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Ermal Meta In-Store: RM- TO - MI - BO - FI - BA - LE

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Dopo la partecipazione a Sanremo con “Odio le favole” che lo ha consacrato “una delle penne più ispirate della nostra canzone” oltre che un cantautore di conclamato fascino, sarà ospite degli store più importanti d’Italia. Con “Umano”, il suo album pubblicato su etichetta Mescal.

Ermal Meta è l’autore di canzoni che si sono fatte ascoltare da milioni di persone attraverso le voci di Marco Mengoni, Francesco Renga, Emma Marrone,Annalisa Scarrone, Chiara Galiazzo, Patty Pravo, Clementino, Francesco Sarcina, Lorenzo Fragola, Fiorella Mannoia, Moreno e Fedez (per il quale ha firmato le musiche di 21 Grammi). 

Con La Fame di Camilla in 5 anni di tour ha calcato quasi 500 palchi, condividendo quelli di Stereophonics, Cranberries e Aerosmith oltre all’Heineken Jamming Festival.

Ora Ermal Meta presenta il suo progetto solista - Umano - pubblicato su etichetta Mescal e distribuito da Artist First negli store digitali il 5 Febbraio e nei negozi di dischi dal 12 Febbraio.

Sabato 20 Febbraio Roma – h. 17.00 / CC Porta di Roma, Via Alberto Lionello 201

Martedì 23 Febbraio – Torino 18.30 Mondadori Megastore – Via Monte di Pietà 2

Giovedì 25 Febbraio Milano – 18.30 Mondadori Megastore – Piazza Duomo 1

Martedì 01 Marzo – Bologna – 18.30 Feltrinelli – Piazza Ravegnana 1

Mercoledì 02 Marzo – Firenze – 18.30 Feltrinelli RED – Piazza della Repubblica

Giovedì 03 Marzo – Bari 18.30 Feltrinelli – Via Melo 119

Venerdì 04 Marzo Lecce – 18.30 Feltrinelli – Via Templari 9

Lunedì 0Marzo Verona – 18.00 Feltrinelli – Via Quattro Spade 2

Presentazione dell’album “Umano”

C’era una volta un bambino, con i sogni legati al cuscino; era capace di sentirsi con poco felice.

Crescendo imparò a incollare la luna nel cielo e con un dito a farla sparire; l’ordinario diventava magia…Arrivò un vento gelido in mezzo a un traffico algebrico in una città dal ritmo ipnotico, chirurgico. Per rendere la vita meno cattiva fece un pieno di speranze, si mise i vestiti buoni e attaccò le vele al cuore. Domandandosi dove finisce il mare e dove la gente traccia il suo confine, attraversò il cortile dal cancello sbiadito toccandosi la tasca destra in alto, in un passo stanco, mentre un respiro lento scandisce il tempo.

“Cos’è che ha quest’anima? Che prende senza chiedere mai anche quando mi sento più umano del solito, forse un po’ bevuto e se vomito parole poi pulisco tutto…”

Ora non guarda più le stelle e preferisce i lampioni; si pente del peccato a ogni respiro, ma se respira si sente vivo perché noi siamo quelli che “il cielo è sempre più blu” e mentre ci riflette e se ne va a fare un giro con la sua vita, la vede con un sorriso che è come un fiore sulla faccia.

Non è mai semplice accettare di riconoscerla: è stato per troppo tempo fuori da se stesso ma comunque dentro il mondo e ha imparato che il luogo migliore in cui attaccare le ali solo le cicatrici. Non è mai stata sua, eppure la ritrova lì come un ricordo senza origine. La musica.

Rimane un’unica convinzione che si ripete in loop: Odio Le Favole!

Se siete arrivati fin qui, vuol dire che la lettura delle parole e dei pensieri che in parte compongono Umano, rappresentano un buon punto di partenza per ascoltare con particolare attenzione il 1° album solista di Ermal Meta. Umano è un disco pop, realizzato con freschezza musicale e impegno autorale; già in precedenza ci siamo espressi a favore della figura degli autori che come nel caso di Ermal sfata il luogo comune che li vuole lontano dai microfoni (succede raramente, ma quando accade, l’utilizzo “dell’eccezione e della regola” è un buon binomio). L’album racchiude il lavoro di tre anni, gli ultimi senza La Fame Di Camilla, con canzoni autobiografiche o fotografate per strada o catturate affacciato sul mondo.

Umanoè scritto, arrangiato e prodotto dallo stesso Ermal Meta che nell’album ha suonato tutto. Si è avvalso di preziose collaborazioni con Giordano Colombo ed Emiliano Bassi alla batteria; con Lucio Enrico Fasino e Matteo Bassi al basso; con Dario Faini al pianoforte; con Riccardo Gibertini e Marco Zaghi per tromba, trombone e sax tenore.

Ha collaborato alla stesura degli archi suonati da Feiyzi Brera, oltre ad aver curato le programmazioni e i campionamenti.

L’art work visionario è opera di Charlie Davoli; le foto sono state filtrate attraverso l’obiettivo di Fabrizio Fenucci; il video di Odio Le Favole porta la firma di Marco Serpenti. 

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo: Intervista de "Il Popolo Veneto" con Ermal Meta (clicca qui per leggere)

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