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Sanremo 2016 Nuove Proposte: Intervista con Michael Leonardi

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di Francesca Monti

Michael Leonardi sarà in gara al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con “Rinascerai”, una ballad pop, scritta dallo stesso cantautore, che mette in luce il suo grande talento e la sua voce potente. Una canzone d’amore universale, piena di speranza, che racconta la forza di uscire da un periodo difficile.

Michael Aaron Leonardi è nato a Sydney, in Australia, nel 1990 da genitori siciliani. Il suo secondo nome è un omaggio al rock'n'roll e ad Elvis Presley di cui il padre è un grandissimo fan.

A soli 15 anni ha debuttato come protagonista nel musical “Les Miserables” presso l'Istituto Nazionale di Arte Drammatica (NIDA) della sua città natale. Giovanissimo ha cantato alla presenza di Papa Benedetto XVI in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi a Sydney nel 2008 e ha collaborato con prestigiosi cantanti come Glenn Wynslade, Norma Fantini, Rockwell Blake e in molte produzioni operistiche.

Nel 2010 ha partecipato come artista ospite al “Festival Internazionale Giuseppe Verdi” a Parma e nello stesso anno a Modena è stato tra i protagonisti del concerto commemorativo del Maestro Luciano Pavarotti alla presenza della sua famiglia.

Abbiamo incontrato Michael Leonardi negli uffici della Sugar Music, a pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo e abbiamo parlato con lui del brano “Rinascerai”, dei suoi artisti preferiti e del suo disco d’esordio che uscirà prossimamente.
Michael, “Rinascerai” è il brano con cui sarai in gara al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. Com’è nata questa canzone?
““Rinascerai” è un brano molto vicino al mio cuore, l’ho scritto in Italia nel febbraio scorso. In quel periodo una mia amica stava soffrendo, era in un momento buio, di difficoltà, così ho pensato in generale a tutte le donne del mondo che stanno vivendo una situazione simile, alla vulnerabilità della donna. Infatti il brano si chiama “White Rose”, quindi rosa bianca, un simbolo di questa vulnerabilità femminile. Attraverso questa canzone volevo stare vicino alla mia amica e a tutte le donne. Volevo portare sul palco dell’Ariston un messaggio profondo: vieni con me e rinascerai. Infatti quando canto il brano cerco di parlare al cuore e poi nell’esplosione del pezzo di lanciare un messaggio di speranza, di salvezza”.
Mancano pochi giorni all’inizio del Festival di Sanremo, quali sono le tue sensazioni?
“Sto vivendo delle sensazioni incredibili. Il Festival di Sanremo ha 66 anni ed è molto seguito anche da noi in Australia. Infatti c’è una comunità italiana molto grande, e il fatto di far parte di questa manifestazione nella categoria Giovani è per me una grandissima emozione. Sono veramente e profondamente felice. Ho sempre sognato di partecipare al Festival di Sanremo e finalmente ci sarò”.
Come ti sei avvicinato alla musica?
“Ho sempre amato la musica sin da piccolo, sono molto eclettico, forse non c’è un genere che non mi piace, che non ascolto. Io ho un idolo che è Elvis Presley, mi piace tutto di lui, mi ha fatto avvicinare alla musica. Ho cantato le sue canzoni, cercando anche di replicare sul palco il personaggio, il suo carisma, avendo una banda rock quando frequentavo le scuole superiori. Poi ho cantato i brani pop di Robbie Williams e poi è arrivato il musical perché provavo di tutto. Nel momento in cui c’era un’audizione facevo il provino, come è successo per Les Miserables, non mi aspettavo di vincere il ruolo. E poi anche la lirica perché quando tu vai ad esempio alla Scala di Milano, senti il cantante, l’orchestra e nient’altro, è tutta acustica, c’è un’atmosfera vera nella lirica, e a me piace molto questo aspetto. Insomma il mio è un mondo di musica”.
Tra le tante esperienze che hai fatto c’è anche quella alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney 2008, quando hai cantato davanti a Papa Benedetto XVI…
“C’era un’atmosfera speciale a Sydney in quel momento, non avevamo mai visto la città in questo stato di pace, calore, anche se era inverno e faceva freddo (ride)… E’ stata una bella emozione cantare davanti al Papa e a 200 mila persone. Eravamo al buio, in attesa che i presentatori ci chiamassero e sentivamo il suono del pubblico, di ognuno di questi 200 mila spettatori. E’ stato stupendo”.
Oltre ad Elvis Presley, c’è qualche altro artista, italiano o australiano, che ha influenzato la tua musica?
“Luciano Pavarotti. Lui cantava qualsiasi genere musicale, anche con le popstar. Mi piace il suo cuore. Quando cantava apriva il cuore e si sentiva solo questo nella sua voce. Sicuramente ha avuto una grande influenza nel mio gusto musicale”.
“Ricomincerai” fa da apripista al tuo disco d’esordio (che uscirà su etichetta Sugar Music). Puoi già anticiparci qualcosa a riguardo?
“Stiamo preparando il disco. Nella settimana di Sanremo pubblicheremo i singoli “Rinascerai” e “White Rose” che è la versione inglese del pezzo, poi più avanti arriverà l’album, quindi lasciamo un po’ di suspence… Sarà il mio primo disco e voglio che sia speciale. Spero che vi piacerà”.

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