A cura di Francesca Monti
Giovedì 24 marzo arriva nei cinema “Un paese quasi perfetto”, il nuovo film di Massimo Gaudioso, con Fabio Volo, Miriam Leone, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso e Nando Paone, distribuito da 01 Distribution.
La storia del film è ambientata a Pietramezzana, piccolo paese sperduto nelle Dolomiti lucane, che rischia di scomparire. I giovani lo stanno abbandonando e i pochi abitanti rimasti, per lo più ex minatori, vivono con una cassa integrazione che minaccia di trasformarsi presto in disoccupazione permanente. Ci sarebbe di che scoraggiarsi. E invece no. I suoi abitanti, trascinati dal vulcanico Domenico (Silvio Orlando) non demordono e, non appena intravedono nell’apertura di una fabbrica la soluzione a tutti i loro guai, si attivano affinché il progetto vada a buon fine. La prima cosa da fare è trovare un medico – senza il medico non può esserci nessuna fabbrica – e fortuna vuole che si imbattano in Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese. La seconda cosa, ben più complicata, sarà convincerlo a restare! E per non fargli sentire la mancanza del wi-fi, del sushi o della musica jazz, le proveranno tutte, arrivando perfino a mettere in piedi una poco probabile squadra di cricket. Basterà questo o le altre mille attenzioni a farlo restare? Basterà la bellissima Anna (Miriam Leone)?
“Un paese quasi perfetto” di Massimo Gaudioso è una commedia sulla voglia di restare e quella di cambiare, sulla dignità e sull’unione che fa sempre la forza.
Il regista e i protagonisti Fabio Volo e Miriam Leone hanno incontrato la stampa all’Hotel Manin di Milano per parlare di “Un paese quasi perfetto”.
“Mi riconosco maggiormente in questo film rispetto a quelli per i quali scrivo la sceneggiatura, in questo caso mi sentivo più vicino a un tono ironico ma non invadente. Penso di essere più portato per la commedia”, ha esordito Massimo Gaudioso, “Un paese quasi perfetto” è stato girato in due piccoli paesi, due perle delle Dolomiti lucane, Pietrapertosa e Castelmezzano, collegate da un cavo d’acciaio, sul quale è possibile provare l’esperienza del Volo dell’Angelo, principale attrattiva turistica dei paesi. Da qui è nato il nome immaginario di Pietramezzana, il luogo in cui si svolge il film. Penso che la storia raccontata in “Un paese quasi perfetto” possa fornire dei suggerimenti su come si dovrebbe essere e su cosa si dovrebbe fare, dovremmo sfruttare le risorse che abbiamo in Italia, non solo territoriali e culturali, ma anche umane. Ultimamente abbiamo dimenticato che ci sono persone che potrebbero dare un contributo importante al nostro Paese”.
Nel film Fabio Volo interpreta il ruolo del medico Gianluca Terragni: “Un medico milanese modaiolo, che una volta arrivato in questo piccolo paese toglie la maschera ed esce allo scoperto, mostrando tutta la sua ingenuità”, ha detto l’attore, che è al cinema anche con un altro film “Kung Fu Panda”, in cui presta la voce a Po: “In ogni film il personaggio che interpreto è diverso da me ma trovo sempre qualcosa di autobiografico. Kung Fu Panda ad esempio è stato quello in cui mi sono maggiormente ritrovato. In “Un paese quasi perfetto” mi piace l’idea che Gianluca arrivi a Pietramezzana e scopra che è tutto finto. In questo modo ha l’occasione per capire cosa manca realmente nella sua vita. Anche dopo la fine delle riprese mi sento ancora con i colleghi, oltre a Miriam Leone, con cui lavoro anche a Le Iene. E’ la prima volta che mi capita. Abbiamo creato un bel gruppo, anche perché abbiamo girato per settimane in questo piccolo paese di 100 abitanti e quindi abbiamo avuto la possibilità di condividere tanti momenti, anche fuori dal set”.
Miriam Leone è invece Anna, una donna che incarna lo spirito del paese, una bellezza che non ha bisogno di dichiararsi o fingere: “Questo ruolo mi è piaciuto anche perché era più leggero rispetto ad altri che ho interpretato recentemente. Anna rappresenta per me un momento di grande crescita, infatti ho avuto la possibilità di lavorare al fianco di grandi attori, a cominciare da Silvio Orlando. La bellezza del mestiere di attrice risiede proprio nel fare personaggi differenti da quello che sei. Mi sono trovata benissimo sul set, gli abitanti del paese in cui abbiamo girato il film sono stati sempre gentili, abbiamo mangiato bene e anche i paesaggi erano splendidi, a maggio-giugno c’erano delle distese incredibili di ginestre. Ho anche provato a fare il Volo dell’Angelo fuori dal set, è stato divertente”.