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Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto

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San Zenone degli Ezzelini, villa di Rovero Bonotto, le vecchie serre e il Giardino di fiori (foto di Stefano Maruzzo)

Presentazione pubblica venerdì 11 marzo ore 17.30, spazi Bomben, Treviso

Il paesaggio di Villa Emo a Fanzolo di Vedelago «è un paesaggio di geometrie che regolano e tengono insieme entità diverse, ordinando canali di derivazioni, filari alberati, siepi, strade e partiture architettoniche, confezionando un mondo in cui si fondono saperi, storie e vite diverse»; il giardino di villa Barbarigo a Valsanzibio «è il più spettacolare e intrigante, oltre che il meglio documentato, conservato e studiato giardino veneto dell’età barocca», mentre quello di Villa Pernumia, Maldura, Emo Capodilista a Rivella di Monselice costituisce «un esempio, fra i pochi in Veneto, di come si possa operare nell’innovazione mantenendo una forte continuità nel racconto, con scelte coraggiose e lungimiranti».
Villa Emo Capodilista a Montecchia di Selvazzano (foto di Stefano Maruzzo)
Sono alcuni dei casi di studio affrontati nel libro Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Venetodi Giuseppe Rallo, Mariapia Cunico e Margherita Azzi Visentiniche sarà presentato venerdì 11 marzo alle ore 17.30 agli spazi Bomben di Treviso.

Promosso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collaborazione con l’Istituto Regionale Ville Venete, l’incontro pubblico con tutti gli autori e la testimonianza di Lionello Puppi, antesignano dei moderni studi e ricerche in materia, sarà coordinato da Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton.
Il lungo Viale di Villa Emo a Fanzolo (foto di Stefano Maruzzo)
Edito da Marsilio e sostenuto dall’Istituto Regionale Ville Venete, il volume ha al centro lo studio dell’evoluzione del rapporto tra la villa veneta e il paesaggio attraverso il confronto tra una vasta documentazione, manoscritta e a stampa, costituita da testi scritti, disegni e fotografie aeree, rivelatesi strumento fondamentale per la individuazione e la lettura degli elementi persistenti che ancora oggi, in modo stupefacente, tengono insieme ampi brani di paesaggio.

A partire dalla metà del Quattrocento il fenomeno villa veneta si è reciprocamente intrecciato con l’evoluzione e il disegno del paesaggio definendo nell’arco di quattro secoli dei veri e propri sistemi territoriali, in genere strutturati intorno a un elemento geografico o infrastrutturale di riferimento. In molti casi i diversi complessi di villa sull’acqua, di pianura, di collina, di lago si sono caratterizzati per le costanti organizzative che hanno condizionato sia la parte costruita del sistema che la più generale organizzazione degli spazi aperti, dal giardino, alla corte, al brolo, alla campagna. In altri casi la presenza di singoli nuclei di villa ha generato un paesaggio strutturato in relazione alle diverse componenti architettoniche e funzionali.

Il libro affronta inoltre questioni fondative per individuare metodi e strategie di tutela, di progetto e di gestione, intesi come preziose occasioni di riqualificazione e valorizzazione anche di un territorio e della sua storia, con l’analisi di alcuni casi particolarmente significativi, oggetto in questi ultimi anni di importanti interventi di progetto e di politiche di tutela e di buon governo.

Per informazioni: Fondazione Benetton, tel. 0422.5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it.

Gli autori

Giuseppe Ralloè direttore architetto preso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso e direttore del Museo di Villa Pisani a Stra, responsabile scientifico di master, docente di corsi di restauro del giardino storico al MiBACT e presso università italiane e straniere. E’ autore di numerosi restauri di architetture e di giardini storici nel nord Italia, si saggi e volumi sullo studio del paesaggio storico, del giardino e della loro tutela e valorizzazione.

Mariapia Cunicoè professore associato all’Università Iuav di Venezia, responsabile scientifico di master, corsi di progettazione e analisi paesaggistica e di restauro del giardino storico presso università italiane e straniere. Responsabile di ricerche su argomenti inerenti la storia del paesaggio e del giardino veneto, è autrice di numerosi saggi e volumi sull’attività didattica e di ricerca. Svolge attività professionale occupandosi di progetti di giardini e parchi storici.

Margherita Azzi Visentini, docentedi Storia dell’architettura al Politecnico di Milano, membro di varie istituzioni culturali italiane e straniere (tra cui l’Istituto Veneto di SS.LL.AA.) e comitati scientifici (tra i quali l’ISCCL ICOMOS/IFLA), visiting professor a Dumbarton Oaks, al CASVA e al Yale Center for British Art, è autrice di numerose pubblicazioni, tra cui dieci monografie. Si è occupata soprattutto del Palladio, della sua fortuna nel mondo anglosassone, dell’architettura della villa e del giardino nel mondo occidentale.

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