogo tra Armstrong e Houston su possibili presenza extraterrestri sulla Luna mentre si sta mettendo piede sul suolo lunare, sono alla base di questo brano nel quale peraltro il compositore (di origine mongola) fa uso di voci in omaggio alla terra dei suoi avi per richiamare l’immagine e lo spirito dei grandi altipiani mongolici, il luogo sulla Terra che più si avvicina all’ideale immaginario della Luna. Da qui il gioco di parole del titolo: “MOON-golia Landing”

House of Confusion
Oggi il mondo è in confusione, non si capisce bene quale strada va intrapresa, non si comprende a quali cose o idee è necessario rinunciare e a quale compromesso è bene fare riferimento per la nostra sopravvivenza. Il mondo oggi è "tutti contro tutti". E questo brano ne rappresenta armonicamente e melodicamente bene l’essenza. Il fatto che sia anche funky ne esalta la fruibilità pop.

Suite n1
Un brano della durata di più di 13 minuti, in pieno stile progressive anni settanta. Dentro c’è veramente tutto, legato da un sottile ma resistentissimo filo conduttore: inizialmente il synth la fa da padrone per poi piano piano lasciare spazio ad atmosfere gravi che l’orchestra sinfonica marca in maniera profonda con interventi anche estemporanei. Passando per le chitarre acustiche fino ad arrivare alla parte tecnica, quella nella quale le percussioni danno il meglio sotto la spinta di un basso continuo. Per poi tornare e finire nuovamente con la stessa parte di synth. Chiunque ricordi i brani della durata di un’intera facciata dei dischi in vinile della Famous Charisma Label o della Mercury avrà di che divertirsi.
  

Caelum
E’ l’unico brano del vecchio repertorio sinfonico, qui in una inedita nuova veste. Suonata in trio con piano sax e spazzole il brano acquista una universalità che spazia nei suoni sostenuti. Piano acustico, sax, spazzole: un omaggio al fusion con la cifra stilistica del tutto personale di Stefano Ianne.

Commento generale sul disco:
Iamaca è clamorosamente inetichettabile: nel suo accentrare diversi stili capeggiati da una sensibilità unitaria, è splendido esempio di come l'arte di oggi, quand'è tanto riuscita, riesca appieno a esaltare la diffrazione dell'animo moderno, andando a rovistare tra i meandri offerti dalle più disparate possibilità espressive (Simone Ungaro). 

Stefano Ianne è un compositore, polistrumentista e musicoterapeuta italiano. Ha pubblicato 6 album (i primi 5 editi RAI) e le sue musiche si possono apprezzare in vari programmi RAI (Linea verde, La storia siamo noi, Sulla via di Damasco, Geo&Geo, Linea Blu, Alle falde del Kilimangiaro, etc.). VARIABILI ARMONICHE, il suo primo disco, è del 2006. È stato registrato in studio con un ensemble di 30 elementi orchestrali e con Valter Silviotti in qualità di elaboratore orchestrale. “Aurore”, uno dei brani del disco, è stato scelto nel 2008 come colonna sonora dello spot dell’Acqua Panna. Il 2007 è l’anno del suo secondo album, ELEPHANT, registrato dal vivo al Teatro Dal Verme di Milano con l'orchestra de I Pomeriggi Musicali e con la partecipazione di Rolf Hind (John Adams/London Sinfonietta). La registrazione dell’opera è stata dedicata all’Unicef e alla sua lotta per ridurre la mortalità causata dall’Aids infantile. Nel 2008 i brani “Flying” e “Concerto per Violino Quarto”, estratti dal suo terzo disco MONDOVISIONI, diventano parte della colonna sonora del film “Beket” del regista surrealista Davide Manuli, premiato dalla critica al Festival di Locarno del 2008. MONDOVISIONI ha visto la partecipazione di Antonella Ruggiero. Il quarto album PIANO CAR è del 2010 e vede la partecipazione di artisti del calibro di Trilok Gurtu, Mario Marzi, Ricky Portera, Nick Beggs (Kajagoogoo), Terl Bryant (John Paul Jones/Led Zeppelin), John De Leo e Gennaro Cosmo Parlato. Il disco contiene il brano "Neda Freedom" (dedicato a Neda Soltan, uccisa dal regime durante i disordini in Iran) e l’opera sinfonica "Quota 8100", omaggio allo scalatore ed esploratore Walter Bonatti. È del giugno del 2010 il debutto alla Carnegie Hall di New York con un brano inedito per piano solo dal titolo "Ballade". A maggio 2012 esce il lavoro per solo pianoforte RAYMOND AND THE BULL TERRIERS è il suo quinto lavoro, per solo pianoforte, interpretato dal premio Abbiati Emanuele Arciuli con le elaborazioni pianistiche di Valter Sivilotti. Il brano che da titolo all'album è stato espressamente composto per Arciuli. Sempre nel 2012 Stefano Ianne compone “Rain Again”, prima opera in assoluto per robot e pianoforte, espressamente scritta per TeoTronico, il robot ideato da Matteo Suzzi e che nei concerti sfida il pianista Roberto Prosseda. Nel 2015 vince il Festival della Canzone Friulana con le musiche del brano Viaç, assicurandosi anche il Premio della Critica. Sempre nel 2015 dà vita al progetto IAMACA insieme a Mario Marzi (sax) e Stefano Calvano (percussioni); Stefano Ianne è l'autore di tutti i brani del progetto. Stefano Ianne è laureato in Conservazione dei Beni Culturali e in Musicoterapeuta con indirizzo neuro-riabilitativo (GCA).

Come editore ha pubblicato “Freak”, il fumetto bimestrale ideato insieme a Roberto “Freak” Antoni, leader e vocalist del gruppo demenziale Skiantos.

Di lui Steve Reich (musicista e compositore statunitense) ha detto: "Please thank Stefano Ianne, Concerto per Violino Quarto and Moto Perpetuo struck me as quite lovely. I wish you well developing your natural rather prolific talent”.

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