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“Io e Napoli”: Intervista con Gino Rivieccio

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di Francesca Monti
Debutterà il 5 febbraio, al Teatro Sannazaro di Napoli, lo spettacolo di Gino Rivieccio “Io e Napoli”, in cui il bravissimo attore, che ha fatto la storia della comicità partenopea degli ultimi decenni, ripercorre il suo percorso umano ed artistico attraverso quel legame viscerale che ha con la sua amata città.
Il recital, con la regia di Giancarlo Drillo, è stato scritto da Gino Rivieccio e da Gustavo Verde ed è un piacevole viaggio tra monologhi, personaggi, tradizioni, aneddoti e canzoni magistralmente interpretate da una delle più belle voci del panorama musicale napoletano, Fiorenza Calogero, diretta al piano dal maestro Antonello Cascone. A impreziosire la scena, per tutta la durata dello spettacolo, ci sarà una scultura del Maestro Lello Esposito.
Gino Rivieccio debutta nel mondo dello spettacolo come professionista nel 1979, entrando a far parte della compagnia del Teatro Stabile Sannazzaro di Napoli al fianco di Nino Taranto, Luisa Conte e Pietro De Vico. Con la vittoria al Festival del Cabaret di Loano si propone sulla scena nazionale partecipando accanto a Paolo Villaggio e Carmen Russo al programma “Un Fantastico Tragico Venerdì”, in onda su Rete 4, e conducendo un Tg satirico nella trasmissione “Studio 5”condotta da Marco Columbro, in onda su Canale 5. Dall’87 all’89 conduce “Cantando Cantando”, su Canale 5, acui partecipano Little Tony, Bobby Solo e Rosanna Fratello e, durante i mesi estivi, Marino Bartoletti gli affida uno spazio comico nella trasmissione su Italia 1 “Calcio d’Estate”. L’anno successivo, sempre su Canale 5, conduce insieme a Lino Toffolo il gioco a premi “Casa mia”. Nel 1991 passa alla Rai, dove è protagonista di “Sereno Variabile”, mentre l’anno successivo presenta con Mara Venier e Fiorello “Il Cantagiro” su Rai 2. Nel 1993 Dino Verde lo sceglie come mattatore della riedizione dello storico “Scanzonatissimo”. L’anno dopo, con Nino Marino, firma “Bentornata Passerella”, per la regia di Marco Parodi, recita poi in “Si prega lasciare l’armadio entro le ore 12.00”, remake del celebre testo di Feydeau “L’albergo del libero scambio”, “Per un’Italia migliore”, uno spettacolo di satira politica firmato da Dino e Gustavo Verde, “Di più non dico”, una commedia brillante che affronta i temi scottanti della globalizzazione e del rapporto col mondo islamico, l’”Anfitrione”di Plauto, “Mettetevi comodi”, “Sarto per signora“ e “Non complichiamoci la vita”. Nel 2011, al fianco di Corinne Clery, porta in scena “Il padre della sposa”, per la regia di Marco Parodi e le musiche di Peppino di Capri. Nel 2014 è protagonista di un divertente lavoro scritto da Stefano Sarcinelli e Peppe Quintale, “Ti presento mio fratello”, mentre nel 2015 è guest star per diverse puntate della soap televisiva “Un posto al sole“ nel ruolo di Virgilio Sgambati. Inoltre negli ultimi mesi i video in cui l’attore imita l’allenatore Maurizio Sarri stanno spopolando in rete.
In questa piacevole chiacchierata (grazie a Valentina Aiuto di Parole e Dintorni), Gino Rivieccio ci ha parlato di “Io e Napoli”, degli spettacoli a cui è più legato e della sua squadra del cuore: il Napoli.
Gino, dal 5 febbraio sarà in scena al Teatro Sannazaro di Napoli con il suo spettacolo “Io e Napoli”. Com’è nato questo progetto?
“Nasce dal rapporto che ho con la mia città, con la mia terra, da questa esigenza di carattere artistico di raccontarmi e di raccontare il legame che ho con Napoli, attraverso una fotografia verbale e musicale, leggera ma anche riflessiva, sul momento che vive Napoli, sullo stato d’animo, sullo stato di salute, sulla sua storia vista a modo mio. Ho fatto spettacoli di varia natura, one man show, commedie, prosa, ho scritto un libro su Napoli, “Quanno ce vo’ ce vo’”, però mi mancava raccontare a teatro questa terra e lo faccio con la mia leggerezza ma anche sottolineando certi aspetti che sentivo di dover dire. Sul palco sono accompagnato dal maestro Antonello Cascone al pianoforte, che ha curato anche gli arrangiamenti di alcuni momenti musicali e storici della canzone napoletana che saranno interpretati da Fiorenza Calogero. E’ uno spettacolo ben distribuito dove si alternano momenti di prosa, di poesia, emozioni, la leggerezza dei miei monologhi, queste caricature, questi personaggi napoletani che raccontano e fanno parte del mio repertorio, e momenti musicali interpretati da Fiorenza Calogero”.
Uno spettacolo attraverso cui proverà a cambiare una realtà che offusca la bellezza di una città magica come Napoli…
“Io cerco di rappresentare e di mettere in scena la Napoli che più mi piace, alla quale sono più legato, quella della Magna Grecia, che più ci appartiene. Cerco di far rientrare sia pure gradualmente Napoli nelle pagine della cultura, dello spettacolo, della canzone, della poesia, della fotografia, piuttosto che in quelle di cronaca, come spesso si è abituati a fare. Perché Napoli fa sempre notizia, bisogna romanzare, bisogna speculare, spesso fa comodo offrire un’immagine diversa o comunque meno felice. A me questo non è mai piaciuto e da napoletano cerco di difendere il mio territorio e soprattutto di rappresentarlo e di rappresentare la sua parte più nobile, tenendo presente quelli che sono anche i suoi connotati storici, così ogni tanto nello spettacolo ricordo che non veniamo dal nulla, non siamo improvvisati. Lo diceva anche Eduardo De Filippo “ogni episodio è buono per farci un romanzo, su Napoli è facile speculare”. Anche il fatto accaduto qualche giorno fa tra Sarri e Mancini, forse se si fosse trattato di un’altra squadra non ci sarebbe stato tutto questo risalto, trattandosi dell’allenatore del Napoli se ne parla e si prepara un calderone mediatico. Ma questa è un’altra storia. Quello che rappresento è uno spettacolo fatto di tradizione ma con una chiave di lettura moderna come è giusto che sia. Anche gli arrangiamenti che sono stati fatti per le canzoni sono straordinari”.
Nel corso della sua carriera ha preso parte a importanti programmi televisivi e messo in scena moltissimi spettacoli teatrali. Ce n’è uno a cui è più legato?
“Sono tanti, sono tutti figli miei, sia televisivi che teatrali. E’ parecchio tempo che non frequento la tv, a parte le ospitate. Per quanto riguarda il teatro c’è qualche spettacolo a cui sono un po’ più legato come “Scanzonatissimo”, perché mi ha dato una grande visibilità e perché il regista era Dino Verde, che è stato il mio papà artistico. Oggi suo figlio Gustavo collabora con me per i testi. Dino Verde riprese “Scanzonatissimo” dopo 30 anni, infatti era stato portato al successo da Alighiero Noschese e dalla povera Antonella Steni che è scomparsa pochi giorni fa. E’ uno spettacolo che sicuramente ha sancito per me una rentrée a teatro molto forte. Però anche gli altri spettacoli hanno avuto la loro valenza, penso al 1997 quando abbiamo riportato in scena “Bentornata Passerella” con Pamela Prati, fino agli ultimi, come “Stasera ci divertiamo” della scorsa stagione con le musiche del maestro Cascone, un lavoro che mi ha dato grandi soddisfazioni. Per fortuna riesco a scegliere gli spettacoli che più sono confezionati per me, molto spesso ho fatto anche lavori scritti da me, in base alle esigenze che ho di raccontarmi e di raccontare il momento storico”.
Negli ultimi mesi, i video in cui imita l’allenatore Maurizio Sarri stanno spopolando in rete. Da tifoso pensa che possa essere l’anno giusto per il Napoli per tornare a vincere?

“Se non ci fermano per strada, può darsi che diamo fastidio a qualcuno ma non voglio entrare nel vittimismo perché non mi appartiene, può essere l’anno giusto con i dovuti aggiustamenti e ritocchi che il presidente De Laurentiis sta facendo. Credo che siamo maturi anche per quel traguardo che non nominiamo. Sarebbe ora, dopo ventisei anni, che questo obiettivo si riaffacci dalle nostre parti perché sono convinto non solo che ce lo meritiamo ma che a Napoli sarebbe festeggiato in maniera esclusiva e quindi sarebbe uno spettacolo nello spettacolo”.
“Io e Napoli” farà tappa anche a Roma…
“Arriverà a Roma al Teatro dell’Angelo per due settimane e mi aspetto molto anche perché manco da otto anni, infatti l’ultima mia esibizione nella Capitale è stata al Parioli. E’ una bella occasione non solo per i napoletani che vivono a Roma ma anche per i romani perché non si può non amare questa città senza la quale come dice qualcuno “il mondo sarebbe stato diverso”. Poi faremo tappa in altri teatri della Campania e proseguiremo con la tournée la prossima stagione. E’ uno spettacolo che sento molto mio ed è anche un esame di maturità per parlare di Napoli. Sarà per l’età o per l’esperienza ma è come se avessi guadagnato la patente per poter dire certe cose sulla mia città”.
Queste tutte le date dello spettacolo “Io e Napoli”: dal 5 al 14 febbraio al Teatro Sannazaro di Napoli (Via Chiaia, 157 - per info e acquisto biglietti: www.teatrosannazaro.it); il 19 febbraio febbraio al Teatro della Provvidenza di Vallo della Lucania - Salerno (via Valenziano, 37 - per info e acquisto biglietti: www.cineteatrolaprovvidenza.it); dal 3 al 20 marzo al Teatro dell’Angelo di Roma (Via Simone de Saint Bon, 19 - per info e acquisto biglietti: www.teatrodellangelo.it); il 6 aprile al Teatro Politeama di Torre Annunziata (Napoli); il 7 aprile al Teatro Modernissimo di Telese (Benevento); l’8 aprile al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento (Napoli); il 9 e il 10 aprile al Teatro Nuovo di Salerno; dal 4 al 15 maggio al Teatro Diana di Napoli.

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